sabato, 27 Luglio 2024

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Chapeau, Madame!: cappellini dal 1920 al 1970 in mostra a Torino

credit: marieclaire.it

Cinquant’anni di cappellini, di storia della moda e dello stile di vita delle signore, dal 1920 al 1970, saranno in mostra a Torino, nella Sala Tessuti di Palazzo Madama. La mostra di chiama “Chapeau, Madame!” e sarà aperta al pubblico dal 26 marzo 2014 al 1 marzo 2015.

L’inaugurazione è prevista per il 25 marzo proprio a Palazzo Madama, alle ore 18 e tutte le signore partecipanti sono invitate ad indossare copricapi particolari ed estrosi.

La mostra non poteva che essere allestita nella città dove la moda è nata e dove sartine e modiste hanno mosso i loro primi passi con ago e filo. A scrivere i primi capitoli delle moda torinese fu Giuditta Brasseur, ragazzina orfana che apprese l’arte del taglio e cucito nel Collegio Figlie dei Militari o dei coniugi Angela e Filippo Gallia.

L’esposizione propone un percorso interessante dalle cloches negli anni Venti ai baschi alla Greta Garbo, i volumi alla Schiaparelli degli anni Trenta, fino ad arrivare a modelli semplici realizzati con materiali poveri del tempo di guerra alle calotte fiorite. Come dimenticare le piume e le velette, ornamenti dei cappellini anni Cinquanta e i ballon di pelliccia e i cappelli a larga tesa della fine degli anni Sessanta.

Ottanta cappellini per raccontare il gusto e lo stile della moda femminile dagli anni Venti agli anni Sessanta del Novecento. La varietà delle forme e delle fantasie dei cappellini nell’arco di cinquant’anni segnano l’importanza di questo accessorio, che era un complemento abituale per le signore del XIX secolo. Il cappello diventa nel Novecento un accessorio indispensabile per le donne di ogni classe sociale, un vero must-have, che riflette l’immagine e il mutamento della figura femminile in quegli anni, specchio dell’emancipazione femminile.

I cappelli provengono dalla collezione del Liceo Artistico Musicale “A. Passoni” di Torino, formatasi grazie alle donazioni cittadine da parte delle madame torinesi. Accanto alle famose firme parigine, dal respiro internazionale, come Dior, Jean Barthet e Pierre Balmain, ci sono i modelli delle torinesi Vassallo e David, Chiusano e Rigo, Cerrato, Maria Volpi, Gina Faloppa, che hanno mantenuto un rapporto privilegiato con la capitale francese proponendo, accanto alle proprie creazioni, modelli originali o copie su licenza delle maison francesi di successo.

Insieme alla mostra Chapeau Madame!, Palazzo Madama lancia il progetto Storie di moda, che vuole raccontare i mestieri della moda a Torino 1860-1960, indagando sulle sartorie, le modisterie e le calzolerie torinesi. Il museo chiederà l’aiuto e la collaborazione del suo pubblico per raccogliere documentazione e testimonianze su attività che hanno rappresentato un’eccellenza della creatività e dell’industria torinese. L’obiettivo è creare un nuovo archivio per tutti, che sarà disponibile sulle piattaforme web di Palazzo Madama.

Tanto di cappello.

Più sexy con gli occhiali da vista (FOTO)

Da sempre sinonimo di intelligenza, gli occhiali da vista, nel fashion system, restano l’asso nella manica per completare look originali, smorzare toni eccessivi o incorniciare sguardi incantevoli.

E la scelta della montatura riflette spesso la personalità di chi li indossa: eclettico Robert Downey Jr., più discreto Patrick Dempsey, originale Pharrell Williams e terribilmente sexy Jude Law. E potremmo continuare all’infinito.

Così, che siano utilizzati per correggere veri e propri difetti visivi o che siano un semplice accessorio, il valore aggiunto che donano all’aspetto generale è davvero ineguagliabile. Incorniciano splendidi occhi azzurri, come quelli di Matt Bomer o Bradley Cooper, rendono più penetrante lo sguardo profondo di Colin Farrell e Johnny Depp, aprono volti minuti come quello di Bruno Mars e danno l’aria da bravo ragazzo a biondini come Ryan Gosling.

Da inutile e fastidioso strumento di correzione a nota di stile immancabile: l’evoluzione nell’utilizzo degli occhiali da vista è figlia della loro evoluzione nel design, in ambito moda. Ce n’è davvero per tutti i gusti e, come per un vestito, si potrà scegliere il modello adatto alla forma del proprio viso, in grado di valorizzare i lineamenti e rendere lo sguardo ancora più accattivante.

Per affrontare questa gallery, un paio di occhiali è super consigliatissimo.

Battiti Live 2014, a Bari le star sfilano sul Red Carpet

J-AX

Battiti Live 2014, secondo appuntamento a Bari per l’evento gratuito di Radionorba: nel capoluogo pugliese vanno in scena tanta buona musica, divertimento e look non sempre perfetti e alla moda.

Il Red Carpet non lascia dubbi: è il nero il colore più amato dalle star. Camicie, cravatte, pantaloni e vestitini, il black è il più scelto tra i cantanti. Ecco la carrellata dei look scelti per la tappa barese del Radionorba Battiti Live 2014.

