lunedì, 22 Dicembre 2025

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Selfie pericolosi sui grattacieli di Hong Kong (FOTO)

Alexander Remnev viaggia per il mondo insieme a tre amici con i quali colleziona selfie sulle cime dei grattacieli più alti del mondo, sfidando la gravità e il pericolo. Il loto ultimo progetto li ha portati a Hong Kong, nel cuore della Cina, dove hanno scalato le vette del Center Tower, il quinto grattacielo più alto del paese con i suoi 346 metri.

Lo strano hobby del fotografo Alexander Remnev potrebbe definirsi tra i più illegali al mondo, visto che rischia multe e sanzioni per scalare grattacieli, ma il ragazzo russo ha un diversivo per evitare guai con le forze dell’ordine: dimostrare loro che il suo lavoro è sicuro.

Remnev e i suoi amici si definiscono “scalatori di grattacieli“. Viaggiano attraverso il mondo alla ricerca delle strutture più alte, difficili e terrificanti da scalare al fine di raggiungere la cima. Arrivati al punto di toccare il cielo con un dito, si divertono a fare selfie mostrando il panorama da lassù. La loro ultima impresa è il grattacielo di Hong Kong, dove hanno trasportato con sé solo una telecamera, un apparecchio per fare selfie, e nervi d’acciaio in grado di realizzare foto che fanno venire i brividi a chiunque soffra di vertigini.

“Siamo stati fortunati a non incontrare la polizia, anche se abbiamo discusso con le guardie”, racconta Remnov. “Quando gli abbiamo spiegato la nostra missione e mostrato le nostre telecamere, loro ci hanno sorriso e lasciato liberi.” La missione di Remnov è far vedere le città che visita da un punto di vista differente. “Che sia il tetto di una casa o il punto più alto di un grattacielo, vogliamo mostrare questa città sotto una nuova luce”, spiega Remnov. Il fotografo viaggia con tre amici di Mosca e racconta di come non avessero pianificato Hong Kong. “Abbiamo camminato semplicemente per le strade e poi abbiamo iniziato a scalare grattacieli che ci sembravano alti abbastanza da accettare la sfida.”

L’unico momento in cui il gruppo di amici russi ha rischiato è stato quando quasi giunti in cima della Center Tower, si sono resi conto che non c’era spazio per tutti, quindi hanno deciso di farsi indietro. Prima di Hong Kong, Remnov e i suoi compagni hanno scalato le più importanti strutture di Dubai, Kiev e Parigi, ma “Hong Kong resta uno dei posti più belli che abbia mai visitato”, osserva il fotografo. “Non abbiamo idea di quale sarà la prossima città in cui andremo, ma di una cosa siamo certi. Sarà piena di grattacieli!”

Baciarsi? Uno scambio di 80 milioni di batteri

Una ricerca tutt’altro che romantica quella condotta nei Paesi Bassi dai ricercatori della Netherlands Organisation for Applied Scientific Research e pubblicata sulla rivista ‘Open access microbioma’.
Con un bacio di circa 10 secondi vengono trasferiti all’incirca 80 milioni di batteri da una bocca all’altra.
Ma non temete. Perchè gli esperti esortano a non smettere assolutamente di baciarsi, perché la notizia che a primo acchito potrebbe far inorridire gli igienisti con tendenze maniacali, a detta degli esperti, rientra nelle buone azioni che fortificano il sistema immunitario senza ricorrere a chissà quali medicinali.

Sotto esame sono finite 21 coppie, alle quali sono state prelevati dei campioni di saliva per analizzare i batteri presenti sulla lingua prima e dopo il bacio.
Secondo la ricerca, il bacio alla francese è un perfetto esempio di esposizione a una gigantesca mole di batteri in pochissimo tempo. Ma solo alcuni di questo esercito di batteri che un bacio è in grado di trasferire si insediano nella lingua. Circa 80 milioni.

Questo scambio, in realtà, aumenta le difese immunitarie e la popolazione batterica della lingua rimane stabile, mentre sulla saliva i batteri tendono a cambiare.
Questo significa che due partner condividono una comunità simile di batteri orali e che entrambi sono in grado di scongiurare le infezioni che potrebbero trasmettersi l’un l’altro.

Un vero e proprio toccasana dunque oltre che piacevole ed emozionante, visto che baciare ci permette di dimostrare al nostro partner, ma non solo, il nostro amore, la nostra passione o la nostra gratitudine. Tutti sentimenti sani, a cui non dovremmo mai rinunciare.

