martedì, 16 Dicembre 2025

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Emma Bonino e la sconfitta del suo tumore

Credit: italia-24news.it

Buone notizie per Emma Bonino, che, come tutti sanno, è stata recentemente colpita da un tumore al polmone. Dopo un lungo percorso di terapia, gli esami clinici e la tac fatti in questi gironi non danno traccia del cancro che ha colpito l’ex ministro degli affari esteri. Meglio ancora di quanto ci si potesse aspettare.

Condividendo la notizia con gli ascoltatori di Radio Radicale, la Bonino ha colto l’occasione per ringraziare tutto il personale medico e paramedico che l’ha seguita in questa sua lotta contro il cancro.

“Il mio – prosegue Bonino – è anche un messaggio di speranza che voglio dare a tutti quelli che stanno seguendo dei percorsi e delle terapie per questo tipo o altro tipo di sfide che ci troviamo ad affrontare, e comunque mi pareva giusto condividere come ho fatto dall’inizio con voi tutti tramite Radio Radicale la situazione come ho fatto dall’inizio. So bene che, come scrive il bollettino, è solamente una tappa, che dovrò fare bene adesso questa radio terapia preventiva al cervello e poi un periodo di riposo abbastanza lungo che mi è stato prescritto proprio per evitare ricadute percentualmente molto alte in questo tipo di cancro nei primi 12 mesi dopo il trattamento. Però – sottolinea – è certamente un bel giorno per me, mi consente anche di dedicarmi un po’ di più, appena recupererò un po’ di forze, alle attività politiche che mi stanno a cuore ed è anche un messaggio di incoraggiamento, speranza e di grazie a tutti quelli che mi sono stati vicini in questo lunghissimo periodo che sembrava non finire mai, un incoraggiamento a chi sta affrontando le stesse sfide. Grazie a voi e grazie di avermi aiutato a poterlo dire e a poterlo far sapere come messaggio di speranza”, conclude.

Le 10 cose che fa un vero napoletano (FOTO)

Stendhal la definì la città più bella dell’universo, e quasi quasi non mi sento di contraddirlo. Certo, la capolista dovrebbe essere sempre Roma, la madre della civiltà per eccellenza; ma per molte persone Napoli è inimitabile.
Certi giorni faccio un piccolo esperimento: cerco di osservarla senza filtri, provando a immedesimarmi in un turista che la vede per la prima volta. Cosa penserei? Che qui sono tutti matti, che il blu del mare ha fottuto il cervello a tutti, che sembrano tutti inseguire qualcosa di misterioso urlando senza ritegno.
In questa città vanno tutti di fretta, ma solo quando sono al volante. Se invece non è alla guida il napoletano è ‘molle’, talmente morbido da trascinarsi con un po’ di fatica e rigorosamente fuori dalle strisce pedonali.
Anche questa cosa è straordinaria: il napoletano detesta le regole. Anche solo il sapere di dovere fare qualcosa imposto da terzi lo manda in tilt. Ecco perché qui i semafori sono alla stregua di semplici ornamenti, e il parcheggio segue strane leggi della fisica.
Ma pur essendo disordinata la città è molto disponibile: è vero, in pochi si fermano al semaforo, ma se hai bisogno di aiuto c’è sempre qualcuno che ti tende la mano.
Se hai fame ti danno da mangiare, se desideri un caffè c’è quello sospeso, se hai paura c’è sempre qualcuno disposto a scortarti fin sotto casa.
E poco importa se qualche volta ci scappa lo scippo, come in tutte le città d’Europa: Napoli ha un grado di umanità così grande da rendere impossibile al napoletano una serena permanenza altrove.
Ci sono tante cose che accomunano noi partenopei, piccole esperienze che chi vive qui fa almeno una volta nella vita. O anche tutti i giorni.

