mercoledì, 17 Dicembre 2025

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Arriva dalla Cina il reverse praying (FOTO)

Credits photo: Looking forom

Arriva dalla Cina e sconvolge tutti il nuovo modo di mostrarsi sui social network.
Dopo l‘#acroyoga, una nuova pratica da fotografare e postare per mostrare a tutti la propria flessibilità. Ma cos’è davvero il reverse praying?

Reverse praying è letteralmente pregare a rovescio e consiste nel cercare di congiungere i palmi delle mani dietro la schiena, possibilmente tra le scapole.
Bisogna essere particolarmente flessibili per riuscire a fare il reverse praying, ma a quanto pare, in Cina la flessibilità non manca vista la varietà di foto e video postati sui maggiori social network.

Impazza tra gli adolescenti che ne fanno strumento di bullismo. Esistono, infatti, dei livelli di bravura nel praticare il reverse praying.
Tutti quelli che riescono a far congiungere i propri palmi dietro la schiena, solo nella parte bassa vengono considerati poco flessibili e presi in giro. Al contrario, chi riesce ad arrivare a congiungere i palmi il più possibile vicino alla nuca viene osannato ed invidiato.
Il reverse praying, quindi, non è una semplice tendenza tipica dei nostri anni che include una foto scattata tramite smartphone e postata per mostrare a tutti il proprio livello di bravura.
Piuttosto, è una prova per farsi accettare da amici e compagni.

Arrivano critiche dalle istituzioni, che reputano spiacevole ed offensivo il reverse praying per chi trova nella religione e nella preghiera una chiave fondamentale della vita.
I ragazzi che lo praticano e ne fanno una prova degna di approvazione dovrebbero vergognarsi, commentano sui social. Come dargli torto? A voi i giudizio.

Il rifornimento giusto per settembre (FOTO)

Settembre viene considerato da molti il primo vero mese dell’anno, si torna alla vita di sempre e si intraprendono nuove avventure ed esperienze.
Spesso, ci ritroviamo catapultati in questo mese, sprovvisti di beni di cui necessitiamo. Non sappiamo precisamente cosa comprare, in quali quantità e se una una cosa potrà esserci davvero utile.
Proprio in occasione di questi dubbi pre-autunnali, ecco alcuni consigli per destreggiarsi negli acquisti settembrini e comprare oculatamente.

Reparto cancelleria

Photo credits: Ravenna notizie
Photo credits: Ravenna notizie

Vi ricordate, quando, nei primi giorni di settembre andavamo alla ricerca del perfetto e delle penne più belle per iniziare un nuovo anno scolastico? Ecco, anche se la scuola per voi è solamente un vago ricordo, oppure studiate all’università e non avete bisogno di impressionare i compagni con un diario all’ultima moda, è bene sapere che gli oggetti di cancelleria sono utili per tutti.
Facendo un giro nei supermercati noterete parecchie offerte nel reparto scuola-ufficio, sfruttatele per rifornirvi di penne, matite e quant’altro vi occorra. Eviterete la spiacevole sensazione di ritrovarvi senza neanche una biro alla prima lezione del semestre.

Reparto ortofrutta

photo credits: mercatogenova
photo credits: mercatogenova

Facciamo il pieno di vitamine per recuperare le energie, attenzione però a cosa scegliamo nel reparto ortofrutticolo: sì alla frutta e alla verdura di fine stagione-la più buona e matura- evitiamo, invece, le primizie come kiwi e castagne. Riempiamo il carrello con mele, uva, cetrioli, carciofi, pere, pomodori e peperoni.

Vitamine ed integratori

photo credits: medicinaesteticaonline
photo credits: medicinaesteticaonline

Proviamo ad arrivare ad ottobre spossati e stanchi a causa del calo fisiologico autunnale, compriamo integratori e vitamine e assumiamoli già in questo mese.
Importantissimi gli integratori per capelli-che in autunno sono deboli e cadono-, assumendoli eviteremo la spiacevole sensazione di trovare una parrucca intera nella spazzola.

Shopping

i love shopping 3

Non siamo in periodo di saldi, ma tra i nuovi arrivi possiamo trovare ad un buon prezzo alcuni capi d’abbigliamento versatili e necessari.
Pantaloni e maglioni da utilizzare tutti i giorni, scarpe da ginnastica nuove e borse capienti possono essere sfruttate al massimo per tutto l’autunno e l’inverno.
Sì anche agli occhiali da sole che in questo periodo si trovano in saldo.

Buoni acquisti a tutti.

Breakfast dating, basta un caffè per innamorarsi

Credit photo: www.cellulari.it

Possiamo dire addio ai siti di incontri e ai primi appuntamenti, che non hanno altro scopo – almeno per noi ragazze – se non quello di farci passare giornate intere a decidere l’outfit perfetto per apparire al top, oltre a stare infinite ore davanti allo specchio per trucco e parrucco. Per arrivare, poi, all’incontro con la maglietta ed i pantaloni di sempre – meglio stare comode – qualche capello fuori posto – perché la piastra con il caldo proprio no – e con un’ansia che nemmeno all’esame di maturità.

Per fare nuove conoscenze, instaurare rapporti di amicizia e – perché no – magari incontrare l’amore della nostra vita ora basta semplicemente un caffè. O forse meglio cappuccino e brioches? L’importante è incontrarsi nel momento della giornata in cui tutti, ragazzi e ragazze, siamo più veri e sinceri, ovvero la colazione. Niente trucco, niente lacca e nemmeno vestiti eleganti: ciò che serve è essere predisposti a nuove relazioni, senza avere vergogna di se stessi e preconcetti verso la persona che ci troviamo davanti.

Proprio da questo nasce, infatti, “Breakfast dating“, una sorta di nuovo “portale” per gli incontri al buio, di qualsiasi tipo essi siano. Questa nuova moda per le conoscenze privilegia il momento della colazione in quanto è uno degli unici della giornata in cui è possibile socializzare e scambiarsi idee, ma solo se di mezzo non ci sono smartphone e wifi che portano in un mondo parallelo. Basta messaggi, chat, social network e discoteche: una buona colazione, eliminando schermi e filtri davanti, è decisamente meglio.

In cosa consiste veramente questo “Breakfast dating”? Due ragazzi si incontrano per una colazione e, per almeno 5 minuti, stanno uno seduto davanti all’altra, cercando di conoscersi come meglio credono. Ma, se alla fine di questo lasso di tempo non scatta la scintilla e nemmeno un minimo di interesse, c’è la possibilità di cambiare il proprio interlocutore. Facile no? Il tutto è stato fatto per invertire la teoria dei “6 gradi di separazione”: secondo quest’ultima, infatti, una persona può essere collegata ad un’altra attraverso diverse relazioni e conoscenze, senza però superare numero 5 intermediari.

Spopolato negli Stati Uniti, coinvolgendo sempre più persone durante la colazione, il “Breakfast dating” sta avendo risultati immediati e notevoli permettendo la nascita di nuove amicizie e nuovi amori, con numeri che non smettono di aumentare a livello mondiale.
In primis c’è San Francisco con “500 Brunches”, una piattaforma virtuale grazie alla quale si organizzano incontri con persone che hanno i propri interessi. Julier Krafchick, la fondatrice, afferma di voler trovare “un luogo fisico dove incontrare le persone in generale, un modo di riconnettere nuovamente le persone nella vita reale“. E come darle torto, visto le conseguenze che ha portato con sé l’aumento della tecnologia?

Quello di San Francisco, fortunatamente, non è l’unico esempio. Anche ad Edimburgo sbarca il “Sunday Brunch Club”, piattaforma con la quale c’è la possibilità di aprire i propri orizzonti, ma solo di domenica mattina, quando regna sovrana la tranquillità.
Non dimentichiamo, poi, la Francia, dove grazie a “Les Petits Déjeuners Networking” si possono conoscere nuove persone, anche per motivi di lavoro, in uno spazio gestito in co-working, gustandosi caffè e brioches.

Non solo all’estero, anche qui in Italia il “Breakfast dating” si sta facendo strada, grazie all’iniziativa di ScuolaZoo. Il famoso portale per studenti, insieme a Nescafè, ha voluto diffondere questa nuova tendenza durante le vacanze estive che ogni anno organizza nelle località più gettonate tra i giovani. Raccontano, infatti, che “durante i viaggi organizzati da ScuolaZoo il ‘Breakfast dating’ è diventato uno dei momenti più attesi della giornata con cui centinaia di ragazzi hanno la possibilità di conoscersi e creare nuove amicizie durante la prima colazione. Dopo i bagordi della movida estiva e un risveglio traumatico, ci si presenta a colazione come si è veramente, senza quelle finzioni sociali che caratterizzano la scelta oculata dell’abbigliamento, del trucco e delle espressioni, semplicemente al naturale, particolari condizioni che favoriscono l’efficacia degli incontri e gli scambi di opinioni vere e sincere“.

Galateo a tavola, come cambiano le regole

galateo a tavola

Se il galateo vi sembra una parola obsoleta o in disuso vi sbagliate, per ogni circostanza o situazione che ci troviamo ad affrontare nella vita in compagnia di altre persone, le buone maniere e l’educazione non vanno mai dimenticate. Naturalmente con il passare degli anni molti canoni di comportamento si sono evoluti, e nell’epoca degli smartphone e della globalizzazione è impensabile pensare di rispettare l'”etichetta” che osservavano i nostri nonni solo 50 anni fa.

Bisogna però sapersi comportare con rispetto ed eleganza sempre e in tantissimi ambiti. Noi di blog di Lifestyle abbiamo pensato di darvi piccoli consigli di buone maniere e bon ton al passo con i tempi. Iniziamo da una delle situazioni più classiche, il galateo a tavola. Che si tratti di un convivio in casa o di una cena galante al ristorante, anche nel 2015 poche e semplici regole ci insegnano come comportarci per far sentire tutti a proprio agio.

Per cominciare

Prima di tutto mai augurare buon appetito prima di cominciare a mangiare. Questo perché negli ambienti aristocratici di un tempo, da cui derivano buona parte delle regole di galateo a tavola, nessuno arrivava mai a cena affamato, la tavola era l’occasione per conversare e stringere alleanze, si cominciava quindi a mangiare in silenzio seguendo i padroni di casa. Nel caso ci si trovi al ristorante, anche l’ingresso nel locale e il sedersi a tavola hanno delle regole da seguire. L’uomo o il cameriere devono sempre precedere la donna mentre ci si reca al tavolo. Quest’ultima si siederà per prima scegliendo il posto migliore che normalmente è quello con vista sulla sala. Un tempo era l’uomo che si occupava delle ordinazioni ed era l’unico ad interloquire con il cameriere, adesso questo non è più necessario, anzi le donne sono spesso molto attive. È bene però lasciare che sia l’uomo a scegliere il vino.

La conversazione

Mangiare insieme ad altre persone significa anche intrattenere una conversazione. Bisogna però stare molto attenti agli argomenti trattati perché se in famiglia o tra amici conosciamo bene con chi parliamo, se siamo ospiti ad una cena di lavoro possiamo trovarci a conversare con persone per la prima volta. Evitiamo temi che possano suscitare polemica come politica, sport o religione. È poi considerato poco educato parlare di persone sconosciute alla maggioranza dei commensali o monopolizzare la conversazione per troppo tempo. L’uso del telefono è consentito solo se strettamente necessario, vietato massaggiare su whatsapp o aggiornare i social. Di cattivo gusto anche poggiare lo smartphone sulla tavola, meglio tenerlo in borsa o in tasca con la suoneria abbassata.

Cosa fare e cosa evitare

Quando ci si siede a tavola il tovagliolo va poggiato sulle gambe, ma non dimenticate mai di usarlo prima di bere. È veramente di cattivo gusto lasciare segni sul bicchiere, e questo vale anche per il rossetto delle donne. I gomiti non vanno mai appoggiati alla tavola e fate attenzione a non masticare rumorosamente. Non dimenticate poi che tutte le portate, tranne il brodo o le zuppe, vanno mangiate con la forchetta e non con il cucchiaio. Riso compreso. Il pane va spezzato con le mani, mai con le posate. Se mangiate le uova o il formaggio ricordatevi di tagliarle con la forchetta senza usare il coltello. Se il sale non è presente sulla tavola non va mai chiesto nel caso di una cena in casa, sarebbe poco elegante poiché la padrona di casa potrebbe pensare che non gradite la pietanza.

Pagare il conto

Se vi trovate al ristorante, il momento del conto è sempre molto delicato. Seguendo le regole del galateo, chi invita è anche chi paga il conto. Naturalmente questo vale ancora di più in situazioni galanti dove di regola è l’uomo che paga il conto. L’etichetta vorrebbe che questo avvenga anche in situazioni di amicizia, ma ai giorni nostri la normalità è che tra amici il conto si divida in parti uguali. Di cattivo gusto, invece, il voler dividere il conto secondo le portate che si è consumato. Quando andate via non dimenticate di lasciare la mancia, un gesto di signorilità che distingue le persone di gran classe.