sabato, 20 Dicembre 2025

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Notizie e tendenze sulla società, sul costume, sull’opinione pubblica e sul cambiamento generazionale

Buon compleanno Sabrina Ferilli (FOTO)

photo credits: fiano romano.org

Sabrina Ferilli spegne oggi 52 candeline. Nata a Roma, sotto il segno del cancro, da padre romano e mamma casertana. Si diploma al liceo classico Orazio e inizia presto, seppur con parti secondarie, la sua carriera di attrice.

Tante le pellicole e le serie televisive che l’hanno vista protagonista ed attraverso le quali ha conquistato il cuore degli italiani con ironia e simpatia. Tra queste: la serie tv Commesse, Tutta la vita davanti di Paolo Virzì ed il Premio Oscar: La grande bellezza, di Paolo Sorrentino.
Romanista accanita e donna ricca di autoironia, la Ferilli ha sempre apprezzato imitazioni e parodie di comiche, come Virginia Raffaele e Francesca Reggiani.

Nel 2003 ha sposato, dopo un lungo fidanzamento, Andrea Perone. Il matrimonio, però, ha avuto durata breve e nel 2005 i due hanno divorziato.
A gennaio del 2011 ha sposato, in gran segreto, Flavio Cattaneo. I due sono uniti in matrimonio da ormai 5 anni e nonostante la loro relazione sia consolidata, cercano sempre di evitare giornalisti e paparazzi pronti ad immortalarli in momenti di vita privata.

Frizzante, spiritosa e divertente sul set e fuori. Non ha mai assunto atteggiamenti da grande diva, mantenendo inalterata la sua semplicità e la sua umiltà, nonostante un brillante percorso artistico alle spalle. Sabrina Ferilli riesce ad interpretare ruoli variegati senza mai risultare impacciata o inadatta. La sua sensualità e la sua bellezza la rendono l’incarnazione della bellezza mediterranea, pur avendo superato i 50 anni d’età, infatti, rimane giovane ad affascinante.

Una vera icona per il cinema italiano, un modello di bellezza che permane nel tempo a dispetto di tanti astri nascenti privi di contenuti e dotati di una scarsissima dose di autoironia.
Noi di Blog di Lifestyle auguriamo il meglio a Sabrina Ferilli per questi 52 anni ricchi di successi, solarità e bellezza.

Un tunnel gonfiabile da Brooklyn a Manhattan (FOTO)

photo credits: psfk

Infrastrutture creative e creature architettoniche dal gusto fantascientifico prendono piede e vengono realizzate con sempre più frequenza in questi ultimi anni.
L’ultima moda in tema architettonico, infatti, sembra essere quella di realizzare tunnel e passerelle che permettono di camminare sull’acqua. Basti pensare all’enorme successo ricevuto dall’opera The Floating Piers: una passerella galleggiante che da la possibilità a turisti e curiosi di camminare sull’acqua del lago di Iseo.

Una soluzione del genere sembra essere adatta anche per un eventuale collegamento tra Brooklyn e Manhattan, precisamente sull’ East river-la lingua d’acqua che collega le due località-. Ogni giorno, infatti, circa 300 000 persone si spostano in treno da Manhattan a Brooklyn per vari motivi, usufruendo del treno L. La tratta però, è stata chiusa a causa dei danni provocati dall’uragano Sandy, di conseguenza bisogna trovare un’alternativa per tutte quelle persone che ogni giorno di spostano per turismo, lavoro o divertimento.

A tal proposito è stato creato un concorso per trovare soluzioni di trasporto creativo ed originale, il vincitore è stato il progetto denominato The Light Trasporter, proposto da AECOM. Si tratta di un tunnel gonfiabile trasparente, lungo 731 metri e percorribile a piedi oppure in bicicletta. Il tunnel è dotato di colorazione digitale, permettendo così a chi lo percorre di provare un’esperienza unica e sicuramente fuori dal comune. Per la realizzazione è previsto l’utilizzo della sviluppata tecnologia della NASA.
Presto sarà possibile, quindi, passeggiare in questo psichedelico tunnel ed assaporare la sensazione di sentirsi per qualche minuto in una modernissima era. Il futuro di Marty McFly non è poi così lontano

I ritratti di fiori

credits: www.boredpanda.com

Oggi, si sente tanto parlare di sostenibilità, rispetto per l’ambiente, per la natura, se a questo aggiungiamo la ricerca di forme d’arte nuove otteniamo i ritratti sostenibili.

I ritratti sostenibili sono un modo nuovo di esprimere la creatività e la fantasia dell’arte mescolandosi con Madre Natura. Il risultato sono dei ritratti fatti solo con fiori, rami, foglie che possibilmente sono già cadute, l’importante é mettere tutto assieme per far in modo che un ramo possa diventare uno zigomo, o un naso, che un fiore possa diventare un occhio, che una foglia possa essere il contorno per delle labbra.

