venerdì, 19 Dicembre 2025

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Miriam Leone VS Tea Falco: sfida al femminile (FOTO)

Condividono lo stesso set, quello della serie tv “1992” con Stefano Accorsi, ma Miriam Leone e Tea Falco non sono proprio delle grandi amiche. Nella fiction italiana che racconta le varie vicende che fecero scoppiare la cosiddetta Tangentopoli, le due attrici interpretano due personaggi molto diversi tra loro, le cui storie però si intrecciano: Miriam è Veronica Castello, una showgirl disposta a tutto per il successo, Tea è invece Beatrice Mainachi, la pecora nera della famiglia, la cui vita cambia dopo gli eventi di Tangentopoli.

Tuttavia, le due attrici sono state al centro di molte polemiche ultimamente, prima su Twitter, poi su Facebook. A Tea Falco si contesta la sua recitazione, invece Miriam Leone è stata definita una raccomandata da Bianca Guaccero.

Miriam Leone

Ex Miss Italia 2008, modella, conduttrice televisiva e attrice, Miriam Leone è nata il 14 aprile 1985 a Catania. L’anno dopo la vittoria a Miss Italia inizia la carriera di conduttrice sulla Rai, poi sbarca sulle reti Mediaset dove recita in alcune fiction per la tv. Nell’autunno 2012 recita al fianco di Terence Hill nella seconda stagione della fiction “Un passo dal cielo” e, oltre che condurre nuovamente (con Tiberio Timperi) il programma “Unomattina in famiglia”, confermata anche per l’edizione 2013/2014, alla quale però rinuncia per dedicarsi a tempo pieno alla carriera d’attrice. Nel 2014 è nel cast di tre film al cinema, mentre quest’anno è sul piccolo schermo con la serie tv di Sky Italia “1992” e “La dama velata”, dramma in costume.

Tea Falco

Originaria anche lei di Catania, Tea Falco è nata l’11 agosto 1986 e da giovane si è interessata alla fotografia, facendo esposizioni nella sua Sicilia e vincendo alcuni premi nazionali e internazionali. Al contrario della sua collega, Tea Falco ha una carriera cinematografica più corta ma degna di nota: debutta come attrice prima per teatro, poi al cinema nel 2007. Sul grande schermo la ricordiamo nel film di Bernardo Bertolucci per “Io e te”, e per questa sua interpretazione è candidata al David di Donatello per la migliore attrice protagonista nel 2013. Dopo aver partecipato ad alcuni videoclip, quest’anno sbarca nella serie tv “1992”.

C’è chi dice che la loro rivalità sul set della fiction “1992” sia tutta promozione.
Voi che ne pensate? E chi preferite?

Le migliori opere della street art sui temi sociali (FOTO)

“Un’immagine racconta più di mille parole”: mai come ora questo assunto potrebbe essere più valido. Sono infatti tantissimi gli artisti in Europa e nel mondo che consumano pennelli e colori per riempire i muri delle città di forme e messaggi. Tra questi vi sono gli esempi di street art che vi stiamo per presentare, 10 tra i 46 sui quali lo spettatore avrà la possibilità di esprimere la sua preferenza sul sito borepanda.

Il fenomeno della street art e del graffitismo è nato negli anni ’90 col fine di comunicare opinioni diverse su questioni sociali, politiche e storiche.
Gli artisti, oggi sempre più professionisti e meno improvvisati, raccontano quello che sentono, lasciando all’intuito di chi guarda il dovere di cogliere il messaggio più importante.

Al momento le fotografie raccolte delle decorazioni sui muri della città sono 46, ma potrebbero aumentare, visto che è ancora possibile aggiungere altri graffiti alla lista. I temi sono quelli che preoccupano associazioni ed esperti di tutto il mondo: deforestazione, maltrattamento degli animali, cambiamenti climatici e altri problemi che mettono a repentaglio la nostra salute e quella dell’interno pianeta.

Gli autori hanno forse scelto la maniera più pessimista per le rappresentazioni, ma è anche quella che più si attiene alla realtà dei fatti.
Vediamo insieme 10 tra le raffigurazioni più rappresentative secondo noi di Blog di Lifestyle.

