martedì, 16 Dicembre 2025

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8 ragioni per non fare un tatuaggio per il partner (FOTO)

Credits photo: elitedaily.com

‘Un tatuaggio dura per sempre’: è quanto diverse celebrità sembrano ignorare quando decidono di tatuare su una parte del corpo il nome del partner. In quel momento, infatti, il loro cuore li spinge a credere che quella sia la persona giusta, dimenticando così le ragioni per cui sarebbe meglio evitare quel tatuaggio. Noi di Blog di Lifestyle siamo qui per ricordarvele. Ecco la nostra top 8.

Benji Madden, sposo di Cameron Diaz, ha recentemente tatuato il nome di sua moglie sulla schiena, mentre Melanie Griffith e Antonio Banderas hanno cancellato il tatuaggio per evitare ogni fraintendimento con i futuri partner. Chi invece per anni non si è arresa all’idea che l’amore non dura in eterno è Angelina Jolie, che ha collezionato i nomi dei suoi partner in diverse parti del corpo, finché non ha trovato la persona giusta, Brad Pitt.

Più prudente è stata Miley Cyrus che ha richiesto piccolo cuore sul mignolo della mano destra per il misterioso amato, mentre Avril Lavigne ha scelto di tatuare il nome di Ronny sotto il seno, rischiando di non poterlo cancellare senza danni permanenti. Sarà lei la prossima a richiedere di cancellare il tatuaggio? Sarà il tempo a decidere, nel frattempo vi spieghiamo perché non avrebbe mai dovuto farlo, così come tante altre star e non.

Il tatuaggio durerà più della relazione

Credits photo: vanityfair.com
Credits photo: vanityfair.com

Dovrete modificare il tatuaggio quando e se la relazione finirà

1

Potrebbe finire per somigliare più a un pene che a un nome

2

Ha buone possibilità di spaventare il suo partner

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Se avrà figli, perderanno ogni rispetto per lei

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Rende orribile avere appuntamenti con altre persone

4

Se mai volesse cambiare il nome, potrebbe sentirsi in una posizione orribile

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E per finire, non ne vale la pena.

2

Se veramente volete il tatuaggio di qualcuno sulla vostra pelle, optate per il vostro nome, oppure per quello di genitori, figli, o persone importanti che vi hanno lasciato precocemente. Solo così sarete sicuri che non ve ne pentirete.

[Credits photo: huffingtonpost.com]

#beachessential, pronti per l’estate? (FOTO)

Siete davvero pronti per l’estate 2015? A rivelarlo è Instagram: tutto in ordine per la spiaggia, con telo mare, costume da bagno, occhiali da sole, creme e protezione. Senza dimenticare le infradito gioiello, il pareo colorato e un cappellino per ripararsi dal sole.

I #beachessential rivelano la tua estate: e sui social impazzano le foto, con filtri, cornici e hashtag di tendenza, per comunicare al mondo l’arrivo della bella stagione.

Tutti a caricare sul web, commendate e condividere il proprio beach kit: non mancano neanche le riviste moda da sfogliare, un buon libro da leggere sotto l’ombrellone e la borsa di paglia in cui riporre tutto.

Tripudio di colori e di voglia d’estate su Instagram: il trucco per avere piogge di like e commenti alla propria foto è semplicissimo, basta posizionare tutto l’occorrente per terra, magari su uno sfondo azzurro cielo o corallo, in maniera artistica e originale, con l’acqua cristallina all’orizzonte, e scattare una foto da pubblicare sui social, senza dimenticare il piedino perfettamente smaltato che fa capolino in fondo all’inquadratura.

Cosa aspetti? Sei pronto anche tu ad un’estate da ricordare? Scatta la tua foto e pubblicala su Instagram, i #beachessential ti aspettano. Tantissime blogger o influencer della rete hanno già postato la loro.

#livetweetyourperiod: Twitter racconta le mestruazioni (FOTO)

credits photo: youtube.com/watch?v=UAEG8rihjh8

Quando arriva quel periodo del mese, lo ammettiamo, noi donne diventiamo intrattabili e ancora più incomprensibili per gli uomini, e non solo, che ci vivono vicino. Ma non è colpa nostra, sono gli ormoni. Siamo le prime a non sopportare i repentini cambi di umore, la fame irrefrenabile, il non piacerci, i dolori e l’acne. Ma per fortuna non ci manca l’ironia.

