venerdì, 19 Dicembre 2025

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Ecco perché amiamo i bad boys (ma non dobbiamo sposarli)

D’altronde si sa: i “cattivi ragazzi”, o per meglio dire i bad boys, sono da sempre un pallino fisso delle donne di tutte le età. Belli e dannati, rudi, dallo sguardo penetrante. E magari anche in divisa, in completo elegante per un bel lavoro, capelli spettinati e barba perfetta. Inoltre, i “cattivoni” sono anche bravi amanti. Ma una regola è fondamentale da tenere bene a mente: ok per una notte o due, ok per una storia irrefrenabile e di passione ma mai, mai, pensare al matrimonio. Niente di serio, insomma.

Una nuova ricerca, a proposito, dice che le donne sono biologicamente attratte da uomini “scuri, dallo sguardo affascinante, pazzi, cattivi o pericolosi”. Secondo lo studio dell’Università di Liverpool su oltre 2.000 donne, si è scoperto che ciò che attira in una sorta di desiderio primitivo è di trovare un “forte” compagno. I tratti del viso che mostrano il “dark” della personalità – machiavellismo, narcisismo e psicopatia – sono al centro di tutte le attenzioni femminili verso il sesso maschile.

Questi aspetti così rudi e mascolini nei bad boys spingono fisicamente le donne verso di loro. Questi fattori, inoltre, caratterizzano allo stesso modo la loro attività e prestazione sessuale: i tratti di personalità insiti negli uomini si rispecchiano esattamente a letto. Gli esperti, quindi, consigliano e approvano questo tipo di relazioni. Ma, mai pensare di sposarli: non sarebbe un matrimonio fedele, duraturo, pacifico e sereno. Naturalmente ci sono delle eccezioni – si spera.

Bambini campioni indiscussi di nascondino (FOTO)

Credit: www.boredpanda.com

Io ho due nipotine. Purtroppo mi tocca ammettere che il mio tempo è davvero limitato e giocare con loro – che perdono un sacco di tempo a urlare, correre e raccogliere insetti – non è una cosa che mi capita spesso.
Perché i bambini hanno qualcosa che gli adulti pagherebbero per avere indietro, ma che purtroppo non ritroveranno mai, a differenza dei glutei di quando avevano 20 anni, che ora possono riemergere grazie alle nuove scoperte del mondo della chirurgia.

Di cosa stiamo parlando? Ma dell’ingenuità ovviamente. I bambini sono belli perché sono ingenui, sono semplici e non hanno bisogno di grandi cose per divertirsi.
Oggi parliamo dei campionati di Hide&Seek, ovvero di nascondino, i quali hanno mostrato la “destrezza” dei giocatori più piccoli, che sono riusciti a rendere un gioco della tradizione qualcosa che presto dovrà essere nominato patrimonio dell’umanità.

Perché i bambini – un po’ come i cani – fino all’età di 7 anni non hanno la concezione delle né delle loro dimensioni, né di come il loro corpo occupi lo spazio.
Nascondendo la testa, loro si convincono di nascondersi tutti e quando coprono gli occhi per non vederti, credono fortemente che nemmeno tu possa vedere loro. Si convincono di diventare invisibili.
Non è meraviglioso?
Adesso immaginate come queste semplici convinzioni si ritorcano sul gioco più praticato della terra, i risultati saranno da lacrime agli occhi.

Sony World Photography Awards 2016 (EVENTO)

Credits: Minh_Ngo_Thanh_Vietnam_Shortlist_Open_Arts-and-Culture_2016

Il Sony World Photography Awards è uno dei momenti più importanti per i fotografi di tutto il mondo, sia per i professionisti sia per chi fotografa solo per passione. L’importanza di questo evento è sottolineata dal record di iscrizioni raggiunto quest’anno: 230.103 foto arrivate da 186 paesi.

Le categorie a cui è possibile partecipare sono cinque, mentre i topics delle fotografie sono 14. Ogni finalista per i 14 topics parteciperà con i suoi scatti alla mostra ufficiale che si terrà a Londra dal 22 Aprile all’8 Maggio.
Il vincitore, giudicato da una Commissione di Girati Onorari, sarà reso noto il 21 Aprile, parteciperà alla serata di Gala dell’evento e riceverà come premio 30.000 dollari ed attrezzature professionali Sony.

Tutti i finalisti saranno inseriti in un book fotografico che raccoglierà le foto in ordine di argomento. Quest’anno gli argomenti trattati hanno toccato vari temi caldi come i migranti o i rifugiati rom in Italia e lo scioglimento dei ghiacciai.
Qui di seguito vi proponiamo una carrellata delle foto finaliste del Sony World Photography Awards 2016.

Helmut Newton, grande fotografo, diceva che “il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare, sono tre concetti che riassumono l’arte della fotografia“. In fondo di arte si parla. Riuscire a catturare un momento, a far trasparire un emozione da uno scatto fanno dei fotografi veri artisti e le loro foto vere opere d’arte.

L’appuntamento rimane quindi per il 22 Aprile a Londra per andare a visitare tutte queste opere d’arte dal vivo, riuscendo a sentire anche l’odore che la carta stampata emana nell’aria.

Facebook Reactions: ecco come personalizzare le funzioni (FOTO)

Credits: www.want.nl

Dal 24 febbraio scorso, Facebook ha stupito tutti con le nuove Facebook Reactions: infatti, oltre al solito “mi piace”, sono state aggiunte altre cinque reazioni per commentare stati, foto e video presenti sul social. Le nuove emoji – Love, Ahah, Wow, Sigh e Grr – sono state inserite per permettere agli utenti Facebook di esprimere al meglio le proprie emozioni.

Le reactions hanno avuto, da subito, un enorme successo, anche se c’è sempre qualcuno che va controcorrente e vorrebbe avere, al posto delle normali emoticons, qualcosa di più originale. A rendere il tutto realtà ci ha pensato Rodney Folz, un ex indie hacker e sviluppatore originario della California che ora lavora per Yelp, che ha rivoluzionato il mondo delle Facebook Reactions grazie a “Reaction Packs for Facebook“.

Ma di cosa si tratta? Grazie a questa novità ogni utente avrà la possibilità di personalizzare le famose reazioni, sostituendole con personaggi famosi, dei cartoni, dei film e chi più ne ha più ne metta. Immagini dedicate a Donald Trump, alla premier canadese Justin Trudeau, ai Pokémon e ad Inside Out. C’è l’imbarazzo della scelta: bisogna solo scegliere la più adatta alla propria personalità.

Installare le nuove reazioni è semplice: si possono scaricare su un sito apposito (qui il link) oppure dal Chrome Web Store e dal Firefox add-on-site. Una volta installato il plug-in l’unica cosa che rimane da fare è tornare sul sito di partenza e scegliere il pacchetto di emoji preferito.

Le nuove emozioni, ovviamente, sono visibili solo per la persona che le ha installate e a tutti gli amici che hanno scaricato lo stesso plug-in. L’unica pecca è che “Reaction Packs for Facebook” funziona solo su computer e, almeno per ora, non è compatibile con nessun altro device.