venerdì, 5 Dicembre 2025

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Tendenze, tagli e styling. Tutto quello che c'e da sapere sui capelli

Granny Hair: quando il grigio diventa un must (FOTO)

Se sia stata Cara Delivingne, Kate Moss o Rihanna a lanciare la nuova tendenza della stagione non ci è dato saperlo, fatto sta che tutte e tre (e molte altre) sono state prese a modello da diverse ragazze, che hanno presentato le loro foto con il nuovo colore di capelli al loro parrucchiere di fiducia.

Come forse avrete potuto notare in televisione, sulle copertine, sui cartelloni e in mezzo alla strada, il grigio è il nuovo colore più originale dell’anno.
Che sia chiaro, scuro, tendente al verde, al viola o all’azzurro, portare i capelli ispirandosi alle proprie nonne sembra essere il gesto più ricercato per farsi notare e sentirsi straordinariamente alla moda.

Jean Paul Gaultier è stato uno dei primi a sfruttarlo sulle passerelle, mixandolo alle acconciature classiche ed eleganti della tradizione. Anche alcune delle icone del grande schermo hanno abbandonato l’idea di continuare a tingersi i capelli per nascondere la ricrescita grigia, sopratutto perché il viaggio attraverso il cambiamento caratterizza la nostra società da tempi immemori ormai.
Alcuni psicologi sostengono sia addirittura un movimento che, più che un inno alla bellezza – malgrado il tempo che scorre tiranno – sia un messaggio per combattere la dittatura dei capelli sempre tinti.

Molte le star che si sono lasciate ispirare personalizzandolo a loro modo, e che hanno convinto altrettante ragazze a fare un passo verso l’old style.

Vogliamo però ricordarvi che per ottenere un risultato soddisfacente è necessario decolorare i capelli o comunque partire da una base molto chiara. Questo tipo di pratica è inoltre consigliato su tagli corti, poiché il capello lungo già di per sé risulta essere più impegnativo da curare. Bisognerebbe poi recarsi in salone almeno una volta ogni dieci giorni per riprenderlo e, infine, usare dei prodotti appositi per non farlo ingiallire.

Prima di passare al grigio, comunque, è meglio richiedere la consulenza di un esperto che saprà consigliare la tonalità giusta anche in base all’incarnato e al tipo di risultato che si vuole ottenere.
Meglio, in ogni caso, attenersi alle sfumature argento o platino per un tocco più fresco e intrigante.

Capelli, viva il caschetto (FOTO)

www.marieclaire.it/

Volete stupire tutti con un nuovo taglio di capelli da sfoggiare la notte di Natale? Siete stanche dell’aspetto dimesso delle vostre chiome? L’inverno ha in serbo per voi una fantastica alternativa ai soliti tagli corti o alle lunghezze pari: il caschetto, meglio se con la frangia. Scettiche? Basta guardare qualche fotografia delle ultime tendenze per apprezzare la novità.
Avete timore di osare? I capelli ricresceranno naturalmente, per cui mettete da parte la paura del cambiamento e prendete appuntamento dal parrucchiere.

Il primo dato da considerare è che quasi tutti i tagli che prevedono la lunghezza media sono un paracadute per chiunque abbia qualche difettuccio al viso. Come un naso importante, una mascella prorompente o le orecchie a sventola. Le chiome medie accarezzano i tratti del viso, addolcendoli, ecco perché il caschetto è il taglio preferito da chi ha superato l’età giovanile e vuole mascherare qualche piccola imperfezione del volto. Questo però non vuol dire che si tratti di una acconciatura adatta solo a chi è avanti con l’età: il caschetto, nella versione lunga, corta o con la frangia, si adatta a tutte noi. Provare per credere.


Cosa ne pensate di queste immagini? Siete pronte a cambiare radicalmente testa? Ricordate che il caschetto si presta a varie asciugature: va bene liscio, mosso e anche riccio, sta a voi decidere quale versione preferire.

Capelli, ogni quanto dobbiamo lavarli?

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Il punto debole di ogni donna? Sono sicura che la maggioranza risponderebbe: ‘i capelli‘. Si, perché possono essere biondi, bruni, ricci, lisci, afro: li vogliamo sempre come ce li ha qualcun altro. Questa è una verità immutabile, per cui tanto vale non applicasi troppo. Ovviamente il concetto va preso assolutamente alla leggera e non riguarda di certo la pulizia del capello, che è una cosa da fare frequentemente, anche se con la dovuta moderazione.
Perché anche se capita spesso nella vita di imbattersi in gente che potrebbe produrre olio extravergine spremendo le proprie chiome, è altrettanto frequente incontrare chi fa della pulizia una vera e propria mania, lavando i capelli in maniera ossessiva. Come accade per tutte le cose, anche la detersione del capello va eseguita in maniera precisa, e soprattutto, osservando determinate tempistiche.

