mercoledì, 17 Dicembre 2025

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Expo 2015: bilancio finale positivo

Credits photo: unadonna.it

È giunta l’ultima settimana di Expo, l’esposizione universale sui temi dell’alimentazione e dello sviluppo sostenibile ed è tempo di bilanci. Gli obiettivi erano chiari: 24 milioni di spettatori e l’idea di una spettacolare vetrina dell’Italia sul mondo. E a quanto pare lo scopo è stato quasi raggiunto. Ma vediamo nel dettaglio i numeri di questo evento di portata globale.

Sono stati 144 i paesi partecipanti a Expo 2015. Insieme a loro, 3 le organizzazioni internazionali, quali Onu, Unione Europa e Cern e 13 le organizzazioni di società civile, come Carita, Oxfam, WWF. Questi, distribuiti tra 58 padiglioni, hanno richiesto l’impiego di 1300 operai per un totale di 4000. Ma che ne sarà di loro?

Secondo quanto appreso da fonti ufficiali, pare che la maggior parte dei giovani selezionati da agenzie di lavoro, quali manpower, saranno ricollocati a seconda delle esigenze del mercato e delle attitudini sviluppate dai ragazzi.

Su quanti, in numero, abbiano visitato l’Expo invece nulla è certo. Molti conteggi agli ingressi sono saltati, soprattutto nel caso delle comitive studentesche. La media di presenze giornaliere è comunque registrata sulle 116 mila persone: un numero che lascia prevedere l’impossibilità di vedere serenamente i padiglioni, specialmente quello del Giappone, che prima ancora che sia aperto, già ha una coda di 9 ore.

Ma tanta fila valeva davvero la candela? C’è chi si ritiene soddisfatto, chi invece si è pentito di averlo visitato. Sta di fatto che in termini organizzativi, la Fiera era ben strutturata, salvo per l’assenza di sufficienti aree di sosta secondo quanto segnalato in una ricerca riportata su Il giornale. Inoltre il 49% degli spettatori ha ritenuto lo spettacolo dell’albero della vita quasi memorabile.

Unico neo di tutta la kermesse rimangono sempre loro, le file. Nelle ultime settimane è stato così difficile accedere ai padiglioni di paesi quali Kazakistan e Palazzo Italia che un cliente insoddisfatto si è rivolto al Codacons ottenendo il rimborso del biglietto Expo, da lui praticamente inutilizzato per questioni logistiche. Nel complesso, il 74% degli italiani intervistati ha considerato la Fiera un successo.

In conclusione, almeno 21 milioni di persone hanno visitato l’Expo, il che ha reso possibile all’Italia di essere al centro dell’attenzione e aumentare il turismo, a dispetto di chi pensava che i padiglioni non sarebbero mai stati conclusi entro il 1 maggio.

Halloween, le idee per una casa da brividi (FOTO)

Credits: Instagram

Il 31 ottobre non sarebbe Halloween senza spaventare qualcuno. Candele penzolanti, ragnatele, sangue finto, ogni piccolo oggetto può diventare fonte di grande paura nella casa che ospiterà i vostri amici per la notte più terrificante dell’anno. Non mancheranno i fantasmi a farvi compagnia.

Noi vi diamo qualche consiglio per creare la giusta atmosfera da paura per Halloween, sperando che qualche vostro amico non si spaventi troppo.

Testa nel barattolo

Credits: Instagram
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Che ne dite di iniziare con una testa (finta) in un barattolo? Potete posizionarla davanti la vostra porta d’ingresso, così da dare il vostro pazzo e personale benvenuto.

Fantasmi nel prato

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Fate sapere ai vostri ospiti che non sono da soli in questo mondo, ma sopratutto nella vostra casa. I fantasmi di luce, posizionati sul prato proprio fuori la vostra abitazione e davanti la finestra, creeranno un’atmosfera stregata.

Lombrichi nel piatto

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Un classico di Halloween: i lombrichi (ovviamente finti) nei piatti. Sembreranno orribili vermi che nessuno vorrà mangiare e che metteranno quindi molta paura, ma sarà solo apparenza. I vostri ospiti si accorgeranno che sono solo deliziose caramelle.

Cupcakes con denti sanguinanti

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Questi cupcakes vi faranno passare la voglia di mangiarne uno. E non andrete neanche più dal dentista. Per creare questi dolcetti bisogna essere un po’ più esperti al fine di realizzare una vera dentiera insanguinata.

Candele fluttuanti

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Hogwarts non sarà un posto sicuro neanche per Halloween con queste candele fluttuanti che vi ricorderanno molto la scuola di magia più famosa. E ora, spegnete le luci e restate terrorizzati da quest’atmosfera fantasmagorica.

Ragnatele

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Ragnatele e ragni sono la combinazione finale per decorare la vostra casa per Halloween. Lo spavento è assicurato posizionando lunghe file di ragnatele negli angoli o nei posti più scuri in modo che i vostri amici le trovino e scoprano i grossi ragni neri che avete messe. Le tarantole sono spaventose per chiunque.