Questo é stato l’obiettivo che si é posta una donna che passeggiando ha deciso di raccogliere fiori, foglie e rami per poter realizzare dei disegni, per esprimersi e trascorrere il proprio tempo diversamente.

La donna dopo aver raccolto tutto l’occorrente e averlo portato nel proprio studio, ha iniziato a realizzare questi particolari ritratti. I disegni realizzati rappresentano visi, sia di fronte che di profilo, con gli occhi chiusi o aperti, e in alcuni di questi il personaggio protagonista osserva qualcos’altro come per esempio un piccolo uccellino, o annusa un fiore. L’importante é che tutto quello che appare nel disegno deve essere rigorosamente un elemento naturale.

Una volta finita l’opera, la donna ha deciso di fotografarli per poi passare all’ultimo step e cioè riciclare i fiori e le foglie raccolti, utilizzandoli per creare dei nuovi ritratti o restituendoli alla terra.

Tutto ciò che si vede in questi ritratti é venuto direttamente dalla terra; la donna afferma:” Questo é il mio modo di dare rispetto a Madre Natura in modo sostenibile“.

Tutti potremmo realizzare dei ritratti del genere a casa, basta esplorare il proprio quartiere o fare un po’ di pulizia nel proprio giardino, trovare una superficie piana e disegnare grazie alla natura.

credits: www.boredpanda.com
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Brexit: cosa succede agli studenti Erasmus?

credits photo: ischool.startupitalia.eu

La Gran Bretagna ha deciso: non farà più parte dell’Unione Europea. Una decisione presa dal popolo tramite un referendum che ha scioccato l’Europa intera e che ha avuto ripercussioni sulle borse e sulla sterlina che ha subito una forte svalutazione. Insomma, conseguenze su tutti i fronti. Anche i ragazzi della generazione Erasmus, infatti, dovranno fare i conti con il Brexit. Quali sono le conseguenze per chi vuole studiare in Gran Bretagna?

Appena reso noto il risultato del referendum sono giunte le opinioni degli studenti italiani: ‘sono una extracomunitaria‘, ha scritto una dottoranda italiana del King’s College di Londra. Una frase che rappresenta un po’ il pensiero di tutti. Perchè da oggi il sogno di studiare e formarsi a Londra diventa un po’ più difficile da raggiungere, anche se le conseguenze del Brexit non saranno immediate. Una decisione che colpisce i giovani, compresi quelli inglesi che sui social continuano a scusarsi con i loro coetanei per la vittoria del “leave”.

Mario Panizza, rettore dell’Università degli Studi Roma Tre, si dice molto preoccupato per la generazione Erasmus poichè “ora vedrà venir meno la sua componente inglese. Grazie anche all’ esperienza internazionale europea si è determinata una maggiore facilità negli scambi e una forte riduzione dei costi. Con Erasmus non hanno più viaggiato per l’Europa solo i ricchi. E il programma per la ricerca e l’innovazione europea Horizon 2020 ha liberato una quantità di risorse destinate alla ricerca incomparabile con quella di cui avrebbe potuto disporre ciascun singolo stato membro. Anche di questo i giovani inglesi non potranno più beneficiare. Brexit determinerà un depauperamento in termini culturali e scientifici

Bisogna però mantenere i nervi saldi. Non ci sono infatti comunicazioni ufficiali per quanto riguarda i programmi Erasmus e, più in generale, i soggiiorni di studio in Gran Bretagna. Tra l’altro l’Erasmus già ora comprende scambi con paesi extra Ue.

Ad essere penalizzati saranno più che altro i lavoratori. Alessia Affinita, direttrice di The Italian Community London, ha affermato che “le conseguenze saranno per tutti, soprattutto per gli inglesi stessi, loro malgrado. In particolare verranno penalizzati i finanziamenti con grave influenza sulla ricerca e saranno penalizzati tutti gli inglesi che vivono e lavorano fuori dal Regno Unito, perchè avranno anche loro expat da gestire. Ma soprattutto, si stima che per riadattare tutti i contratti commerciali ci vorranno fino a 10 anni. Che significa che per anni si vivrebbe nell’inferno e caos burocratico‘.

Per quanto riguarda gli studenti, invece, le parole di Alessia Affinita sono meno amare: “Non sarà certo la Brexit a fermare un giovane dotato di ambizione e volontà. Credo che il senso di appartenenza sia più che mai importante. Soprattutto per le business community. Gli italiani con mire di internazionalizzazione sul mercato inglese sentiranno adesso il bisogno di confrontarsi e cercare punti di riferimento con realtà compatriote, già radicate nel Regno Unito“.