venerdì, 19 Dicembre 2025

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Personaggi Disney dalla favola alla realtà (FOTO)

Dopo un “Unhappy ever after”, le favole dei cartoni che ci hanno appassionato fin da tenera età si fanno reali. Il fotografo newyorkese Harry McNally ha creato una serie di scatti fotografici in cui i personaggi preferiti della nostra infanzia si ritrovano in ambienti di vita quotidiana.

Dalle strade di New York alla metropolitana, dagli alberghi e alle poste, è qui che vengono ritratte Cenerentola, Biancaneve e Ariel in fotografie in bianco e nero, dalle quali fuoriesce solo il colore delle favole.
Harry McNally ha chiamato questa serie di fotografie “Moments like these”, il cui obiettivo è quello di divertire, ma anche di far riflettere; perché il contrasto che crea una principessa Disney in un edificio fatiscente, ribadisce il concetto pessimistico che un Principe Azzurro evidentemente non esiste, così come le favole in sé.

Topolino alle prese con le pulizie in un albergo, Ariel in un letto che pare d’hotel disfatto, Jasmine lo sguardo perso e le bottiglie sul tavolo vuote. Esiste davvero la favola?

[Credit: daringtodo.com]

Le tradizioni di Natale più particolari (FOTO)

Il Natale, religiosi o no, è in tutto il mondo o quasi, un momento di festa e ritrovo tra amici e parenti. Ma se in Italia è tradizione imbandire la tavola di panettoni e pandori, decorare l’albero di palline e allestire il presepe, nel resto d’Europa, ma non solo, l’atmosfera natalizia è un po’ differente ma pur sempre suggestiva.

Vediamo alcune delle tradizioni natalizie più particolari in giro per il mondo.

Svezia e l’elfo Tomte
Credits photo: http://www.toutoublog.com/
Credits photo: http://www.toutoublog.com/

Nella Lapponia finlandese viveva un vecchio signore con la barba lunga e bianca che, spinto da spassionata generosità, decise, un giorno, di fare qualcosa per rendere più felici i bambini di tutto il mondo. Perciò, con l’aiuto delle sue renne e degli elfi, ogni anno da allora, nella notte della vigilia di Natale, quest’uomo conosciuto dai più piccoli col nome di Babbo Natale o Santa Claus si cala nei caminetti delle nostre case e lascia i doni per i bambini. In Svezia, invece, secondo le tradizioni natalizie, il suo lavoro viene svolto dal piccolo elfo Tomte, che durante la Vigilia, esce dalla sua tana con un sacco in spalla e lascia regali per tutti.

Digiuno in Polonia
Credits photo: coloridelgusto.blogspot.com
Credits photo: coloridelgusto.blogspot.com

Mentre in tutta Italia ed Europa, le tavole vengono imbandite con diverse delizie culinarie per la Vigilia di Natale, tra le tradizioni natalizie in Polonia, c’è quella di osservare un silenzioso digiuno per l’intera giornata del 24 dicembre sino all’apparire delle prime stelle: solo allora, potranno iniziare i preparativi per una grande cena.

Danimarca e la mandorla della fortuna
Credits photo: lauramade.blogspot.com
Credits photo: lauramade.blogspot.com

Le tradizioni natalizie, si sa, non nascono per caso e questo vale soprattutto per la Danimarca dove si prepara uno speciale budino per tutti i commensali che partecipano alla cena della Vigilia di Natale. L’unicità di questo dolce sta all’interno: vi è nascosta infatti la mandola della fortuna, che proteggerà l’invitato, cui casualmente capiterà, per l’intero anno seguente.

