domenica, 21 Dicembre 2025

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Come i ristoranti raccontano chi siamo

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I ristoranti, si sa, non sono fatti solo per mangiare. Sono per quando siamo stanchi e non ci va di cucinare; tipo quando torniamo a casa la sera dopo una giornata mostruosa, di quelle che ti fanno desiderare il letto comodo e caldo più o meno quanto il nostro stomaco desidera una fetta di pane e nutella nei momenti di più fame. Oppure quando siamo in compagnia e no, non sappiamo cucinare e andiamo al ristorante. O anche quando vogliamo chiacchierare e stare sereni perché qualcuno cucinerà al posto nostro.

Ecco, per questi motivi i ristoranti non sono fatti solo per mangiare. Ricerchiamo in quelle sale una tranquillità persa, e cerchiamo di ritrovarla anche solo per un’ora. Perché no, noi non andiamo al ristorante solo perché abbiamo fame.

Ci andiamo perché amiamo la compagnia e tutto il rumore dell’amicizia o degli amori che ci girano intorno tra tavoli e camerieri di corsa. Amiamo i ristoranti in spiaggia con il mare che ci culla e il vento tra i capelli. Ci piacciono le baite in montagna, riscaldate dai nostri cuori. Andiamo nei ristoranti per sentire l’orchestra delle posate, per ridere e scherzare, per amare la compagnia.

Quindi, la verità è che andiamo nei ristoranti perché abbiamo fame, sì, di posti belli e rilassanti. Poi, se il cibo è anche buono allora siamo proprio al settimo cielo. I ristoranti raccontano una storia, con tutti gli stili di vita che ci suggeriscono.

Quando siamo fuori casa, lontani parecchi fusi orari dai nostri tempi e dalle nostre ore, l’unico orologio che ci rimane è il nostro stomaco. E quindi la colazione, il pranzo e la cena sono gli step fondamentali di una giornata, ma sì, diciamo pure di una vita.

Il Driftwood di Miami ha saputo conciliare bene le emozioni e le sensazioni con il cibo. Non è solo un posto dove puoi ordinare un sandwich, dove puoi trovare piatti mediterranei combinati con ingredienti della cucina di Miami. No, è molto di più. É un’esperienza di vita, con la piscina che sta sotto ai nostri capelli sparsi al vento.

La Betty’s Tea Room ad Harrogate rima molto con innovazione e diversi tipi di stile di vita. Tra il polpo veneziano e il fritto misto, insomma, noi ci sentiamo proprio cullati.

Certi ristoranti ci offrono un’immagine di noi stessi che ci fa capire come in certi momenti vogliamo essere in determinati luoghi. Che il non inferno delle città invisibili e sottili e nascoste, noi, a volte, lo troviamo in quelli che, comunemente, sono chiamati “ristoranti” ma che per noi sono molto di più.

10 loghi famosi trasformati in base ai loro prodotti (FOTO)

credits photo: tpi.it

La maggior parte delle volte ci è sufficiente vedere un logo per riconoscere all’istante il prodotto ad esso collegato.
Ma cosa accadrebbe se i loghi più celebri rispecchiassero, anche graficamente, i prodotti che rappresentano? Il designer italiano Marco Schembri, ha avuto la simpatica idea di rendere ‘più reali‘ le grafiche di 10 famosi brand, facendogli rispecchiare fedelmente le caratteristiche dei prodotti che producono e vendono.

Da questa idea è nata la serie Logos affected by their products, che mette a confronto i brand originali e i loro alter ego, modificati in base alle caratteristiche della merce venduta.

McDonald’s

credits photo: tpi.it
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Il logo del McDonald’s, amata catena americana di fast-food, è ‘ingrassato‘ a forza di hamburger e patatine fritte.

Vodka Absolut

credits photo: tpi.it
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Il logo della vodka Absolut ci apparirebbe così dopo aver bevuto qualche bicchiere in più di superalcolici.

Starbucks

credits photo: tpi.it
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La sirenetta di Starbucks diventerebbe così dopo aver bevuto qualche caffè di troppo.

Gillette

credits photo: tpi.it
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Il logo della Gillette apparirebbe tagliato a metà da un rasoio affilato.

Braun

credits photo: tpi.it
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Il logo della Braun mostra l’efficacia dei suoi prodotti: risulta infatti ‘depilato‘.

Durex

credits photo: tpi.it
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Questa trasformazione della Durex è talmente inequivocabile da non aver bisogno di ulteriori chiarimenti.

Nutella

credits photo: tpi.it
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Una delle colazioni più gustose: pane e Nutella. In questa trasformazione sono stati rappresentati i prevedibili effetti collaterali, che si presentano quando si esagera con la gustosa crema alle nocciole.