Il capello va lavato quando è sporco, ci mancherebbe, ma buttarsi con la testa sotto l’acqua ogni sacrosanto giorno può essere davvero nocivo. Anzitutto dobbiamo considerare il fatto che lo shampoo è pur sempre un prodotto chimico realizzato in laboratorio e che il più delle volte nonostante diciture ‘BIO’ e etichette di colore verde, di naturale ha poco o nulla.
Ogni detergente possiede una quantità considerevole di tensioattivi, ovvero sostante chimiche che servono per esplicare l’attività di detersione. Senza considerare il fatto che anche l’uso smodato del phon provoca danni tremedi alle fibre capillari, bruciandole.
Le nostre bellissime estremità andrebbero lavate due volte a settimana, non di più, specie se i capelli sono particolarmente lunghi. Lo shampoo troppo frequente può danneggiare l’aspetto dei capelli in maniera considerevole, rendendoli stopposi e difficili da riordinare.

Lo sporco dei capelli altro non è che sebo prodotto dalle ghiandole sebacee presenti nel cuoio capelluto, ecco perché lo shampoo va eseguito massaggiando delicatamente la cute in modo da pulirla a fondo. I capelli sono diversi a seconda della provenienza: i curly, o addirittura gli afro, si sporcano meno velocemente rispetto agli altri perché il capello ha un percorso poco lineare che impedisce al sebo di essere visibile. Per questa ragione i capelli ricci potrebbero essere lavati anche solo una volta a settimana, specie considerando il fatto che per lo styling sono necessarie alcune ore. Va da se che chi ha i capelli lisci come spaghetti debba prendere almeno 2 o 3 appuntamenti settimanali con shampoo e phon. Non di più.

Capelli, la lunghezza è scritta nel DNA

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L’ultima volta che ho tagliato i capelli corti era il 1998, l’anno in cui uscì nelle sale ‘Titanic’ e in cui io, da innamorata cotta di Leonardo Di Caprio, decisi di voler andare a vedere lo spettacolo ogni giorno. Fino alla fine della programmazione. Un altro ricordo che ho, non troppo pallido devo ammetterlo, è di me che piango nella sala buia del cinema: certo, il film era commovente, ma le lacrime scendevano lente ogni volta che mi toccavo i capelli sulla nuca. Erano cortissimi, quasi a spazzola, e ogni volta che me ne ricordavo mi veniva voglia di annegare come Jack Dawson. Senza considerare quello che poi capitò nei giorni successivi: il bidello della scuola mi rincorse credendomi un maschio ‘infiltrato’ nel bagno delle femmine e il cassiere del bar si rivolse a me chiamandomi ‘ragazzino’. Beh, è stato proprio in quei giorni che ho deciso che avrei lasciato crescere i miei capelli fino alle caviglie, e ancora oggi sto cercando di raggiungere un traguardo vecchio di quasi 18 anni.

Ma finalmente ho capito perché le mie chiome, con cui ho un rapporto di odio e amore a seconda delle circostanze, hanno cominciato a fregarsene dei miei sogni all’altezza del seno: pare che tu possa sbatterti quanto ti pare ma che la lunghezza dei capelli dipenda dalla genetica. Ecco spiegato tutto.
Per anni non sono riuscita a comprendere il perché di tanta indolenza; adesso ho capito che la colpa non è mia, della mia condotta e delle mie abitudini, ma del mio corredo genetico. Hai voglia di mettere maschera, balsamo e cristalli liquidi: se non possono più crescere non cresceranno. A prescindere dal tuo grado di dedizione.

Se la cosa vi sembra strana provate a considerare il fattore provenienza: gli asiatici hanno capelli lunghissimi, gli indiani altrettanto e gli africani hanno capigliature visibilmente più corte di tutti gli altri.
Se il limite massimo è determinato dal corredo genetico, è altrettanto vero che ci sono anche altri fattori ad influenzare la crescita delle chiome, come l’alimentazione, lo stile di vita e gli ormoni. Ma da oggi me ne infischio.