Grecia e il basilico

Le tradizioni di Natale più particolari (FOTO)

Se cercate un sostituto al vostro vecchio albero di Natale, la Grecia vi propone la soluzione. In questo continente di antiche origini e culto ortodosso, tra le tradizioni natalizie, fino a qualche tempo fa, non era diffusa quella dell’abete: si preferiva piuttosto raccogliere in una ciotola di legno del basilico, il quale è ancora oggi utilizzato per attorcigliare una croce di legno da appendere al soffitto. Successivamente, una volta al giorno, un membro della famiglia, di solito la madre, immerge la croce in una ciotola di acqua santa e cosparge con essa tutte le stanze della casa. Si dice che questo rito serva per tenere lontano dall’abitazione il folletto Killantzaroi.

L’India e l’abero di banane
Credits photo: princessmonarchy.eklablog.com
Credits photo: princessmonarchy.eklablog.com

In India stato che conta ad oggi il 2,34% dei cristiani, una delle tradizioni natalizie più diffuse in questa minoranza religiosa è quella di decorare l’albero con banane e altri frutti come il mango. Inoltre in alcune regioni, sui tetti delle case brillano le luci di piccole lampade ad olio.

L’Iran e lo scambio di vestiti e lo stufato di pollo
Credits photo: www.sobeys.com
Credits photo: www.sobeys.com

In Iran, paese mediorientale, conosciuto anche come Persia sino al 1935, si celebra la Vigilia di Natale con una cena a base di stufato di pollo. Successivamente, allo scoccare della mezzanotte, il tradizionale scambio di regali viene sostituito dalla pratica un po’ particolare dello scambio di vestiti. I bambini potranno indossare i nuovi abiti per le celebrazioni del 25 dicembre.

I puestos messicani
Credits photo: christentics.blogspot.com
Credits photo: christentics.blogspot.com

La tradizione dei mercatini di Natale ha invaso l’Europa intera: dall’Italia, alla Germania, all’Inghilterra, ogni paese sfoggia bancarelle imbandite di prodotti tipici. Eppure c’è chi viaggia ancora oltre oceano per visitare gli unici puestos messicani. Si tratta di bancarelle natalizie che offrono davvero prodotti di tutti i tipi, da fiori e piante ad alimenti come formaggio, banane, noci e biscotti.

La Cecoslovacchia e il ciliegio
Credits photo:  http://www.tripadvisor.it/
Credits photo: http://www.tripadvisor.it/

In Cecoslovacchia e nella sua capitale Praga, si conserva una delle tradizioni più particolari del periodo natalizio: è qui usanza, infatti, il taglio di un ramo di ciliegio, che dovrà essere conservato successivamente in un vaso d’acqua. Si dice che se il fiore sboccia entro Natale, questo è un presagio di buona sorte e di un inverno breve e mite.

L’Australia e le candele
Credits photo: www.wollondillyadvertiser.com.au
Credits photo: www.wollondillyadvertiser.com.au

In Australia, isola in cui la percentuale di cristiani supera il 61%, distinti secondo le diverse scissioni, tra le tradizioni natalizie più conosciute vi è l’intonazione di canzoni natalizie in una processione in cui le candele creano davvero un’atmosfera unica.

L’Irlanda e le maschere
Credits photo: www.irishheritageurns.com
Credits photo: www.irishheritageurns.com

Si sa, gli irlandesi amano le feste in costume: da Halloween al tradizionale Saint Patrick’s Day (Festa di San Patrizio), evento che si celebra il 17 marzo di ogni anno, mantelli e capelli verdi colorano le strade della città. Ma questo non è tutto. Il costume è entrato a far parte anche delle tradizioni natalizie: è infatti di buon auspicio sfilare nelle strade il giorno di Santo Stefano con abiti stravaganti oppure con vere e proprie maschere, portando con sé un cespuglio di agrifoglio. Si tratta di un rito di buon auspicio, di carattere soprattutto economico.

