sabato, 20 Dicembre 2025

Costume & Società

Home Costume & Società Pagina 654
Notizie e tendenze sulla società, sul costume, sull’opinione pubblica e sul cambiamento generazionale

Nel 2015 Starbucks consegnerà anche a domicilio

Starbucks diventa a domicilio, la novità è in arrivo nel 2015. Parola dell’amministratore delegato Howard Schultz.

A partire dalla seconda metà del 2015 Starbucks porterà il suo cibo e le sue bevande direttamente ai clienti in mercati selezionati. Effettuerà anche consegne a domicilio: tantissimo l’entusiasmo degli addicted che potranno godersi la loro bevanda preferita direttamente davanti al pc tra scartoffie e contratti, senza affannose corse al bar sotto l’ufficio.

“Immaginate la possibilità di effettuare un ordine da Starbucks, consegnato caldo o freddo direttamente sulla vostra scrivania, ogni giorno”, ha detto Schultz in una conference call. “Questa è la nostra versione di e-commerce per il futuro”.

I più grandi fan di Starbucks che hanno bisogno di latte, tè caldo e frapuccino non dovranno più lasciare le loro case o uffici, in un futuro che sembra essere davvero troppo vicino.
Il servizio di consegna sarà disponibile tramite l’app mobile di Starbucks Corp., creata ad hoc dall’azienda per tutti i suoi clienti. Basterà solo disporre di un telefono e una connessione internet per veder realizzato un sogno sperato da tempo.

L’annuncio della grande novità in casa Starbuck è arrivato in concomitanza con la notizia per cui l’azienda di Seattle ha registrato un fatturato del quarto trimestre inferiore alle attese di Wall Street.

La grande svolta in casa Starbucks sta già facendo registrare l’entusiasmo sul web.

‘Tette per la scienza’, il nuovo fenomeno Tumblr (FOTO)

Credit photo: tetteperlascienza.tumblr.com

Tumblr – piattaforma di microblogging dove si possono creare blog e siti, dove si possono postare foto, video ed articoli – ha avuto un grande successo soprattutto perché dà moltissima importanza a foto ed immagini, in modo molto simile ad Instagram.

Proprio su questo social network è nata “Tette per la scienza“, un’iniziativa molto originale che ha come obiettivo quello di divulgare notizie scientifiche attraverso immagini sexy ed affascinanti. Dietro questo nuovo progetto c’è Lara Tait, una ragazza milanese di trent’anni, laureata in Scienze preistoriche all’Università di Ferrara, con un lavoro nel mondo del web marketing e appassionata di scienza e comunicazione.

‘Tette per la scienza’ nasce come un semplice blog Tumblr, nel quale Lara cerca di far conoscere la scienza, non sempre capita o appresa correttamente. Il modo più semplice e leggero per far conoscere queste nozioni è con immagini gradevoli dal punto di vista estetico: ecco perché vengono pubblicate foto di seni quei nudi che fanno da sfondo a cartelli con frasi scientifiche, accompagnati da link che servono come prova della veridicità delle informazioni.

Gli argomenti dei vari post riguardano sia questioni già molto dibattute nel mondo scientifico, sia semplici curiosità, che forse possono interessare ancora di più il pubblico. Si parla per esempio di analfabetismo, omeopatia, celiachia, vivisezione degli animale e tagli alla ricerca: tutti argomenti accompagnati da informazioni precise e fondate dal punto di vista scientifico.

Un modo questo molto originale ed innovativo per diffondere un messaggio perché – proprio citando il messaggio scritto sul blog – dove non può la scienza, possono le puppe.

L’incredibile storia di Aminah: si innamora del donatore con cui ha concepito la figlia

La maternità è la cosa più bella al mondo per una donna, nonché un diritto divino, e il desiderio di voler avere un figlio- dopo il dramma subito- ha spinto l’australiana Aminah Hart a provare l’inseminazione artificiale. Infatti, dopo aver perso due figli a soli pochi mesi di vita, a causa di una rara malattia di cui aveva scoperto di essere portatrice, Aminah, 42 anni, decise di rivolgersi alla banca del seme per tentare l’inseminazione. Tra i donatori anonimi presenti sulla carta, Aminah scelse Scott Anderson che- tra le caratteristiche fisiche, sanitarie e gli hobby- si definiva sano e felice, due cose che Aminah, come ha rilasciato in un’intervista per l’Abc Australia, non aveva mai provato.

