lunedì, 15 Dicembre 2025

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Buon compleanno principe George (FOTO)

Il principe George Alexander Louis di Cambridge oggi compie un anno.

La sua prima apparizione pubblica è stata proprio durante il giorno della sua nascita, il 22 luglio 2013, all’uscita del St Mary Hospital di Londra, avvolto da una copertina bianca, tra le braccia di mamma Kate Middleton e accanto a papà William, sotto i flash dei fotografi e gli sguardi commossi degli inglesi e di tutto il mondo, dal momento che la presentazione del principino, futuro erede al trono d’Inghilterra, è stata trasmessa in diretta in diverse reti televisive del mondo.

Il piccolo George spegnerà la sua prima candelina con una festa semplicissima in perfetto stile William e Kate, e molto diversa dai soliti e pomposi royal birthday. Non si terrà infatti a Buckingham palace, residenza della bis nonna Elisabetta II, ma a casa dei nonni materni, i Middleton.

In occasione del suo primo compleanno, William e Kate hanno deciso di rendere pubblica una foto, scattata lo scorso 2 luglio durante una mostra sulle farfalle al museo di storia naturale di Londra, che ritrae il loro piccolo George che muove i primi passi da solo. Una foto molto significativa per ringraziare il popolo dell’amore che provano verso il futuro erede al trono.

Durante il suo primo anno di vita, il piccolo principino è stato impegnato in diverse occasioni ufficiali di cui ricordiamo il royal tour in Australia e Nuova Zelanda e la partita di polo di papà William.

Anche noi di Blog di Lifestyle abbiamo deciso di festeggiare il compleanno del principe George realizzando una gallery che ricostruisce i suoi primi 12 mesi di vita, dal giorno della sua nascita, al battesimo fino alle foto scattate durante il royal tour.

Caro Web, ti scrivo (LETTERA APERTA)

Credit Photo: www.bonjovi.it

Caro Web,

oggi ti scrivo una lettera aperta.
E lo faccio senza pensarci su due volte, perché tu mi vuoi veloce e istantanea. Ma al contempo ricca di idee.

Quando mi chiedono che lavoro faccio esito un po’ prima di rispondere, poi, senza trarne troppa soddisfazione, dico: sono una Blogger.

Ma non rende bene l’idea di tutto quello che c’è dietro.

Quello che, invece, vorrei dire è: vivo il Web.
E il Web è un posto fantastico. Pieno di emozioni. Fatto di parole, colori, gente, notti insonni, errori che non si cancellano. Fatto di idee, quelle giuste, quelle che poi vengono copiate e un po’ ti senti derubato di una cosa che in fondo, è tua.

E a proposito di idee rubate proprio pochi giorni fa mia nipote (5 anni) mi ha chiesto:

– Zia, che cos’è il copyright?
– Tesoro – le ho risposto – il copyright è quel diritto che tutela le opere di un autore. Perché non è corretto appropriarsi dei pensieri altrui.
– Zia – ha ribattuto lei – ma le parole non sono di tutti?

E ha ragione.
Ho sorriso. E riflettuto a lungo sulle sue parole.
Riuscite ad immaginarlo, voi, un mondo privo di concetti che vengono copiati, rielaborati, resi nostri? Beh io no. E come me tanti altri, ne sono certa.
Questo perché le idee, quelle giuste, nascono tra la gente. E quindi di una cosa sono sicura: in questa lettera devono essere presenti tutti coloro che ogni giorno lo abitano con me il Web, in Blog di Lifestyle.

Perché a voi nomi come: Serena, Roxana, Anita, Valentina, Fabiola, Miriam, Mariangela, Camilla, Tatjana, Francesca, Alessandra, Veridiana, Viviana magari non dicono niente. E a pensarci bene, i loro nomi dicono poco anche a me. Ma riconoscerei le loro parole tra mille.