Vacanze di Natale senza stress

Passano gli anni e le festività si trasformano in un incubo. Da piccoli era tutto più semplice e più emozionante, mentre ora, da grandi, anziché aspettare Babbo Natale si è in attesa di un momento di pace, senza stress e preoccupazioni. Le vacanze di Natale sono per la maggior parte delle persone un periodo molto stressante. Centri commerciali super affollati, la corsa ai regali resa ancora più difficile dalla crisi economica e l’organizzazione di pranzi e cene che richiedono un impegno non indifferente. Lo stress può quindi colpire tutti in maniera più o meno significativa, rischiando di lasciare danni molto più complessi di quello che si potrebbe pensare: pressione alta, obesità, problemi cardiaci, ansia e depressione sono tutti problemi legati allo stress fisico e psicologico. Come intervenire? Anziché ricorrere a misure estreme, basta provare questi rimedi naturali e combattere lo stress a mente lucida e rilassata.

1. Dedicare tempo a se stessi

La prima cosa da fare è ritagliarsi uno spazio per prendersi cura di sé, passando il tempo da soli o in compagnia di amici, familiari, del proprio cane o di un semplice libro. Le vacanze in fondo servono proprio a questo.

2. Farsi fare un massaggio

Il massaggio è un vero e proprio miracolo per la propria mente. Un momento in cui dedicarsi al proprio corpo, abbandonandosi nelle mani di un esperto, liberandoci da qualsiasi pensiero o preoccupazione. Tutti amano i massaggi, che sono stati usati per migliaia di anni come metodi anti stress. Storicamente i cinesi usavano i massaggi per aprire i canali energetici bloccati per migliorare la salute, mentre Ipocrate, il padre della medicina occidentale, li utilizzava per i trattamenti curativi fisici. Oggi si usano per rilassare i muscoli tesi, ridurre il dolore e migliorare la circolazione.

3. Dedicarsi alla meditazione

La meditazione è un’altra pratica che rappresenta un miracolo per la mente umana. Sono necessari sono 15 o 30 minuti al giorno, in cui fermarsi e concedersi del tempo per lasciar correre i propri pensieri o concedntrarsi semplicemente sulla respirazione. Un momento di pace e tranquillità che aiuta a combattere e a liberare il corpo dallo stress.

4. Fare esercizio fisico

Che sia yoga, Tai Chi oppure una semplice corsa, l’esercizio fisico ha più o meno lo stesso effetto della meditazione, offrendo un momento di pausa, di riflessione e di incontro con se stessi e con i propri pensieri. L’esercizio, inoltre, ha anche il vantaggio di rilasciare endorfina nel cervello, migliorando così l’umore. Previene l’obesità e altri problemi di salute, permettendo quindi a corpo e mente uno stress minore.

5. Organizzarsi

L’organizzazione permette di ottenere il controllo di tutto quello che si ha intorno, arrivando quindi alla pace mentale. Se si è il tipo di persona che corre sempre avanti e indietro, anche contro tempo, sarà meglio fare una lista delle cose da fare. Se si è invece il tipo di persona che si innervosisce all’itnerno della propria casa, allora è consigliabile riordinare. Gli studi hanno dimostrato che la sola vista del disordine può aumentare rapidamente il livello di stress.

6. Mangiare bene e sano

È risaputo che il cibo spazzatura, il cosiddetto junk food, porta alla depressione. È ora quindi di ripulire la dieta, puntando su cibi sani in grado di migliorare l’umore e dare l’energia di cui si ha bisogno per affrontare i numerosi impegni quotidiani. Gli alimenti che sono particolarmente consigliabili per combattere lo stress sono i mirtilli, il salmone e le mandorle. E il caffè? Meglio non esagerare. Mentre gli studi hanno dimostrato che un caffè al giorno può dare dei benefici alla salute, troppa caffeina provoca sicuramente nervosismo e ansia.

