sabato, 27 Aprile 2024

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Ricostruzione unghie: pro e contro, quando è sconsigliata

Ricostruzione unghie

Ricostruzione unghie, ormai tante donne non possono farne più a meno, si sa che le mani sono un po’ il nostro biglietto da visita e quindi avere delle unghie sempre ben curate e magnifiche è il top.

Eppure ci sono casi in cui è bene evitare la ricostruzione e taluni in cui può anche essere dannosa.

Vediamo quali sono i pro e contro e cerchiamo di far luce sulla questione “danni per la salute”.

I pro e contro della ricostruzione unghie

Vediamo in primis quali sono i pro:

  • mani sempre perfette e curate, non si deve star a ritoccare lo smalto ne preoccuparsi che le unghie non siano presentabili
  • il gel è resistente quindi le unghie non si rovinano facilmente
  • le unghie sono sempre della giusta misura, senza problemi di unghie troppo corte, spezzate etc
  • è un’ottima soluzione per chi ha l’abitudine di mangiarsele
  • non occorrono grandi manutenzioni e durano a lungo

Ma ci sono anche i contro da tenere in considerazione:

  • le unghie possono indebolirsi ed una volta rimossa la ricostruzione possono apparire molto più fragili e quindi spezzarsi molto più facilmente
  • i costi non sono alla portata di tutti
  • se vi piace cambiare spesso look con la ricostruzione dovete attendere poco meno di un mese
  • i ritocchi vanno fatti ogni mese altrimenti l’unghia ricrescendo naturalmente produrrebbe un effetto antiestetico

Ricostruzione unghie: i danni in agguato

Le ricostruzioni, specie non professionali e non accurate possono riservare diversi guai.

Ad esempio si può incorrere in dermatiti dovute alle componenti chimiche del gel con insorgere di allergie.

Le unghie necessitano di respirare, il gel non è traspirante e le unghie sotto possono ricrescere ingiallite e deboli.

E’ in generale sconsigliato a chi soffre di unghie fragili, il gel non permette all’unghia di essere correttamente nutrita ed idratata e questo aggrava il problema.

In conclusione se la ricostruzione è ben fatta, se si usano i giusti materiali e se non vi sono progressi problemi si può tranquillamente usare, avendo cura però di fare una pausa ogni tre mesi.


Fine delle vacanze? Aiuto, non sono pronto

Mancano pochi giorni a Settembre, mese che è anche sinonimo di “estate e vacanze finite”. Si avvicina l’inesorabile e “drammatico” momento del rientro: rientro in città, rientro al lavoro, rientro a scuola.
Dimenticatevi la spensieratezza di qualche giorno fa, e preparatevi ad alzarvi presto la mattina.
Molti credono di riprende il solito tran-tran più carichi di prima, invece, il più delle volte, si è più stanchi di prima: dolori muscolari, insonnia, nervosismo, cali d’attenzione e mal di testa sono all’ordine del giorno.

È importante che il rientro avvenga gradualmente, in modo tale da non sentire eccessivamente le conseguenze negative in seguito al forzato abbandono del relax. Gli studiosi consigliano di ritornare qualche giorno prima dal rientro sul posto di lavoro, così da iniziare a riprendere le vecchie abitudini.

Fate sport. Andare al lavoro con la bicicletta, fare lunghe passeggiate o intraprendere attività tipo yoga, pilates e thai-chi-chuan – o simili – aiutano ad attenuare il trauma e lo stress del rientro post estate.
Accompagnate l’attività fisica con una “dieta” equilibrata. È normale prendere qualche chilo durante le vacanze, per questo un’alimentazione equilibrata con cibi salutari non può che farvi bene.

Non solo per gli adulti, questi consigli valgono anche per bambini e ragazzi, che dopo quasi tre mesi di vacanze devono affrontare un faticoso rientro a scuola. Aiutateli a prepararsi facendo fare loro i compiti estivi, riabituandoli a stare sui libri. Scandite la loro giornata in modo diverso: introducete prima dei momenti ludici attività tipiche dell’ambiente scolastico, leggere un libro o fare un disegno è già qualcosa.

