mercoledì, 17 Dicembre 2025

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Prossimi film al cinema: Tuo, Simon, recensione in anteprima

Prossimi film

Prossimi film in programma? Tuo Simon che esce il 31 maggio.

Giusto giusto ieri c’era l’anteprima, e vi ho preso parte. Adoro il cinema, mi piace davvero un sacco: le luci che si spengono gradualmente e lo schermo che s’illumina.

Tornando a noi: gran cosa le anteprime. Mi piacciono e per la maggior parte ho a che fare con bei film che poi recensisco volentieri.

Come ogni volta ho guardato prima il trailer, giusto per vedere cosa mi aspettava (e per raccontarlo a mio marito), ma il guaio dei trailer recenti è che ci sono un sacco di spoiler. Quindi attenzione: questa recensione non contiene spoiler.

Prossimi film al cinema: Tuo, Simon

Simon ha 17 anni e una vita perfetta: amici che conosce da sempre super affiatati, scuola tranquilla e una famiglia perfetta.

Ma Simon ha un segreto, che ovviamente non confessa perché crede che altrimenti tutto cambierebbe.

Inizia a scriversi segretamente con qualcuno in rete ma viene scoperto da un bullo che lo ricatta.

Per non vedere il suo segreto spiattellato, Simon cede al ricatto, incasinando la vita dei suoi amici e mentendo a tutti.

Suo malgrado Simon sarà messo di fronte ad una dura prova…

Prossimi film al cinema: Tuo, Simon, recensione in anteprima

E’ un film scorrevole e divertente, che tratta un tema molto delicato. Forse guardandolo penserete che riguardi solo un certo genere di persone. In realtà riguarda tutti noi, tutti abbiamo un segreto che manteniamo perché abbiamo il timore del giudizio degli altri.

Si viene tenuti sulle corde, durante il film, perché non si sa fino alla fine chi sia il misterioso corrispondente di Simon.

Molto sentito il tema del bullismo a diversi livelli: qualunque sia il motivo non va mai bene.

E questo film ci insegna che i segreti non distruggono solo chi li detiene ma anche chi ci sta intorno, sovente si raccontano troppe bugie per mantenerli.

Così Simon scopre che la cosa peggiore non era cosa sarebbe successo se fosse venuto fuori il segreto ma ciò che ha fatto per mantenerlo. La verità, delle volte, fa meno male di una bugia.

Decisamente vi consiglio di guardarlo.

Tuo, Simon – trailer

Parole giapponesi nella lingua italiana, bellissime ma intraducibili

Parole giapponesi nella lingua italiana

Parole giapponesi nella lingua italiana, bellissime ma intraducibili.

Hanno un significato profondo e sono di uso quotidiano, la particolarità sta proprio nel fatto che non si possono esprimere con un solo termine.

Scopriamo quali sono.

Parole giapponesi nella lingua italiana: le espressioni intraducibili

Ecco qualche parola giapponese che non possiamo tradurre con un singolo termine:

  • Itadakimasu, ricevere con umiltà il cibo, è una sorta di ringraziamento. Viene tradotto con buon appetito ma in realtà non è la stessa cosa.
  • Otsukaresama, con questo termine si ringraziano le persone che hanno dimostrato un grande impegno nello svolgere i propri compiti.
  • Komorebi, indica la luce del sole che filtra attraverso le foglie degli alberi.
  • Komeroshi indica il vento freddo che inizia a soffiare quando l’inverno sta per arrivare.
  • Shinrin-yoku, relax nella foresta, cercare un luogo tranquillo fra gli alberi per meditare.
  • Yugen indica le capacità misteriose che non possono essere descritte a parole
  • Shoganai è usato per indicare le cose inevitabili.
  • Wabi-sabi è una parola giapponese che indica la bellezza imperfetta, impermalente e incompleta.
  • Shibumi indica una bellezza poco appariscente, raffinata.

Parole giapponesi nella lingua italiana: i termini curiosi

Questi invece sono alcuni termini giapponesi curiosi:

  • Bakku-shan ovvero una ragazza bellissima da dietro ma non da davanti
  • Kyoikumama ossia madre che crea pressione sui suoi figli perché a scuola raggiungano ottimi risultati.
  • Age-otori ovvero un termine giapponese che indica l’apparire meno belli dopo essersi tagliati i capelli.
  • Hanami un classico della lingua giapponese, indica la millenaria usanza giapponese di godere della bellezza della fioritura degli alberi, in particolare di quella dei ciliegi.
  • Irusu, fingere di non essere in casa quando qualcuno bussa alla porta.
  • Tsundoku, l’atto di comprare un libro e lasciarlo lì, non letto, spesso impilandolo sopra altri libri non letti.
  • Ikigai, la cosa che ci dà forza di svegliarci ogni mattina

Ce ne sono davvero tantissime! E’ bellissimo scoprire queste terminologie che non possiamo tradurre con una sola parola e hanno significati tanto profondi.

Conoscete altri termini?

