mercoledì, 18 Settembre 2024

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L’outfit perfetto in soli 12 secondi

Credit: sfilate.it

Ore e ore di shopping e di code per le prove in camerino? Non negate, a tutte è capitato. Questa è una “disciplina” che richiede tempo, allenamento, prove e riprove, ma un recente studio ha rivelato che quando incappiamo nell’abito perfetto per noi, lo riconosciamo in soli 12 secondi.

È un po’ come l’amore e i partner, tra i tanti che ci corrispondono capiamo al volo chi è perfetto per noi, quindi ciò che vogliamo di più.
Ve lo immaginate poter scegliere un ragazzo in un negozio d’abiti? L’idea fa già venire l’acquolina in bocca, ma per ora sugli scaffali dei negozi troviamo solo vestiti, e tra le mille proposte che vediamo lo capiamo subito quando ci troviamo di fronte all’outfit perfetto, “quello giusto”.

Questa è la nuova tesi della ricerca condotta tra addetti ai lavori e clienti: l’80% delle donne intervistate ha dichiarato che impiega almeno 4 ore per trovare l’abito perfetto per un’occasione speciale, mentre il 78% di loro ha rivelato di capirlo soltanto in 10/15 secondi.
Per il 90% di queste sono modello e vestibilità, naturalmente, a fare da ago della bilancia, invece per il 56% si lascia catturare principalmente dal colore.
Pare che la media di abiti provati prima di trovare quello giusto sia di 18 capi. Una delle donne intervistate ha dichiarato: “Scelgo anche 5 o 6 modelli che mi piacciono, ma solo quando li ho provati so esattamente qual è il mio e lo capisco in pochi secondi. Senza esitazioni”.

E il risultato sorprendete è che, tra i vari elementi considerati, il prezzo – per la maggior parte delle donne – non è minimamente influente. Insomma, se scatta la scintilla la perdita di peso del nostro portafoglio passa decisamente in secondo piano.
Se è amore è amore, non c’è niente da fare. Al cuore non si comanda, nemmeno per i vestiti.

Gli italiani davanti ai dolci? Rustici o fashion, moderni o radical(FOTO)

Si chiama “Quadrato semiotico degli amanti dei dolci” il risultato dell’analisi che Cameo Muu Muu, leader nella produzione di budini, ha commissionato a Squadrati, istituto di ricerche di mercato.

Così l’azienda si è armata di tool di monitoraggio ed ha estrapolato circa 10.000 conversazioni user-generated su facebook, twitter e blog italiani avvenute nei tre mesi di primavera (dal 16 marzo al 16 giugno).
Sono partiti da chiavi di ricerca molto ampie, come “dolci” o “dessert” e, grazie alla mappe contestuali automatizzate, hanno individuato altre chiavi di ricerca, correlate alle principali, ma più precise e parlanti – es. “dolce al cucchiaio”, “budino”, “cake design” etc-.

Poi sono passati all’analisi semiotica delle conversazioni e infine per raccontare la ricerca hanno optato per il quadro semiotico.

Quindi questa ricerca risulta essere di tipo qualitativo, ed ha origine nelle espressioni spontaneamente contenute in rete, nella quale emergono atteggiamenti verso dolci e dessert ben definiti.

Sul sito di Squadrati, l’azienda che ha creato l’analisi, si legge: “Se amate l’estetica del dolce grezzo e quando parlate di dolce la retorica del dovere vince su quella del volere –i dolci devono essere artigianali, lo zucchero deve essere di canna– siete irrimediabilmente degli apocalittici del dolce.

Se siete per l’estetica leziosa e i vostri discorsi sui dolci vertono sempre sul piacere del risultato finale, in termini di gusto e/o di aspetto, siete degli integrati del dolce.
Chiaramente se il vostro consumo di dolci si pone in continuità con il passato e/o i gusti più comuni siete tra i consumatori mainstream, viceversa se anche nella scelta del dolce rivedete un processo di ricerca e un segno di distinzione siete dei consumatori trendy
“.

I poli del quadrato: RUSTICI vs MODERNI, RADICAL vs FASHIONISTI

Insomma il risultato è un quadrato semiotico, i cui quattro poli sono stati definiti: rustici, moderni, radical e fashionisti.

I rustici: Amano i dolci semplici della tradizione italiana e, quando possibile, preparano i dolci in casa. Discutono di ricette e della fase di preparazione e non amano le sperimentazioni.

