martedì, 16 Dicembre 2025

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Le ragazze di Shangai di Lisa See

Le ragazze di Shanghai

Le ragazze di Shangai di Lisa See è un libro squisito.

Sia questo che Fiore di Neve ed il ventaglio segreto mi sono piaciuti parecchio, per nulla noiosi, non scadono nello scontato e sono in fin dei conti storie molto semplici perché non c’è cosa peggiore di una trama complicata e impossibile da seguire.

Le ragazze di Shanghai di Lisa See

L’ambientazione è per l’appunto Shanghai, sul finire degli anni 30, definita in quel periodo la Parigi d’Oriente. May e Pearl sono le protagoniste, due sorelle molto unite, la prima bellissima affascinante ma abbastanza superficiale e capricciosa mentre Pearl è un po’ meno carina secondo i canoni del luogo ma ha molto più senso pratico.

La loro è una famiglia benestante con genitori decisamente all’antica, diciamo inizialmente in apparenza: la madre ha gli ormai noti piedi fasciati ed il padre è un eccellente imprenditore. Nonostante la rigidità alle due sorelle viene lasciato un margine di libertà tanto che esse si trovano un lavoro come modelle per un pittore che dipinge manifesti di pubblicità.

Tutto sembra andare bene: le sorelle spendono e spandono, la cultura fervente, il futuro di libertà ed innovazione è dietro l’angolo…almeno finchè il padre non perde tutti gli averi al gioco d’azzardo. Per assicurare un futuro a tutti fa esattamente ciò che ci si aspetta che faccia: combina un matrimonio per le figlie.

Che figurarsi poverine non vogliono nemmeno sentirne parlare e come di consueto faranno esattamente ciò che ci si aspetta da loro (che tutti si aspettano, alla faccia del progresso): si sposano.

A questo punto tutto viene sconvolto: il lavoro delle ragazze non è più un gioco ma un modo per sfamare la famiglia e le ragazze dovranno chinare la testa e soffocare desideri e rancori. Nel mentre tutta la regione viene presa di mira dai Giapponesi che la bombardano.

Pearl e May sono costrette a partire con i mariti alla volta della Chinatown di Los Angeles… qui le ragazze dovranno fare i conti con un matrimonio che le forza a vivere con un estraneo e al contempo stesso abituarsi a vivere in un universo totalmente diverso dal loro in cui loro sono solo delle estranee…

Le ragazze di Shanghai di Lisa See

Se siete indecisi sulla vostra prossima lettura non lasciatevelo sfuggire e se l’atmosfera di Shanghai v’incanta non perdetevi il film Shanghai Dream’s ambientato negli anni settanta che vede protagonista una ragazza che vive in una rigida tradizionale famiglia cinese.

Il capofamiglia la tratta alla stregua di una ragazzaccia, sempre convinto che lei non sia altro che un adolescente ribelle che pensa solo ai ragazzi senza vedere che in realtà sua figlia è un modello di virtù.

La famiglia è ossessionata da un solo pensiero: tornare a Shanghai. L’ammiratore segreto della ragazza ha una sola ossessione che lei parta e non possa rivederla mai più. Il finale è sconcertante.

Seggiolini auto antiabbandono: cosa sono e che multe sono previste

Seggiolini auto antiabbandono: obbligatori dal 7 nombre 2019.

Chi trasporta bimbi di età inferiore ai 4 anni a dotarsi di ovetti e seggiolini anti-abbandono involontario.

Sono stati diversi i casi di genitori che hanno dimenticato i figli in auto e li hanno ritrovati morti. Ora, giustamente, per legge tutti devono dotarsi di dispositivo antiabbandono.

Seggiolini auto antiabbandono: cosa sono e come funzionano

I dispositivi per i bimbi con meno di 4 anni possono essere già integrati nel seggiolino o costituire un accessorio indipendente sia dal seggiolino sia dal veicolo. Non necessitano di omologazione, ma devono essere conformi alle prescrizioni previste. Il certificato sarà nella scatola.

