sabato, 18 Maggio 2024

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Tik Tok diseducativa e spiona: stop da America e Ue, nuove allarmanti challenge

Tik Tok riesce sempre a finire al centro della bufera, per un motivo o per un altro. Una volta è la preoccupazione che i cinesi la usino per spiarci, un’altra volta si tratta di allarmanti challenge.

Il social dei ragazzini fa discutere molto, soprattutto perché abbastanza diseducativo. Stavolta sul banco degli imputati ci finisce per entrambi i motivi.

Stop da America e Ue per Tik Tok: i cinesi ci spiano?

Disinstallate il più presto possibile l’app TikTok dai dispositivi aziendali e personali” avverte la Commissione europea all’indirizzo dei propri dipendenti.

Dopo che in America Biden ha imposto ai dipendenti della Casa Bianca di disinstallare l’app, è arrivato l’avvertimento anche negli Ue.

Questa richiesta sarebbe legata alla necessità di proteggere i dati della Commissione e aumentare la sua sicurezza informatica.

Sembra essere emerso che la app non è conforme alle norme sulla privacy e di questo è stato chiesto conto al ceo di TikTok Shou Zi Chew in visita a Bruxelles. Se da parte della società c’è stata un’apertura verso una maggiore trasparenza, dall’altra l’America ha sollevato un polverone perché “i cinesi ci spiano”.

È un dubbio che in realtà non è nuovi anzi, ma qualcosa deve averlo rinfocolato perché America e Ue vietano ai dipendenti di utilizzarla.

“La Commissione europea è un’istituzione e come tale ha un forte focus sulla protezione della sicurezza informatica ed è su questo che abbiamo preso questa decisione” ha detto il commissario europeo per il Mercato interno Thierry Breton.

La nuova terribile challenge di Tik Tok: la cicatrice francese

Di contro Tik Tok non solo il problema dello spionaggio ma anche quella di essere molto diseducativa e pericolosa (ricordiamo che una bambina morì a causa di una di queste folli sfide).

La nuova sfida è quella della ‘cicatrice francese’ ovvero procurarsi uno o più ematomi sugli zigomi in fondo da lasciare segni e ferite, per simulare segni di una fittizia colluttazione (perché fa più macho).

Anche in Italia si sono registrati i primi casi, in particolare in Puglia, le istituzioni chiedono ai genitori di parlare con i figli di questi argomenti.

L’Italia chiederà ai dipendenti di disinstallare la app dai loro telefoni e ai genitori di disinstallarla da quelli dei figli?

Farina di grilli: pro e contro del cibo del futuro

La farina di grilli è una fonte di proteine alternativa ottenuta dalla macinazione di questi insetti. Viene utilizzata come ingrediente in alcune ricette per la preparazione di alimenti, come barrette energetiche, biscotti e pasta. È considerata un’opzione più sostenibile rispetto alla carne di origine animale perché i grilli richiedono meno risorse per la loro produzione e hanno un impatto ambientale minore rispetto alle attività di allevamento intensivo.

Farina di grilli: gli aspetti nutrizionali

La farina di grilli è una fonte di proteine, vitamine e minerali.

Ecco alcune delle sue proprietà nutrizionali:
1. Proteine: questa farina è ricca di proteine, con un contenuto di proteine simile a quello delle uova e del pollo.
2. Minerali: è una fonte di ferro, zinco, rame e selenio.
3. Vitamine: contiene vitamine del gruppo B, inclusa la vitamina B12, che è difficile da trovare in fonti vegetali.
4. Omega-3: la farina di grilli contiene acidi grassi Omega-3, che sono importanti per la salute del cuore e del cervello.
5. Fibre: è una fonte di fibre, che aiuta a mantenere una digestione sana e a regolare i livelli di zucchero nel sangue.
Inoltre è priva di glutine e adatta per persone con celiachia o allergie al glutine.

Farina di grilli: un alimento ecosostenibile

C’è un dato di fatto che è sotto gli occhi di tutti: allevare insetti per fare la farina di grilli richiede meno acqua e meno inquinamento che allevare mucche.

Ecco alcuni fattori da considerare nello specifico:
1. Impatto ambientale: l’allevamento intensivo di mucche può essere più impattante per l’ambiente, poiché richiede più terra, acqua e energia rispetto all’allevamento di grilli. Inoltre, l’allevamento di mucche è associato a emissioni di gas serra e a problemi di inquinamento idrico.
2. Nutrizione: La carne di mucca è una fonte tradizionale di proteine e contiene una gamma più ampia di nutrienti rispetto alla farina di grilli. Tuttavia, la farina di grilli è un’opzione più sostenibile in termini di impatto ambientale e di richiesta di risorse naturali.
3. Valori etici: la scelta tra l’allevamento di grilli o mucche può dipendere dalle opinioni personali sul benessere animale. Alcune persone preferiscono evitare l’allevamento intensivo di mucche a causa delle condizioni spesso spiacevoli in cui vivono gli animali.
4. Impatto idrico: il consumo d’acqua per produrre una bistecca dipende dalle condizioni ambientali e dalle pratiche di allevamento della mucca. In generale, si stima che producendo una sola libbra di carne di manzo richieda tra i 1.800 e i 2.500 galloni d’acqua. Questo include l’acqua necessaria per l’allevamento della mucca, l’irrigazione dei pascoli e l’acqua utilizzata nella produzione di cibo per l’alimentazione dell’animale.
In definitiva, entrambe le opzioni hanno pro e contro e la scelta finale dipende dalle priorità personali in termini di sostenibilità, nutrizione e valori etici.

