lunedì, 25 Novembre 2024

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Consigli e notizie su come stare bene e rilassarsi all'insegna del benessere

Quanto può influire un lavoro sedentario sulle nostre condizioni di salute?

Lavoro in ufficio

Chi svolge un lavoro sedentario, e occupa la stessa postazione per più di otto ore, va’ incontro ad una serie di conseguenze anche gravi. Gli studi svolti sulla questione “lavoro sedentario” evidenziano problematiche come: incremento del rischio di diabete, aumento del livello dei trigliceridi nel sangue, e, dunque, aumento del rischio di infarti e di malattie cardiache. Inoltre, anche la work station, ovvero, la postazione, o meglio, la seduta del lavoratore può diventare un problema reale per la colonna vertebrale. Non tutti hanno la fortuna di aver sviluppato durante la crescita una postura corretta, quindi, per coloro che non riescono a mantenere naturalmente una posizione corretta, con cosce in posizione parallela al suolo e ginocchia piegate ad angolo retto, gli specialisti consigliano l’utilizzo di uno schienale caratterizzato da un supporto, che faccia da sostegno al tratto lombare.

I mali da ufficio più comuni sono rappresentati da malattie articolari, dolori al collo e alla schiena, causati, infatti, da una seduta sbagliata, dopo ore ed ore trascorse davanti al monitor di un computer. Gli specialisti sottolineano la responsabilità della sedia utilizzata in ufficio, inadeguata per trascorrere lunghe giornate lavorative, in quanto peggiora i problemi di salute. Infatti, le migliori sedie per ufficio che aiutano a mantenere una postura corretta, sono le sedie ergonomiche senza schienale, adatte a prevenire problemi per la colonna vertebrale, e, inoltre, il peso non avviene sulle ginocchia ma sulla parte anteriore della gamba. Altra soluzione vincente è rappresentata dal pallone terapeutico, perché oltre a far sviluppare una seduta corretta, stimola la muscolatura paravertebrale, infatti, risulta essere la soluzione ideale per le persone più giovani.

Ma cos’altro possiamo fare per limitare i mali e i danni? Beh, è molto semplice quanto complicato, per difficoltà di organizzazione e per mancanza di buona volontà! Infatti, i medici raccomandano movimento e attività fisica, per limitare i danni causati al corpo dall’assenza totale di moto durante la giornata. Ma buone notizie per i più pigri arrivano da studi recenti, svolti da un gruppo di ricercatori australiani e americani, secondo cui è possibile rimediare ai danni causati dall’inattività con pochissimo impegno e fatica!

Come? Alzandosi più volte durante la giornata lavorativa e fare piccole camminate all’interno dell’ufficio: magari dirigendosi verso la stampante, telefonare stando in piedi e passeggiando avanti e indietro; insomma, si esige veramente il minimo sforzo! Inoltre, secondo tali studi il solo sforzo di alzarsi dalla sedia comporta che il metabolismo umano brucia il doppio delle calorie, e uno sforzo energetico non indifferente da parte dei muscoli. Dunque, la soluzione migliore per mantenersi in salute è svolgere un’attività fisica che risulti a piccole dosi ma che sia frequente nel corso della giornata, evitando sforzi, attività intense, stancanti e che durano ore a fine giornata.

Dormire bene: ecco gli errori da non commettere

Dormire bene significa riposare per almeno nove ore a notte: solo così è possibile affrontare al meglio una nuova giornata. Tuttavia esistono alcuni errori che molti di noi commettiamo e che andrebbero assolutamente aboliti se si desidera godere in pieno del sonno notturno. Ma di cosa stiamo parlando nello specifico? Scopriamolo insieme e vediamo quali sono gli errori comuni da evitare per dormire bene.

Innanzitutto sono da bandire il caffè e qualsiasi altra bevanda a base di caffeina. Perché? Perché la caffeina è un’eccitante naturale e di conseguenza impedisce il rilassamento di corpo e mente. Il consiglio è di limitarne il consumo o se possibile, di escluderlo totalmente. In particolare, evitate di assumere il caffè durante le ore pomeridiane e ovviamente, in prossimità della sera.

Un altro errore da non commettere se si desidera dormire bene, riguarda gli spuntini fatti dopo cena.
Questa cattiva abitudine pregiudica seriamente il vostro sonno, come anche la vostra dieta. Assumere cibo poco prima di coricarsi, sollecita il metabolismo e forza l’intestino e lo stomaco a tenere ”attivo” il vostro organismo.

Qualcuno potrebbe perfino pensare che bere bevande alcoliche di sera aiuti a rilassarsi e dunque a dormire meglio. Assolutamente sbagliato, ecco un altro errore che non dovete commettere per dormire bene. L’alcol, è vero che aiuta ad addormentarvi, ma riduce la fase REM considerevolmente, privandovi di un corretto e piacevole riposo.