Vi spiego perché

Serena Bonamassa:

Caro web,
all’inizio non mi convincevi del tutto, sono sincera. Mi mancava la penna, quel foglio bianco, scrivere e poi cancellare. Ma poi, con costanza e passione mi hai catturata, giorno dopo giorno, quasi meglio di un fidanzato. Certo, non sono la sola ad amarti, ma ti condivido con chi può capire quest’amore. Un po’ folle, altalenante, “psicopatico”, totalizzante.
Per te non esistono feste, sabati e domeniche, ma in fondo cosa importa? Il viaggio per riempire lo spazio bianco è appena iniziato.

Roxana Ionita:

Caro Web,
ti scrivo perché in fondo io e te ne passiamo di tempo insieme.
Anche troppo, è vero. Ma una volta presa confidenza, uno ci può anche provare a lasciar perdere. Ma niente. Io scrivo e racconto, tu ascolti e mostri piccole parti di me al mondo. A un mondo virtuale, a tratti freddo, in cui cerchiamo ogni giorno di portare pezzi di vita reale, in cui tentiamo di non perdere la sensibilità e l’umanità. Ma è proprio grazie a te, caro Web, se ora non posso più fare a meno di collegarmi con il mio piccolo mondo, con cui condivido la mia passione, con cui viaggio ogni giorno verso un unico obiettivo, crescendo insieme attraverso le parole.

Miriam Tagini:

Caro web,
volevo dirti che mi piaci.
Mi piaci perché mi dai la possibilità di realizzare passo dopo passo – ma sempre su una strada in salita – i miei sogni.
Mi piaci perché mi dai spazio e speranza; nel bene e nel male mi aiuti a crescere.
Mi piaci perché mi hai fatto conoscere persone che condividono i miei obiettivi e hanno tanta forza di volontà per realizzarli. Perché con poche parole mi catturi, perché con le tue storie mi affascini.
Perché è principalmente grazie a te che veniamo a conoscenza di quanto è il bello il mondo, che va ben al di là di guerre, odio e individualismo.

Caro web, mi piaci da morire.

Anita Casalino:

Caro Web,
è chiaro che impazzisci per Kate Middleton, Marco Bocci ed Harry Potter, è chiaro che o sei a dieta o sei vegano, è chiaro che le ultime tendenze sono il tuo pane quotidiano, è chiaro che impazzisci per le fidanzate psicopatiche e noi non potremmo essere più a nostro agio, visto che psicopatiche lo siamo anche senza fidanzato. Ma, soprattutto, è chiaro che Blog di Lifestyle inizia a piacerti sul serio e questo fa impazzire noi. Ed è la più grande delle opportunità, quella per cui ti saremo sempre debitrici: la possibilità di farci esprimere, di lasciare che tutti ci leggano, la possibilità di essere una goccia nel mare, ma, comunque, esserci.

Valentina Scillieri:

Caro Web,
ti voglio scrivere semplicemente una cosa: grazie. Perché è vero forse scrivere con carta e penna sarà anche più romantico e poetico, ma grazie a te sono ugualmente riuscita ad esprimere me stessa, quello che penso e quello che sono. E a trovare persone che condividono il mio modo di essere. Quindi grazie, grazie davvero.

Mariangela Giuffrida:

Caro Web,
Grazie, perché per la prima volta nella storia milioni di umani hanno la possibilità di postare, momento per momento, le loro idee, i loro stati d’animo, spezzoni della loro esistenza: non siamo più spettatori del mondo, ma produttori di contenuti. Anche io dalla mia stanzetta, con i miei articoli, produco idee, commenti e opinioni e vengo ascoltata da persone che non conosco personalmente, ma che in quel momento mi sono vicine. Non ho nostalgia del passato, anzi nel mondo che connette tutto con tutto mi trovo perfettamente a mio agio. Certo, ti odio anche, a volte per la tua invadenza e per la tua onnipresenza nelle nostre vite, ma come tutti i rapporti si sa, si amano sia i pregi che i difetti.
Con affetto,
la tua Mary.

Camilla Dalloco:

Caro Web,
l’unica cosa che posso dirti è grazie! Grazie perché mi hai dato la possibilità di farmi conoscere, di far conoscere me stessa e le mie passioni. Grazie perché per merito tuo ho conosciuto persone bellissime che mi hanno aiutato a crescere, nonostante fossi una delle ultime arrivate. Grazie perché c’è qualcuno che crede in me.

