martedì, 16 Dicembre 2025

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Zalando lancia ‘scarpe spaziali’ (VIDEO)

Ci sono scarpe da capogiro, paradisiache, alcune sembrano provenire addirittura da un altro pianeta. E poi ci sono le scarpe che sugli altri pianeti vengono lanciati.
Si, perché, per la prima volta, è stato mandato in orbita niente meno che un tacco 12.

Una bella Jimmy Choo per rendere alla moda anche gli alieni che noi ci immaginiamo tutti verdi e un po’ viscidi? No, la prima scarpa spaziale non arriva dalle passerelle dell’alta moda, bensì da Zalando.
Avete capito bene.

Il suo nome è Zign, e, munita di GSP e telecamera GoPro, ha iniziato il suo volo dalla Polonia per mezzo di un pallone aerostatico gonfiato a elio che le ha permesso di raggiungere un’altitudine di circa 35 km, tre volte quella degli aerei che operano tratte di lungo raggio.

Quest’esperimento spaziale di Zalando rientra nei progetti della Hack Week, cioè l’iniziativa dedicata ai propri dipendenti, per spingerli a sviluppare idee innovative e creative.
I progetti su cui il team di lavoro sta lavorando (tutti progetti potenzialmente realizzabili concretamente) si concentrano su svariati aspetti: dalla realtà virtuale ai nuovi strumenti per i centri di logistica fino alle soluzioni di pagamento e alle idee creative più stravaganti. La scarpa Zing è stata creata proprio così.

Che cos’è l’amore? (VIDEO)

Che cos’è l’amore? Ce lo chiediamo tutti, da sempre, ma non siamo ancora riusciti a trovare una risposta definitiva.

Non si può descrivere, né spiegare. Non si può cantare, disegnare, raccontare, recitare. Non c’è nessuna forma d’arte né di comunicazione che possa dire, una volta per tutte, al mondo intero, cosa sia l’amore. E anche qualora si trovasse il modo per farlo davvero, ognuno avrebbe da dire la sua, ognuno ne parlerebbe a modo proprio. Non esistono leggi stabilite, regole da seguire, modi di comportarsi. Non esiste nessuna definizione unica da accettare.

Ma adesso, per fortuna, un metodo sembra funzionare. Ecco il video che spiega “che cos’è l’amore”.

Come fare per spiegare l’amore? È semplice. Più di quanto non si pensi. Basta mostrare ad una folla delle coppie di corpi “ai raggi X” che si baciano, si abbracciano e danzano insieme. E soltanto in un secondo momento svelare le loro sembianze. Ecco fatto. Il risultato vi lascerà a bocca aperta, ne sono sicura.

È quanto vuole affermare la campagna “Love Has No Labels”, lanciata dall’associazione non-profit Ad Council, con lo scopo di incoraggiare le persone a mettere da parte qualsiasi tipo di pregiudizio che, molto spesso, giudica l’altro in base a ciò l’occhio vede, e non a ciò che si è.

Hawaii: il sole tramonta con un raggio verde (VIDEO)

Credit: it.forwallpaper.com

Quanti di noi sono riusciti a vedere con i propri occhi quelle incredibili immagini che ci fanno venire la pelle d’oca ad ogni sguardo? Parlo di natura, posti, tramonti, cieli. Parlo di colori e forti emozioni.

E a riguardo, non può passare inosservato il video, pubblicato su instagram, dal videofotografo Eric Sterman, che nell’immortalare il tramonto sulla riva nord di Oahu, Hawaii.
E non appena il sole scende verso l’orizzonte, subito dopo la comparsa di due balene, si apre nel cielo un rapido – e quasi invisibile – bagliore verde.

La spiegazione arriva niente meno che dalla NASA: il sole, prima dell’alba o appena dopo il tramonto, potrebbe lampeggiare di verde perché l’atmosfera riflette la luce solare tutta in quell’angolo, cioè nello spazio dove nasce o muore il sole.
Quando il cielo è limpido, può infatti succedere che un lampo verde appena sopra il bordo del sole venga visto per un secondo o poco più, soprattutto se il sole appare in un orizzonte lontano.
Proprio per via delle ampiezze dei cieli delle Hawaii e i suoi orizzonti apparentemente infiniti, questo Stato offre una delle migliori opportunità per vedere il flash verde sfuggente.
Non è facile però individuarlo. Ci siete riusciti?

[Credit: huffingtonpost.com]

Più ricchi e più felici: non è sempre così

Più ricchi e più felici? Non è vero: a rivelarlo sono le ultime ricerche presentate durante l’incontro “Soldi felici 2.0: nuove informazioni sul rapporto tra denaro e benessere”, nell’ambito della Convention della Society for Personality and Social Psychology a Long Beach in California. Da quanto è emerso, pare proprio che l’agio economico aiuti, sì, a essere felici, ma a condizione di scegliere con cura le cose che si acquistano. Il lato negativo della ricchezza, invece, sta nel fatto che minimizza l’entusiasmo nei confronti della quotidianità, impedendoci di godere delle piccole cose.

Lo studio apparso sulla rivista “Psychological Science” ha illustrato come gli acquisti relativi alle esperienze – siano esse viaggi o percorsi benessere – diano una felicità prolungata rispetto a quelli di oggetti. Bisogna, perciò, investire per fare le cose e non per averle: peraltro, fondamentale è anche il fattore dell’attesa, durante la quale ci si prende tutto il tempo per preparare e studiare i dettagli delle proprie vacanze, immaginandosi già il piacere che se ne avrà.

Un’altra ricerca comparsa sul “Personality and Social Psychology Bulletin”, poi, sostiene che l’agio economico porta le persone a essere incapaci di godere della semplicità: affrontando le difficoltà, al contrario, la capacità di gioire di poco incrementa. “Semplicemente – spiega lo scienziato Jordi Quoidbach – ricordare alle persone che il futuro può essere imprevedibile le spinge a fermarsi ad annusare le rose“.

In conclusione, piacere e abbondanza a portata di mano possono non essere sinonimi di felicità: se in tanti desiderano la ricchezza perché credono possa farli felici, la scienza sostiene che invece è proprio il tentativo di raggiungere la ricchezza a rappresentare la condizione ideale per sorridere. Secondo una ricerca condotta su di un numero di persone benestanti a opera degli studiosi dell’Harvard Business School, dell’Università di Mannheim e della Yale University (ma ancora non pubblicata ufficialmente), i partecipanti hanno ammesso che avere tre o quattro volte quanto possedessero li avrebbe resi felici al massimo, precisando però che il denaro posseduto era di per sé sufficiente. In sostanza, la felicità non è per forza una conseguenza della ricchezza: è il desiderio di fare più soldi a rappresentare la promessa di una maggiore e futura prosperità.