Ikigai, l’arte della felicità giapponese: istruzioni per l’uso

News Berlusconi: Severino annullata, non è più incandidabile

News Berlusconi

News Berlusconi: Silvio è stato riabilitato, perciò è di nuovo candidabile. Questa nuova sentenza cancella a tutti gli effetti della condanna subita nell’ambito del processo sui diritti Mediaset nel 2013.

Il tribunale di sorveglianza di Milano ha riabilitato Berlusconi che ora si può nuovamente candidare.

News Berlusconi: un’ottantunenne alla riscossa.

Silvio Berlusconi ce l’ha fatta. 81 anni, processi, condanne, sospetti e affari sospetti non sono bastati. La Severino è stata annullata e lui è libero di ripresentarsi per l’ennesima volta alle elezioni.

Se quindi si dovesse andare a votare Berlusconi avrebbe il diritto di presentarsi alla Camera dei deputati o al Senato della Repubblica.

E’ un ipotesi non troppo lontana: ora Silvio non ha più bisogno di Salvini, quindi lasciato lui cade il governo e si torna alle elezioni.

News Berlusconi: l’istanza riuscita

Gli avvocati Franco Coppi e Niccolò Ghedini, avevano depositato nella cancelleria al settimo piano del palazzo di giustizia l’istanza con la richiesta firmata dal loro assistito.

Ne aveva diritto visto quattro giorni dalla scadenza dei tre anni che la legge prevede che debbano trascorrere dalla espiazione completa della pena prima che si possa presentare la domanda, termine appunto che cadeva l’ 8 marzo scorso.

Silvio era stato condannato definitivamente per frode fiscale il primo agosto 2013 dalla Corte di cassazione che ha confermato la sentenza emessa dalla Corte d’appello di Milano nel processo relativo ai diritti tv Mediaset.

News Berlusconi

La legge Severino stabilisce  che un condannato nelle condizioni in cui lui si trovava non è candidabile per i sei anni successivi a una sentenza di condanna superiore ai due anni passata in giudicato. m

Ma il codice penale prevede che si ottenga la riabilitazione qualora abbia «adempiuto le obbligazioni civili derivanti dal reato», ad esempio aver risarcito il danno, come è avvenuto.

Sfortunatamente tutti conosciamo il soggetto, tutti lo abbiamo visto a più riprese: candidato e condannato.

E tutti sappiamo per quali motivi Berlusconi è tanto temuto.

Si ricandiderà? Certo che sì, ma gli anni sono passati, il popolo sta cambiando e Silvio non sta certo ringiovanendo.

Mancinismo test: quanto siete mancini?

Mancinismo test

Mancinismo test: quanto siete mancini? Magari siete esclusivamente mancini, o destromani o se siete fortunati entrambi. Ma se pure non usate la mano sinistra non sottovalutate il latente mancino che è in voi.

Michelangelo era mancino, eppure usava la destra, non per sua scelta ma per una questione di pregiudizio, Lo ha scoperto l’esperto di medicina nell’arte Davide Lazzeri, che ha confrontato il tratto impresso nelle opere di Michelangelo, a seguito di alcuni studi sull’artrite che affliggeva le mani dell’artista. Sono stati inoltre rinvenuti dei testi di un suo assistente in cui egli rivela che il suo maestro è mancino.

Essendo però i mancini vittima di pregiudizi, all’epoca, preferivano usare la mano destra.

Mancinismo test: perché si nasce mancini?

Bella domanda, se lo chiedono tutti da tempo immemore. Si tratta del cervello? Un emisfero prevale sull’altro? La risposta è nel midollo spinale? Boh. Potrebbero esser tutte, o nessuna di queste.

Allora perché i destromani sono più diffusi dei mancini? Questa risposta può esser spiegata dal contesto sociale, in proposito Daniel Abrams, assistente alla McCormick School of Engineering and Applied Science ha detto “Più l’animale è sociale e ha una maggiore considerazione della cooperazione, più la popolazione generale tenderà verso un lato”.

Mancinismo test: quanto siete mancini?

Un semplice test per identificare un mancino è chiedergli di applaudire, chi è mancino tende a battere la mano sinistra sulla destra, perché la mano attiva è quella dominante.

Se lo facciamo con un destromane il movimento sarà al contrario. Questo test però non ci fornisce il “grado di mancinismo” che è in ognuno di noi (visto che possediamo tutti due emisferi cerebrali).

Questi due siti https://www.focus.it/scienza/scienze/qual-e-la-tua-lateralita http://braintest.sommer-sommer.com/it/ vi propongono due test, uno in cui scoprirete la vostra percentuale di mancinismo ed uno per scoprire quale emisfero usate di più.

Nel test di lateralità, elaborato da Focus con la Prof.ssa Raffaella Rumiati, si misura il lateralismo con una misura che può variare da -100 (completamente mancino) a +100 (completamente destro).

Il test si svolge attribuendo un punteggio ad ognuna delle attività proposte a seconda della mano che si usa (2 se se ne usa solo la destra o la sinistra ed 1 se è indifferente). Alla fine è indicato il calcolo da fare per conoscere la percentuale di mancinismo.

Nell’altro test si devono osservare parole e figure, fare qualche esercizio di logica e d’intuito ed infine si scopre quale emisfero si usa di più.

E voi, quanto siete mancini?