Un errore da non tralasciare per dormire bene, è anche quello di andare a letto in orari diversi. Il corpo è dotato di una sorta di “orologio interno” che amministra il sonno e il riposo, pertanto è bene non danneggiarlo e seguire una routine.

Infine, stare troppe ore d’avanti al computer o alla tv è un’altra cattiva abitudine che compromette seriamente il riposo notturno. Infatti, la luce generata da questi dispositivi, intacca la produzione di melatonina, sostanza essenziale per un corretto riposo.

Correre rende creativi, lo afferma una ricerca (FOTO)

credits photo: 3thirdsystem.wordpress.com

Correre fa bene, questo è un dato di fatto. Aumenta la resistenza, aiuta a tenere sotto controllo il peso e la pressione sanguigna e contribuisce anche a migliorare il nostro umore, permettendoci di sfogare la rabbia e lo stress della giornata. Ma c’è anche un altro beneficio che una sana corsa produce: aumenta la creatività.

Ad affermarlo è una ricerca internazionale commissionata da Brooks Running che, nell’occasione del Global Running Day del 1 giugno, ha intervistato ben 7000 persone appassionate di corsa provenienti da ogni parte del mondo. Il risultato è stato chiaro: 6 persone su 10 afferma che correre aiuta a schiarirsi le idee e a trovare un modo creativo per risolvere i problemi quotidiani.

Insomma, correre da una svolta alla propria giornata, la migliora. Ed è per questo che la maggior parte, il 97% degli intervistati, preferisce farlo di mattina. In questo modo si riesce a ricevere la carica giusta per affrontare ogni tipo di problema e fatica. In particolare il 60% delle persone riscontra una maggiore energia nell’affrontare gli impegni lavorativi, il 44% avverte un miglioramento in termini di autostima e umore, il 26% si sente più tonico e reattivo quando corre.

credits photo:  ansa.it
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Susana Pezzi Rodriguez, Communications Manager di Brooks Italia, ha affermato: “i risultati della ricerca ci confermano quello che da tempo già sappiamo, cioè che correre ha il potere di cambiare la vita delle persone. Non a caso la filosofia alla base del nostro brand è Run Happy: la corsa vista non come performance ma come attività che fa bene all’umore, alle relazioni e alla vita”.

credits photo: ansa.it
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Altri dati sono emersi dalla ricerca. Solo al 4% delle persone piace correre in città, il resto preferisce spostarsi altrove: il 49% al mare, il 30% in campagna e il 17% in montagna. Più della metà degli intervistati ha iniziato a correre da autodidatta e molti, dopo la corsa, condividono le loro performance sui social. A fare da sottofondo alla corsa ci pensa la musica. Cuffiette alle orecchie, gli stili più amati sono, in ordine, il rock, la musica dance e il pop. Infine le più attive sembrano essere le donne: sono 6 su 10. La maggior parte di loro va a correre senza nessun make-up e indossa il reggiseno sportivo anche durante la giornata.

Proteggere i tatuaggi dal sole, ecco come fare

Credit: www.mbamutua.org

Curare i propri tatuaggi dovrebbe essere una procedura da seguire tutto l’anno, anche se il momento di massima attenzione si dovrebbe avere durante l’estate.

Perché i raggi del sole sbiadiscono i colori e fanno “appassire” le nostre meravigliose tele su pelle, oltre ad avere un impatto piuttosto importante sul derma che è venuto a contatto con l’inchiostro. Spesso si è sentito, anche in tv, quanto sia rischioso esporre i tattoo al sole senza protezione, e non possiamo negarlo, anche senza sapere gli effetti reali sul lungo termine.

In ogni caso è consigliabile, se non obbligatorio, usare sempre la crema solare, almeno durante i tre mesi più caldi dell’anno e specialmente se si va al mare. In spiaggia e in montagna la protezione è obbligatoria e non vogliamo sentire scuse.
Il discorso, poi, si fa più importante se parliamo di tatuaggi freschi di studio. È risaputo che i tatuaggi appena fatti non possano entrare in contatto con sole, cloro, sabbia, sudore e sale per almeno due o tre settimane – in base alla grandezza e al tipo di lavoro fatto – e quindi non è per niente auspicabile farsi marchiare con l’inchiostro prima della partenza verso l’attesissimo mare.

Per quanto riguarda l’abbigliamento, c’è solo una parola da tenere in conto: cotone. Questo, infatti, protegge dal sole e lascia respirare la pelle, dando la possibilità al tattoo di guarire in sicurezza.
Il consiglio finale rimane comunque quello di evitare di esporre il tatuaggio al sole per troppo tempo, seppur con la crema solare, in caso contrario abbondate con la lozione in modo di averlo sempre riparato.