giovedì, 9 Maggio 2024

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Siddharta di Hermann Hesse, letture per l’anno nuovo

Siddharta di Hermann Hesse: un buon libro per iniziare l’anno nuovo, un classico della letteratura indiana.

Siddharta è il figlio in un benestante Bramino di cui segue si da giovane gli insegnamenti.

Il suo migliore amico è Govinda che lo ammira molto e che vive sempre come fosse la sua ombra seguendolo ovunque.

Man mano che la storia si sviluppa lo conosciamo meglio…

Herman Hesse: il viaggio di Siddharta

Ammirazione, orgoglio, donne, ricchezza non soddisfano il giovane figlio del Bramino che decide di andare a vivere con i Samana del bosco per apprendere la loro dottrina. Viene da loro accolto e vi rimane tre anni.

Un giorno giunge la notizia che in città è arrivato il Buddha e il giovane decide di ascoltare questa nuova dottrina.

Govinda ed il suo amico giungono al boschetto di Jetavana, dove ascoltano la dottrina del Buddha alla quale aderisce Govinda.

Il nostro protagonista comincia a riflettere sulla sua vita e capisce che quello che ha cercato di ottenere è sempre stato a portata di mano e che lui lo ha sempre evitato.

Ora il mondo gli appare più bello, si sente felice e quindi parte per la città alle cui porte incontra una splendida donna trasportata su una portantina. Viene a sapere che si tratta di Kamala, una ricca cortigiana . Ed è proprio quell’incontro a stravolgere la vita del giovane Bramino-Samana. Dopo anni e molte avventure Govinda ed il duo amico si rincontrano e Govinda gli chiede quale sia il segreto della sua felicità…

Il segreto di Siddharta

l messaggio che l’autore intende comunicarci con questo romanzo è molto profondo: per trovare la felicità ognuno deve imparare a conoscere se stesso perchè è lì che troverà tutte le risposte alle domande che si pone.

La vita di Siddharta ci insegna che ogni persona deve cercare la propria strada e toccare con mano i vari aspetti della vita ricavandone il massimo e apprezzando ciò che ci circonda e sfruttando al massimo le proprie capacità.

Un romanzo che offre molti spunti per una riflessione come una delle ultime affermazioni dell’autore cioè che la saggezza non si può trasmettere come le conoscenze, ma ognuno deve maturare interiormente fino a raggiungere questo stato mentale.

Harry Potter philosopher’s stone: regalatevi la magia

Harry Potter philosopher’s stone: il regalo giusto per un Natale magico.

Ormai lo sappiamo: non è solo un libro per bambini, è un libro per chi vuole sognare e in effetti ritornare un po’ indietro nel tempo.

La magia è magia e non ha età.

L’autrice la conosciamo: J. K. Rowling, il protagonista è il maghetto, qui ancora bambino, Harry Potter.

Ne è stato tratto un film nel 2001. Al primo volume e film ne sono seguiti altri, costruendo non solo una saga ma un vero e proprio mondo.

Harry Potter philosopher’s stone: come tutto ebbe inizio

Harry è un orfano, un ragazzo sfortunato, accolto in casa dagli zii che lo trattano malissimo. Vive in un sottoscala, fa da sguattero in casa e non c’è nessun affetto o considerazione per lui.

E fin qui potrebbe essere benissimo un racconto di Dickens.

Compare uno strano personaggio nella vita di Harry, un gigante che sostiene una cosa ancor più strana: Harry è un mago, figlio di maghi e deve frequentare la scuola dei maghi.

Figuriamo la gioia del piccolo Potter.

Condotto al castello scopre cose meravigliose ed inaspettate.

Ma qualcuno non gradisce la sua presenza…un antico nemico trama nell’ombra…

Harry Potter philosopher’s stone: 10 curiosità

  1. nella prima stampa del 1997 contava solo 500 copie
  2. “Lo specchio della Brame” è il capitolo preferito dell’autrice
  3. nessuno voleva stampare il libro e la Rowling si era quasi arresa, la tredicesima volta è stata quella fortunata
  4. La Rowling ha scritto il libro in un momento di grande difficoltà in cui non aveva soldi né lavoro, ci ha messo sei anni per scriverlo
  5. Nel primo libro compaiono solo pochi incantesimi, che sono: Wingardium Leviosa, Petrificus Totalus, Alohomora e Locomotor Mortis.
  6. Gryffin door è il battente sulla porta del preside della scuola e questo termine è stato tradotto in tutte le lingue (griffondoro in italiano)
  7. “Dumbledore“, il nome inglese di Silente, era una vecchia parola che significava bombo
  8. Il libro è stato pubblicato con il nome “JK Rowling” per tenere nascosto il genere dell’autrice.
  9. Voldemort è un composto francese che significa letteralmente “Volo della morte”
  10. L’autrice ebbe l’ispirazione in treno ed iniziò a scrivere il libro in Portogallo.

