venerdì, 29 Novembre 2024

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Cara Delevingne: il nome che risuona nel mondo della moda

Cara Delevingne, fenomeno mediatico, modella corteggiatissima dagli stilisti e volto delle migliori campagne pubblicitarie. È la giovanissima – di solo 21 anni – super modella che incanta migliaia di followers con la sua simpatia, con il suo estro e con un fascino immisurabile – perché, ammettiamolo, chiunque altro con delle sopracciglia come le sue farebbe effetto Mariangela di Fantozzi.

It-girl del momento è il nome che risuona di più nel mondo della moda: tutti gli stilisti la vogliono, nessuno escluso. Main character delle fashion week di tutto il mondo, ha collaborato con Karl Lagerfeld, direttore creativo della nota maison francese Chanel, che recentemente ha appena paragonato la bionda inglese da capogiro a due notissimi volti, a due “big” del mondo, seppur molto diversi tra loro. Parliamo di Charlie Chaplin e Kate Moss.

“She’s a character. She’s the Charlie Chaplin of the fashion world – ha detto Lagerfeld – She is kind of genius, like a character out of a silent movie. I would see her better in a silent movie than a talkie because she over-accents the movement. Girls admire her like they used to Kate Moss. They all want to be as free as her”. Come non notare poi una somiglianza nel gioco di sopracciglia tra Miss Delevingne e il grande Chaplin.

C’è chi dice che la sua carta vincente sia proprio quella delle grosse e scure sopracciglia, ma la modella londinese dalle gambe chilometriche fa ogni giorno qualcosa di sempre più allettante, qualcosa per il quale non passa inosservato né tra le notizie di moda e gossip – si è recentemente scoperto che Cara Delevingne stia uscendo con Michelle Rodriguez – né tra gli articoli di qualche settimanale che conquistano il cuore della gente.

Forse è proprio per questo che piace, forse è proprio questa la chiave del suo successo.
Canta, balla e sfila sui rollerblade. È divertente, imprevedibile e irriverente nelle sue espressioni buffe e nei suoi travestimenti; il suo corpo è diverso da quello delle “bellone” da passerella, altissime, magrissime e irraggiungibili. Seppur con una vita estremamente diversa dalle nostre, Cara è una di noi: si diverte, ci diverte e ama stupirci con tantissimi look, a volte provocanti e a volte improponibili, quasi sciatti.
Forse è proprio questo che piace, e ci piace: è un po’ strana e mai perfetta, quasi come noi.

Il New York Times decreta la fine del boicottaggio della pasta Barilla

Più che uno scivolone, fu un vero e proprio boomerang quello che vide protagonista Guido Barilla qualche mese fa. Il presidente dell’azienda con il suo “No alle famiglie gay negli spot” fece il giro del mondo aprendo un grande dibattito. Ma non solo: da subito partì la campagna del boicottaggio da parte della comunità gay verso i prodotti Barilla.
Oggi sembra sia stata messa la parola fine a questo “scontro” grazie a Nicholas Belchman, disegnatore e art director del New York Times Book Review. Una serie di disegni dedicati al marchio di pasta più famoso al mondo sugellano la ritrovata unione.

Blechman infatti è andato a visitare la sede principale della Barilla, raccontando così ai lettori del New York Times la storia dell’azienda unendola alla sua personale esperienza sulla scoperta della produzione degli spaghetti “numero 5”.

Circa venti vignette, con classico sfondo blu Barilla, raccontano la gestione del marchio, ricordando come le locandine di Erberto Carboni e l’innovativo packaging fossero ispirate all’America. Un brand che ha reso “Barilla moderna”.
Un’idea che riscatta quello scandalo? L’immagine che ora predomina è quella di due farfalline che si tengono per mano reggendo una bandierina arcobaleno, incuranti di quello che dice una grande penna rigata. Blechman assicura: “Guido Barilla si è scusato, e il boicottaggio è finito”. Più che altro, sembra un’ottima pubblicità per l’azienda.

Avere due sim per nascondere l’infedeltà

Circa il 72% dei partner infedeli usa il cellulare per rimanere in contatto con la propria amante, e proprio per questo nel 19% dei casi si usa un’altra sim, con un numero diverso, proprio per rimanere in contatto con lei.

Secondo una ricerca del dailymail.co.uk, nascondere un “amore segreto fuori dal rapporto fisso” sembra essere una prassi molto comune, grazie all’uso di tecniche e metodi all’avanguardia. È stato rivelato, infatti, che ben un britannico su cinque (il 21%) utilizza una seconda sim per rimanere in contatto con l’ “altra”.

