domenica, 7 Dicembre 2025

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La ricerca della perfezione attraverso l’obiettivo di Jessica Ledwich (FOTO)

Fiori di ciliegio, raggi di sole, temperature gradevoli, vestitini e…la ceretta. Il pelo superfluo, l’incubo di tutte le donne, giovani, adulte, bionde, rosse, brune, torna ad essere il chiodo fisso, quello che decide gli outfit nelle soleggiate giornate di aprile.

Viso pulito, capelli stirati, pelle senza imperfezioni, maquillage, carnagione, insomma, la perfezione, diventa l’unico obiettivo nei periodi in cui la pelle da mostrare aumenta e non ci si può rifugiare sotto lana sformata ed enormi sciarponi.

Jessica Ledwich, giovane artista di Melbourn, armata di macchina fotografica, ironizza sulle torture a cui le ragazze devono sottoporsi per avvicinarsi sempre più a quell’ideale di bellezza che devono, più di quanto vogliano, soddisfare.

Così lo scenario della sua raccolta The Fanciful, Monstrous Feminine, sembra il set di Kill Bill: sangue, dita mozzate, maschere di pelle e coltelli insanguinati a sostituire il tacco dodici, sono gli ingredienti principali della sua “mostruosa” opera.

Una critica esplicita, che più esplicita non si può, ad un sistema esigente e doloroso per il gentil sesso. “Come la maggior parte delle donne ho passato un sacco di tempo a leggere riviste di bellezza e di moda e sono rimasta stupita di come si plasmi la percezione, mia e delle altre ragazze, di come dovremmo apparire”, ha spiegato l’artista.

Quando ho compiuto 20 anni, mi sono resa improvvisamente conto della maggiore pressione sulle ragazze giovani nell’apparire in un certo modo e del modo palese che i media – che pretendono di rivolgersi a queste donne avendone a cuore gli interessi – sostengano queste agende di bellezza”.

Parecchi trucchetti di make-up e il necessario intervento digitale hanno contribuito alla creazione di questa serie di fotografie in grado di ricordare i dolori, spesso non indispensabili, a cui ci si sottopone, per perseguire un’ideale di bellezza imposto subliminalmente.

Sì all’igiene e all’estica sana, no agli eccessi che di sano hanno ben poco.

Lui muore in un incidente, lei continua a scrivergli sms d’amore

La storia dei due ragazzi è diventata subito virale e sta conquistando velocemente i social network e il web. Purtroppo, si tratta di una storia d’amore, che non ha il lieto fine, triste e commovente, che però esalta il sentimento forte dell’amore, che va oltre la morte.

Lui è un ragazzo, morto in un brutto incidente stradale e lei, la sua fidanzata, non ha mai smesso di inviargli sms d’amore nel suo cellulare.

Lui muore in un incidente, lei continua a scrivergli sms d'amore

La serie di messaggi è stata pubblicata dalla sorella del ragazzo scomparso, sul social network Tumblr, conquistando il cuore di moltissime persone. La sorella non ha mai voluto rispondere ai messaggi della fidanzata, ma ha voluto tenere sempre l’iPhone del fratello acceso, in modo da poterlo ricordare e per permettere alla ragazza di sfogare il suo dolore in questo modo.

Queste storie ci fanno pensare a come tutto quello che ci circonda sia fugace e ci ricorda di apprezzare quello che abbiamo, soprattutto il dono di avere persone speciali accanto. Il destino crudele può portarci via il terreno da sotto i piedi, ma l’amore, il sentimento più potente al mondo, può darci la forza di andare avanti e di affrontare il dolore in modo differente, come nel caso di questa triste storia, senza lieto fine.

Gli antipatici sono i più intelligenti

Gli antipatici e tutte le persone con un brutto carattere pomperanno ancor di più il loro ego nel sapere che la loro attitudine ad essere antipatici, insopportabili e sgradevoli è segno di grande intelligenza.

Secondo uno studio condotto dall’Università americana di Harvard, le persone che hanno un carattere difficile e intrattabile sono quelle più intelligenti e sveglie, e dotate di un cervello più evoluto. Sono ritenute più argute e inclini alla leadership rispetto a chi ha un carattere più dolce e remissivo, decisamente meno propenso allo sfoggio di una naturale astuzia.

La ricerca è stata effettuata prendendo in esame un gruppo di scimmie bonobo e di scimpanzè. Entrambi gli animali hanno caratteristiche simili a quelle degli esseri umani. Dopo una lunga osservazione è emerso che coloro che hanno i caratteri maggiormente sgarbati e bruschi, sono anche quelli più intelligenti rispetto a chi fa della gentilezza la propria arma principale. Inoltre, questi individui si sono dimostrati più scaltri e inclini al comando.

