venerdì, 19 Dicembre 2025

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Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: c’è ancora molto da fare

credits photo: vocedistrada.it

Oggi, in tutto il mondo, si celebra la giornata per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Una celebrazione molto importante giunta ormai alla sua ventiseiesima edizione, ma che pochi sanno da dove deriva e perché si festeggia proprio il 20 Novembre.

La giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza celebra l’anniversario del giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato, nel non lontano 1989, la Convenzione Onu sui diritti dei minori. In questi anni sono stati ben 190 i Paesi che l’hanno ratificata. Tra questi c’è, ovviamente, anche l’Italia. A crearla è stata l’Unicef, per diffondere principi importanti quali il rispetto per l’identità e la dignità dei bambini.

Sebbene si dia per scontato che i diritti dell’infanzia e degli adolescenti siano rispettati, spesso purtroppo non è così. Discriminazioni basate sul colore della pelle, sulla fede religiosa, sull’orientamento sessuale e sul ceto sociale di appartenenza colpiscono molti bambini, talvolta in modo subdolo. Per non parlare delle ancora troppo vaste zone del mondo in cui i diritti sono negati a bambini e adolescenti e dove quest’ultimi subiscono violenze o abusi e non hanno accesso ad una alimentazione corretta e ad un’istruzione adeguata.

Le numerose guerre che si combattono oggi nel nostro pianeta, mietono vittime soprattutto tra i bambini. Siria, Yemen, Iraq, Sud Sudan, Nigeria, Cameron, Niger e Ciad vedono milioni e milioni di bambini sfollati e uccisi. E questo è senza dubbio inaccettabile.

Per questo motivo, in tutto il mondo, ci saranno eventi ed iniziative per sensibilizzare la popolazione su questo tema. Il presidente dell’Unicef Italia Giacomo Guerrera interverrà presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri sul tema dei bambini migranti. Un fenomeno dai dati spaventosi che ci tocca da vicino. Dure sono infatti le parole di Guerrera a proposito: ‘La crisi dei rifugiati e migranti in Europa è una crisi che colpisce drammaticamente i bambini: dall’inizio dell’anno 215.000 minorenni – 700 al giorno- hanno cercato asilo nell’Unione Europea. Quest’anno, ben 700 bambini sono morti attraversando il Mare Mediterraneo. Questi bambini, come i nostri figli, hanno diritto a crescere sani, a giocare, ad andare a scuola, ad avere un futuro’.

In numerose città italiane, poi, ci saranno laboratori di lettura, di gioco e di creatività aperti a tutti i bambini.

Luna di miele: 25 paesi in 394 giorni (FOTO)

credits photo: dailymail.co.uk

Organizzare un matrimonio può essere davvero stressante. Sarà per questo che è stata inventata la luna di miele. Peccato che, generalmente, duri solo alcuni giorni. Ma non per tutti è così. Una coppia di New York, Kate ed Andy Tito, infatti, ha optato per un viaggio di nozze dalla durata di un anno. Il risultato sono stati una valigia ciascuno e 25 paesi visitati in 394 giorni. Come hanno fatto?

Innanzitutto hanno deciso di abbandonare la frenetica vita di città, hanno comprato i biglietti aerei e programmato il loro viaggio in base al prezzo di quest’ultimi. La sposa ha poi spiegato che ‘l’unico piano era di non avere un piano’. Insomma, un viaggio all’avventura.

A parlarne potrà sembrare una cosa entusiasmante, e lo è. Ma ovviamente nasconde numerose difficoltà. Innanzitutto prendere la decisione di abbandonare la propria vita per un anno non è così facile. I due sposini ne avevano parlato per un bel po’, ma mai avevano pensato di realizzare il loro sogno. Dopo il fidanzamento ufficiale arriva la svolta: sub-affittano il loro appartamento e si prendono una pausa dal lavoro.

