Chi aveva creduto ai rumors di un suo presunto ritiro dal fashion world dovrà ricredersi, perché la top model Kate Moss, 40 anni, mantiene ancora alto il suo nome lavorando incessantemente per le case di moda come testimonial.
Dopo una strepitosa campagna per Burberry, in cui ha lavorato insieme alla giovane top model londinese Cara Delevigne– destinata a diventare la nuova Kate-, Kate Moss è stata nuovamente scelta come testimonial per la collezione autunno-inverno 2014 delle giacche realizzate dalla storica casa motociclistica Matchless.
La top model, affiancata dal modello francese Clement Chabernaud, è stata immortalata dai fotografi Mert Alas e Marcus Piggott in veste di motociclista in un coast to coast dal sapore vintage ad Ibiza.
A farle compagnia durante questo “viaggio” ci sono le nuove giacche Matchless: moderne ma allo stesso tempo fedeli allo stile che da anni contraddistingue la celebre casa motociclistica. Tra queste spiccano il Wild One Blouson in nappa e borchie, il giaccone Luxury Kate Shearling in montone e il Sheffield Blouson in cotone ma con inserti nel colletto e nei polsini in montone. I colori scelti per la nuova collezione sono i classici verde militare, rosso vintage e nero.
A far da sfondo alla collezione, oltre al paesaggio selvaggio, non poteva esserci che lei, l’immancabile motocicletta Matchless vintage degli anni 60, proveniente dal museo Matcheless, con cui la Moss ha posato durante tutto il photoshooting prendendo le sembianze di una vera motociclista.
L’ora della prova costume è arrivata. Intero o due pezzi? A fascia o a balconcino? Non siamo tutte modelle di Victoria’s Secret, come Adriana Lima o Alessandra D’Ambrosio, ma anche noi abbiamo i nostri punti di forza e dobbiamo saperli valorizzare nel giusto modo, anche in una passerella complicata come la spiaggia.
credits: donnafanpage.it
Che forma ha il tuo corpo? Ciliegia, fragola, mela, pera… Il reparto frutta che caratterizza l’universo adiposo femminile si è arricchito e adesso comprende una vera e propria macedonia. Le precedenti forme sono state attualizzate, trovando un corrispettivo celebre per facilitare il paragone e completando il tutto con consigli adatti per apparire al meglio in spiaggia. Minimizzare è il trucco. Scopriamo quale è il costume da bagno perfetto per il nostro corpo.
Se avete chili di troppo diffusi in tutto il corpo, ma un bel seno rigoglioso, tanto vale esaltare la parte migliore. Sì all’intero con una bella scollatura o al bikini con balconcino che metta in risalto il decollete e le spalle. Da evitare per il sotto gli short o le culotte che segano pancia e fianchi e provocano sgradevoli fuoriuscite di rotolini. Meglio uno slip morbido, anche regolabile con laccetti, un modello classico. Assolutamente banditi anelli, catene e tutto quello che fa cadere l’occhio sui fianchi.
Se la pancia è il vostro problema più grande, quindi il classico fisico a mela, meglio puntare sul costume intero, scegliendo un bel modello che focalizzi l’attenzione su spalle. Giocate d’astuzia e scegliete un costume che disegni la vostra figura: un modello intero nero ai lati e al centro e sul seno una fantasia.
Per chi ha il seno piccolo, i costumi dotati di imbottiture non mancano, però sono abbastanza scomodi. La soluzione perfetta sono dei modelli che arricchiscono il corpetto con fiocchi o balze. Anche quest’anno i modelli a fascia sono un vero must e voi siete le uniche a poterli indossare davvero con disinvoltura.
Per chi è tutta curve, bisogna scegliere il costume in base a quello che si vuole valorizzare. Il modello di riferimento è intero e fasciante, in modo che vi dia una mano a modellare il vostro corpo.
Chi ha il fisico a rettangolo, ha l’obiettivo di chi ricreare le curve, visto la mancanza: il modello perfetto è il trikini, un modello da usare con cautela visti i rischi che comporta. Monokini e trikini sono di moda, ma vanno bene solo per chi è al top della forma. Niente rotolini, fianchi e pancia scolpite. Inoltre, per indossare questo tipo di costumi, bisogna avere anche un’abbronzatura spettacolare già conquistata in precedenza.
Se il vostro fisico è mediterraneo, a clessidra, con fianchi larghi e sedere grosso, bisogna camuffare la parte bassa del corpo puntando sul due pezzi, di ogni modello. L’importante è focalizzare l’attenzione su pancia e seno, quindi ok al balconcino o al triangolo, magari con ruches o altri dettagli che richiamino l’attenzione, se avete un bel seno. Potete scegliere un modello sgambato, che dona una linea più slanciata.
Per chi ha il torso corto, bisogna slanciare la figura, quindi la scelta giusta è un costume a vita bassa e un top semplice e lineare: giocate piuttosto sulle fantasie del costume.