Tatjana Ucci:

Caro web,
ti scrivo per ringraziarti. Non un grazie qualsiasi, ma di quelli che senti nel profondo dell’anima, che ti stringono il cuore.
Mi hai fatto conoscere persone fantastiche, come le mie compagne di lifestyle; mi hai fatto scoprire luoghi mai visti, e che probabilmente non vedrò tanto presto; mi hai fatto provare emozioni mai sperimentate fin’ora. Ma più di tutto ti devo dire grazie per avermi fatto credere in me stessa (cosa mai successa) e nelle mie potenzialità. Mi hai fatto credere che i sogni non sono solo desideri e che tu sei il mezzo per realizzarli. Mai avrei creduto di dover ringraziarti caro web, soprattutto perché sono un’amante della carta e penna, ma.. non finirò mai di sorprendermi davanti alle tue meraviglie.

Alessandra Lupo:

Caro Web,
grazie.
Perché è grazie a te che ho dato voce ad una passione che mi accompagna fin da piccola, quella per la moda. Anche se i miei bozzetti sono sempre sulla scrivania, insieme a matite, carboncini e mille fogli bianchi, grazie a te ho trasformato tutto questo in una realtà, conoscendo persone che credono in quello che scrivo e che condividono il mio entusiasmo.

Viviana Guglielmino :

Caro web,
grazie a te la mia vita è cambiata nel vero senso della parola. Oltre ad essere diventato essenziale, mi hai fatto conoscere persone stupende e importanti, alcune delle quali hanno fatto parte della mia vita, ma che per forze maggiori hanno intrapreso una strada diversa, e altre invece che tuttora ne fanno parte e la rendono ogni giorno più bella. Mi hai dato la possibilità di potermi mettere in gioco facendomi fare la cosa che più amo: scrivere. Grazie a te ho realizzato il sogno di poter scrivere per una nota rivista di moda; grazie a te, per caso, ho scoperto un blog per cui scrivo da diversi mesi, che mi ha dato la possibilità di farmi conoscere, che ogni giorno riveste i panni di una sorta di scuola che mi insegna cose nuove, che mi sta facendo crescere professionalmente e che oggi è una parte fondamentale di me: Blog di Lifestyle. Proprio grazie a Lifestyle ho conosciuto 15 fantastiche ragazze, provenienti da ogni parte d’Italia, con cui condivido la stessa passione per il giornalismo (ma anche un rapporto tormentato con gli uomini, la passione per lo shopping e per i bei calciatori). Un grazie di vero cuore, caro Web, per tutto quello che fai per me in ogni istante della mia vita.

Fabiola Granier:

Caro web,
grazie.
Con te ho conosciuto nuovi amori, nuove storie sempre pronte da raccontare, nuovi capitoli aperti senza conclusioni. Ho trovato altre me. Ho trovato me stessa. Grazie web, perché grazie a te ho ascoltato nuovi suoni, ho respirato nuovi profumi, ho trovato altre stelle dello stesso cielo. Grazie web, insieme a te ho imparato cosa siano i tag, le parole chiave, le immagini in evidenza e i link incorporati, i codici HTML e la seo. Ho imparato la condivisione, quella vera, anche – e soprattutto – di valori. Ho sbagliato, riso, capito, scelto. Ho cominciato a calpestare la strada che mi porterà a diventare ciò che sogno, ho iniziato ad incasellare pezzi perfetti dello stesso puzzle.

Francesca Fichera:

Caro Web,
il tuo nome rimanda all’intreccio di molteplicità: chi è in grado di tessere e legare saldamente insieme fili diversi sa bene la risorsa preziosa che costituisci. Eppure, sei tanto volano quanto trappola: sapersi districare dal groviglio e dare senso alle trame che si vogliono creare è indispensabile se non ci si vuole ritrovare mosche. Ogni giorno mi spingi, invece, a farmi ragno, a immaginare di non avere due ma otto braccia: forze insperate si moltiplicano e imponenti cattedrali, non più soltanto immaginifiche, si ergono sulle fondamenta delle parole già scritte e di quelle da scrivere ancora.

