mercoledì, 17 Dicembre 2025

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Napolitano fuori pericolo, odio ed insulti sui social

Napolitano

Napolitano fuori pericolo: ma sui social esplode l’odio.

Ripresa incredibile per l’ex presidente della Repubblica che si trova però ora contro un muro d’odio. Perchè il popolo non lo ama?

Napolitano fuori pericolo dopo l’intervento

E’ stato ricoverato per un dolore al torace all’ospedale Santo Spirito poi è stato trasferito al San Camillo, dove alle 22 di ieri sera è entrato in sala operatoria per uscirne quattro ore dopo.

L’operazione è andata bene e l’ex presidente fa deboli progressi. E’ sveglio e respira da solo.

Il professor Francesco Musumeci, il cardiochirurgo che ha operato Napolitano per un problema all’aorta e che già a fine operazione si era detto “molto soddisfatto per il decorso” spera in un completo recupero.

Napolitano, 93 anni, “fa passi da gigante, merito della sua ottima tempra”.

Napolitano fuori pericolo: odio ed insulti sui social

Ci si trova ora davanti ad una scottante faccenda: il popolo si riversa sui social per gridare l’odio verso l’ex presidente.

Il capo della Polizia, Franco Gabrielli, ha conferito con il deputato pd Michele Anzaldi circa una lettera da lui scritta lettera per denunciare la violenza sul Web contro il presidente emerito.

“Il presidente emerito Giorgio Napolitano – ha scritto Anzaldi nella lettera a Gabrielli – sta affrontando in queste ore una difficilissima condizione che riguarda la sua salute, sottoposto a un delicatissimo intervento al cuore. Purtroppo, l’imbarbarimento della nostra società fa registrare su social network e siti insulti e auspici di morte rivolti al presidente Napolitano. Siamo ben al di là di ogni più estesa interpretazione dell’inviolabile principio di libertà di espressione”.

Sul web sono difatti comparsi auguri di morte ed insulti.

Anzaldi ha detto in proposito: “Commenti inumani che cadono tra l’altro in una giornata simbolo della nostra democrazia e che sono stati ripresi dagli organi di informazioni. Per il barbaro linguaggio usato andrebbero quanto meno rimossi. Purtroppo, invece, la rete appare una sorta di zone franca dove tutto appare lecito. Non è difficile immaginare che quella stesse affermazioni pronunciate de visu avrebbero per la legge ben altra valenza e ben altre conseguenze”.

Napolitano fuori pericolo: i commenti in rete

“Chi ha calpestato la Costituzione e svenduto la sovranità popolare non merita alcuna onorificenza”.

“Napolitano se n’è sempre fregato del popolo italiano. Perchè a me dovrebbe fregare qualcosa del suo stato di salute…”.

“#Napolitano dovremmo provare dispiacere per lo stesso delinquente che ha continuato l’opera di insabbiamento della #terradeifuochi? Ma per cortesia”.

“Non ho mai augurato la morte a nessuno/a #napolitano ricoverato d’urgenza ! Mi sarei fatto schifo da solo…! Ma….Consentitemi una battuta molto cattiva….Domani si festeggia anzi festeggiano…La #liberazione…Chissà…..”.

Ma la domanda è: perché tutto questo odio?

La motivazione potrebbe risiedere nel fatto che da tempo si sospetta una posizione dell’ex presidente nell’accordo stato-mafia ed in alcuni fatti tragici avvenuti che hanno coinvolto due famosi magistrati (ovviamente son solo ipotesi). Si sa per certo che le prove in merito, a suo carico, son state distrutte, ma a tutti rimane il sospetto che Napolitano abbia molti scheletri nell’armadio, che se ne andranno con lui a tempo debito.

Apertura gratuita musei: ogni prima domenica del mese

Apertura gratuita musei

Apertura gratuita musei: ogni prima domenica del mese, musei, monumenti e siti archeologici sono gratis.

Oltre 450 tra musei, siti archeologici e monumenti hanno aderito al decreto Franceschini, in vigore dal 1° luglio 2014, che stabilisce che ogni prima domenica del mese non si paga il biglietto per visitare monumenti, musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali dello Stato.

Elenco dei luoghi su http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_309444232.html

Apertura gratuita musei: domenica di cultura

#domenicalmuseo l’evento che ogni prima domenica del mese vi attende alla scoperta del patrimonio culturale nazionale.

Il prossimo appuntamento è il 6 maggio 2018.

Domande e risposte:

  • tutte le strutture sono gratis? Non bisogna confondere i musei civici, del comune ed i musei delle Fondazioni, spesso privati, con i musei statali o nazionali. I musei civici e nazionali sono gratuiti.
  • perchè alcune strutture non aderiscono? Molti musei o pinacoteche si reggono grazie al denaro incassato con i biglietti, senza tale provento chiuderebbero i battenti. Si auspica in futuro un maggior sostegno economico da parte dello Stato.
  • Vi saranno code? Si prevedono generalmente picchi di presenze tra le 11 e le 12 e tra le 15,30 e le 17. Quindi attenzione agli orari, specie ora che arriva l’estate.
  • E’ presente una guida gratuita in tutte le strutture? La struttura non è obbligata a mettere a disposizione una guida ma solitamente sono in loco.
  • Esistono ingressi a numero chiuso? Sì alcune strutture archeologiche per ragioni conservative dei reperti o perché i luoghi sono angusti scelgono gli ingressi gratuiti a numero chiuso
  • Anche le mostre sono gratis? Generalmente no specie quelle sostenute da investimenti economici.
  • Ogni prima domenica del mese gli orari dei musei variano? No sono gli stessi quindi attenzione alle tempistiche ed alle possibili code.

