domenica, 21 Dicembre 2025

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Kendall Jenner e le star che si spogliano per l’intimo

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Il sesso vende, c’è ben poco da fare, così come la nudità. Chi se lo scorda David Beckham nella pubblicità Giorgio Armani vestito solo con uno slippino bianco? Roba che se ci penso mi prende un formicolio generale che non riesco a dominare per qualche ora. E che mi dite di Emily Ratajkowsky semi nuda nella pubblicità dell’intimo Yamamay? In quel caso, qualcuno deve trovare il coraggio di dirlo, noi donne ci siamo trovate davanti a un atto di pura illegalità. Ma vi sembra corretto mostrare una gnocca di quel calibro in tv? Vi è parso onesto bombardarci di quei fotogrammi durante la fascia pomeridiana? Lo sapete che di solito a quell’ora abbiamo il pranzo sullo stomaco e dessert tra le mani?

Comunque, tralasciando le naturali polemiche femminili, diventare testimonial di brand di lingerie è sempre stata una occasione d’oro per moltissimi personaggi che sognavano la popolarità. Prendete Michelle Hunziker nello spot Roberta o Melissa Satta nella campagna pubblicitaria di Cotonella: quello è stato il loro trampolino di lancio nel mondo dello spettacolo. Anche Irina Shayk, oggi star mondiale, è tornata a posare per Intimissimi a distanza di nove anni dal suo primo spot (1997).
Ma le regole dello showbiz stanno cambiando: oggi si punta a testimonial già noti al pubblico, come Naomi Campbell per Yamamay e Miranda Kerr per Victoria’s Secret.

Anzi, attualmente sono gli influencer a dettare le regole del gioco, come è capitato per Kendall Jenner, ovvero la sorellina minore di Kim Kardashian. La piccola del clan ne ha fatta di strada, riuscendo a sfilare come angelo di Victoria’s Secret (a mio avviso con scarsi requisiti fisici). Non solo: Kendall è diventata testimonial di un marchio di importanza mondiale come Calvin Klein, fotografata da Harley Weir.
La campagna ha generato un certo scalpore nel web a causa di alcune immagini ritenute dagli utenti troppo esplicite riguardo al sesso, ma se così non fosse, chi ne parlerebbe?

Diventa milionario con Snapchat e gira il mondo con la famiglia

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Il sogno della vita? Piantare tutto e partire. Niente più lavori, casa, appuntamenti, routine: solo ed esclusivamente avventura, incertezze e il brivido dell’incognita.
Sembrano idee campate in aria, cose che capitano solo nei film che danno al cinema, ma nella vita non sempre è tutta fantasia. Ci sono persone che riescono a coronare il proprio sogno, che fanno di tutto per autodeterminarsi e capire il vero senso della vita. E della libertà.
La storia di Garrett Gee sembra una sceneggiatura hollywoodiana, in verità fa quasi venire la pelle d’oca. Avete mai accumulato una piccola fortuna (nel suo caso una grande somma) e mandato all’aria tutti gli schemi della vostra vita? Lui l’ha fatto.

Come? Vi chiederete voi. Il giovane 25enne ha avuto l’opportunità di vendere la sua app al social network Snapchat, guadagnando la straordinaria cifra di 37 milioni di dollari. Una somma considerevole, che la coppia ha deciso di investire in un viaggio insieme ai figli Dorothy (tre anni) e Manilla (un anno). Il loro programma iniziale aveva una durata ben precisa, ovvero sei mesi in cui girovagare per le mete più eccitanti della terra, ma una volta partiti hanno capito di non voler più fare ritorno a casa nello Utah.
Facile avendo i soldi, penserete voi. Ma credete che basti solo questo per rompere schemi e vincoli? Me lo sono chiesta e ho capito che la liquidità non ti da questo coraggio. Ti regala certamente un’opportunità, ma non lo spirito giusto per allontanarsi da casa, amici e luoghi del cuore.

Questa splendida famiglia ha un account molto seguito su Instagram: ‘The Bucket List Family‘ è un vero e proprio diario di viaggio e vanta ben 95mila follower.
La coppia ha dichiarato:
Stavamo per fare quel passo decisivo, in cui ti costruisci una carriera e ti sistemi. Ma non era quello che volevamo, sentivamo che avevamo ancora molto da imparare dalla vita. Certo, viaggiare con i bimbi a volte è difficile, in Thailandia Dorthy si è ferita e l’abbiamo portata in ospedale, Garrett ha contratto il virus Zika. Ma tutto è andato per il meglio. La cosa più preziosa è il tempo che passiamo insieme.’