Verdiana Paolucci:

Caro web ti scrivo,
e ti ringrazio per avermi accolta, cresciuta e maturata. Scrivendoti, leggendoti ed esplorarti, sono maturata con te, mi ha dato occasione di conoscere nuove persone, confrontarmi con esse, e capire che c’è vita oltre il semplice computer e le parole scritte su una pagina Word. Ho conosciuto gente meravigliosa, attraverso gruppi che andavano oltre l’interesse in comune per trasformarsi in vera amicizia. Grazie web che ogni giorno mi concedi di mettermi in contatto con il mondo e con le persone che ne fanno parte.

Mia nipote aveva ragione, perché attraverso le loro parole imparo ogni giorno di più.

Caro Web,
quello che ho da dirti è che ti devo davvero tanto.
Chiunque ti abbia mai vissuto sa quanto delicato possa essere il passaggio dal virtuale, al reale.

Per quel che mi riguarda, mi hai avvicinata a persone fantastiche. E qualcuna me l’hai anche fatta perdere. Mi hai costretta a restare qualche minuto, alle volte qualche ora, senza parole. Mi hai dato la possibilità di guardare dentro un’emozione, e capire poi che la vera follia stava nel pensare che fosse soltanto mia. E quindi l’ho condivisa con tutti, nella speranza di lasciarvi così:

SENZA PAROLE!

[A cura di Francesca Viviana Pagano con la collaborazione della Redazione di Blog di Lifestyle]

L’amore a prima vista esiste: lo capiamo dallo sguardo

it.wikipedia.org

L’amore a prima vista esiste? Sebbene siano moltissime le persone che non credono al colpo di fulmine, pensando sia solo un mito, c’è chi, invece, ne ha dimostrato l’esistenza. E non si tratta di banali supposizioni, ma di importanti motivazioni scientifiche.

A confermare che l’amore a prima vista esiste davvero è proprio la scienza. Alcuni ricercatori dell’Università di Chicago hanno condotto uno studio, i cui risultati sono stati poi pubblicati sulla rivista “Psychological Science“.

La prima ipotesi avanzata dai ricercatori è stata quella della presenza di due probabili comportamenti nati dall’incontro fra due sconosciuti: l’amore o il desiderio.
Queste due possibili reazioni sono strettamente connesse ad una teoria legata allo sguardo. Secondo i ricercatori infatti tutto dipende dagli occhi: se due persone, al loro primo incontro, tendono a fissarsi intensamente negli occhi, pongono le basi per un sentimento amoroso molto forte, al contrario se lo sguardo è rivolto ad altre parti del corpo, il rapporto che si instaura tra i due è dovuto alla pulsione sessuale.

Sembra proprio che gli scienziati abbiamo trovato la soluzione ai dubbi di tutte le donne riguardo l’amore, sopratutto dopo il primo appuntamento: è vero amore o solo attrazione fisica? E, secondo la scienza, è possibile saperlo da subito grazie ai movimenti oculari: un individuo tende a guardare negli occhi una persona con cui sente di poter creare una storia d’amore duratura, mentre se gli occhi fanno più attenzione a diverse parti del corpo, ciò che si prova è un desiderio di conoscere la persona in modo più “intimo”.

Anche se attualmente sappiamo ancora poco, dal punto di vista scientifico, dell‘amore a prima vista o del perché le persone si innamorano, questi modelli di risposta forniscono i primi indizi su come certi processi automatici, come lo sguardo degli occhi, possono essere differenti a seconda del sentimento provato nei confronti di una persona che ancora non conosciamo bene”, ha detto Stephanie Cacioppo, dottoressa coordinatrice dello studio, svolto con il marito, con il quale da un po’ di tempo si dedica allo studio della biologia dell’amore.

I risultati di cui abbiamo parlato sono stati raggiunti grazie ad un sondaggio ad alcuni studenti, sia maschi che femmine, dell’Università di Ginevra. Questo studio è stato diviso in due parti, in cui i partecipanti guardavano fotografie in bianco e nero che ritraevano degli sconosciuti: durante la prima parte, agli studenti sono state mostrate foto di coppie che si guardavano negli occhi, e, in un secondo momento, hanno dovuto osservare delle immagini di persone che guardavano dritto nell’obbiettivo.