Che ruolo ha avuto la tecnologia nel rapporto di infedeltà?
La maggior parte degli intervistati ha ammesso di utilizzare un semplicissimo cellulare per chiamare, messaggiare e rimanere in contatto con la propria donna; il 18% si affida alla posta elettronica (che ha sostituito la cara e vecchia “lettera scritta”, ma sta andando in inesorabile disuso anche questa) e le chat per il 10% dei casi.

La sim alternativa sembra essere la scelta più condivisa e amata da tutti, perché evita il rischio di far scoprire al proprio partner “vero” la relazione extra-coniugale. L’alternativa sembrerebbe, anche, portare dei grandi risultati positivi. Moltissimi, infatti, hanno dichiarato di non aver mai avuto problemi con questo “meccanismo” tanto sicuro quanto pericoloso, e di aver continuato tranquillamente entrambe le relazioni, quella ufficiale e quella no.

La tecnologia ha portato nella nostra realtà grandissimi vantaggi e non ha fatto altro che migliorare la nostra vita. In alcuni casi l’ha davvero “salvata”.

Tra San Giuseppe e la signora Dodd, il papà viene festeggiato ogni anno

Il 19 marzo è alle porte, San Giuseppe è pronto per essere celebrato così come tutti i papà d’Italia.

La festa del papà non è una data fissa ovunque, cambia a seconda della tradizione: nei paesi di tradizione cattolica, come l’Italia ad esempio, si festeggia nel giorno di San Giuseppe, in quelli anglosassoni invece coincide con un’altra ricorrenza: il compleanno del padre della signora Dodd che nel 1910 ha “inventato” la festa del papà.

La festa del papà nacque nei primi anni del XX secolo più precisamente il 5 Luglio del 1908 nel West Virginia presso la chiesa metodista di Fairmont. Un anno dopo la signora Smart Dodd, per l’appunto, trasse ispirazione dalla festa della mamma per organizzare il 19 giugno del 1910 la prima festa del papà in forma ufficiale a Spokane Washington. La data non venne scelta a caso, ma fatta coincidere con la data di nascita del padre della signora Dodd.

Da allora la festa del papà si diffuse in tutto il mondo anche se il giorno della sua celebrazione può variare da nazione a nazione. É una ricorrenza civile diffusa in tutto il mondo che in molti paesi cade, infatti, nella terza domenica del mese di giugno e spesso coincide con la consegna di un regalo dei bambini al proprio padre.

Non c’è età che tenga: il proprio papà, esattamente come la mamma, andrebbe festeggiato a dovere ogni giorno dell’anno, ma, visto che esiste una Festa in calendario a lui dedicata, perché non prestargli particolare attenzione?

In Italia la festa del papà è spesso accompagnata da tradizioni e usanze locali che possono variare da regione a regione. Ad esempio in Sicilia in occasione della festa del papà è consuetudine invitare i meno fortunati a pranzo, mentre in altre zone si festeggia anche la fine dell’inverno bruciando l’incolto sui campi o accendendo dei falò.

Molto varia è anche la tradizione culinaria legata ai dolci tipici della festa del papà: nel Lazio sono diffusi i Bignè di San Giuseppe mentre nell’Italia centro meridionale, con particolare riferimento alla Campania, il dolce tipico della festa del papà è la zeppola.
Nelle regioni del Nord il dolce tipico della festa del papà è la raviola che viene realizzata rinchiudendo un’involucro di pasta frolla su un cucchiaio di marmellata, crema o altro ripieno.
In Toscana è diffuso un dolce cotto nel latte a base di riso, alimento che viene anche utilizzato per fare le zeppole di riso o le crespelle di riso tipiche della Sicilia.

Ma cosa può aggiungere un bambino ad un piatto di zeppole?
Il classico bigliettino di auguri prendendo spunto anche da qualche poesia on line.
Internet è colmo di poesie e frasi adatte ad ogni occasione ed ovviamente il giorno del papà è fra queste.

Continuando a cercare online si trovano una infinità di gadjet succosissimi, una serie di pensieri originali che a buon prezzo possono fare contenti i padri di tutte le età.
Diplomi di merito, regali simpatici, segnalibri, cornicette sono tutti gadget facilmente personalizzabili che possono essere un simpatico modo per far sviluppare la fantasia di chi li dona e rendere speciale un oggetto altrimenti comune.
Ed infine arriviamo ai tempi moderni con i padri “2.0” che vivono nel mondo della tecnologia: per farli contenti i maggiori siti di vendita commerciale hanno lanciato una campagna con sconti per l’acquisto di console da gioco, tablet ed ebook.

Per i papà del 2014, che siano super tecnologici o meno, si aspetta una festa con mille sorprese.