7. Dormire

Dormire è uno dei metodi più efficaci per combattere lo stress, ma è necessario sapere anche quante ore sono indispensabili al corpo per ricaricare completamente le batterie. Il poco sonno rende irritabili e nervosi, mentre il troppo sonno rende pigri e depressi. Bisogna quindi trovare un proprio equilibrio, aiutandosi anche con il cibo. Alcuni alimenti come i carboidrati, le banane, gli arachidi e i fichi possono aiutare a dormire meglio. Evitare comunque le abbuffate prima di andare a letto, per non incorrere nell’indigestione che lascia senza sonno, causando forte stress.

8. Spegnere i cellulari

Forse uno dei rimedi più difficili da seguire, ma sicuramente uno dei più efficaci. Almeno per un giorno, spegnete smartphone, i-phone, tablet, computer e rilassatevi in compagnia dei vostri cari. Spegnete candy crush e mettete in tavola le carte e i giochi di società. Divertitevi insieme, guardandovi negli occhi e assaporando ogni momento. L’affetto e il calore della famiglia è la migliore medicina contro lo stress.

Il regalo perfetto per Natale? Il selfie stick

Il selfie stick sta diventando il regalo must-have di questo Natale. Ci hanno già pensato venditori ambulanti che, camminando per le strade più popolate del centro, mostrano ai passanti e ai turisti queste bacchette magiche per i cellulari. I selfie stick sono i nuovi accessori tech più venduti del momento: bacchette sottili in acciaio, pratiche ed estendibili fino a un metro, permettono di poggiare il proprio cellulare su un’apposita impugnatura così da scattare foto di gruppo o ampi panorami, e restare tutti dentro l’obbiettivo. Addio al classico braccio umano che si allunga.

Se il selfie è diventato argomento mainstream del 2014, complice anche un certo autoscatto di gruppo postato su Twitter da Ellen DeGeneris durante gli Oscar, adesso scattare foto da soli non attira più le persone. Durante quest’anno, gli amanti dei selfie hanno sperimentato ogni tipo di metodo per postare le proprie foto più stravaganti, e i primi a muoversi sono stati i fan degli sport estremi, come gli scalatori di grattacieli che si fanno foto sui grattacieli più alti del mondo.

Il selfie stick è però nato in Asia, dove si è poi diffuso a macchia d’olio in Regno Unito, dopo che gli imprenditori Neil Harvey e Steve Pengelly hanno avvistato uno spazio vuoto nel proprio negozio. “Eravamo al matrimonio di un nostro compagno di scuola a Manila, e improvvisamente abbiamo visto centinaia di persone attaccare i propri cellulari a delle bacchette e scattarsi dei selfie.” Così Harvey racconta l’evento. “Quando abbiamo visto questi selfie sticks, all’inizio abbiamo pensato che fosse strano, poi abbiamo realizzato che lo spazio vuoto al negozio fosse dovuto proprio a questo.”

Da quell’evento, i due hanno fondato una compagnia con base a Plymouth chiamata Selfie Pods, e producono cinque versioni diverse dei selfie stick con costi a partire da 7.99 dollari. Il modello base è semplicemente una bacchetta estendile con un timer che indica il momento dello scatto, ma le versioni più avanzate comprendono un Bluetooth collegato al telefono che permette di controllare quando scattare la foto. Per queste, il prezzo parte da 14.99 dollari.

Harvey e Pengelly hanno venduto 6,000 selfie stick tra agosto e novembre di quest’anno, avendone altri 5,000 in ordinazione per Natale. Sebbene in Asia siano la moda più gettonata del momento, il governo della Corea del Sud ha bannato l’uso ‘irregolare’ dei selfie stick, dopo aver deciso che l’uso del Bluetooth danneggiava i dispositivi di telecomunicazione. Secondo le autorità, infatti, tali strumenti che emettono frequenze, dovrebbero prima essere testati e registrati per impedire che interferiscano con altri dispositivi.

“Molte persone si chiedono quale sia il motivo del bannare i selfie stick.” Ha aggiunto Harvey. “Ma quando ricevi un’ordinazione e vedi le foto che questi oggetti tech producono, capisci quanto siano indispensabili.”