Mentre i partecipanti guardavano le fotografie, i ricercatori hanno notato che la direzione del loro sguardo cambiava a seconda dell’amore o dell’istinto carnale. Inoltre, agli studenti è stato chiesto quale dei due sentimenti suscitava in loro ogni singola foto: dalle loro risposte si è arrivati alla conclusione che l’amore a prima vista – ma anche il desiderio sessuale – nasce in circa 30 secondi.

Inoltre, questa ricerca sarebbe anche molto utile per proporre una tecnica di analisi per psichiatri, psicologi e, soprattutto, per i terapisti dei rapporti di coppia. La dottoressa Cacioppo infatti ha dimostrato che amore e istinto carnale mettono in funzione differenti parti del cervello: i movimenti oculari, secondo questo studio, sarebbero collegati alle funzioni cognitive e alle pulsioni emotive.

E se è vero che gli occhi sono lo specchio dell’anima, non ci resta che credere fino in fondo a questa nuova teoria.

Come superare la paura di volare

L’aerofobia, o paura di volare, colpisce il 53,% degli italiani (dati Alitalia) con una lieve prevalenza di donne. Con un italiano su due, risulta quindi essere una delle paure più comuni, che può variare da persona a persona per intensità e sintomi, più o meno gravi. Si va infatti da un lieve disagio iniziale, nel momento del fatidico annuncio “allacciate le cinture di sicurezza” fino a veri e propri attacchi di panico, che posso impedire il normale svolgimento del viaggio aereo.

Non solo, nei casi peggiori la paura di volare interferisce in modo negativo anche sul sonno, sul lavoro, sulla pianificazione della vita. Se invece si soffre di una fobia normale, i cui sintomi più comuni sono nausea, tachicardia, difficoltà respiratorie e sudore freddo, vi sono alcuni piccoli accorgimenti che possono aiutare a cancellare il panico e a superare la paura di volare, un’esperienza meravigliosa se vissuta serenamente.

1) Arrivare in tempo al check in oppure prenotare il posto online, per scegliere con calma il proprio posto e familiarizzare con l’aeronave e per non aggiungere all’ansia per il volo quella per i ritardi legati a code o controlli

2) Non consultare il meteo prima di partire per non spaventarsi inutilmente prima del viaggio

3) Evitare la visione di film o documentari che trattano argomenti legati a incidenti aerei o che presentano immagini forti, che potrebbero disturbare e aumentare lo stato d’ansia

4) Arrivare riposati e tranquilli all’imbarco, evitando bevande eccitanti (caffè o tè). Evitare sia di fare pasti troppo abbondanti sia di rimanere a stomaco vuoto. Entrambe le situazioni potrebbero creare non pochi problemi durante il volo

5) Assicurarsi di avere a portata di mano libri, riviste e i-pod per distrarsi e focalizzare l’attenzione su altre cose

6) Se si viaggia soli è necessario concentrarsi su se stessi, cercando di controllare il proprio stato d’animo, rilassandosi il più possibile. Se invece si viaggia in compagnia sarà utile chiacchierare per distrarsi in maniera piacevole con il proprio compagno o compagna di avventura

7) Evitare il posto accanto al finestrino, scegliendo invece (se possibile) quello vicino al corridoio. La tentazione di guardare giù sarà in questo modo meno irresistibile

8) Ricordarsi sempre al momento dell’imbarco che secondo le statistiche l’aereo è il mezzo di trasporto più sicuro che esiste. Gli incidenti aerei sono altamente improbabili e quelli che circolano in Europa sono tutti super controllati

9) Durante il volo, i vuoti d’aria o le turbolenze sono assolutamente normali. Sarà quindi importante guardarsi intorno e notare il clima di tranquillità che c’è tra i passeggeri per scacciare via la paura

10) È importante focalizzare l’attenzione sulla meta verso cui si è diretti, pensando a tutto quello che ci sarà dopo l’atterraggio. Allora il viaggio in aereo sarà meno difficile da affrontare e il tempo a bordo passerà molto più velocemente

come superare la paura di volare