La pizza da Michele

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Eh si, qui da noi si mangia che è una favola, come del resto accade in tutta Italia. Ma il napoletano è attaccato come una zecca alle proprie abitudini gastronomiche: prova a portargli via la pizza o il babà, te lo farai nemico per sempre. Non è una sorpresa che qui McDonald non se lo fila quasi nessuno, e se i corner che dispensano patate olandesi si siano buttati su frittatine e zeppole.
Un vero napoletano sa dove mangiare una buona pizza: tra tutte la più rinomata è quella di Michele, la storica pizzeria che si trova in una traversa del rettifilo (Corso Umberto I). Per gustare la margherita e la marinara (uniche due pizze prodotte) bisogna fare file lunghissime e condividere il tavolo con sconosciuti. Io adoro Michele e la sua pizza, così come trovo straordinario il tavolo social nel quale si può assistere alla critica dell’ultima partita, ad un primo appuntamento o anche ad un litigio.
Naturalmente la città è piena di pizzerie di livello altissimo: Sorbillo, Concettina ai tre Santi e l’Osteria del Gallo sono solo alcuni nomi fra i tanti mastri pizzaioli.

Passeggiata ‘sul’ Lungomare

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Via Caracciolo è una delle strade più belle di Napoli, e forse di tutta Italia: da qui si può ammirare il Castel dell’Ovo che troneggia nel golfo, e in lontananza la punta di Sorrento e la meravigliosa isola di Capri.
Fino a qualche anno fa il lungomare era attraversato dai mezzi: oggi è una zona ztl nella quale si riversano famiglie e comitive a tutte le ore del giorno.

Il caffè al Gambrinus o al Caffè del Professore

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Eh si, qui il caffè è una vera e propria delizia: ma quello del bar Gambrinus e del vicino Professione è una istituzione.
Il bello del caffé è che è buono e che possono berlo praticamente tutti. Non hai i soldi? Ci pensa il caffè sospeso, che non è altro che un caffè già pagato da qualcuno e che resta ‘sospeso’ fino a quando lo si richiede al bancone.

I presepi a San Gregorio Armeno

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Di tutti i luoghi di Napoli San Gregorio Armeno è quello più suggestivo. In questo luogo magico ci sono botteghe con presepi realizzati a mano, e nelle quali è possibile scorgere le statuette raffiguranti i personaggi più popolari dell’anno. Vengono realizzati politici e artisti di ogni tipo: alcune annate sono apparse addirittura le miniature di Belen con la farfalla (il tatuaggio) in bella mostra, e di Balotelli e Raffaella Fico. Per la serie: sul presepe non ci facciamo mancare mai nulla.

Il tifo allo Stadio San Paolo

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Non toccategli la pizza, non toccategli la pasta e le melanzane a funghetto ma, soprattutto, non provate a toccargli la fede calcistica. I napoletani sono tifosissimi del Napoli, in maniera talmente intensa da apparire un tantino esagerati. La città si blocca nelle due ore che precedono il match, c’è traffico ovunque e chiunque tira giù tutti i santi del calendario pur di farti togliere dalla strada.
Si sentono urla di giubilo e trombe fortissime quando siamo in vantaggio, mentre una sconfitta rovinerebbe l’umore anche in una bellissima giornata di sole.
La cosa più divertente è rappresentata dal post partita, ovvero dagli ultimi minuti di gioco nei quali i tifosi, sempre se siamo in vantaggio, cominciano a correre giù dagli spalti per raggiungere gli scooter e non restare imbottigliati nel traffico. Osservare quel momento è davvero fantastico: persone di tutte le età che corrono come matti, quasi come se fosse scoppiato un incendio e si dovesse evitare l’esplosione di una bomba.

Sfogliatella da Carraturo o da Attanasio

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Il napoletano pensa a mangiare nell’ 80% del suo tempo. Ogni minuto è buono per deliziare il palato, e se sei di Napoli non puoi che apprezzare le sfogliatelle calde. Frolla o riccia questo dolce è una istituzione nella nostra città, ed è indicata in qualsiasi momento.

