mercoledì, 17 Dicembre 2025

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Mary Shelley Frankenstein: libro e film

Mary Shelley Frankenstein

Mary Shelley Frankenstein: libro e film, uno è il capolavoro della scrittrice e l’altra è la storia della sua vita.

A cosa pensate quando sentite la parola Mostro?
Qualche essere pauroso che vi spaventava da piccoli?
L’oggetto delle vostre fobie?

Il libro di Mary Shelley Frankenstein

Il mostro di cui parliamo oggi è un mostro letterario che nel tempo è stato trasformato in una maschera per il divertimento di grandi e bambini.

Il protagonista è Victor Frankenstein che vede morire la madre di scarlattina, rimanendone sconvolto Victor si dedica con tutto stesso agli studi di Paracelso, Cornelio Agrippa e Alberto Magno per scoprire se vi è davvero un modo per creare un essere umano intelligente in buona salute e che viva di più.

Si reca una notte in un cimitero e studia la decomposizione dei cadaveri per poter creare una creatura vivente da materia inanimata….

Il film di Mary Shelley Frankenstein

Per chi ancora non lo sa questa storia è stata ideata da Mary Wollstonecraft durante un’estate piovosa a casa di Lord Byron che per passare una serata chiese ai suoi ospiti che ognuno inventasse un racconto gotico così nacque Frankenstein.

Era la figlia di un’antesignana del femminismo e di un filosofo. Amava letteratura gotica e di fantasmi, si rifugia spesso in un cimitero e sogna di scrivere un giorno il suo romanzo.

Incontrerà Percy Shelley, poeta inquieto che s’innamora ma le nasconde un’importante verità. Quando Mary scoprirà il segreto dovrà fare una scelta…

Lista applicazioni android pay to walk

Lista applicazioni android

Lista applicazioni android, avete letto bene: pay to walk. Pagati per camminare.

Nel mondo del “guadagno facile” tutto è possibile, compreso esser pagati per camminare.

Ma c’è da arricchirsi allora?

Lo scopriamo insieme.

Walking money: lista applicazioni android pay to walk

Avete mai pensato d’esser pagati per camminare?

Più o meno suonano così gli spot di queste app: ci si tiene in forma e si guadagna.

Fra le app più note abbiamo:

  • movecoin che paga l’utente con 10 centesimi per ogni chilometro percorso e certificato come moto umano, quindi senza ricorrere a trucchetti o a spostamenti motorizzati.
  • Bitwalking che attraverso un particolare algoritmo assegna dei crediti chiamati W$ per ogni passo che si fa

Il funzionamento è più o meno lo stesso per tutti: si registra la camminata tramite il gps dello smartphone, la retribuzione è in valuta digitale o algoritmo e si viene ricompensati.

Si tratta di valuta digitale che si può spendere negli appositi store o convertire in euro, con Hype e forse Paypal prossimamente.

Non è tutto: volendo si possono mettere all’asta i movecoin guadagnati, come una qualsiasi altra delle criptovalute e questo potrebbe fruttare un po’ di più.

Lista applicazioni android pay to walk: le nuove frontiere del guadagno

Probabilmente avete provato anche voi qualche app per guadagnare, io ne ho provate diverse e ho riscattato ad esempio buoni amazon e soldi veri.

No, non ci si arricchisce. Chi ci prova deve sapere che si tratta di cent, a seconda delle app magari 4 o 5 euro con dispendio comunque di tempo.

Se si vuol guadagnare con il pay to walk si parla di camminate serie e lunghe, possono volerci mesi. E valgono solo le camminate all’aperto (avevate pensato al tapiroulant?).

Il fatto di non diventare ricchi non significa che non ci si possa provare, specie se si deve tornare in forma o se si ama camminare. Ci sono comunque app più redditizie.

Cosa ne pensate?

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Auguri di Natale dal Giappone: vacanze a Tokyo

Auguri di Natale

Auguri di Natale dal Giappone: Merii Kurisumasu!

Quest’anno non sarebbe male trascorrere le vacanze natalizie in modo diverso, in luogo diverso!