Dr-House

Per rientrare realmente nella cerchia di persone con un caratteraccio, è necessario che si posseggano almeno due delle seguenti caratteristiche:
a– essere irascibili, poco pazienti e avere la tendenze a considerare le altre persone poco sveglie o incapaci
b– essere intolleranti ed infastiditi sia nei confronti degli altri che di sè stessi
c– essere quasi sempre di malumore e scontenti. Frase tipica: “Guarda oggi lasciami perdere che sono di cattivo umore”.

Se avete risposto sì ad almeno due affermazioni, fate parte della categoria dei brontoloni, dei bisbetici non domati, acuti ed ben dotati intellettualmente ed evolutivamente. Al contrario, secondo lo studio, essere buoni, gentili, disponibili, positivi, di buon umore, tolleranti, sorridenti è simbolo di atteggiamento infantile e remissivo, sintomo di un carattere meno sviluppato, più semplice, lineare, ingenuo e meno arguto. Il vostro carattere è un misto tra Crudelia Demon, la matrigna di Cenerentola, Brontolo e il puffo brontolone, contro tutti i Winnie the Pooh che vi danno così tanto sui nervi.

crudelia demon

Quindi state ben attenti a chi è bollato da tutti come antipatico, schivo e poco incline alle relazioni umane, potrebbe nascondersi un genio in lui, e noi potremmo esserci persi una conversazione con un futuro Einstein.

Attenzione però, non bisogna considerare in maniera inversa il recente studio: sforzandovi di diventare più antipatici non sarete certamente più intelligenti, ma correrete solo il rischio di isolarvi dagli altri, di allontanare le persone facendo terra bruciata intorno a loro, vivendo il successo in solitudine.

Quindi, se qualcuno dovesse dirvi che avete un brutto carattere, non ve la prendete: è un complimento.

A 68 anni Angela decide di posare nuda su un set fotografico (FOTO)

Credit Photo: Bill Morton

“Per la prima volta dopo quarant’anni mi sono denudata difronte a qualcuno che non fosse mio marito”

Angela Plater ha 68 anni, ed è un assistente sociale in pensione.
Mai avrebbe immaginato di ritrovarsi a posare nuda su un set di fotografi professionisti, eppure è stata un esperienza dalla quale la donna ha imparato ad amare il proprio corpo da – quasi – settantenne.

Credit Photo: Bill Morton
Credit Photo: Bill Morton

Le donne acquisiscono piena sicurezza del proprio fisico dopo i cinquant’anni.
Angela, infatti, è solo un esempio di donne che superati gli “anta” decidono di intraprendere questa strada: negli ultimi tre anni sono aumentate del 20%.
Il debutto da modella di Angela, la vede posare per il noto fotografo di moda Rankin, che nella sua carriera ha avuto dinnanzi al suo obbiettivo donne come la Regina, Madonna, e Kate Mosse.
L’esperienza professionale di Rankin ha sicuramente contribuito al far sentire Angela Plater a proprio agio, ma da quella prima volta, oggi, senza timore alcuno, posa nuda per diversi artisti e scuole d’arte.

La soddisfazione più grande è avere di nuovo uno scopo

Abbattere il senso di insoddisfazione che vivono molte donne in pensione è un traguardo. Se bene non si può parlare di un’attività redditizia, resta pur sempre un’occasione per rimettersi in gioco.
E quale migliore opportunità, per una donna, se non quella di ricominciare dal proprio fisico?

Siamo abituati a ritratti di donne giovani e perfette.
Gli standard proposti dai fotografi di moda sono spesso irreali, e ben lontani da quelli con cui possono confrontarsi donne come Angela.
Ma a quanto pare questo ideale di donna perfetta non soddisfa più.
Proporre fotografie di donne dal volto segnato dagli anni, un corpo non più tonico, e con qualche capello bianco di troppo, è quanto oggi viene richiesto sul mercato, anche quello di moda.

Un trend in crescita, dunque, quello che vede coinvolte le donne dai cinquant’anni in sù.
Con stupore e tentennamento da parte di parenti e amici, inutile negarlo.
Ma non esiste nulla di più bello di una donna soddisfatta e complice di sé stessa, che trova il modo di lasciarsi scivolare addosso il peso degli anni che passano, spesso motivo di avversità nei confronti della propria vita, e di chi ne fa parte.