lunedì, 15 Dicembre 2025

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Le eroine della Disney hanno sempre lo stesso viso (FOTO)

Deja vu o realtà? Nessun montaggio cinematografico: una blogger molto attenta ha postato sul suo sito Every-Flavored-Bean un articolo in cui spiega che la maggior parte delle protagoniste femminili dei cartoni animati Disney hanno la stessa fisionomia. Le caratteristiche principali? Viso rotondo, occhi grandi e naso piccolo.

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La stessa cosa, però, non vale per le figure maschili. Una disparità di trattamento che infastidisce la blogger: ‘Perché tutte le donne che avete creato in questi ultimi 10 anni hanno sempre la stessa forma di viso? Non pensate che tutte le donne abbiano visi da bambine e un bel nasino perfetto. Non potrete venderci sempre le stesse idee’.

La Disney, però, non è l’unica a disegnare visi simili solo per le eroine femminili: anche il famoso Hayao Miyazaki fa la stessa cosa. La lamentela della blogger è sensata quando ricordiamo le dichiarazioni del direttore dell’animazione del film Frozen che si lamentava della difficoltà di disegnare personaggi femminili per colpa della loro emotività e quindi del numero di espressioni da ricreare preservando la loro bellezza.

Disney ha risposto alla polemica su Internet affermando che ‘l’animazione è una forma d’arte complessa’, e che queste parole sono state male interpretate, tranne il fatto che la standardizzazione dei volti femminili non risale soltanto agli ultimi cartoni. Anche Bella, Cenerentola e La Sirenetta erano molto simili’.

Quello che davvero conta, però, è che ogni singolo cartone ha fatto sognare bambine e bambini di ogni generazione. Ed è questo che conta di più.

Tutto quello che non sapete sull’ora legale

Sonnolenza, mancanza di concentrazione e senso di jet lag: a tutti sarà capitato almeno una volta di soffrire di uno di questi disturbi in concomitanza con l’arrivo dell’ora legale. E così annualmente ci si chiede se questi effetti siano reali o siano frutto della nostra suggestione. In attesa del consueto cambio di orario, a voi le conclusioni di scienziati e psicologici.

Come ogni anno dal 1961, quasi in contemporanea con l’equinozio di primavera, ci impegniamo in questa sorta di rito di benvenuto per la nuova stagione più luminosa: lo spostamento delle lancette dell’orologio.
Quella che però può sembrare una banale operazione, ha degli effetti straordinari.

Secondo la scienza infatti cambiare di un’ora il ciclo giornaliero aiuterebbe a ridurre il numero di Kwh consumati, sino a risparmiare mediamente 543.800.00 kWh in un anno. Il risultato migliore si avrebbe nel mese di aprile, in cui si risparmiano il 23,1% di Kwh, poiché è il mese con le giornate più corte e quindi quello in cui il provvedimento risulta più vantaggioso.

Ed è proprio da questa considerazione che, anni fa, era nata l’idea in Italia come negli altri paesi. Così dopo vari ripensamenti, l’ora legale si è stabilita definitivamente come rituale sui nostri calendari. Col tempo si sono aggiunti ulteriori benefici come la riduzione delle emissioni di anidride carbonica (Co2), derivanti dalle auto a gasolio per un totale di 246.000 tonnellate, ossia la quantità emessa da 117.000 auto.
E i contrari si sono ridotti all‘1% degli studiosi.

La popolazione invece si è spaccata in due: 50% favorevoli e 50% contrari, se la votazione è per il mantenimento di ora legale e solare. Diverso è il discorso se si parla solo di ora legale: a quanto pare l’80% sarebbe d’accordo.

Per il momento però la situazione non è destinata a cambiare e ad accendere ulteriormente la discussione ci pensano psicologi e persone comuni, che domani si lamenteranno di non aver dormito bene. A soffrirne saranno soprattutto i bambini: generalmente 1 su 2 non riesce a prendere sonno regolarmente. Così se l’effetto peggiore per loro sarà un calo di concentrazione per le successive 3 settimane, nel caso degli adulti questo sentore di affaticamento e irascibilità potrebbe essere causa di incidenti e suicidi.
Coincidenza o no, è attestato ormai che il maggior numero di sinistri stradali si verifica durante questo periodo. Inoltre vi è un picco del rischio di attacchi di cuore e la media dei suicidi aumenta notevolmente.

Tutto perché si ha la percezione di essere obbligati a dormire meno. Ma alla fine dei conti, l’ora legale è davvero così indispensabile?