Chi ha le spalle larghe starà bene praticamente con tutto, ma il modo per rendere il vostro corpo più femminile è scegliere modelli dai tagli asimmetrico, perfetti quelli monospalla. Per rendere più sexy il vostro corpo ottimo anche l’intero, il total black o il bianco accecante, gli oblò sui fianchi, che spostano lo sguardo sulla vostra linea asciutta.
Per chi ha le gambe corte, i costumi da bagno che fanno al caso vostro sono quelli a vita alta, che slanceranno la vostra figura e doneranno alla vostra silhouette un tocco vintage. Meglio evitare costumi a fascia e culotte e colori scuri che spezzano troppo il fisico, puntate piuttosto su un intero sgambato o su un bikini minimal.
Per quanto riguarda colori e tessuti, bisogna sceglierli per mettere in rilievo le qualità migliori. Per mettere in risalto una caratteristica che ci piace, è bene scegliere un colore o una stampa sgargiante. Per nascondere qualcosa che non piace, allora la scelta deve cadere sulla tinta unita.
Bisogna essere sempre glamour, anche in spiaggia, quindi bisogna scegliere con attenzione anche gli accessori abbinati al costume, non troppi, mi raccomando. Un bel copricostume, un vestitino in tinta, occhiali da sole shocking, piedi ben curati con infradito colorate e un bel sorriso: sono questi gli ingredienti segreti per un ingresso vincente in spiaggia.
Una carriera fondata sul talento, sul carisma e su una passione piena, carica e infinita per la musica. Su questi elementi si auto costruivano le donne del rock degli anni ’70. Lo stile poi era qualcosa di innato, che veniva naturale. Scaturiva da un atteggiamento sfrontato, da una personalità carismatica e spregiudicata, dalla grinta e dalla determinazione che le caratterizzava e che ancora oggi le definisce.
La moda passa, le tendenze anche, cantanti e gruppi di ogni genere si succedono nel tempo. Per alcuni si tratta di un breve fuoco di paglia, che si spegne con la prima ventata, mandandoli nel dimenticatoio. Altri invece lasciano durante il loro percorso artistico un traccia ben più profonda, che resiste alla prova più dura, quella del tempo. Donne come Debbie Harry, Patti Smith o Chrissie Hynde hanno raggiunto lo statuto di icone e il loro ritorno dopo anni di silenzio è tra i più attesi dagli amanti del genere.
A differenza delle presunte ‘dive’ odierne, come Miley Cyrus, Lady Gaga o Lana del Rey, in cui il look sembra valere molto più del talento, queste donne super influenti hanno ottenuto una reazione senza nemmeno un accenno di calcolo premeditato. Provate a togliere a Lady Gaga i numerosi ruoli che interpreta sul palco, fuori dal palco o agli eventi oppure eliminate per un attimo il personaggio costruito a puntino di Miley Cyrus. Rimane poco o nulla. Tutto stona, ma tutto vende, l’immagine è commercializzata quanto la loro musica e questo sembra essere la cosa più importante. Per gli artisti di oggi è tutta una questione di moda. Occupano i posti in prima fila alle sfilate di Parigi, Milano o New York, sono nelle grazie dei guru della moda, che li vestono da capo a piedi con i loro abiti, spingendoli sul palco a fare un po’ di buona pubblicità.
In seguito a una riflessione sulla differenza tra rockers e pop star o attori Chrissie Hynde ha dichiarato con un po’ di rammarico: Quando ho registrato il mio primo disco, ho scattato una foto per strada, indossando vestiti qualunque. Quella è stata la copertina del mio album. Al giorno d’oggi anche i rocker sono seguiti da stiliti e truccatori e questo non lo capisco.
In artisti come Patti Smith o Debbie Harry, c’è invece tuttora quel senso di autenticità, perché nonostante vendessero anche attraverso la loro immagine, i vestiti che sceglievano di indossare non erano soggetti a nessun tipo di imposizione o questione di puro marketing. Un loro ritorno in scena sarebbe per questo una vera e propria lezione di stile per le dive di oggi e non solo per quanto riguarda l’abbigliamento. Il dito medio alzato che in passato creava scalpore nel pubblico, oggi si è trasformato in video porno/osé e performance dal contenuto esplicitamente sessuale.
E la musica in tutto questo dov’è? Ce lo insegneranno le donne del rock, direttamente dagli anni ’70, con una rispolverata che sembra assolutamente necessaria.
Matrimoni, feste e serate: quante volte si è reso indispensabile fare un cambio delle scarpe dopo ore su tacchi vertiginosi?
Ci ha pensato una stilista franco-canadese Tanya Heath a rendere reale il sogno di ogni donna: un paio di scarpe che all’occorrenza si trasformano da decolletè in ballerine.
Un tacco removibile che, a seconda della situazione, può rientrare facendo diventare le scarpe delle comode ballerine.
Ce n’è per tutti i gusti: il tacco può essere a spillo, rettangolare, stiletto, rocchetto.
Ecco le varie soluzioni.