Siccità cosa fare: quanta acqua serve per produrre la carta e come ridurne il consumo


Siccità cosa fare? Ormai siamo entrati abbondantemente nell’argomento: “quanta acqua costa…?” Oggi parleremo di carta, dopo aver parlato di vestiario e di bistecche.

Ci dicono infatti che si consuma troppa acqua e che dovremmo fare meno docce, usarne meno e bla bla bla. Ma come mai nonostante gli sforzi, l’acqua potabile è sempre meno? Risposta semplice: produrre le cose costa molta acqua.

Ogni volta che buttiamo un capo perché non ci piace più e ne compriamo un altro stiamo sprecando tanta acqua, se mangiamo la bistecca tutti i giorni stiamo sprecando molta acqua e lo stesso discorso vale per la carta.

Siccità cosa fare: quanta acqua serve per produrre la carta?

Siccità cosa fare? Risparmiare carta.
La quantità di acqua necessaria per produrre carta dipende da diversi fattori, tra cui la qualità della pulpa di cellulosa utilizzata, il processo produttivo e la quantità di carta prodotta. In media, si stima che sia necessario tra 100 e 200 litri di acqua per produrre un chilo di carta.

È importante notare che la produzione di carta può avere un impatto significativo sulla disponibilità di acqua dolce in alcune regioni e che gli sforzi sono in corso per sviluppare tecnologie più efficienti per la produzione di carta.

Siccità cosa fare: come ridurre il consumo di carta

Siccità cosa fare? Usa meno carta.

Ci sono diversi modi per ridurre il consumo di carta:
1. Stampa solo se necessario: evita di stampare documenti che non sono strettamente necessari o che possono essere letti digitalmente.
2. Usa la carta al meglio: stampare solo su una faccia della carta e riutilizzare le pagine bianche per appunti.
3. Scegli carta riciclata: la carta riciclata richiede meno acqua e energia per essere prodotta rispetto alla carta nuova.
4. Usa e-mail e documenti digitali: sostituisci i documenti cartacei con e-mail e documenti digitali.
5. Fai acquisti sostenibili: scegli prodotti con imballaggi minimali e preferisci i produttori che utilizzano materiali riciclati per la produzione di imballaggi.
6. Partecipa a programmi di raccolta differenziata: assicurati che la carta che utilizzi venga correttamente smaltita e riciclata.
7. Sensibilizza gli altri: incoraggia familiari, amici e colleghi a ridurre il loro consumo di carta e a scegliere opzioni più sostenibili.

Quanta carta consuma in media un italiano?

Il consumo di carta di un singolo italiano varia a seconda di diversi fattori, tra cui l’età, il livello di istruzione e il luogo di residenza. In media, si stima che ogni italiano consumi circa 200 chilogrammi di carta all’anno. Tuttavia, questa cifra può variare notevolmente a seconda delle abitudini individuali e dell’utilizzo della tecnologia digitale. Sviluppare pratiche più sostenibili per l’utilizzo della carta e ridurre il consumo totale di carta possono contribuire a proteggere l’ambiente e a preservare le risorse naturali.

Libri IBS: Stanza, letto, armadio, specchio di Emma Donoghue

Per la rubrica Libri IBS oggi parliamo di Stanza, letto, armadio, specchio di Emma Donoghue.

Libro molto importante, su cui è stato anche fatto un film, ovvero Room. Storia ispirata ad un vero fatto terribile di cronaca: il Caso Fritzl.

Forse vi ricorderete di Elisabeth Fritzl, ragazza vissuta per 24 anni sottoterra, tenuta prigioniera dal padre da cui ha avuto dei figli. In questo libro troviamo una storia simile, terribile che dovrebbe farci riflettere davvero tanto.

Libri IBS: Stanza, letto, armadio, specchio di Emma Donoghue

Se cercate un libro interessante, cercate fra i libri IBS “Stanza, letto, armadio, specchio” di Emma Donoghue.

Jack ci racconta la sua storia, il suo mondo. Il suo mondo è fatto di oggetti come un letto, un armadio, uno specchio, una tv che gli rimanda le immagini di un mondo esterno che non ha mai conosciuta che non conoscerà, che non sa esistere realmente. Una stanza, il mondo di Jack è una stanza che condivide con sua madre di cui non ci comunica il nome. Le loro giornate sono scandite da giochi inventati dal nulla, dalla tv, dagli esercizi fra quattro mura, dai cibi precotti, dai malesseri di Ma’ fino al calar del sole. Di notte arriva Old Nick da cui Ma’ cerca di difendere Jack a tutti i costi nell’armadio. Tutto uguale fino al giorno in cui Ma’ decide di rivelare a Jack la verità: Old Nick è colui che l’ha rapita da ragazzina rinchiudendola.

Ma’ ora ha un piano però: fuggire. Jack dovrà raccogliere tutto il suo coraggio di bambino perchè la riuscita del piano è affidata a lui.

Libri IBS: Stanza, letto, armadio, specchio di Emma Donoghue

Chiaramente non vi dico come va a finire, sappiate che però è solo una piccola parte della storia. E’ un libro incredibile, vi dico la verità, commovente fino alla fine.

Avete idea di come possa essere trascorrere la vita fra letteralmente quattro pareti? Eppure ci sono bambine per lo più rapite e costrette a farlo o neanche rapite, costrette dai genitori la cronaca ce ne ha fornito vari esempi nel corso degli anni. Vi consiglio di leggere Stanza, letto, armadio, specchio di Emma Donoghue perchè potreste scoprire che ci vuole una buona dose di coraggio soprattutto per vivere e ribellarsi più che per accettare o lasciarsi andare.