Red Bull

credits photo: keblog.it
credits photo: keblog.it

Un energy drink bevuto al momento giusto potrebbe fare davvero la differenza.

Zippo

credits photo: tpi.it
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Il logo del popolare marchio di accendini Zippo è interamente ‘andato a fuoco‘.

Nestlè

credits photo: tpi.it
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Il logo della Nestlé rispecchia lo stretto legame tra l’ingerimento di grassi, zuccheri e cioccolato, e la conseguente comparsa di brufoli.

Schembri, l’ideatore, attualmente lavora a Malta nel campo del design industriale, ma ha annunciato che sta lavorando al progetto per ampliare la serie. Infatti, dopo l’impatto positivo che hanno avuto i 10 loghi modificati, presto potrebbero arrivarne di nuovi.
Nei casi in cui i loghi modificati provino l’efficacia del prodotto in questione, questi potrebbero addirittura ispirare qualche campagna pubblicitaria.

L’uomo che ha il mondo tatuato sulla schiena

Una volta il miglior modo per rendere indimenticabile la visita in un paese erano le cartoline. Oggi è colorare la mappa del mondo tatuata sulla schiena.

Bill Passman è un avvocato 60enne originario della Luisiana. Dal 2006 ha scoperto la sua passione per i viaggi e dal 2010, anno del suo pensionamento, passa nove mesi l’anno a gironzolare per il globo, tornando a casa solo per rivedere la sua famiglia e per far colorare il suo tatuaggio.

L’idea è nata al Pirate Bar in Utila, Honduras, durante la coppa del mondo. Bill, che cercava ispirazione per il suo “travel tattoo”, guardando il tatuaggio di un altro cliente ha pensato bene di farsi tatuare i confini del mondo sulla sua schiena, compresi tutti i diversi paesi in modo da lasciare una traccia incancellabile del luoghi visitati.

dailymail.co.uk
dailymail.co.uk

Il 15 Febraio Bill è riuscito a raggiungere il suo obiettivo di visitare almeno 100 paesi diversi. Ancora però non è riuscire a colorare tutto il mondo tatuato sulla schiena. Ad oggi infatti ha raggiunto il 60% di completamento. Mancano la parte centrale dell’Africa e parte del Medio Oriente.

tatoodo.com
tatoodo.com

Bill ha affermato:“Mi sono fatto questo tatuaggio per far vedere a tutte le persone la mia passione per i viaggi. È una maniera per ricordarmi di tutti i posti fantastici che ho visitato nel mondo. Ho venduto tutto e da allora viaggio continuamente.”
Sicuramente l’idea è molto originale, e ad alcuni potrebbe sembrare anche esagerata ma sicuramente è un modo unico per rendere indimenticabile ogni viaggio.
Posso solo augurargli di riuscire a realizzare il suo sogno e colorare ogni singola parte del suo unico tatuaggio ma voglio anche esprimergli i miei complimenti, sia per tutti i paesi che ha visitato in così poco tempo ma anche, e sopratutto per il coraggio che dimostra ogni volta dal tatuatore. Io non riesco a tatuarmi nemmeno una piccola coccinella.

Europa, in quale nazione si vive più a lungo? (FOTO)

Credits: wakeupnews

Dove si vive meglio e più a lungo in Europa? In quale paese, quindi, la popolazione è più longeva? Il Nordest dell’Italia, il nord della Spagna, e la Francia occidentale e meridionale, Andorra: sono questi i luoghi del vecchio continente in cui si vive di più, grazie anche alla dieta mediterranea, al clima favorevole e a uno stile di vita più sano.

La “mappa della longevità in Europa” è stata realizzata grazie ad uno studio dell’Università di Porto, pubblicato sul britannico Journal of epidemiology and community health. La ricerca dell’università ha analizzato la percentuale di uomini e donne che nel 2001 avevano tra i 75 e gli 84 anni e che, nel 2011, erano ancora vivi, arrivando quindi all’età di 85 e 94 anni. Le aree più scure nella mappa indicano proprio le zone in cui quella percentuale di “anzianità” è maggiore: i Paesi della Loira, Ile de France e Provenza sono quelli con i tassi più alti.

Europa, in quale nazione si vive più a lungo? (FOTO)
Allo stesso modo questa ricerca ha analizzato anche quelle zone in cui la percentuale si abbassa: tra queste regioni abbiamo le aree industriali del Nord Europa, in particolare in Gran Bretagna, Olanda, Danimarca e Svezia ma anche nel Sud della Spagna.

Europa, in quale nazione si vive più a lungo? (FOTO)E l’Italia? In Italia il Veneto e la Romagna sono le aree in cui si vive di più, la zona attorno a Napoli in Campania e tra Bari e Foggia in Puglia invece quelle in cui la percentuale analizzata precedentemente è più bassa.

[Fonte e Credits: Repubblica]