Come riprendersi dopo le vacanze? Non c’è un rimedio magico preciso, non esiste un antidoto. L’importante è, anche se gli impegni sono tanti, non dimenticare di dedicare del tempo a se stessi.

[Credit: ultimenotizieflash.com]

Yogurt e tè: la colazione ideale per affrontare l’inverno

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Con l’arrivo dell’inverno è molto più facile ammalarsi, e il raffreddore è sempre dietro l’angolo. Bisogna, dunque, fare il possibile per salvaguardarsi, cominciando dalle abitudini alimentari.
Al mattino, ad esempio, provate a dimenticare ogni tanto la classica colazione costituita da caffè e croissant, e preferite yogurt e tè verde. Oltre ad essere ottimi amici per la linea, vi aiuteranno anche a resistere alle basse temperature.

Lo yogurt è un alimento probiotico. Tra i benefici associati a questi batteri buoni troviamo, per esempio, l’equilibrio e il potenziamento della flora batterica e il miglioramento dell’assorbimento intestinale. Il corretto funzionamento del sistema immunitario infatti, dipende per il 60% da una regolare e sana attività intestinale.
Inoltre, lo yogurt limita la formazione di tossine nell’intestino che servono per resistere all’attacco dei batteri cattivi, principali responsabili di infiammazioni.

Al posto del caffè invece, si consiglia l’assunzione del tè verde. Esso infatti è ricco di antiossidanti, che mantengono ad un ottimo livello l’attività di neutralizzazione naturale dei radicali liberi e stimolano il sistema immunitario.

Inoltre, con la fragranza Eau Parfumée au Thé Vert di Bulgari, che rende omaggio al tè verde giapponese, è possibile amplificare i benefici. La sua azione rigenerante risveglia i sensi e ha buoni effetti anche sulla psiche. Nelle giornate più fredde potete spruzzarvene un po’ sul corpo, in modo da essere pronte a sfidare il gelo invernale e ad affrontare la giornata con più grinta.

Dormire nudi fa bene. Alla salute, alla felicità, all’amore

Un sensazione magica e inimitabile, una brezza leggera che sfiora la pelle, un delicato senso di levitazione: dormire è meraviglioso, ma ci sono tanti modi per farlo. Alcuni di questi, tuttavia, sono vantaggiosi per la nostra salute. Secondo uno studio pare infatti che dormire nudi sia il modo più salutare per farlo, non solo per ricaricare le pile, ma per numerosi altri benefici.

Il New York Times riporta che dormire nudi e quindi a temperature più fredde è collegato al miglioramento del nostro metabolismo, all’abbassamento dei livelli di zucchero nel sangue e anche alla prevenzione del diabete di tipo 2. Cos’altro serve?
Beh, sapere che dormire nudi permette anche che, tra strati e strati di tessuti e lenzuola, il nostro corpo non venga a contatto con batteri nocivi.

E cosa del nostro umore? Spogliarsi prima di andare a letto, vuol dire lasciare fuori di lì tutti i problemi e i pesi del giorno, per dedicarsi a un momento esclusivamente proprio. Tra quelle lenzuola, dopo, ci si sente più liberi e leggeri. E la scienza dichiara anche che dormire nudi ha tutti questi effetti positivi, perché la produzione di cortisolo nel corpo, in questo modo, è più stabile. Il cortisolo è il complesso chimico che il nostro corpo produce che può avere effetti negativi se prodotto in eccesso, causando un aumento di ansia, desiderio, aumento di peso e molto altro ancora. Riposare a temperature quanto più vicine all’ambiente, manterrà i livelli di cortisolo nel nostro corpo, assolutamente nella media.

E immaginate come andreste a dormire ogni sera, trovando il vostro partner nudo tra le lenzuola? Beh non devo dirvelo io. Pelle a pelle, felicità contro felicità: un’arancia sbucciata è assolutamente più appetitosa di una che ancora no. Così più sesso, più leggerezza, meno ansie e problemi, più energia, riposo e serenità.

E pensare che basta solo spogliarsi prima di saltare sul materasso.