I dispositivi dovranno attivarsi automaticamente e dovranno avere un allarme che avvisa il conducente della presenza del bambino nel veicolo con segnali visivi e acustici percepibili dentro e fuori dal veicolo (anche di un sistema di comunicazione automatico per l’invio di messaggi o chiamate).

Alcuni dispositivi funzionano anche con smartphone o senza a seconda dei dispositivi presenti. Sono allarmi visivi ed acustici che ricordano che c’è il bambino a bordo.

Alcuni dispositivi inoltre se non confermi la disattivazione dell’allarme inviano ai numeri memorizzati 3 SMS con localizzazione della vettura.

Seggiolini auto antiabbandono: le multe

Chi trasporta un bambino di età inferiore a quattro anni con un seggiolino non munito di sistema antiabbandono (integrato nel seggiolino o separato) rischia per il nuovo articolo 172 del Codice della strada:

– 81 euro di multa;

– la decurtazione di cinque punti patente;

– la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi, se viene colto a commettere la stessa infrazione più di una volta nel giro di due anni

Le multe scatteranno da marzo 2020.

Seggiolini antiabbandono: bonus e normative

Occorre chiedere esplicitamente al venditore la dichiarazione di conformità, che è sostanzialmente un’autocertificazione, di cui l’allegato B del Dm fornisce uno schema. Meglio desistere dall’acquisto se il venditore rifiuta di fornirla.

Sarà previsto un provvedimento con il quale si prevede un bonus di 30 euro per le prime 500.000 famiglie che ne acquisteranno uno.

La cucina degli ingredienti magici di Jael McHenry

La cucina degli ingredienti magici di Jael McHenry: il libro che ha il sapore dei ricordi.

Visto l’orario e visto che mentre vi scrivo sto spadellando per mettere in tavola il pranzo non posso esimermi dal citarvi un gran bel romanzo: La cucina degli ingredienti magici.

In effetti se ci pensaste bene per un attimo cucinare è un po’ una magia, si mischiano materiali completamente diversi fra loro, specie nei dolci, per ottenerne qualcosa di sublime. Chi di noi non si è mai sentito un maghetto o una maghetta rimescolando ingredienti che sobbollivano sul fuoco?

Personalmente come ormai ben saprete i romanzi che trattano all’interno di cucina e ricettine varie m’intrigano assai perché la mia fantasia galoppa e spesso trasformo i piatti che leggo in realtà.

Ma bando alle ciance, vediamo gli ingredienti di questa storia: sapori antichi, ricette perdute, una donna giovane e sola, famiglia ritrovata.

Il primo ingrediente ed il secondo mi fanno pensare alle ricette dei nostri antenati, ai piatti semplici della tradizione che vanno sempre più scomparendo (molto male visto che gridiamo alla crisi) che comprendevano pochi ingredienti, tanto sapore e poco tempo. Gli altri due ingredienti mi fanno pensare alle emozioni, alle necessità, all’intraprendenza ed alla solitudine, oltre che all’affetto.

La cucina degli ingredienti magici di Jael McHenry

La protagonista è Ginny ventiseienne riservatissima e cronicamente timida che cerca e trova consolazione nella cucina (vi è mai capitato? Beh per me la cucina è soprattutto relax, una sorta di rifugio o casa sull’albero dallo stress quotidiano, un po’ come questa rubrica di libri insomma). Mescola, affetta, taglia ed inspira il profumo delle sue sublimi creazioni. Il suo conforto principale è un vecchio ricettario della nonna che le riporta alla mente i ricordi della famiglia. Un giorno la cucina si trasforma nel teatro dell’apparizione del fantasma proprio della nonnina che sussurra a Ginny questa frase: Non lasciateglielo fare. E scompare.

Che vorrà dire?

Poi un giorno una notizia: Amanda, la sorella maggiore, vuole vendere la casa in cui sono sempre cresciute con la loro famiglia. Ginny non può farci molto tranne che portarsi via gli ultimi ricordi ancora disseminati per la casa e scopre così qualche segretuccio…

La trovo assolutamente una storia piacevole a primo acchito, molto interessante.