Vi sono piaciute queste idee per un Halloween da brividi nella vostra casa?

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Carne italiana: meno pericolosa delle altre?

L’allarme ufficiale è ormai stato lanciato: la carne rossa e le carni lavorate come i salumi e gli insaccati, se consumate in quantità smodate, possono provocare il cancro. Le più pericolose per la Iarc (l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sui Tumori dell’Organizzazione Mondiale della Sanità), a quanto pare, sono proprio le carni sottoposte a procedimenti di salatura e affumicatura, come prosciutti, pancette, salsicce, carni inscatolate: consumarne 50 grammi al giorno, infatti, aumenterebbe il rischio di sviluppare tumori del 18%. La carne rossa, invece, è stata classificata come ‘probabilmente pericolosa’: una porzione quotidiana di carne rossa da 100 grammi potrebbe far aumentare le possibilità di contrarre il cancro (a colon, pancreas, prostata) del 17%.

Delle informazioni sconcertanti soprattutto se incrociate con i dati della FAO, secondo i quali il consumo di carni nel mondo, lungi dal ridursi al di sotto della soglia massima consigliata di 300 grammi alla settimana, è andato a incrementarsi al livello internazionale, con Sudamerica, Africa settentrionale e orientale e Asia orientale in vetta alla classifica dei più carnivori del mondo: soltanto in Asia orientale, nel 2015 i chili di carne consumati pro capite sono passati da 8,7 che erano negli anni ’70 a ben 50. E la media complessiva nel mondo non è di certo rassicurante: sono stati stimati, infatti, oltre 41 chili di carne pro capite consumati ogni anno.

I meno carnivori, invece, sono i Paesi in via di sviluppo come Ghana, Mozambico, Tanzania e Zambia, insieme con India, Bangladesh ed Etiopia dove, per ragioni legate a cultura e religione locali, non si superano i 4 chili di carne pro capite nell’arco di un anno. Seguono l’Argentina con 86,6 chili, gli Stati Uniti con 90 chili e l’Australia con 90,2 chili. In Europa, invece, la media è di 64,8 chili di carne all’anno.

E in Italia? La situazione non è di certo rassicurante: secondo i dati raccolti dal Wwf, il consumo di carne sarebbe aumentato di più del 190%, gli italiani sarebbero passati, cioè, dai 31 chili consumati negli anni ’60 ai 190 chili procapite nel 2011. La carne è diventata, perciò, la fonte di oltre il 40% delle proteine assunte dai nostri conterranei. E a fronte di una richiesta così ingente, anche la produzione mondiale di carne è aumentata a dismisura: i capi allevati, tra suini, bovini, ovini, pollame, ecc., sono all’oggi quasi 27 miliardi.

Frattanto, la Coldiretti si è prodigata nel tentativo di difendere le carni italiane, specificando quanto esse siano più sane delle altre perché non trattate con ormoni come nel resto del mondo: la prova, dicono, sta tutta nella longevità della popolazione italiana che in genere supera l’ottantina d’anni. Inoltre, proseguono, non si tiene conto del fatto che la maggioranza dei prodotti sotto accusa sono pietanze che, come hot dog e bacon, non fanno parte dell’alimentazione italiana. E come potrebbe un etto di crudo di Parma corrispondere a una quarantina di sigarette?

Barbie The Icon, la mostra arriva a Milano

barbie

La mostra sulla bambola più venduta al mondo parte oggi a Milano e si chiuderà il 13 Marzo e siamo sicuri che farà molto discutere. Innanzitutto il luogo scelto per l’esposizione è il nuovissimo Mudec, il Museo delle Culture che ha inaugurato solo pochi mesi fa, il luogo deputato a raccogliere esposizioni di un certo spessore culturale.

Anche la Barbie può farne parte?

E poi il titolo, Barbie – The Icon, non lascia dubbi su quello che vuole essere l’intento di questa mostra. Non solo una bambola, ma anche un’icona ed un simbolo dei cambiamenti avvenuti negli ultimi 50 anni, da quando la Barbie ha fatto il suo esordio.

Chi di noi non si è identificata, nel bene e nel male, con la miniatura in plastica con cui passavamo a giocare ore e ore? E lei quante volte si è identificata con le donne e con le mode che cambiavano. La Barbie si evolveva come si evolvevano le donne e la nostra società. Sempre bella, sempre magra, sempre bionda ma personificava una donna sempre più sicura di se che poteva svolgere qualsiasi professione desiderasse: Barbie medico, Barbie insegnante, Barbie astronauta, Barbie politica e Barbie rock star.

La mostra sarà suddivisa in 7 sezioni dove saranno raccolte immagini, oggetti e video della bambola diventata icona dei nostri tempi. La Barbie rappresenta tutte noi, dalle bambine che eravamo alle donne che siamo diventate, l’evento quindi è sicuramente un’occasione da non perdere.