Così è nato #livetweetyourperiod, un progetto ideato proprio per “normalizzare, desessualizzare e smettere di stigmatizzare le mestruazioni”, come afferma Jenna Wortham sul The New York Times Magazine. Così , le donne di tutto il mondo, spiegano agli uomini, che le guardano con timore e sospetto, come si sentono quando hanno il ciclo.

credits photo: vanityfair.it
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I tweet fanno sorridere, tutte ci siamo sentite così almeno una volta nella vita. È il ciclo o sto morendo? È la domanda che ci affligge ogni mese e, nella negatività dei nostri pensieri, tendiamo sempre alle peggiori conclusioni.

credits photo: vanityfair.it
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Dai commenti postati poi, risulta chiaro che siamo pienamente consapevoli di come appariamo al mondo. Inconsolabili in una valle di lacrime, divoratrici incallite di cioccolata e grassi allo stato puro, terribili e incontrollabili come sotto una possessione demoniaca.

credits photo: vanityfair.it
credits photo: vanityfair.it

Le nostre reazioni a ciò che ci dicono o fanno sono come un’incognita in un’espressione algebrica incalcolabile. Parlare con noi sarà come giocare a poker, si potrebbe perdere tutto, compreso un arto, in pochi secondi. Dopo queste immagini rievocative, però, potrete ben capire che, se sopravviviamo a tutto questo, è fuori luogo chiamarci sesso debole.

credits photo: vanityfair.it
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#LoveWins, storie di un giorno speciale (VIDEO)

Deve essere stato faticoso. Attendere tanti anni prima di veder concesso un diritto. Ma come ogni cosa sudata, la ricompensa è dolcissima. Entusiasmo ovunque, piazze gremite di gente che si abbracciava, baciava, amava. Bandiere colorate che lasciano ben sperare. È questa l’atmosfera che si viveva venerdì 26 giugno in America, quando finalmente, si è data la possibilità a tutti, indistintamente dal sesso, di sposarsi e amarsi davanti a Dio e alla Legge, per sempre, finchè morte non li separi.

Noi di Blog di Lifestyle vi vogliamo far capire cosa significa attendere così tanto per un diritto, fremere perché possiate finalmente chiedere alla compagna o al compagno con cui state di sposarla/o. Una sensazione indescrivibile, probabilmente, ma noi vogliamo provarci. E vogliamo farlo raccontandovi come hanno vissuto quel giorno, quell’emendamento, alcune coppie omosessuali.

Il primo matrimonio gay in Texas dopo lo storico “via libera” della Corte Suprema americana è di George Harris (82 anni) e Jack Evans (85). I due si sono sposati a Dallas.
Ma a colpire maggiormente è la longevità del loro rapporto che dura da ben 54 anni. Una vita intera trascorsa mano nella mano, l’uno al fianco dell’altro. Sfidando i pregiudizi, gli insulti e le discriminazioni di un mondo che va evolvendosi molto lentamente. Che cos’è l’amore se non questo?

Un’altra coppia,Tracey e Shannon Knight, accompagnati dalla loro piccola figlia Evan hanno compilato una licenza di matrimonio al Tarrant Country Plaza Building, finalmente possono.

"Amore vincit omnia", storie di un giorno speciale (VIDEO)

Il caos nelle città, quel venerdì era ovunque. Ma in primo luogo la cosa che ha stupito è stata una chiesa, una delle più grandi del paese con il popolo in gran parte gay, ha eseguito due matrimoni omosessuali.

“Non abbiamo mai pensato che questo sarebbe successo durante la nostra vita, e ora vogliamo festeggiare”, ha detto Zante Garcia, che ha sposato Debbie Johnson. “L’amore vince sempre.”

Marlon Cortez e Shannon Bailey, invece erano l’altra coppia sposata in quella chiesa.
“Sono così orgoglioso di essere un americano di oggi”, ha detto Bailey. “È meraviglioso essere qui ed essere parte della storia.”

David Sirmeyer, 52, e Paul Kennedy, 50, invece sono rimasti stupiti quando sono stati accolti nell’ufficio del Cancelliere di Tarrant Countru dopo le 14:00. Non c’era folla all’interno e non c’erano manifestanti all’esterno. Non si aspettavano un pandemonio, ma almeno un segno di energia, di vivacità, insomma qualcosa. Invece nulla, era “normale”, finalmente era normale sposarsi anche per persone dello stesso sesso. Quindi, in un certo senso, anche quest’ordinarietà è stata apprezzata.
“Dovrebbe essere solo una cosa normale”, ha detto David. “Il termine matrimonio gay non dovrebbe nemmeno essere più un termine. Dovrebbe essere solo il matrimonio.E lo è per tutti ora.”

Vi lasciamo con questo video, commovente, di chi finalmente ha potuto provare l’emozione di sigillare un amore, il proprio. Perché l’amore non guarda il colore della pelle, non guarda il ceto sociale, non guarda il sesso.
Amor vincit omnia, o almeno così ci piace pensare, guardando ancora una volta un sogno americano che si realizza, dal divano di una casa italiana. Almeno li, #LiveWins.