mercoledì, 17 Dicembre 2025

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Qual è il segreto dell’attrazione?

credits photo: huffingtonpost.com

Cos’è che rende un uomo affascinante ai nostri occhi? Perché alla nostra amica piace da impazzire quel tipo mentre a noi non suscita proprio niente? Si dice che l’amore è cieco, che è il destino che sceglie per noi, che il cuore non conosce razionalità. Eppure ciclicamente, in diverse parti del mondo, qualcuno cerca di dare una risposta al mistero dell’attrazione.

Laura Gemine, ricercatrice psichiatrica presso il Massachusetts General Hospital di Boston, ha affermato che la maggior parte delle ricerche si impegna a trovare le caratteristiche che rendono una persona attraente, soffermandosi quindi su chi attrae ma non su chi è attratto. Si è così scoperto che i visi simmetrici piacciono di più, come il sorriso rispetto ad un broncio o una camminata sicura rispetto ad un andamento sciatto.

Ma questi studi, secondo la Gemine, sono limitati e non sono mai giunti al segreto dell’attrazione. Così è diventata una delle autrici di un’interessante ricerca. In questo studio, la Gemine e i ricercatori, hanno lavorato con ben 547 coppie di gemelli omozigoti e 214 coppie di gemelli eterozigoti. I partecipanti hanno poi analizzato dei volti e dato un giudizio su quanto fossero attraenti. Dopodiché i ricercatori hanno calcolato quanto il pensiero di ciascun votante differisse dalla media generale. Infine, prendendo i partecipanti a coppie di due, e facendoli discutere sull’attrattività di un volto, si è scoperto che raramente concorderanno completamente e che in media ci sarà sempre un tasso di disaccordo pare al 52%.

A cosa è dovuto il tasso di disaccordo? I ricercatori hanno provato a determinare se sono i geni o se è l’ambiente individuale a modificare le preferenze dei partecipanti, confrontando, quindi, tra loro sia i gemelli eterozigoti che quelli omozigoti. Attraverso dei calcoli standard, che vengono spesso utilizzati negli studi sui gemelli, si è giunti alla conclusione che ad influenzare le decisioni prese dai partecipanti è stato soprattutto l’ambiente individuale di una persona.

L’ambiente individuale e l’esperienze personali sono, quindi, più dei geni e dell’ambiente generale, gli elementi che fanno scattare la scintilla nel nostro cuore e nei nostri occhi, che rendono una persona attraente e irresistibile per noi e non per qualcun altro.

Il Piccolo Principe, dove l’amicizia è essenziale

Credits: blogitalia.it

“Ma se mi addomestichi, avremo bisogno l’uno dell’altra. Per me tu sarai unico al mondo. Per te io sarò unica al mondo.” Quando eravamo piccoli e leggevamo “Il Piccolo Principe” pensavamo fosse solo una bella storia di un bambino che viaggia dal suo pianeta alla ricerca di un amico o qualcuno da amare. Riprendendo il libro, anni dopo, ci rendiamo conto della profondità di quel racconto: valori come amicizia, amore e morte sono spiegati in modo semplice attraverso frasi genuine e cariche di significato.

L’amicizia tra il Piccolo Principe e la volpe, ad esempio. Appena lo vede, il bambino è incuriosito da lui, ma in un primo momento, l’animale non vuole nessuna confidenza, perché non è addomesticato. Davanti la confusione del Piccolo Principe, la volpe gli spiega il significato della sua ultima parola, rispondendogli: “Creare dei legami”. Quando incontriamo gente nuova con cui sentiamo subito una sintonia, facciamo immediatamente amicizia e in quel momento quella persona per noi non sarà solamente una uguale a centomila, ma diventerà unica al mondo.

Abbiamo tutti bisogno di essere addomesticati e di creare dei legami perché la vita è breve e noiosa, e avere qualcuno vicino a noi, che renda i nostri giorni meno difficili e più divertenti, ci cambia. Come tutte le cose, l’amicizia però non avviene semplicemente, ma necessita pazienza: conoscersi giorno per giorno, così da scoprire il prezzo della felicità. “Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice.”