Mercato del Pesce prima di Natale

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Di tutti i periodi dell’anno quello che preferisco è il Natale. Certo, c’è traffico ovunque per via dei regali, ma qui le feste sono magiche. Le strade sono addobbate, San Gregorio Armeno è impraticabile e l’unico pensiero è: preparare il cenone del 24 dicembre. Per fare ciò ogni napoletano che si rispetti si dirige verso un luogo chiamato ‘Ngopp e Mura‘ (dietro le mura) nel quale c’è un bellissimo mercato del pesce. Bisogna però stare attenti alla folla e ai prezzi del pesce, che in questo periodo sono piuttosto alti.
La gita in questo posto è d’obbligo: si rimane affascinati dalla disinvoltura dei venditori, che sembrano quasi i personaggi di un film che viene recitato da secoli.

La befana a piazza Mercato

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Rimanendo in tema di vacanze di Natale, a Napoli la calza per la Befana è d’obbligo. Per realizzarla, e per comprare giocattoli per i più piccoli, la tappa obbligata è Piazza Mercato. Qui ci sono negozi che espongono tutti i giochi all’esterno dei negozi, e anche il giochino più ricercato in questo luogo è facilmente reperibile.

Gita fuori porta a Ischia

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Il napoletano ama la bella stagione quanto un cane ama la sua scodella, e appena cominciano a salire le temperature avverte un bisogno irrefrenabile di andare al mare.
Durante il week end intere famiglie si riversano al Molo Beverello per una gita a Ischia, l’isola più frequentata del golfo.

Commuoversi

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Il napoletano è molto sensibile agli eventi, e attaccato con radici fittissime al suolo e alle sue tradizioni.
Ci sono cose intoccabili in questa città, personaggi che ne hanno fatto la storia e che sono parte del cuore di ogni cittadino del posto. Ogni napoletano si commuove nel ricordare i suoi più preziosi ‘piezz e’ core‘.
Napoli venera Maradona, Totò, Eduardo, Massimo Troisi, Sofia Loren e Pino Daniele a tanti altri.
Non si può toccare nessuna queste persone perché, esattamente come una madre, Napoli le difenderà ad ogni costo e con ogni mezzo.

Anche le star hanno la cellulite (FOTO)

Credits: vanityfair.it

La giustizia è uguale per tutti, in questo caso parliamo di star e cellulite. Pensiamo sia un connubio impossibile da concepire, e invece la realtà sfata questo mito. Anche le celebrità piangono appena vedono le classiche gambe con a buccia d’arancia. L’estate si avvicina e con essa anche l’incubo cellulite. Questa serie di foto che stiamo per mostrarvi farà sorridere anche le gossip girls più accanite, che cercano di superare le piccole smagliature della pelle, consolandosi con le imperfezioni delle star.

Quali celebrità avranno superato la prova costume? Nel mondo dello spettacolo è essenziale avere un fisico sempre in forma, facendo palestra, mangiando sano e bevendo integratori, ma non tutte queste modelle, attrici e showgirl hanno ottenuto il risultato sperato. Alcune di loro, a giudicare dalle foto, hanno beatamente passato le loro giornate a poltrire, senza nessuna attività all’aria aperta, oppure hanno bevuto qualche bicchierino di vino di troppo (cosa che non fa benissimo al nostro fisico), o ancora, in vacanza in qualche località tipica, si sono semplicemente lasciate andare ai sapori e ai piaceri della buona tavola. Risultato? Chili di troppo e l’odiosa cellulite, che non risparmia neanche le ragazze più magre.

Al contrario, ci sono altre star, come ad esempio la bella Irina Shayk, ex fidanzata di Cristiana Ronaldo, che alla faccia dell’attaccante del Real Madrid, può vantarsi di avere un fisico tonico e snello, grazie proprio alla tanta palestra e senza alcun dubbio a una dieta ferrea.

