domenica, 21 Dicembre 2025

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I 10 tipi di spettatore di serie Tv

Per i fan, queste serie tv diventano un universo parallelo, fatto di amici che seguono con passione, di personaggi odiosi cui si augura una brutta fine, salvo poi trovarsi a rimpiangerli.

Le persone seguono infatti le vicende di Carrie più che di Sarah Jessica Parker, del dottor House più che di Hugh Laurie. I personaggi finiscono così col diventare persone reali, “amici“, che conosciamo a fondo. Li vediamo invecchiare o crescere e li seguiamo con passione sempre maggiore. E, ad ogni svolta narrativa importante ci chiediamo: ritorneranno? Che succederà?

Appassionati, ossessionati, malati di Serie Tv. Ma non siamo tutti uguali, quindi scopriamo a quale dei 10 tipi di serialminder apparteniamo:

Romantici

La seguo solo perché c’è lui o lei, il figo di turno. Caratterizzati da un evidente scompenso ormonale, i Romantici seguono i telefilm solo in virtù dell’attrazione amorosa che provano per uno o più dei protagonisti coinvolti. Si interessano solo delle trame romantiche, e sono disposti ad abbandonare una serie se la loro storia d’amore preferita viene abbandonata o distorta. Solitamente teenager, possono mantenere la loro condizione anche in età adulta, in dipendenza delle condizioni seriali. Ship è la loro parola d’ordine.

Bulimici

Sono quelli che guardano tutto, che non sanno dire con precisione quante serie seguono, che si sentono in colpa quando saltano un episodio, che in tempo di vacanze passano buona parte del tempo a recuperare serie non viste, perché loro iniziano qualunque serie gli capiti a tiro e fanno davvero fatica a lasciarne perdere qualcuna, anche se lontana dai loro gusti. Parola d’ordine: “Faccio prima a dire cosa non guardo“.

Accumulatori

Gli Accumulatori tendono a rifiutare il concetto di visione seriale, rinnegando l’appuntamento settimanale in favore della visione cumulata e ininterrotta di intere stagioni in pochissimi giorni.
Gli Accumulatori conoscono il prezzo della loro pratica , tra cui l’esilio volontario dai social network, ma accettano le limitazioni in nome di un bene superiore. Frasi tipo: “Non dirmi nulla che le sto tenendo da parte“, “Preferisco aspettare di averle tutte” o anche “Quando ne ho visto un episodio non posso aspettare un’intera settimana“. Visti con antipatia dagli altri serialminder, che non possono discutere di nulla durante la stagione, a causa degli spoiler, pena il linciaggio pubblico.

Occulti

Categoria a cui appartengono molte delle signore appassionate di NCIS o Cold Case. Gli Occulti non parlano dei telefilm che guardano, se non dietro specifica richiesta, e comunque in modo molto generico: “ah sì, bello”, o anche “Mi piace quello che fanno al martedì“. Del tutto disinteressati, gli Occulti sono spesso difficili da individuare. Spesso non ricordano il nome della serie e di conseguenza quello dei protagonisti.

Analogici

Frase tipo: “Ma figurati se si possono vedere i telefilm su internet“, “Quand’è che arriva su Sky?“, “Ma la fanno la replica?“, “Non li guardo coi sottotitoli, sennò poi devo leggere“. Sono i serialminder a tutti gli effetti, che non sono ancora entrati nell’era digitale. Guardano i telefilm in televisione, e rigorosamente in italiano. Leggono le guide tv sul Sorrisi e Canzoni e non sanno minimamente cosa siano parole oscure come torrent, uessebi, claud. Loro aspettano anni prima di vedere stagioni che altri hanno già concluso da tempo. Più sono adulti, più è difficile convertirli al digitale.

Post-Moderni

I Post-moderni guardano pochissime comedy, seguono in larga prevalenza serie cable, e danno ai propri figli nomignoli affettuosi come “Eiccbi-o” ed “Eiemsì“. Seguono quasi solo telefilm inglesi o quelli in lingue ostrogote. Diretta derivazione dei cinefili da cineforum che al sabato sera guardano film muti cecoslovacchi e credono che Checco Zalone vada bruciato sulla pubblica piazza, i serialminder Post-moderni hanno compreso appieno il valore culturale delle serie tv e le hanno elette a forma artistica totale.

Alternate

Scontenti della vita reale, gli Alternate si rifugiano nell’universo telefilmico assumendone credenze, gergo e comportamenti. Sono quelli che, facendo la spesa, valutano l’utilità degli acquisti in caso di un’invasione di zombie. Spesso considerati sfigati, ma simpatici, prima di ogni decisione si chiedono cosa farebbe il loro eroe telefilmico al loro posto, dopo di che sparano a qualcuno e/o aspettano per minuti le risate di sottofondo.

