lunedì, 15 Dicembre 2025

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Se il bikini non fa per voi provate lo skirtini (FOTO)

Non vi sentite pronte per la prova costume? Avete paura di mostrare cosce e cosciotte, smagliature e qualche chilo di troppo?
La soluzione c’è, e si chiama skirtini. Non è una gonna né un costume, è entrambe le cose.

È una vera alternativa al classico bikini, e con gusto, originalità ed eleganza permette di passeggiare tranquillamente in spiaggia senza dover eccessivamente preoccuparsi delle rotondità o delle imperfezioni del proprio corpo.
http://www.youtube.com/watch?v=YN6YTIGTAAU

I modelli sono vari, sensuali e femminili, dai colori sempre allegri e divertenti.
Design eleganti e anche un po’ navy, esaltano le curve grazie al volant che è perfettamente posizionato in modo tale da dare alla silhouette la forma migliore, semi-coprendo il lato B, ma senza nascondere troppo la gamba.

Lo skirtini non è adatto solo ed esclusivamente per stare sotto l’ombrellone, ma anche per sorseggiare qualcosa al bar o andare in barca.
Qualsiasi sia l’occasione lo skirtini è un’alternativa molto glam, invidiata da chi ancora non la conosce e sicuramente alla moda. E se volete “nascondere” qualche imperfezione del vostro corpo, questa è sicuramente la soluzione giusta.

[Credit: dailymail.uk]

Havaianas e bikini, il must have che viene dal Brasile

Credits photo youbrasile.com

Tempo di Mondiali, tempo di cercare il look più trendy. Dal Brasile, risuonano due parole: bikini e havaianas.
Se gli stilisti danno sfogo a tutta la loro creatività per cerca di conquistare tifosi (e non), il must have sembra ispirarsi alla semplicità e alla comodità. Basta essere colorati, originali per non passare innoservati.
Cosa c’è di meglio allora di un bikini e un paio di infradito? Una moda che viene dal passato e che in Brasile è sempre attuale.

Il beach wear diventa così il look giusto, e chi l’ha detto che costume e Havaianas non possano essere chic? Basta solo avere gusto e indossare ciò che ci sta davvero bene.
Infradito già famose in tutto il mondo, le Havaianas piacciono a tutti, grandi e piccoli, permettono di camminare agevolmente sulla sabbia e di essere alla moda.

Un brand, quello delle Havaianas, che è diventato il simbolo del Brasile all’estero con numeri di vendita da capogiro nel solo Paese d’origine:350-400 milioni di paia all’anno.

Perchè piacciono tanto? A spiegarlo Hervé Pinot, direttore di Havaianas in Francia, che come riportato da Tm news spiega il segreto di questo successo. “Sono un simbolo di comodità e longevità, si asciugano rapidamente e non conducono calore, così non si scaldano al sole. Non si possono piegare e deformare, grazie alle proprietà della gomma di cui sono fatte. È un prodotto indossato quotidianamente dalle donne e dagli uomini brasiliani, senza distinzione“.

Non resta allora che dare sfoggio al colore e alla fantasia per aderire al must have brasiliano, anche a distanza di chilometri.

Festival di Venezia, le splendide madrine delle ultime edizioni

Ogni anno il Festival di Venezia si migliora. Ogni anno la laguna ospita nomi importanti e celebrità da ogni parte del mondo. Ma una cosa resta costante e maestosa: la bellezza delle regine della laguna, delle madrine che ogni anno fanno gli onori di casa e conducono con estrema eleganza l’evento.

In questa 71esima edizione, la corona è toccata a Luisa Ranieri, splendida, sicura e raffinata, che ha ben interpretato il ruolo, incantando tutti.

Eterea e meravigliosa, nel 2013, è stata Eva Riccobono che ha condotto ogni serata con la massima raffinatezza possibile e con la discrezione che la contraddistingue.