Solitamente si va al caldo, ai tropici per un Natale “alternativo” senza neve e freddo. Ma io sono affascinata dall’oriente.

Dunque piccola guida per chi vuol festeggiare in Giappone!

Tokyo: cartoline di auguri di Natale

Ricordatevi che il 23 è invece festa nazionale, in quanto compleanno dell’attuale imperatore Akihito, perciò fate in modo d’esser già atterrati.

Partiamo dalla vigilia: il 24 dicembre corrisponde al nostro San Valentino, quindi se avete una dolce metà andate in Giappone con lei.

Per tradizione alla vigilia si mangia il pollo fritto, il menù comprende anche insalata e torta, rigorosamente contornato da spirito natalizio.

E’ da provare la Christmas Cake, ossia una semplice torta di pan di spagna con panna montata e decorata con fragole e immagini di Babbo Natale (che qui si chiama Santa San).

Auguri di Natale dal Giappone: cose da fare e cosa sapere

  1. andare a vedere le illuminazioni a Roppingi Hills
  2. Sempre a Roppongi Hills andare a vedere l’albero di Natale di 8 metri
  3. visitare i vari mercatini di Natale (per lo più in stile europeo)
  4. vedere le illuminazioni di Odaiba con 40 alberi posizionati lungo un viale di 200 metri
  5. assistere alle danze dei babbo natale che si esibiscono per i bambini nei centri commerciali

Dovete sapere poi che in realtà qui il Natale non è festa nazionale perciò il 25 dicembre è un giorno lavorativo come gli altri. Inoltre non esiste l’Epifania.

Non stupitevi troppo se il Natale il Giappone è molto più consumistico che qui, lì è solo consumismo non è considerata una festa religiosa ma solo un’occasione far festa, farsi regali, mangiare insieme e fare shopping.

Konnichiwa!

http://116.203.40.97/cosa-comprare-a-tokyo-souvenir-per-tutti-i-gusti-90836.html

La casa delle bambole – Ghostland: recensione in anteprima

La casa delle bambole

La casa delle bambole – Ghostland: recensione in anteprima

Pronti per una bella delusione?

  1. Le bambole non c’entrano nulla, non è un film di fantasmi
  2. è totalmente no sense e difficile da seguire

So che sto andando contro corrente e che Pascal Laugier sarà osannato come un genio di questo genere, ma per me non ci siamo proprio.

Questo è uno di quei casi in cui uno va a vedere un film aspettandosi una storia e se ne trova una completamente diversa.

La casa delle bambole – Ghostland: trama

Beth, Vera e la loro madre Pauline hanno ereditato una vecchia casa da una zia dispersa nel nulla, piena di bambole.

Decidono di trasferirvisi ma la loro prima notte è un incubo: vengono assalite e torturate.

Dopo questo fatto Beth è diventata una scrittrice e Vera è rimasta a vivere in quella casa.

Un giorno Vera chiama Beth disperata perché la salvi dal suo tormento.

Ma quale delle due vive nella realtà e quale nella fantasia?

Come faranno a liberarsi del loro incubo?

La casa delle bambole – Ghostland: recensione in anteprima

Avete presente Strangers? Ecco qua.

Non c’è nulla di paranormale e le bambole sono forse l’elemento meno inquietante di tutto.

La violenza è continua, gratuita mischiata a depravazione e perversione.

Certo se il genere vi piace ci andate a nozze.

Personalmente l’ho trovato dispersivo, difficile da seguire e no sense. Capisco che non si poteva fare un film su due ragazze chiuse in una casa e torturate, ma tutti i giri e giretti psichici del trauma lo hanno reso pesante.

Ritmo forsennato per questo home invasion di nuova generazione (ma neanche tanto).

Horror truce con significati e allusioni sottili. Voyeurismo puro sul dolore e la violenza. Se magari avesse fatto del trauma il soggetto forse si sarebbe salvato.

Non toglie e non aggiunge nulla di nuovo agli altri home vision.

Bocciato.

Troppo rumore per nulla. Lo vieterei ai minori di 18 anni.