Ossessivi

Gli Ossessivi seguono un numero limitato di telefilm, che però conoscono più della loro madre. Li hanno guardati e riguardati più volte, li hanno studiati, approfonditi, commentati. Ne hanno cercato i più piccoli dettagli su internet, hanno comprato dvd e blu ray, guardato tutti i contenuti speciali, letto tutte le interviste. Sanno essere estremamente cordiali e amichevoli con chi mostra simpatia per l’oggetto della loro ossessione, mentre diventano ostili, se non apertamente violenti, nei confronti dei detrattori della serie eletta a loro idolo. Tipica frase “Ma che parli a fare che non hai mai visto un episodio?“. Può cadere in forme più o meno gravi di depressione al termine della serie prediletta, uno stato di apatia che tipicamente viene superato con la sostituzione dell’oggetto di culto con uno nuovo, oppure con la trasformazione in Bulimico.

Dormienti

I Dormienti hanno vite apparentemente normali: lavorano, studiano, fanno sport, esplorano i locali notturni alla ricerca di un esemplare di sesso opposto con cui accoppiarsi. Senza alcun particolare motivo, non si sono mai avvicinati alle serie tv, e se ne distanziano con affermazioni come “non mi piace l’idea di fare sempre la stessa cosa tutte le settimane“, anche se vanno allo stesso pub da decenni. Ma a un dato momento della loro vita, in un punto imprecisato e imprevedibile, sperimentano una rivelazione: un amico li convince a vedere Breaking Bad. E il Dormiente sboccia, e comprende che fino a quel momento ha sprecato molte ore preziose dietro a facili divertimenti e conquiste vane.

Distratti

Vado a fare pipì, ma tranquillo, non stoppare. Sono i più irritanti, quelli che guardano molte serie tv, ma si rendono subito riconoscibili per una serie di comportamenti detestati da tutti gli altri serialminder: non si fanno problemi se perdono uno o più episodi, non premono pausa per andare in bagno, non provano alcun senso di colpa se si addormentano durante la visione, e quindi non capiscono nulla dell’episodio appena visto.

E tu, a quale categoria appartieni?

credits:www.leggilo.net

Colonne sonore dell’intimità: i 20 pezzi più ascoltati

Da un sondaggio di Spotify emerge la classifica dei 20 pezzi più ascoltati durante i nostri momenti di intimità: molte sono le canzoni che sembrano essere state concepite ad hoc per questo tipo di occasioni, come per esempio l’intramontabile “Je t’aime, moi non plus” di Serge Gainsbourg e Jane Birkin, ma quali sono in effetti i nostri gusti musicali a letto?

Per portare avanti lo studio, il celebre sito di ascolto in streaming Spotify si è rivolto al Dottor Daniel Müllensiefen, psicologo della musica: con il suo aiuto, si è dunque riusciti a stilare la lista dei 20 brani più riprodotti mentre ci abbandoniamo a momenti di estasi con il partner. Müllensiefen ha intervistato 2.000 persone di età compresa tra i 18 e 91 anni, di cui la metà uomini e l’altra metà donne: dal sondaggio è emerso che ai primi tre posti si trovano la soundtrack del film Dirty Dancing, l’immancabile “Sexual Healing” di Marvin Gaye e, inaspettatamente, il Boléro di Ravel.

Che Dirty Dancing sia in cima alla classifica delle migliori canzoni da ascoltare durante un rapporto sessuale – commenta lo psicologo – è da attribuire al fatto che le persone hanno una buona conoscenza delle canzoni che appartengono alla cultura dell’amore: sono tutti pezzi che rimandano a scene cult di film famosi“.

Non mancano, però, neanche brani decisamente più stravaganti come la colonna sonora di Star Wars: ma voi davvero l’ascoltereste? Se doveste essere in vena di altri generi, ecco cosa propone la classifica:

20. Star Wars – Colonna sonora
19. Tom Jones – Sex Bomb
18. ABBA – Mama Mia
17. Boys To Men – I’ll Make Love To You
16. Donna Summer – I Feel Love
15. Grease – Grease soundtrack
14. Tchaikovsky – 1812 Overture
13. Rodgers & Hammerstein – Sound of Music
12. Kings Of Leon – Sex On Fire
11. Aerosmith – Don`t Want To Miss A Thing
10. Whitney Houston – I Will Always Love you
9. Serge Gainsbourg – Je t’aime moi non plus
8. Celine Dion – Titanic Soundtrack / My Heart Will Go On
7. Righteous Brothers – Unchained Melody
6. Marvin Gaye – Let’s Get It On
5. Barry White – Anything from his collection
4. Berlin – Take My Breath Away
3. Ravel – Bolero
2. Marvin Gaye – Sexual Healing
1. Dirty Dancing – Colonna sonora

Ritorna il flip phone: tendenza da star?