I moderni: Non disdegnano i dolci industriali (budino, panna cotta ecc.) che scelgono anche per la comodità che offrono. Del dolce la cosa più importante è il momento dell’assaggio.

I radical: Sono attenti alle tendenze salutiste e sono esperti di dolci “senza” (es. senza edulcoranti, senza farine raffinate). Discutono di ingredienti e origine dei prodotti e amano le sperimentazioni (es. budino all’agar agar).

I fashionisti: Hanno un gusto esterofilo, un debole per il cake design e un approccio molto fashion al dolce: sono attratti dalle ultime novità e pongono l’attenzione sull’aspetto estetico del dolce.

E voi in quale fetta siete?

Mini bag, la nuova tendenza della NY Fashion Week (FOTO)

Noi donne, si sa, riusciamo ad inserire all’interno delle nostre borse tutto il nostro mondo – pochette per i trucchi, cellulare, portafogli, ipod, ipad, chiavi, agenda, occhiali, fazzoletti a volte anche vestiti e molto altro ancora- e per far ciò (al contrario di Jane Birkin che negli anni 80 usava un cestino di vimini) optiamo spesso per una maxi bag che riesca a contenere tutte le nostre cose. Però è anche vero che noi donne amiamo la praticità e siamo abbastanza versatili da riuscire sostituire una maxi bag con una mini bag più leggera e pratica, ridimensionando di conseguenza tutto il nostro mondo.

Da Chanel a Prada, a Hermès fino Louis Vuitton, ultimamente l’accessorio del momento, che va molto in voga tra le fashioniste, è la mini bag ovvero una versione in miniatura delle sorelle maggiori, le celebri it bag
Adorate in passerella e talmente piccole da poterci mettere all’interno solo qualche spicciolo e a stento il cellulare, da indossare a tracolla o da portare a mano, moltissime fashion icon hanno scelto di indossare una mini bag anche durante la settimana della moda newyorkese, lanciando così un nuovo must have per la prossima stagione autunnale.

Sciarpe primaverili per impreziosire il look (FOTO)

Di solito le sciarpe sono destinate alle stagioni più fredde, ma in versione leggera possono essere utilizzate nella stagione primavera-estate per dare un tocco di personalità al vostro look.

Foulard e sciarpe non proteggono solo dal freddo, ma sono un dettaglio indispensabile per impreziosire abiti e mise di ogni tipo, anche in primavera. Riescono a illuminare ogni look, per questo in primavera è meglio indossarle colorate, light e con stampe allegre.

Ci sono quelle grandi in cui avvolgersi o quelle in versione mignon da annodare attorno al collo come si usava negli anni ’50. Oppure perfette per look ethno-chic e da figli dei fiori. Le sciarpe primaverili sono talmente versatili da essere adatte ad accessoriare il più classico dei tailleur pantalone o per completare anche i look più minimalisti, basta scegliere la fantasia e il colore giusto, così da creare un look dal giusto mix di sfumature.

Messi da parte stole e sciarponi oversize di lana, possiamo uscire dal nostro armadio i foulard, le pashmine o le stole leggere che rappresentano il dettaglio ideale per i nostri look, perchè le sciarpe sono un accessorio per tutte le stagioni e se non avete ancora avuto il piacere di indossarle, allora correte a fare shopping.

In passerella se ne sono viste parecchie, e di certo non sono una novità, arricchire i diversi look senza essere mai di troppo. Ne esistono di tantissimi materiali come il cachemire soft di Burberry dai colori caldi, le sete di Gucci o il semplice cotone di Etrò. Sono decisamente glam le sciarpe i foulard di Gucci, soprattutto nella tradizionale stampa Flora o i francesissimi di Hermes.

Se non avete però voglia di spendere cifre impegnative, sono numerosi i brand low cost che offrono delle sciarpe davvero deliziose. Zara, per l’estate 2014, offre una collezione ampia tra foulard con frange e fantasie zebrate o a pois. Anche H&M risponde bene alla sfida con prezzi bassissimi, spesso inferiori ai 10 euro, con fantasie molto chic e qualità ottima dei tessuti.

Potete trovare tantissime idee per annodare in modo diverso la vostra sciarpa, che all’occorrenza può trasformarsi un cerchietto, una collana, una cintura, assumendo uno stile vintage. Per apprezzare quest’accessorio al meglio è importante saperlo sfruttare in tutte le sue potenzialità.

Ecco la nostra gallery da cui prendere qualche idea per il vostro look primaverile.