Downton Abbey: finalmente il film

Downton Abbey è finalmente uscito nelle sale e no, non potevo perdermelo.

Da brava fan della serie non vedevo l’ora che uscisse il film. Devo dire che in sala c’erano però anche persone che non avevano visto la serie e lo hanno apprezzato comunque, sentendosi invogliati a guardarla.

E a me è venuto un botto di nostalgia.

Downton Abbey, l’affresco dell’aristocrazia inglese

Un giorno come un altro arriva posta a Downtown e fra tutte le lettere ve ne è una che annuncia un evento speciale: il re e la regina d’Inghilterra (i genitori di Elisabetta II) visiteranno la tenuta e saranno ospiti della famiglia.

Scoppia il fermento nella contea ed in casa.

Eppure non sarà davvero l’evento a creare lo scompiglio ma i domestici della casa reale. Sopraggiunti a Downtown si comportano da subito in modo snob e presuntuoso. Quasi come se fossero parte di quelli “del piano di sopra”.

Mary è sopraffatta dalle incombenze e Barrows non sembra all’altezza del compito. C’è solo un uomo che può esser loro d’aiuto.

Ma volete sapere una cosa? Non sarà davvero lui a risolvere la situazione.

Al piano di sopra c’è più di un motivo per essere in fermento: la dama di compagnia della regina è una cugina di Violet. Fra le due ci furono aspri confronti per via di un’eredità.

Ma questo non è tutto…

Downton Abbey fra amicizia, amore e contrasti

E così rivediamo i nostri vecchi protagonisti e qualche new entry: apprendiamo notizie liete e tristi,

Edith avrà ciò che ha sempre desiderato, Mary dovrà fare delle scelte e scopriremo un nuovo lato di Tom. Conosceremo Mary, la sorella di Elisabetta e ritroveremo i domestici alle prese con la casa, la famiglia ma anche intrighi, amori e gelosie.

Colpo di scena finale che ci fa sperare in una nuova serie, chissà, noi ci speriamo.

Tra vittima e carnefice, il confine non è mai stato così sottile: “Tu non sai chi sono”

tu non sai chi sono

La casa editrice Newton Compton Editori ha pubblicato da poche settimane un thriller di Jesse Q. Sutanto. Il titolo originale dell’opera è “The Obsession”. Per la traduzione italiana si è optato per un titolo leggermente diverso: “Tu non sai chi sono”.

Il romanzo parla a tutti gli effetti di un’ossessione di un ragazzo per una ragazza. Tra le pagine del romanzo abbiamo la possibilità di conoscere Logan, un ragazzo con la tendenza ad affezionarsi in maniera morbosa alle ragazze. Questa volta è il turno di Delilah. Logan studia ogni sua mossa, arrivando a spiarla anche nei momenti più intimi grazie all’ausilio di una telecamera nascosta.

Mentre Delilah rimane quasi del tutto ignara dell’esistenza del ragazzo stalker, Logan raccoglie tutta una serie di informazioni su di lei grazie anche all’ausilio dei social.

L’ossessione di Logan sconfina nel patologico e le sue ricerche lo portano a scoprire uno scabroso segreto gelosamente custodito da Delilah. Non tutto è come sembra.

Chi è la vittima, chi e il carnefice? Tra le pagine di “Tu non sai chi sono” il confine si fa sempre più labile fino al punto di confondere il lettore. Il gioco perverso di Logan potrebbe fallire. Il carnefice potrebbe diventare vittima.

L’autrice ha dimostrato tutta la sua capacità di tenere il lettore con il fiato sospeso. L’alternanza del punto di vista tra Delilah e Logan rendono la lettura avvincente e scorrevole.

Il rapporto tra vittima e carnefice e l’alternanza di questi ruoli tende a confondere il lettore che riscontra una certa difficoltà nel simpatizzare con uno dei due protagonisti.

La domanda sorge spontanea, è moralmente accettabile simpatizzare per uno stalker?

Jesse Q. Sutanto ha già scritto un secondo thriller ambientato sempre alla Draycott Academy che fa da sfondo alla vicenda. Nel romanzo ancora inedito in Italia e dal titolo “The New Girl” i protagonisti sono completamente diversi. Ancora non sappiamo se la casa editrice tradurrà anche questo nuovo romanzo.

Darete una possibilità a “Tu non sai chi sono”?