Buon compleanno Lady Gaga (FOTO)

Lady-Gaga

Icona del trasformismo pop, una delle poche vere star planetarie, Lady Gaga compie oggi 29 anni. Alla soglia dei trent’anni sarà giunto anche per lei il tempo di bilanci? Strano pensare come una carriera così strepitosa e piena di tantissimi colpi di scena sia iniziata solo 7 anni fa. Nel 2008 infatti, Stefani Joanna Angelina Germanotta, meglio conosciuta con il nome di Lady Gaga, esordisce con il suo primo album “The Fame” che contiene la famosissima “Poker Face“.

La cantante italo americana nasce a New York il 28 Marzo del 1986 e sin da piccolissima manifesta le sue importanti doti canore al punto che i genitori decidono di iscriverla ad un corso di teatro musicale del Collaborative Arts Project 21, subito dopo averle fatto però frequentare il Collegio cattolico per sole ragazze del Convento del Sacro Cuore.

La giovane Germanotta ha più volte dichiarato di aver sempre sognato di diventare una star, ma il successo per lei è arrivato passo dopo passo, e sebbene la sua famiglia agita le abbia messo a disposizione le risorse per raggiungere la notorietà, ammette che non è stato semplice e che il lavoro e la fatica sono sempre stati elementi fondamentali della sua famiglia.

Come detto l’esordio avviene nel 2008, e dopo il lancio del singolo Poker Face, la cantante è stata ingaggiata per aprire i concerti delle Pussycat Dolls e dei Take That e da qui che parte il successo in tutto il mondo.

La stravaganza e la provocazione hanno sempre caratterizzato la sua vena artistica, tantissimi i momenti che hanno fatto scalpore come il video di Paparazzi che conteneva immagini cruente o come l’esibizione agli MTV Music Video Awards del 2009 dove ha inscenato il suicidio.

Più recentemente, Lady Gaga ha annunciato direttamente ai suoi fan su Instagram il suo prossimo matrimonio con il fidanzato Taylor Kinney che le ha chiesto di sposarlo proprio il giorno di San Valentino. Siamo sicuri che Lady Germanotta non ha ancora finito di sorprenderci e che anche il suo matrimonio sarà un evento planetario. Tanti auguri allora Lady Gaga.

E se la Sirenetta si fosse comportata diversamente?

L’Huffington Post ha condiviso la teoria di una fan di Washington, Mary Falls, riguardo un certo buco di trama nel cartone Disney “La Sirenetta.” Tutti conoscono la storia di Ariel, sirenetta che sogna di avere le gambe invece della coda, per poter avere una vita sulla Terra come tutti gli umani che suo padre, Tritone, tanto odia.

“Ariel avrebbe potuto risparmiarsi tanti guai se solo avesse imparato a leggere e scrivere”, racconta la Falls. La Sirenetta avrebbe potuto scarabocchiare la sua situazione e cercare di spiegarla al principe Eric, come “Ehi occhi azzurri, ti ho salvato la vita e ti sei innamorato della mia voce, che potrei riavere se solo tu aprissi il cuore e la bocca”. Ariel avrebbe potuto dir questo ma in un modo più principesco possibile.

Ariel è la figlia di un re e in teoria avrebbe dovuto saper leggere e scrivere, o almeno leggere la musica. E in un certo senso era così: la Sirenetta era la star del mare, con un’orchestra marina molto all’avanguardia, e non c’era spazio per altre facoltà. Perché? Il motivo sembrava semplice: sott’acqua non riuscivano a scrivere se non senza delle penne speciali, e tutti i pesci avrebbero dovuto camminare per andare all’Ikea a comprarsene un paio.

Qui c’è il buco di trama: la nostra Sirenetta sapeva leggere e scrivere poiché aveva letto e firmato il contratto di Ursula con la lisca di un pesce. Sebbene molti di noi oggi comunicano attraverso emojis, la calligrafia di Ariel era piuttosto leggibile e deliziosa. Chiaramente qualcuno aveva prestato attenzione durante la lezione di scrittura.

“Ho dovuto darle il beneficio del dubbio” continua la Falls “e così ho pensato, beh forse non voleva dare spiegazioni perché cercava solo di fare il pesce d’acqua forte e deciso e voleva portare la sua messinscena al livello successivo.” Perdoniamo tutto ad Ariel, tranne per quando ha cercato di creare un abito con quella vela della barca.

Concludendo, Mary Falls dà la sua sentenza finale sulla Sirenetta: “Non avrebbe rinunciato alla sua voce per un uomo che neanche conosceva.”

Ariel ha rinunciato alla sua voce per realizzare il suo sogno: camminare sulla Terra.
Eric era solo una parte di quel sogno.