Capelli, tutte le tendenze dell’estate (FOTO)

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Come ogni estate è d’obbligo informarsi su quali siano le tendenze che ci accompagneranno fino al mese di settembre. Anche quest’anno non ha fatto eccezione: gli eventi mondani, infatti, hanno rivelato una serie must-have necessari se si desidera essere alla moda durante la stagione calda.
Trucco, parrucco e outfit sono decisamente diversi ogni anno che passa, e anche se non tutte hanno il portafogli di Donald Trump, a volte basta poco per adeguarsi.

A sorpresa questi mesi vedranno la frangia protagonista. Si, si tratta di un taglio bellissimo, ma poi come si gestisce quando si va al mare? Naturalmente se non avete i capelli lisci come spaghetti dovrete ricorrere alle stirature dal parrucchiere che, oltre ad essere abbastanza care, aggrediscono il capello. E anche se la frangetta in stile Sophie Marceau è di gran moda, io la boccio e la rimando a settembre.
Un altra tendenza, se così la si può chiamare dal momento che non rappresenta nulla di particolarmente innovativo, sono i capelli ondulati. Ogni estate ci piace portare i capelli in maniera più selvaggia, e anche questa volta non faremo eccezione.
Poi pare che sia molto gettonato il biondo. Ma per davvero? Volete dirmi che in estate vanno i capelli più chiari? Non lo avrei mai immaginato, credevo fossero più indicati quelli neri come la pece. Come direbbe Miranda Priestley: ‘Avanguardia pura‘.

Ma andiamo avanti, cos’altro c’è sul menu? Dalla regia mi dicono la riga centrale (ce l’ho) e la coda (ok, posso farcela).
Poi il taglio corto asciugato un po’ mosso, come la cantante Soko. Se li avete lunghi potrete fare un raccolto basso oppure usare una fascia (nera, colorata, come vi pare). Un altro accessorio di gran moda è il fermacapelli, roba da far impallidire Carrie Bradshow (ricordate la storia del fermacoda?).
Se non avete tempo e voglia di fare acconciature particolari potete optare per le trecce o per le code spettinate, insomma, lo stile ‘viaggio in treno’ è gettonatissimo.

E che mi dite delle boxer braid? Io le adoro. Se siete amanti dei colori shock sappiate che vanno molto il rosa e il blu (lo confermo, sono stata a Londra pochi giorni fa e per strada avevano tutti i capelli blu).
Se avete la testa in disordine sappiate che lo stile ‘messy’ è davvero cool, in particolare se realizzate una half bun.

Come cambia il modo di pensare con gli anni?

credits photo: bintmusic.it

Lo dicono tutti, crescendo si diventa più saggi. Per questo, sin da bambini, ci suggeriscono di ascoltare i consigli di chi è più anziano di noi. Il modo di ragionare, di pensare e di prendere decisioni, effettivamente, andando avanti con gli anni cambia, e anche di molto. Soprattutto ora, che l’età media si è alzata, è evidente la distanza tra i modi di concepire la vita tra giovani e anziani. Ma come?

Con l’aumentare dell’età media di vita sono aumentati anche gli over 50 che ancora lavorano e che possono sperare in avanzamenti di carriera. Un gran numero di aziende, ad esempio, annovera fra i dipendenti qualcuno che ha assunto negli anni ’70 o negli anni ’80. Molti di loro hanno un ruolo centrale nelle decisioni dell’azienda stessa. Ruoli importanti sono sempre più ricoperti da persone con una certa età. Basti pensare alla Regina Elisabetta II, che ha compiuto da poco 90 anni e che ancora oggi svolge un ruolo attivo negli affari di stato. Ronald Reagan, ad esempio, aveva 69 anni quando è stato eletto. Una tendenza che è destinata a continuare se si pensa che Hillary Clinton e Donald Trump hanno rispettivamente 68 e 70 anni.

Il modo di ragionare delle persone anziane, insomma, è molto diverso rispetto ai giovani. Con il passare degli anni, infatti, si tende a dare più peso alle conseguenze che possono derivare dalle decisioni e si cerca, perciò, di essere più previdenti. Il processo decisionale parte dalla presa in considerazione di tutto le alternative possibili confrontando tutti i pro e i contro. Questo richiede uno sforzo cognitivo non indifferente che, con il passare degli tempo, è sempre più pesante. Dopo i 25 anni, infatti, il pensiero rallenta.

Anche se il loro pensiero è rallentato, e hanno più difficoltà a paragonare i pro e i contro di tutte le possibili opzioni, gli anziani hanno dalla loro parte un’alleata formidabile: l’esperienza. Riescono quindi a confrontare le possibili conseguenze con quelle avute con una decisione simile presa in precedenza. Insomma, mentre i giovani utilizzeranno il tempo per paragonare tutti i possibili effetti, gli anziani sapranno già cosa fare. Infine, un altro fattore a favore delle persone anziane è che riescono a regolare le emozioni molto meglio di quanto facciano i giovani, impulsivi di natura. Questo evita di prendere decisioni, di cui ci si potrebbe pentire, sull’onda dell’entusiasmo .