“Il Piccolo Principe” è più di un libro, ma un tesoro da custodire. Il valore dell’amicizia è spiegato attraverso gli occhi di un bambino e di una volpe, che ci insegnano come gli adulti abbiano dimenticato la verità più importante: il tempo passato insieme alle persone che amiamo. Come il Piccolo Principe diventa responsabile della sua rosa che ha curato con tanto affetto per molte ore, così anche noi siamo responsabili di tutti gli amici con cui abbiamo stabilito dei legami. Come facciamo a ricordarci di tutte quelle persone importanti che non vediamo più? Ce lo spiega la volpe: “Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.

Allarme dell’Oms: la carne è cancerogena (FOTO)

credits photo: blog.edoapp.it

Dall’International Agency for Research on Cancer (IARC) dell’Organizzazione mondiale della sanità giunge la conferma di qualcosa di cui si parlava da tempo. La carne, soprattutto quella lavorata, è altamente cancerogena, quanto il fumo.

Si tratta quindi di salsicce, wurstel, hot dogs, carni in scatola, prosciutto e tutte quelle che hanno subito processi di salatura, polimerizzazione, fermentazione, affumicatura, o sottoposte ad altre trasformazioni. Da oggi rientrano tutte nel gruppo 1 delle sostanze che causano il cancro.

credits photo: ansa.it
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Il gruppo di lavoro ha classificato il consumo di carne lavorata nel gruppo 1 in base a una evidenza sufficiente per il tumore colorettale. Inoltre è stata trovata una associazione tra consumo e tumore allo stomaco. La possibilità di errore non può invece essere esclusa con lo stesso grado di confidenza per il consumo di carne rossa“. Questo è quanto si legge nel documento elaborato dall’Oms.

credits photo: ansa.it
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Meno pericolose, quindi, le carni rosse non lavorate come manzo, vitello, maiale, agnello, montone, cavallo e capra, che vengono considerate ‘probabilmente cancerogene‘.

Non si è fatto attendere il commento di Carmine Pinto, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM): “La decisione della International Agency for Research on Cancer (IARC) dell’Oms di inserire carni lavorate e carni rosse nella lista delle sostanze cancerogene è un invito a tornare alla dieta mediterranea. La Iarc conferma dati che conoscevamo da tempo, ovvero che la presenza di conservanti o di prodotti di combustione in questi alimenti è legata ad alcuni tipi di tumore. Per quanto riguarda le carni rosse è una questione di modalità e di quantità, non esiste una ‘soglia di esposizione’ oltre la quale ci si ammala sicuramente. Il messaggio che dobbiamo dare è che la carne rossa va consumata nella dovuta modalità, una o due volte a settimana al massimo.

Cromoterapia, tutti i benefici del colore sulla salute

cromoterapia

Il mondo che ci circonda è pieno di colori e questo influenza notevolmente sia la nostra salute che il nostro stato d’animo. Gli abiti che indossiamo, il colore delle pareti e la natura che ci circonda contribuiscono in qualche modo al miglioramento del nostro umore. Pensiamo ad una bella giornata di sole che illumina tutto ciò che ci circonda o all’azzurro del mare.

Numerosi studi hanno dimostrato la connessione tra stati depressivi e assenza di luce, come chi è costretto per lavoro a trascorrere parecchio tempo al buio. Qui interviene la cromoterapia, come ha dichiarato ad Adnkronos Sara Cicolani, esperta di cromoterapia emozionale, “tutto intorno a noi è colore ed influenza i nostri stati emotivi […] basterebbe veramente poco per essere sempre con una giusta dose di buon umore nonostante le mille peripezie che la vita quotidiana ci impone”.

Tutto questo può essere molto semplice se si sfruttano gli effetti positivi che alcuni colori hanno naturalmente sul nostro umore. I colori caldi, come giallo, oro e arancio, hanno notoriamente questo effetto. Altre tonalità ci aiutano a superare le piccole discordanze emotive che viviamo nella quotidianità. La paura di non essere amati può essere superata con il colore rosa o cristallo, il senso di inadeguatezza con il porpora e la mancanza di energia con il verde. L’ansia e le mille paure, tipiche della vita frenetica dei nostri giorni, posiamo combatterle con il turchese e il celeste acqua.

Se siamo predisposti a rimandare sempre le incombenze che si presentano allora il nostro colore e il rosso ambrato. Per gli attacchi di panico possono aiutarci il viola scuro, il celeste, il turchese e l’azzurro. Attenzione alle tonalità del blu però, perché troppo scure possono deprimere. Per rilassarci e aiutare tutte le nostre attività meditative i colori ideali sono l’oro e tutte le tonalità del viola.