Un anno dopo la scelta del donatore venne al mondo Leila, una bellissima bambina dai capelli biondi e la carnagione chiara, molto diversa dalla madre dalla carnagione mulatta e dai tratti indiani come suo padre. La curiosità data dai tratti fisici della bimba, così diversi dai suoi, e il fatto che la stessa Aminah ha conosciuto suo padre in età adulta, inducono la donna ad andare alla ricerca del padre biologico di sua figlia Leila. E fu così che, grazie anche alla legge australiana che non permette l’anonimato sui donatori e che consente ai figli nati tramite inseminazione di chiedere informazioni sul padre biologico dopo aver compiuto 18 anni, riuscì a trovare Scott.

Scott, già padre di quattro figli avuti dalla compagna con cui stava all’epoca, rimase molto impressionato dalla storia di Aminah. Tra i due fu un vero e proprio colpo di fulmine ed entrambi si piacquero all’istante. Così iniziarono a frequentarsi e Scott, poco tempo dopo, lasciò la sua compagna per iniziare la sua storia d’amore con Aminah e a dedicarsi alla piccola Leila. Oggi i due stanno insieme da un anno e, anche se vivono in case separate (Aminah a Melbourne e Scotto vicino Philip Island), riescono a vedersi tutte le sere.

Dimmi che biancheria indossi e ti dirò che uomo sei (e da dove vieni)

Gli occhi saranno anche lo specchio dell’anima, ma nel cassetto più nascosto del nostro armadio e nei meandri del nostro corpo c’è un capo d’abbigliamento che la dice lunga anche sulla nostra personalità: la biancheria intima. E chi l’avrebbe mai detto che la scelta di un boxer, piuttosto che di uno slip potesse fare la differenza? A confermare la questione, uno studio apparso per la prima volta sulle pagine del Telegraph inglese. Gli analisti di John Lewis, uno dei più importanti department store britannico, hanno ideato una mappa del Regno Unito, divisa in aree geografiche in base alle diverse tipologie di intimo indossato dagli abitanti di sesso maschile.

Basterebbe quindi una rapida occhiata all’intimo indossato dall’uomo che si ha di fronte, per inquadrare a grandi linee la sua personalità e capire se è necessario darsela a gambe o è il caso di continuare la sua conoscenza. Non solo. La scelta del suo intimo lascia anche intuire da che parte del mondo provenga il suo possessore. Nord, centro o sud? Sarà il suo boxer o il suo slip a dirlo. Ecco quindi quali sono le scelte degli italiani in fatto di underwear.

Il Nord preferisce il boxer

Per gli uomini del nord la comodità viene prima di tutto e il boxer attillato sembra soddisfare pienamente questa loro esigenza. Un modello che non segna sotto i pantaloni e che una volta indossato non si percepisce più. Già stressati dalla mattina alla sera, mancano solo le mutande a intralciare la loro vita super frenetica. Gli uomini che indossano boxer attillati sono molto sicuri di sé, ricoprono ruoli lavorativi importanti, amano farsi notare, mettendo in mostra le proprie facoltà. E sono stressati, nel caso non fosse chiaro.

Il Centro preferisce l’American boxer

Sembra che a Roma e nelle zone limitrofe gli uomini preferiscono risparmiare, puntando su un modello doppio uso: mutanda e pigiama. Gli American boxer sono un modello a pantaloncino, molto morbido, che una volta indossato sotto i pantaloni crea parecchio spessore e disordine, nonché un calo improvviso della virilità. L’uomo che preferisce questo modello è un tipo legato alla tradizione, alla classicità, che ispira molta fiducia nella propria lei.

Il Sud preferisce lo slip

Lo slip è una vera e propria sicurezza. Un modello classico, indossato da un uomo divertente e anticonformista, che osa con modelli dalle fantasie o illustrazioni particolari. Insomma, il tipo da slip è uno molto vanitoso, che bada molto più alla forma che alla sostanza.

(Crediti Foto: Huffington Post)