Oltre la Shayk, quali saranno le altre star che hanno superato la prova costume? E quali coloro che invece non sono riuscite a mantenersi in forma? Dall’eroina Marvel Scarlett Johansson all’ex Marissa Cooper di The OC Misha Barton, fino alla nostrana showgirl Ilary Blasy, scopriamo come alcune delle donne più belle del mondo si preparano ad affrontare la prova costume, ognuna con il proprio bikini. Siete pronte a scommettere su quale sarà la cellulite vip più scioccante? Vi mostriamo alcuni scatti da non perdere, dividendo tra le star ‘bocciate’ e quelle ‘promosse’ per andare al mare.

Riconoscete queste star tra a galleria delle bocciate? Oltre alle già citate Blasi, Johansson e Barton, troviamo star di Hollywood come Halle Berry e Pamela Anderson, e la modella Kate Moss.

E infine le promosse: Michelle Hunziker e Julia Roberts.

E voi vi state preparando alla prova costume?
Speriamo che, in ogni caso, vi abbia consolato sapere che anche le star piangono per la cellulite.

4 motivi per lasciare il destino fuori dalle questioni d’amore

Programmiamo la nostra vita in minuti, ore, giorni e poi basta un attimo perché il destino la attraversi e cambi completamente i nostri piani. A volte siamo contenti, a volte no, altre ci lasciamo sopraffare dall’idea che sarà il destino a decidere con chi passeremo il resto della nostra vita. Ma se fosse semplicemente una scusa e questo finisse solo per compromettere il nostro desiderio di un happy ending?

C’è una parola in inglese, una delle più difficili da tradurre, ma anche delle più speciali che racconta l’arte di imbattersi in qualcosa per caso, mentre si sta cercando qualcos’altro, Serendipity. Questa espressione, stavolta non a caso, è anche il titolo di un film, che in italiano è seguito dal sottotitolo “Quando l’amore è magia”.

Lo scopo di chi ha scritto la storia di Jonathan Trager e Sarah Thomas era quello di dimostrare che prima o poi il destino tra segnali confusi e coincidenze trova il suo corso e anche due persone tra milioni che vivono nella grande New York, possano ritrovarsi, ma solo se saranno loro stessi a cercarsi.
Stare seduti sul divano ad aspettare una lettera, un libro, una banconota non vi porterà in nessun modo alla felicità. Per avere una piccola speranza di trovare the true love (il vero amore), dovete capire che il destino non può essere il vostro punto di partenza.

Perché? La risposta non è una sola, ma ce ne sono ben quattro che vi faranno accantonare l’idea di un destino risanatore della vostra vita sentimentale finita a male.

Innanzitutto, l’amore rimane una conquista. Spesso si cade nell’errore di credere che la persona giusta arriverà da sola e che il nostro compito sia semplicemente quello di attendere. In realtà anche l’amore richiede lavoro, impegno e costanza. Affidare la propria vita sentimentale al destino potrebbe significare perdere un’occasione importante.

Ciò non toglie che per farsi avanti, occorra coraggio e fiducia in sè stessi: entrambe doti che si possono acquisire con un salto che trasformi una condizione di pigrizia in una di attività. L’indecisione ha portato col tempo donne e uomini a rimpiangere di non aver fatto quel passo in più, mentre raramente si vorrebbe tornare indietro per dedicarsi maggiormente al lavoro.

Anzi, in alcuni casi focalizzarsi troppo sulla propria carriera in attesa che il destino bussi alla propria porta diventa un danno piuttosto che una cura. Lavoro e amore finiscono per coincidere, privando la persona in questione dei piaceri della vita.

Infine, è giusto constatare che parenti e amici hanno tanta esperienza alle spalle e dopo tre o quattro tentativi, non crederanno più alla scusa del destino per giustificare il vostro perenne status da single. Dovreste lavorare su una motivazione più plausibile e probabilmente sul vostro sex appeal.

Infatti, anche se in alcune situazioni, credere che ci sia un cammino già segnato, è più facile, per trovare l’amore, bisogna fare quel qualcosa in più che non potremmo nemmeno immaginare. Inoltre, piuttosto che interrogarsi per captare i segnali giusti, sarebbe molto più efficace buttarsi e cogliere l’attimo (carpe diem). Si vive una volta sola.