Ma la ricerca è un punto di svolta anche per le donne vittime di violenza sessuale.
I risultati, infatti, hanno dimostrato che il DNA del partner rimane nella saliva della compagna per almeno un’ora, e forse più a lungo. Tramite il DNA conservato nella loro saliva, in futuro sarà forse possibile identificare gli autori delle aggressioni ed escludere che è invece accusato ingiustamente. Il team proseguirà le ricerche per capire se le tracce genetiche maschili rimangano nella saliva per più di un’ora, e se sia possibile identificarle anche nella saliva di donne già morte.

Vigliacco: anche le protagoniste dei cartoon vittime di violenza

AleXsandro Palombo torna a far parlare di sè. Questa volta per la campagna choc che vede protagoniste le principesse Disney e i personaggi femminili dei cartoni animati più seguiti. Volti tumefatti, lividi, occhi neri. Una denuncia all’abuso e alla violenza domestica di cui molte, troppe donne sono ancora vittime.
Il suo nuovo messaggio va dritto al punto, in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” in cui si vuol denunciare ma anche riflettere.
Le principesse hanno tra le mani una foto segnaletica del loro carnefice, il loro compagno, spesso padre dei propri figli, come accade nella maggior parte dei casi con una scritta: “COWARD” ovvero “VIGLIACCO”.


Una sola parola che racchiude in sè tutta la rabbia, la sofferenza, la paura delle donne che sono costrette a subire abusi, violenze, pressioni. Perchè vigliacchi sono quegli uomini che usano la propria forza fisica, su una donna per di più, senza motivo.

“Sono migliaia le donne che ogni anno vengono uccise per femminicidio, in Italia una ogni due giorni, è un male sociale inaccettabile, mi vergogno come uomo del comportamento di coloro che usano violenza contro le donne, questi esseri non sono uomini ma solo dei vigliacchi, degli esseri spregevoli. Stà agli uomini veri perseguitare e combattere questi codardi” ha spiegato aleXsandro Palombo.

Secondo le Nazioni Unite, il 35 per cento delle donne e delle ragazze a livello globale ha avuto una qualche forma di violenza fisica o sessuale nella vita, con un picco di 7 donne su 10 in alcuni paesi.

Numerose le associazioni e gli enti che si occupano di fornire assistenza e supporto psicologico alle vittime di abusi tra le mura domestiche, ma non solo. Ma questo non basta, perché in molti casi la difficoltà maggiore sta proprio nella denuncia, che non avviene. Donne sottomesse, spaventate a tal punto da non parlare con nessuno degli abusi subiti, nella speranza che un giorno cessino finalmente di fare così male.

Coinvolgendo i protagonisti dei cartoni animati il messaggio può raggiungere anche i nostri bambini, perché non è mai troppo presto per educare i nostri figli a rispettare la donna e condannare qualsiasi forma di violenza.

Solo un PICCOLO uomo usa la violenza sulle donne per sentirsi grande. Un vigliacco, un codardo.
È arrivato il momento di dire: BASTA.

“Colpirla con una sorpresa è l’unica violenza che ti è concessa.”


Credit Doppia Difesa Onlus

Chiara Biasi chiede consigli di moda

Credit photo: matildetavanti.wordpress.com

Chiara Biasi è una delle fashion blogger più famose di tutta Italia, e non solo. Sono milioni gli utenti che, ogni giorno, la seguono sui social network e sul suo blog – Chiarabiasi.it – nel quale lei stessa racconta ciò che più le piace della sua vita, mostrando ai propri fan look sempre diversi ed originali e dispensando consigli di moda e di stile, proponendo anche nuovi outfits.

Grazie alle collaborazioni con vari esperti nel settore della moda e ai viaggi in tutto il mondo, Chiara Biasi è una blogger informata su tutte le ultime tendenze in fatto di stile. O almeno così dovrebbe essere.

Proprio oggi la Biasi ha stupito – o forse deluso – tutti i suoi fan e provocato le risate di tutti coloro che non l’hanno mai amata con un nuovo post su Facebook, pubblicato solo qualche ora fa: “Consiglio: dove posso comprare online (in Italia e non) bei cappotti invernali??“.

Arrivati a questo punto le domande sorgono spontanee: da quando una fashion blogger chiede consiglio ai suoi followers? Non dovrebbe essere lei a dare dritte e consigli di moda?

E i commenti dei suoi fan – tutti rimasti veramente a bocca aperta – non si fanno aspettare. C’è chi le risponde “Ma ce lo chiedi a noi?” o “Non dovresti dirlo tu a noi?” e chi, invece, la insulta con parole poco carine o le chiede se di cappotti non gliene regalino già abbastanza.

Ma, nonostante le critiche, su una cosa però non c’è dubbio: è proprio strano che una fashion blogger chieda consigli di moda, anche a chi di moda proprio non se ne intende.