Credits photo: www.popsugar.com

E se lo smartphone non fosse più di moda? Impossibile da credere, ma non così irreale, soprattutto da quando Rihanna, Anne Wintour e altri grandi nomi dello star business, sono stati paparazzati con un vecchio flip phone. Ricordate? Economico, leggero e resistente agli urti: era il trend degli anni novanta. Il miglioramento dei sistemi tecnologici lo aveva però portato via dalle nostre tasche, ma a quanto pare non per sempre.

Il perché di questo ritorno sta sicuramente nel prezzo, ma non solo. Il flip phone avrebbe più batteria dei nostri smartphone e ci consentirebbe maggiormente di tutelare la nostra privacy, “topic” caldo sui banchi delle politiche di sicurezza. A scatenare il panico sarebbe stato Edward Snowden, informatico statunitense, con le sue rivelazioni sulla pericolosità di certi mezzi, tra cui le app Facebook, Twitter e Dropbox, per la salvaguardia di informazioni private.

Chi la spunta è quindi il fiore all’occhiello di Motorola, tornato in gran stile. Lo stesso Edward Snowden lo preferisce allo smartphone insieme al sindaco di New York, Bill De Blasio, l’attrice Kate Beckinsale, il giocatore americano di football, Andrew Luck e tanti altri ancora. Non ci sono applicazioni come Facebook e Skype e nemmeno il touch, cui gli ultimi telefoni avevano abituato, facendo cadere nel dimenticatoio le vecchie tastiere e sarebbe più economico sia nel prezzo iniziale sia nel piano tariffario: meno connessione dati, più risparmio. Inoltre il flip phone è più facile da maneggiare: basta chiudere o aprire lo sportello per ricevere o stoppare una chiamata. E per finire non ci sono tutte quelle applicazioni, di cui la maggior parte dei consumatori non conosce nemmeno l’esistenza e tanto meno a che cosa servano esattamente.

C’è pero una grossa differenza tra i primi telefoni a conchiglia e i nuovi flip phone: in questi ultimi non manca infatti l’accesso a Internet, indispensabile al giorno d’oggi ed il prezzo parte anche da meno di 30€ per i primi, ma non supera comunque quello degli attuali smartphone, nella versione rinnovata. In entrambi i casi però, questi telefoni a conchiglia sono una rarità anche nei negozi specializzati. Le aziende produttrici Motorola e Nokia, ma anche la Samsung, complice il cambio di tendenza del mercato, hanno preferito puntare sui nuovi touch dall’aspetto super sottile. D’altra parte, molti di voi avranno di sicuro almeno un flip phone a casa, conservato in fondo al cassetto, così come la direttrice di Vogue, Anna Wintour, che ha messo da parte il suo costosissimo iPhone per un più semplice flip phone, datato 2004: lo testimoniano le foto raccolte agli Us Open. Anche il cantante e attore statunitense, Iggy Pop, non ha saputo dire no alla moda retrò: in un’intervista al New York Magazine ha spiegato di essere particolarmente legato ai vecchi jeans stretti e al telefono a conchiglia.

Non c’è da sorprendersi allora se la Cina, che ha già fiutato l’affare, si sia adoperata immediatamente per la creazione di un flip phone di ultima generazione: il modello si chiama W900, ha due display e due fotocamere, una sul retro e una frontale e sarà disponibile nella versione in nero, profilato in oro. Dopo il lancio del telefono più sottile del mondo, sarà un nuovo primato per l’azienda cinese?

San Lorenzo invernale, a dicembre lo spettacolo delle stelle cadenti

Credits photo iljournal.today

Non è solo l’estate il tempo giusto per le stelle cadenti, manca poco infatti alla notte più stellata del 2014, la San Lorenzo invernale: tra stasera e domani, infatti, ci sarà una vera e propria pioggia di stelle cadenti.
Si tratta del picco delle Geminidi, le meteore di dicembre, che con la loro luce daranno vita ad uno spettacolo unico.
Occhi puntati al cielo quindi, pronti a catturare quello che la costellazione dei Gemelli nella San Lorenzo invernale ci regalerà in questa notte quasi invernale.

L’ orario giusto per ammirare le stelle cadenti è le 3.00: “La Luna interferirà parzialmente, perché sorgerà nella seconda parte della notte, quella più favorevole alla visione delle famose scie“, ha spigato così l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e curatore scientifico del Planetario di Roma come riportato dal giornale Il Messaggero.

Masi svela anche perchè questo fenomeno è tra i più attesi: “Le Geminidi sono spesso luminose e relativamente lente, dunque dovrebbero mostrarsi in discreto numero. Considerato che quest’anno lo show delle Perseidi di agosto è stato di fatto cancellato dalla Luna, le Geminidi hanno le carte in regola per essere la pioggia di meteore più abbondante del 2014“.