Buona domenica del museo a tutti!

Re Balbuziente, 92 anni dopo auguri alla regina

Re Balbuziente

Re balbuziente, l’avete conosciuto anche voi, non di persona ma attraverso il film Il discorso del re.

92 anni dopo auguriamo lunga vita alla regina Elisabetta, sua figlia.

Ebbene sì, Queen B. non demorde e festeggia con il regno quella che è stata una vita segnata da grandi eventi: il dramma personale del padre, la guerra, la corona, e poi scandali familiari, la morte di Lady D. e i nipoti che crescono (e sposano donne borghesi e divorziate pure!).

Elisabetta si è dovuta piegare ma non si è spezzata e se è dove sta ora lo deve anche a quel padre, balbuziente ed insicuro che però l’ha fatta arrivare alla corona.

Re Balbuziente: chi era

Giorgio VI nato a Sandringham il 14 dicembre 1895 e ricordato per sempre come il re balbuziente.

Suo padre, re Giorgio V, morì lasciando il regno al primogenito Edoardo che però non era minimamente interessato a regnare. A seguito della sua abdicazione, salì al trono Alberto, ovvero il secondogenito.

Alla sua morte nel 1952 è salita al trono la figlia Elisabetta II.

Re Giorgio VI era balbuziente ed il più di non l’ha scoperto guardando il film Il discorso del re diretto da Tom Hooper, dove uno spettacolare Colin Firth veste i panni di Alberto.

Lui così fermo e così fiero diventa insicuro davanti ad un microfono, ad una folla, per via del suo problema e si sente pertanto inadatto ad occupare il ruolo del padre.

La moglie decide di cercare discretamente aiuto e lo trova in Logue, un logopedista molto particolare. Il suo compito è preparare il re per il grande discorso.

Re Balbuziente, 92 anni dopo auguri alla regina

I colpi di cannone salutano il novantaduesimo compleanno della figlia di Giorgio VI. Parate e grandi festeggiamenti ma la regina è un po’ triste per la perdita di Willow, uno dei suoi amati cani.

Il nipote Harry fa un discorso toccante ed il figlio, Carlo, fa uno strappo all’etichetta reale ed addirittura la chiama “mamma”.

Una curiosità: la regina ha due compleanni: questo, il giorno in cui è nata ed uno ufficiale il secondo sabato di giugno che è il compleanno “ufficiale”.

Good save the queen!

Auguri!

Ricomincio da noi: trama e recensione

Costumi Belen Rodriguez: trend estivo 2018

Costumi Belen Rodriguez

Costumi Belen Rodriguez: trend estivo 2018 lanciato da lei e dalla sorella Cecilia.

Come già sappiamo le sorelle Rodriguez hanno lanciato la nuova collezione di costumi targati “Me fui”. Ha spopolato nel 2017 ed ora torna con una nuova collezione che detterà la moda mare 2018.

Vari indizi sui social, foto ammiccanti et voilà sono pronte a dettare il nuovo trend.

Costumi Belen Rodriguez: la linea Me Fui

Particolare il nome del bran vero? Me fui, spagnolo, tradotto in italiano significa me ne sono andata.

Le sorelline Rodriguez dicono di aver scelto questa frase perché fa pensare alle vacanze, alla voglia di viaggiare e di evadere.

Una meta lontana, esotica, il bacio del sole sulla pelle, un bikini sempre a portata di mano ed una lunga distesa di sabbia e mare fin dove lo sguardo si posa.

L’idea nasce durante un viaggio in Patagonia, passeggiando fra i negozi ed ammirando le stoffe. Lo scopo era ricostruire l’atmosfera di quel luogo: caldo, raggiante, bello e sensuale.

Largo quindi ai bikini, tanto adorati da Belen, ma anche costumi interi, i colori preferiti sono: il turchese, il blu, il rosso, il verde e il nero.

Costumi Belen Rodriguez: trend estivo 2018

E allora vediamolo questo trend 2018:

  • costume intero, torna in auge, sgambato stile anni ’90 da usare eventualmente anche body;
  • sportivo, da usare anche come top per quanto riguarda il pezzo di sopra, molto bene il top con fasce da allacciare sula schiena (occhio all’abbronzatura zebrata però);
  • bikini a triangolo, anche lui torna di moda, bene i drappeggi stile vintage o anche con i ruches. Spopolerò il velluto. Al mare? Così dicono;
  • con cintura stile Ursula Andress in Agente 007. Top a fascia e slip brasiliano per le vere bond girl;

Bene le fantasie a fiori e frutta, anche conchiglie, ma miscelati a pos e righe. Molto di tendenza il cachemire. Il nero non crolla mai ovviamente.

Su quale costume punterete questa estate?

Istagram Belen: incontro segreto con Fabrizio Corona