martedì, 16 Dicembre 2025

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L’Irlanda lancia la campagna per la prevenzione degli incidenti su strada (VIDEO)

Credits photo: notizie.it

Don’t look back (Non guardare indietro) è lo slogan dell’ultima campagna di sensibilizzazione dell’Autorità per la Sicurezza stradale (RSA) irlandese per la prevenzione degli incidenti stradali, poiché, come illustra il video, anche un innocente bambino può essere una distrazione mentre si guida.

È dal 2006 che la Road Safety Autority opera su tutto il territorio irlandere per rendere le strade sicure. Da allora le campagne per una guida attenta sono moltiplicate e si sono uniformate per contrastare le problematiche all’origine della maggior parte dei più gravi incidenti stradali. Parliamo dell’alcol, della sonnolenza, del mancato rispetto della segnaletica, dei telefoni e della disattenzione.

I fattori che portano a distrarsi sono molti: uno di questi potrebbe essere il vostro bambino. Ed è proprio quanto tiene a ricordare la RSA a seguito del recente incremento di incidenti sul territorio.

Secondo quanto emerge dalle statistiche, nel 2014, il più alto numero di conducenti che hanno perso la vita sulle strade è stato a Cork, celebre cittadina universitaria, mentre quello di pedoni investiti, a Dublino, la capitale dell’Irlanda.
Se si fa poi il confronto con l’anno precedente, ci si rende conto di una crescita non indifferente.

Ma come si può prevenire un ulteriore incremento? Nel video le immagini scorrono mostrando in rapida sequenza diverse persone, adulti e anziani, prima del viaggio su strada, a seguire le stesse sono su un lettino di ospedale. Solo negli ultimi secondi si vede una donna al volante che si volta un istante verso suo figlio e in quel momento si scontra con un’altra auto che arriva dalla direzione opposta. ‘Non lasciate mai che un bambino distolga la vostra attenzione dalla strada. Fermatevi se proprio dovete’: è il messaggio finale, un monito chiaro e valido anche per chi guida in Italia.

Nemmeno nel nostro paese il numero di incidenti, seppur in diminuzione, appare confortante rispetto alla media europea. Eppure basterebbe seguire poche e semplici regole per salvare migliaia di vite. A voi il video.

Dormire in una stanza disordinata crea più stress

dormire stanza disordinata

Sistemare la propria camera prima di andare a dormire potrebbe essere la scelta giusta. E non solo perché se viviamo ancora in casa eviteremmo di essere sgridati dai nostri genitori. Dormire in una stanza pulita ed ordinata aiuta a riposare meglio. Questo almeno emerge da un ricerca pubblicata da “Metro” e realizzata dalla St. Lawrence University di Canton negli Stati Uniti.

Secondo i ricercatori infatti, chi ha la tendenza ad accumulare oggetti o vestiti sul pavimento o in ogni angolo della stanza, impiega più tempo per addormentarsi e questo ha notevoli conseguenze dato che il sonno sarà disturbato, ed il giorno dopo si avvertirà sempre più stanchezza come se non si avesse dormito affatto. Chi invece è molto attento a ridordinare la propria casa e soprattutto l’ambiente in cui dorme, avrà una notte più serena ed il giorno dopo sarà sicuramente più riposato.

Pamela Tacher, che ha condotto la ricerca, ha spiegato che le persone molto disordinate e caotiche tendono ad avere maggiori difficoltà a prendere decisioni o ad assumere ruoli esecutivi perché la mancanza di sonno influenza in maniera negativa le facoltà celebrali. Aumenta quindi il rischio stress e depressione associato alle disfunzioni cognitive per chi dorme in ambienti dove regna la confusione in relazione al peggioramento della qualità del sonno.

Dormire bene è importante e la qualità del sonno influenza la nostra vita sociale, pensiamoci bene quando non abbiamo voglia di riordinare la nostra stanza.

Giornata Internazionale del Bacio, controllato l’alito?

Si celebra il 6 luglio, la Giornata internazionale del Bacio e tutta la popolazione si prepara a festeggiarla con la propria metà o con qualche malcapitato/a. E numerosi diventano anche i sondaggi, su come riscaldare i motori per festeggiare al meglio questa romantica giornata. Ad esempio, avete controllato il vostro alito?

Di questo si è occupato in Inghilterra il sondaggio della CB12. La ricerca ha rivelato come, su un numero di persone intervistate a campione, il 31% di esse abbia scoperto dal proprio partner di avere un alito cattivo. La reazione? Il 46% è rimasto toccato è imbarazzato dalla notizia, in quanto inconsapevole, il 18% ha provato vergogna alla scoperta di questi cattivi odori orali, mentre il 3% ci ha riso su.

Ma quali sono le cause e come è possibile rimediare? Secondo il dentista Luke Thorley, a scatenare l’alito cattivo possono essere proprio le condite cenette romantiche, in cui è facile inciampare in ingredienti come aglio, cipolla e altri aromi forti. Inoltre l’uso di bevande gassate e zuccherate favorisce la liberazione di gas intestinali, causa del cattivo odore. Idratarsi in modo da eliminare batteri e resti di cibo annidati all’interno del cavo orale, masticare gomme senza zucchero e controllare il proprio alito leccando l’interno del polso con la parte posteriore della lingua, possono essere degli espedienti per evitare incidenti imbarazzanti come questo nelle relazioni interpersonali quotidiane.

Dunque, buon bacio a tutti.

Le gaffes più strane causate dall’ortografia

Cover Credits: http://imgur.com/

I giochi di parole mi hanno fatto sempre morire dal ridere, così come gli equivoci che possono crearsi a causa di semplici spazi tra una lettera e l’altra. Come dimostrano alcune immagini spesso ci si trova dinnanzi a grandissimi fraintendimenti dovuti al posizionamento delle lettere all’interno di una parola o di una frase. La cosa più divertente è che le gaffes non riguardano soltanto un cartello di fortuna, bensì delle vere e proprie insegne poste fuori alle attività commerciali da ignari esercenti. Ma dico: è mai possibile esporre fuori a un negozio di giocattoli una insegna con scritto ‘Kids exchange?’
La galleria che segue è piena di equivoci meravigliosamente inconsapevoli che provengono da attività commerciali.

Dick Lovers

@norcross via Twitter
@norcross via Twitter

Beh, questo negozio di computer si chiamerebbe ‘Click lovers’, ma le prime due lettere sono decisamente troppo vicine.

Pen is broken

http://imgur.com
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Qui la penna è rotta e si suggerisce di usare il dito per azionare il touchscreen; il risultato più che a una penna si riferisce ad altro.

Il povero Clint

unknow
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Qui il povero Clint viene identificato come ‘cunt’, ovvero passera (o figa).

Scusi prof?

anal
Qui la professoressa esorta i suoi allievi allo studio per la prova finale, peccato che ‘final’ sembri davvero ‘anal’.

Anus a gogò

imgur.com
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I riferimenti all’ano sono praticamente ovunque, basta guardare l’insegna di questo grande negozio.

Anus everywhere

anuss
Questa foto è davvero incommentabile nella sua straordinaria unicità.

Cunt again

cunt1
La torta di compleanno su cui c’è scritto ‘passera’: meravigliosa.

Mega Fuck Store

fuck
Anche in questo caso la stretta vicinanza tra due lettere crea un macello inenarrabile. Qui il mega ‘flick’ diviene mega ‘fuck’.

Lego

@Kerncerned via Twitter
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Fuckering lights

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