La seconda puntata di Battiti Live ha premiato Arisa: la cantante si è presentata con un look particolare. Infatti è salita sul palco con un taglio di capelli cortissimo, con un ciuffo più lungo sul davanti, di un biondo platino, quasi invisibile. Arisa ha vinto il Limone d’Oro per la canzone d’amore più usata per baciarsi grazie a “Controvento”.

[Credits: Radionorba]

Paris Fashion Week, il meglio delle collezioni primavera/estate 2015 (FOTO)

Dopo una settimana di moda, lusso e glamour a ogni passo, si è conclusa oggi la Paris Fashion Week, durante la quale sono state presentate le collezioni primavera/estate 2015. Tante le sfilate e gli eventi, così come le nuove tendenze lanciate, già addocchiate e imitate dagli amanti del fashion. Una donna declinata in colori, forme e linee diverse. C’è quella corazzata di Alexander McQueen, quella rivoluzionaria di Chanel e quella sensuale e romantica di Elie Saab. L’abito la rende più o meno intraprenente, più o meno romantica, ma pur sempre donna, nelle sue mille sfumature. Ogni stilista ha saputo cogliere un lato del mondo femminile, declinandolo in tutte le forme a sua disposizione, mostrandoci quella che sarà la linea femminile della prossima primavera/estate 2015. Ecco alcune tra le colleizoni più attese, che hanno illuminato le passerelle di Parigi.

Alexander McQueen

Quella di Alexander McQueen è una donna guerriera, tra fiori in 3D, bande di latex sul viso e disegni dark che la proteggono dagli attacchi esterni. Sarah Burton, direttrice creativa di Alexander McQueen ha ereditato a pieno tutte le espressioni del dualismo intenso e lacerante che da sempre caratterizza la maison. Si tratta di una donna che non perde mai il centro di se stessa, forte e in continua sfida tra tenerezza e determinazione. Questo contrasto si avverte anche in scena: la grande orchidea bianca che domina la scenografia è un’oceano di purezza, così come la palette di colori tenuta al minimo tra il nero, il bianco, e piccoli tocchi gentili di rosa pallido, rosso intenso e grigio metallizzato. La donna guerriera, pronta a tutto, in grado di affrontare le intemperie di una vita intera cercandone il lato più dolce e tenero è pur consapevole che si dovrà continuare a combattere.

Chanel

Per la collezione primavera estate 2015, Karl Lagerfeld passa dall’utilizzo di un supermercato come scena per il suo spettacolo, alla strada, dove mette in scena una sfilata manifestazione. Le modelle portano infatti in passerella gli abiti della nuova collezione, accompagnate anche da cartelli con slogan di protesta per marciare e manifestare contro tutto e tutti. Karl ha deciso di abbracciare attraverso questa scelta tutti gli “argomenti caldi” e quindi sotto lo slogan di “Liberté, Egalité, Chanel!” troviamo cartelli per la difesa dell’ambiente e contro il riscaldamento globale, cartelli in cui viene invocata la fine di tutte le guerre, la libertà di espressione per le donne e il diritto al matrimonio per tutti indipendentemente dall’orientamento sessuale e quindi la difesa dei diritti dei gay. Si tratta di una sfilata sopra le righe, in cui troviamo mise in bianco e nero con dettagli oro, stampe floreali, classici completi e vestitini in lana bouclè proposti in versioni più leggere e dai toni fruttati con applicazioni tridimensional.

Jean Paul Gaultier

Sfilata molto importante per Jean Paul Gaultier, che con la collezione presentata in questa occasione ha detto addio, dopo 40 anni di successi ed esaltazione fashion, al suo pret-à-porter. Applausi infiniti e lacrime da parte dei suoi 1500 invitati. “Adesso voglio fare solo ciò che mi piace, dedicarmi all’haute couture, ai profumi, al rapporto con le star. Questo non è un addio alla moda ma una porta aperta per un futuro di felicità e creatività!”, racconta Jean Paul Gaultier alla fine della sfilata spettacolo.

Christian Dior

Un enorme cubo specchiato all’interno del cortile del museo del Louvre è stata la scenografia del fashion show della Maison Christian Dior. Lo stilista ha presentato una collezione a metà strada tra il vecchio mondo e l’ultra moderno, un viaggio nel tempo con abiti neri e abiti di corte alla francese, cappotti che si mescolano a uniformi di piloti e astronauti.

Elie Saab

Elie Saab non si smentisce mai e anche con la collezione primavera/estate 2015 crea un’atmosfera fiabesca con cui ha fatto sognare i suoi invitati. La collezione è una vera e propria rapsodia in blu e stampe, che scorrono a ritmi costanti e armonici, in una serie di variazioni di blu, verde, giallo e rosso. Tutto porta a immagini di lagune, cieli e tramonti lontani.

Louis Vuitton

Linee decise e forti, così come stampe e colori freddi. Forme rigorose, quasi formali per giacche e abiti. Questi sono gli elementi della collezione primavera estate di Louis Vuitton. Si alternano vestiti corti a completi da lavoro, si susseguono numerosi pantaloni, alcuni in denim pulito e altri dal taglio maschile e caratterizzati da numerose stampe, tra cui auto, smalti e rossetti. Bellissime anche le bluse, così leggere e svolazzanti, che sembrano incarnare il movimento delle onde, tra lacci incrociati e piccoli inserti trasparenti.