Come dimenticare poi la bellezza innocente e ingenua di Kasia Smutniak, che nella 69esima edizione della biennale, ha attirato non solo l’attenzione, ma anche l’interesse di tutti i presenti.

Per il Festival di Venezia, l’eleganza non ha fine e a essere incoronata nella 68esima edizione dell’evento è la meravigliosa Vittoria Puccini, che brilla sul red carpet come una fata.

Il 2010 sceglie invece Isabella Ragonese, bellezza siciliana che vanta importanti collaborazioni cinematografiche oltre al suo innegabile fascino mediterraneo.

Giunonica, fasciata da un abito blu che la rende divina, arriva nel 2009 Maria Grazia Cucinotta, che aggiunge al Festival ingredienti fondamentali come sicurezza e passione.

La regina della laguna, nel 2008, è l’attrice russa Ksenija Rappoport, acclamata dalla critica e fresca di “David di Donatello” l’anno prima.

A guidare la 64esima edizione è la simpaticissima e splendida Ambra Angiolini, che con il suo sorriso rilassa le tensioni create dell’evento.

Nel 2006 si presenta invece maestosa Isabella Ferrari, in un abito tutto bronzo e glitter, che le dona la luce degna di una regina.

Il Festival di Venezia del 2005 richiede invece la presenza della show girl spagnola Ines Sastre, sensuale e incantevole come tutti si aspettano.

A chiudere in bellezza questo decennio di storia è l’italianissima Claudia Gerini, che, bionda e languida, si muove sul red carpet come una volpe.

Apprezziamo, convinti che il Festival di Venezia 2015 ci riserverà un’altra gradita bellezza.

Victoria’s Secret: il ‘perfect body’ fa polemica

Quando pensiamo a Victoria’s Secret, noto marchio di lingerie americano, ci vengono subito in mente quelle bellissime modelle statuarie e perfette che hanno fatto, e tuttora fanno, la storia della maison, e che non per nulla vengono chiamate Angeli. Parliamo di bellezze come Adriana Lima, Candice Swanepoel, Alessandra Ambrosio, Gisele Bundchen, Miranda Kerr ma anche Naomi Campbell e Tyra Banks.

Nell’immaginario collettivo queste donne vengono considerate perfette, grazie ai loro corpi magri, privi di cellulite e alla loro straordinaria bellezze, tant’è che Victoria’s Secret ha promosso una campagna- che ha come protagoniste dieci modelle- con un messaggio ben preciso: The perfect body.

La campagna però ha suscitato piuttosto scalpore. Donne da ogni parte del mondo hanno firmato una petizione su Change.org- lanciata da Frances Black, Gabrielle Kountourides e Laura Ferris tre studentesse inglesi- in cui accusavano il brand di dare un cattivo esempio di perfezione. Difatti dobbiamo ricordarci che le donne della campagna pubblicitaria sono delle modelle e per tanto, data la loro professione, devono mostrare un corpo appunto “perfetto”. Ma al mondo non tutte le donne hanno quei fisici mozzafiato, e la maggior parte di loro convive ogni giorno con dei difetti fisici- troppo magra, troppo grassa, troppo bassa, troppo alta, etc- così, al di là del messaggio mandato da Victoria’s Secret, oltre 23.000 donne si sono mobilitate firmando la petizione e facendo girare l’hashtag #imperfect.

Dato il grande successo della petizione, il brand ha cambiato slogan da The perfect body a ‘A body for every body’. Le tre studentesse inglesi si sono dette entusiaste del risultato: “Siamo assolutamente felici per la notizia che il brand Victoria’s Secret ha modificato la frase sul loro sito web da ‘perfect body’a ‘A body for everybody’. Riteniamo che questo cambiamento sia un messaggio più sano.”

La vicenda ricorda molto quella che ha visto come protagonista la stilista Stella McCarteney qualche mese fa, finita nel mirino delle polemiche a causa del lancio di un cattivo messaggio di canone di bellezza rappresentato da una modella anoressica.