Da questo momento in poi inizia l’organizzazione vera e propria del viaggio e del matrimonio. Alla fine, nel maggio 2014, i due si sono sposati e, con un biglietto di solo andata per Parigi, sono saliti su un aereo. Il resto lo raccontano le loro foto.

credits photo: dailymail.co.uk
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I due hanno raccontato che la cosa più difficile è stata, paradossalmente, decidere cosa mettere in valigia. Non sapendo, infatti, dove sarebbero stati di preciso e avendo l’intenzione di visitare i luoghi più disparati, non avevano la minima idea di che capi portare. Considerando anche la necessità di utilizzare bagagli dalle dimensioni e dal peso ridotto. Ma questo li ha aiutati a rendersi conto di quanto poco siano importanti le cose materiali per raggiungere la felicità.

La loro prima tappa, quindi, è stata Parigi. Due settimane nella città più romantica del mondo per poi partire alla volta della prossima meta, cercando, spesso, il volo più economico. Così eccoli diretti ad Amsterdam, Isole Eolie, Croazia, Austria, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia, di nuovo Francia, Spagna, Marocco, India, Nepal, Cina, Giappone, Nuova Zelanda, Thailandia, Myanmar, Vietnam, Brasile, Perù e Messico.

William e Kate esprimono il loro cordoglio alle vittime di Parigi (FOTO)

credits photo: vanityfair.it

Anche i duchi di Cambridge, William e Kate, come numerosi personaggi della politica e dello spettacolo, hanno espresso il loro cordoglio alle vittime degli attentati di Parigi del 13 Novembre. L’hanno fatto tramite un messaggio firmato lasciato sul libro di condoglianze dell’ambasciata francese di Londra: ‘A tutti coloro che sono morti o che sono rimasti feriti nei crudeli attentati di Parigi, e a tutta la gente di Francia: nos plus sincères condoléances‘.

credits photo: vanityfair.it
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Il principe William ha poi commentato i fatti delle ultime settimane con una semplice frase. È orribile‘. Insomma. lo stesso pensiero che ha attraversato tutto il mondo, rimasto sbigottito davanti ai notiziari. Tra gli altri personaggi importanti, anche il primo ministro inglese David Cameron si è recato all’ambasciata francese per omaggiare le vittime.

L’interessamento per la vicenda non si è limitato alla firma del libro di condoglianze. Il primo ministro David Cameron e il principe William si trovavano anche a Wembley in occasione della partita di calcio amichevole tra Francia e Inghilterra, dove è stata intonata ‘La Marsigliese’ e osservato un minuto di silenzio.

credits photo: corriere.it
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Usare le piante per decorare casa (FOTO)

Le piante possono davvero essere utilizzate come oggetto di arredamento per le nostre case: bastano poche mosse, colore, vasi, posti strategici, fragranze e un pizzico di originalità per ottenere un risultato perfetto.

“La gente si sta rendendo conto di come l’essere immersi nella natura migliori la vita”, ha detto l’artista floreale Willow Crossley. Ed è anche conveniente. “Le piante sono più convenienti rispetto ai fiori, ed è possibile tenerli anche per molto tempo, senza che si rovinino”.

“La gente pensa che sia davvero difficile prendersi cura delle piante”, ha dichiarato Isabelle Palmer, autore di The House Gardener e fondatrice di un’azienda che rifornisce i giardini del contenitore ready-made, The Balcony Gardener. “Mantenere in vita una pianta è come un ‘senso di realizzazione’: è come avere un piccolo animale domestico”. Questo periodo dell’anno, poi, è perfetto per portare un po’ di verde in casa.

Perfetti per decorare casa sono le piante che crescono poco e lentamente: i piccoli bossi, le piante grasse. Senza poi dimenticare le piante più grandi che devono essere posizionate in zone della stanza con tanta luce e una buona circolazione di aria. Le foglie delle piante, inoltre, possono esser utilizzate per creare deliziose ghirlande natalizie, cerchi e oggetti d’abbellimento per porte, caminetti e tavernette rustiche. Ecco qualche idea: