martedì, 16 Dicembre 2025

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Notizie e tendenze sulla società, sul costume, sull’opinione pubblica e sul cambiamento generazionale

La matita critica di Luis Quiles (FOTO)

Teletubbies omosessuali, smartphone al posto di genitali, bambini affamati che divorano bibbie: l’illustratore spagnolo Luis Quiles con le sue tavole dissacranti ne ha veramente per tutti. In un’epoca in cui nazioni intere sono devastate da conflitti ancora irrisolti, noi giochiamo a fare la guerra con le nostre Playstation. Lo sfruttamento di minori in Africa? Qualcosa di molto meno interessante del numero di like raggiunto dal nostro ultimo post su Facebook.

E, così, l’arte del grafico anche noto sotto lo pseudonimo di Gunsmithcat su DeviantArt.com diventa un’efficace forma di provocazione e di contestazione rispetto all’indifferenza dilagante di cui soffre il mondo occidentale. Nelle sue illustrazioni, sicuramente molto forti, i social network assumono una connotazione oscena, ma anche i fast food, la venalità, l’indigenza, la fame e la guerra vengono messi in luce in uno stile quanto mai tagliente.

La rapida diffusione dei suoi disegni, avvenuta a mezzo Internet, reca già in sé un controsenso evidente: stando a quanto l’artista ha dichiarato al Fatto Quotidiano, infatti, il mondo di oggi e le sue forme di comunicazione non sarebbero peggiori di quelli passati. La cosa più grave, piuttosto, è che di fronte all’incessante progresso in campo tecnologico continua a imporsi un fitto muro di incomunicabilità in termini propriamente umani.

L’assurdità di una società come la nostra, individualista e tutta concentrata su bisogni infondati, è ritratta sotto qualsiasi punto di vista: religione, politica, sanità, sessualità assumono delle sembianze, per così dire, estreme, riuscendo a creare un legame con l’osservatore, che non viene però mai accusato in maniera diretta. Resta, però, impossibile non sentire un rimorso di coscienza nel trovarsi davanti a una di queste immagini.

I vantaggi del cellulare con lo sportellino

www.nonsprecare.it

Se pensiamo ai cellulari con lo sportellino con la stessa nostalgia di quando ricordiamo il ragù della nonna, vuol dire che stiamo invecchiando. E alla svelta anche.
Vi ricordate i vecchi telefonini? Ovvero quegli aggeggi tutti diversi gli uni dagli altri per marca, forma, grandezza e colore? Oggi siamo tutti più o meno omologati, infatti i modelli più diffusi sono sostanzialmente due. In passato c’erano degli aspetti legati al telefono con lo sportellino che solo chi ne ha posseduto un esemplare può comprendere. Elementi insignificanti ma che rendevano la nostra vita, anche se in minima parte, diversa da com’è oggi.
Come quel momento in cui attaccavamo il telefono in faccia al fidanzato, ad esempio. All’epoca era un atto molto più scenografico, visto che l’azione brusca era accompagnata da un suono secco, che arricchiva di pathos quel piccolo momento drammatico.

Le suonerie erano davvero poche e decisamente poco originali. Ma era l’unica ‘musica’ che avevamo a disposizione.
Con alcuni modelli si poteva creare da soli la suoneria del cellulare, e questo rendeva le cose un pò complicate: ci volevano ore ed ore di ascolto della propria melodia preferita prima di riuscire ad azzeccare le note della canzone. Tutta la nostra vita non era racchiusa nel telefonino, come accade invece oggi; perderlo non era quindi cosa grave, si poteva sostituirlo senza troppe lacrime (e troppi soldi).
Per non parlare dei selfie: naturalmente per farli bisognava ruotare il telefonino verso di se, senza poter vedere cosa veniva effettivamente fotografato. Era sempre divertente riguardare le immagini scattate in questo modo, perché poteva venire fuori di tutto.

Per non parlare dei costi di manutenzione: se il cellulare si dimostrava difettoso e se si guastava una componente, non era necessario sborsare 300 dollari per la riparazione.
Inoltre i messaggi di testo avevano un valore molto più forte perché la loro scrittura presupponeva un grande sforzo per l’uso del T9.
Un motivo per adorare i vecchi telefonini è che oggi quei modelli ormai ‘vintage’, sono molto più cool degli smartphone. In un periodo storico carico di omologazione, fanno davvero tanto ‘figo‘.

Se le principesse Disney fossero mamme (FOTO)

Credits: www.100bimbi.it

Il sito americano BuzzFeed si è divertito ad immaginare la vita delle principesse Disney in vesti di mamme, grazie a delle illustrazioni che ci mostrano come sarebbe la loro vita come casalinghe.

Blog di Lifestyle vi mostra questi divertenti disegni spiegati attraverso delle simpatiche didascalie. Cosa aspettate a leggere?

Biancaneve

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Biancaneve ha un figlio preadolescente che resta sul divano per tutto il giorno. Questo la fa infuriare e si lamenta dicendo: “Non hai idea di come sia facile la tua vita. Alla tua età ho dovuto lavorare come domestica!”

Pocahontas

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Pocahontas è la leader del gruppo di Girl Scouts di sua figlia, e adora portare le ragazzine a fare escursioni per vedere “i colori del vento”. Tuttavia, l’unica cosa che non le piace è provare a vendere biscotti fuori al supermercato.

Ariel

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Ariel discute spesso con suo marito riguardo l’indipendenza che dovrebbero dare alla loro figlia. “Stai scherzando, Eric?” gli ripete lei. “Quando avevo la sua età pensavo che una forchetta fosse un pettine e ho praticamente venduto la mia anima a una strega per avere un ragazzo! Non esiste che lei vada da sola alla fiera!”

Cenerentola

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Cenerentola è una mamma attivissima su Pinterest. Veste i suoi figli con abiti meravigliosi (con un piccolo aiuto dei suoi vecchi amici Jaq and Gus), sforna bellissime torte, e usa tecniche per pulire casa assolutamente eco-friendly.

Jasmine

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Jasmine fa parte dell’ “Associazione genitori e insegnanti” e incute timore ai docenti perché è tosta e non permette che i suoi figli sopportino alcuna ingiustizia.

Belle

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Belle è un’insegnante privata molto dedita al suo lavoro, ma quando si tratta di insegnare ai suoi figli, la questione diventa più difficile di quando lo faceva con la Bestia, il quale si giustifica con: “Ero un bravo studente solamente perché tu eri bellissima, Belle.”

Aurora

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Aurora ha una figlia adolescente che dorme troppo. Questa cosa fa impazzire la principessa Disney, ma quando la rimprovera, sua figlia le risponde: “Come ti pare, mamma. Papà dice che quando avevi la mia età hai dormito per giorni!”

Merida

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Merida ha tre figli che non riesce a gestire. Le cose peggiorano quando le tre pesti sporcano tutto il vaso da notte. Per questo lei li rimprovera: “Se riesco a colpire l’obbiettivo da 90 metri, voi potete far pipì nel water!”

Tiana

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Tiana lotta per far mangiare a sua figlia di quattro anni qualunque altra cosa oltre ai bignè. La principessa Disney è così disperata nel cercare di dare il giusto nutrimento a sua figlia che ha finito per cucinare vegano e nasconderlo nei suoi dolci.

Mulan

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Mulan ha una figlia molto femminile e non sa come gestirla. Molto spesso si lamenta con Li Shang dicendo: “Ho sconfitto gli Unni tutta da sola e nonostante ciò lei venera la Miss Chen della porta accanto perché è brava a truccarsi!”

Anna

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Anna sente di essere rimasta sempre su una slitta mentre trasporta i suoi figli in città per la lezione sulla raccolta del ghiaccio, lezioni magiche con un re troll, e si vede con i tanti figli di neve di Olaf.

Rapunzel

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Rapunzel ha passato l’intera infanzia chiusa in una torre e non vuole che i suoi figli vivano la stessa cosa. Adesso è libera, senza nessun genitore intorno, e ha anche scritto un libro sull’argomento dal titolo: ‘Fate scendere i vostri figli dalla torre’.

Credits photos: Chabe Escalante per BuzzFeed

Tre stili sessuali in base al tipo di vacanza che scegli

Ibiza, Formentera, Gallipoli o Trento, Praga, Parigi? Hotel o campeggio? Amici o famiglia? Da fidanzato o da single? Le opzioni che l’estate offre sono davvero infinite e scegliere a volte è davvero complicato. Ma nella maggior parte delle occasioni la nostra situazione sentimentale influisce sul tipo di esperienza estiva che andremo a scegliere, nonostante oggi le coppie tendano a crearsi spazi di svago separati. E le scelte influiscono anche sulla vita sessuale che andremo a goderci.

Dividiamo, infatti, le tipologie di vacanza in tre macro categorie: il viaggio con gli amici, fatto di puro sballo e divertimento, le vacanze di famiglia, tranquille e rilassate, e le vacanze con il partner, solitamente più culturali ed esplorative. Ad ognuna di queste macro categorie, corrisponderà il tipo di intimità ricercato e potenzialmente concreto. Nei viaggio con gli amici, infatti, la vita dissoluta, senza orari e preoccupazioni, permetterà di accedere ad una realtà parallela in cui tutto è concesso, tutto è bello e non ci sono intoppi. Questo tipo di esperienza, porta molto spesso a non prestare la dovuta attenzione alle conoscenze che si intraprendono, così come alla sicurezza nella sfera intima. Quello che si cerca è il divertimento, da ricordare con vergogna, ma senza rimpianti, una volta tornati.

La vacanza di famiglia è per antonomasia dedicata al relax. L’intimità che si cerca è serena e fedele, mischiata a quel po’ di brio dato dal nuovo ambiente e dall’assenza di pargoli e nipoti, che sicuramente saranno impegnati a fare altro. E infine ultima opzione: la vacanza con il partner. Questa esperienza amorosa, a causa dello stretto e quotidiano contatto con il partner, porterà a ritrovare e godersi a 360º lintimita di coppia che riscopriremo bellissima. Tra passeggiate, cibo, meraviglie e stanchezza, tornare a casa a fare l’amore in un posto nuovo e tutto vostro, sarà la cosa più vicina alla felicità.

E voi che tipo di intimità e vacanza volete?