Tenete le piante vive

#1

Il mondo sta andando sotto la pioggia

#2

L’urbanizzazione ci sta uccidendo

#3

Parc(heggio)

#4

Ricordare quando tutto ciò era alberi

I remember when this was all trees

Il mondo sta bruciando

#6

Mangiare il mondo

#7

Il nuovo Mac Donald sta aprendo

#8

Nessun commento da Sofia, Bulgaria

#9

Sotto il ponte

#10

Queste sono solo alcune delle immagini inviate sul sito, ma risultano già di per se esplicative: a voi lo spazio per le riflessioni.

No comments.

[Credits photo: borepanda.com]

Se la Francia dice no al McDonald’s

Dolus-d’Oléron è una cittadina francese che conta 3.258 abitanti e che si trova nel dipartimento della Charente Marittima, all’interno dei confini della regione di Poitou-Charentes. Piccola, in effetti, ma di grande carattere: è bastata una lettera indirizzata ai leader di McDonald’s da parte del suo sindaco per annunciare il secco rifiuto all’aperura di uno dei ristoranti affiliati alla celebre catena di fast food.

È stata in effetti negata a McDonald’s l’autorizzazione a procedere con la pianificazione del progetto in cui si sperava da lungo tempo. E nella lettera, Monsieur Le Maire spiega il rifiuto della sua città, argomentandolo in tre punti chiave: “La costruzione di un modulo di gioco a distanza non regolare; il numero di posti auto disponibili non compatibile rispetto alle leggi relative alla regolamentazione del parcheggio e la viabilità comunale da garantire con un flusso scorrevole di veicoli” .

Accanto alle motivazioni logistiche, però, l’origine del rifiuto al permesso di apertura del McDonald’s si deve anche a un motivo ben più etico, riportato con lucidità e chiarezza nella lettera del sindaco di Dolus-d’Oléron: “Siamo davanti a due sistemi paralleli e opposti, ciascuno con i propri pro e contro. A nostro avviso, dal momento che tutti noi crediamo nel biologico e nel chilometro zero, non è certamente il sistema proposto dall’azienda quello più sostenibile“, si legge nella lettera a nome della maggioranza comunale. La multinazionale-colosso di McDonald’s aveva presentato la domanda per l’autorizzazione alla costruzione lo scorso anno, un’iniziativa contrastata da numerose associazioni raccoltesi in un collettivo chiamato Cacimado (Collectif d’associations contre l’implantation d’un McDonald’s).

Matrimonio, 15 idee per renderlo indimenticabile

Io non credo nel matrimonio, ma nell’amore si. Sono un tipo talmente insofferente alle convenzioni da non sognare (e non avere mai sognato) l’abito bianco. Con questo non voglio dire che non creda nel ‘per sempre’, anzi, ci credo eccome, ma devo sapere che non è per sempre per fare durare qualcosa in eterno. O almeno fino a domani.
Sono capace di ordinare lo stesso piatto per anni, ma sapere di ‘dovere’ mangiare qualcosa per forza, mi indurrebbe a rifiutare anche il mio pasto preferito.
Pur non desiderando centinaia di tovagliolini con sopra il mio nome, e fantasticando su una storia nella quale io e il mio meraviglioso compagno ci scegliamo ogni giorno, adoro andare ai matrimoni degli altri. E sono sempre sorprendentemente attenta ai piccoli dettagli.
In questo articolo mi sento di dare qualche piccolo consiglio alle sposine del 2015, per personalizzare il proprio wedding day e renderlo indimenticabile.

Personalizzate l’invito di nozze

invito

Rendete il programma dell’evento divertente

programa

Siate creativi nell’organizzare la ‘mise en place’

mise

Rendete magiche le sedute degli ospiti

sedute

Fate attenzione all’illuminazione

luci

Creare centro tavola ‘da fotografia’

centroyavola

Creare una ‘segnaletica’ per impedire agli ospiti di perdersi

confetti

Puntare sulla presentazione del cibo

cibo

Scegliere una torta nuziale che sia invitante (e che sembri buonissima)

cake

Creare una ‘zona foto’

zona foto

Coinvolgere gli invitati in attività

attività

Coinvolgere, coinvolgere, coinvolgere

invitati

Creare una alternativa a barboso libro degli ospiti

memory

Creare un hashtag su Instagram (per raccogliere foto)

instagram

Scegliere un app per catturare le immagini più belle scattate dagli invitati

app