Non vedo l’ora che esca per comprarmelo!

Chi è Jael McHenry?

Ha compiuto i suoi studi presso Washington dove ha conseguito un master in scrittura creativa. Ora è una giornalista nonché cuoca che scrive per diverse riviste e vive a New York City. Questo simmerblog.typepad.com è Il suo blog di cucina.

Oliver Twist di Charles Dickens

Oliver Twist di Charles Dickens: un classico intramontabile.

Iniziano le brutte giornate, oggi in particolare vento, tuoni e lampi. Ho dato un’occhiata alla libreria perchè avevo voglia di un bel classico.

Eccolo qua ve lo racconto.

Oliver Twist di Charles Dickens

Oliver è un bambino orfano di nascita accolto in un orfanotrofio vi cresce fino all’età di nove anni dove soffre la fame e subisce i maltrattamenti del direttore, il signor Bumble. Ritenuto un ragazzino problematico si decide che sarà venduto come garzone ad uno spazzacamino, tuttavia il giudice ha pietà del povero bambino e stabilisce che quello non è un lavoro adatto a lui.

Oliver, solo e gracile, viene rispedito all’orfanotrofio ma vi rimane per poco perché stavolta viene assunto come aiutante in un’impresa di pompe funebri, costretto a non mangiare quasi nulla, a dormire fra le bare e ad essere tiranneggiato dal garzone decide di fuggire.

Arriva a Londra dove però per ingenuità si lascia coinvolgere da una banda di ladruncoli che vive nei bassifondi della città ed è capeggiata dal vecchio Fagin. Ha inizio per il ragazzo una nuova vita sotterranea e notturna insieme a Fagin e a Dogder, Bates, Claypole e soprattutto Nancy, fondamentalmente buona ma traviata dal suo amante, il violento Sikes.

Un giorno mentre i ragazzi compiono un furto ai danni del, Oliver ne approfitta per scappare ma viene preso dalla polizia ed incolpato del furto. Il signor Brownlow conferma che il ragazzo è innocente e lo accoglie in casa. Non passa molto che viene riacciuffato dal gruppo di ladri.

L’inquietante e misterioso Monks lo convince a lavorare per lui come ladro, ma il suo primo colpo finisce male: Oliver resta ferito e viene curato in casa della signora Maylie e della nipote adottiva Rose. Fagin, con l’aiuto di Monks, tenta di riprendersi il ragazzo, ma la compassionevole Nancy avverte Rose del complotto.

Sikes, scoperto il tradimento di Nancy, la uccide e mentre tenta di fuggire, muore anche lui.

La banda viene smantellata dalla polizia e infine si scopre che Oliver è il fratello illegittimo di…

Oliver Twist di Charles Dickens

Un libro che appare un po’ triste ma che è anche colmo di speranza, Oliver non si abbatte nonostante sia povero, orfano, circondato di persone poco raccomandabili, cerca una via d’uscita da un mondo al quale sa di non appartenere e ci riesce. Ed è proprio ciò che il libro vuole insegnare: nella vita si incontrano tanti ostacoli, ma l’importante è essere se stessi e non fidarsi di persone false e cattive come quelle incontrate da Oliver perchè alla fine viene riconosciuta e premiata sempre la sincerità e l’onestà.

Chi è Charles Dickens?

Nasce a Portsmouth nel 1812, la sua famiglia non lo favorì certamente. I nonni paterni erano stati domestici presso famiglie della nobiltà: il nonno materno, colpevole di appropriazione indebita, era fuggito per sottrarsi all’arresto. Grazie a “Il circolo Pickwick”, il ventiseienne Dickens diventò di colpo uno scrittore di successo. La sua popolarità aumentò con i romanzi successivi, usciti a dispense mensili, con le conferenze, gli spettacoli teatrali da lui organizzati, in cui Dickens si esibiva anche come attore. Tra il 1837 e il 1839 abitò al 48 di Doughty Street (Londra). Nel 1846 fondò il quotidiano «Daily News», che durò meno di un anno. Morì a Gad’s Hill (Kent) nel 1870.