martedì, 16 Dicembre 2025

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Le biblioteche più belle del mondo (FOTO)

Gli iPad e i Kindles saranno anche comodi per le letture durante gli spostamenti, ma i libri – quelli veri – restano quelli che ci hanno spinto a erigere degli edifici spettacolari pur di conservarli con cura. Ben consapevole di questo, il fotografo francese Franck Bohbot ha deciso di consacrare proprio alle biblioteche più belle del mondo il suo ultimo progetto artistico: e, in omaggio al “misero” libro, ha preso a viaggiare per il mondo per immortalare la bellezza eterea dei più incredibili di questi edifici.

Monsieur Bohbot, originario di Parigi, ha avviato questo progetto (che ancora non è stato portato a termine) ribattezzandolo “House of Books“: “Le serie fotografiche – precisa Franck – sono cominciate a Parigi. Poi mi sono spostato a Roma, ma non crediate che sia finita qui. Ho intenzione di girare tutta l’Europa, il Sud America, l’Asia e il Nord America. E questo per raccontare dei posti in cui si apprende e in cui i libri trovano dimora per decine di anni“.

È come una sorta di tributo, quello di Bohbot, non solo all’oggetto-libro ma anche all’estro creativo degli architetti che furono, alla composizione, alla luce, ai colori degli interni di queste strutture fenomenali. Il fotografo, però, non tralascia nemmeno le biblioteche contemporanee, le piccole stanze di lettura o gli ingressi.

Questo è un progetto a lungo termine, non sono che all’inizio“, aggiunge Franck. Lui, all’oggi trentaquattrenne, aveva esordito come fotografo di scena, ma nel 2008 scatta il suo appassionato interesse per gli spazi pubblici, i paesaggi urbani e i cosiddetti ritratti ambientali. Già noto per la sua tecnica nella composizione e nel colore, Bohbot ha catturato già scatti notevoli di scene di vita quotidiana in piscine, per le strade, nei bar, nei musei e nelle stazioni. Le biblioteche, perciò, non potevano proprio mancare.

I 10 anelli di fidanzamento più brutti di sempre (FOTO)

Una vera proposta di matrimonio si conclude, di norma, con un anello al dito come simbolo dell’unione. Se poi l’anello è in oro e ricoperto di diamanti o pietre preziose che ben venga, la futura sposa non potrà di certo rifiutare la proposta davanti a tanta bellezza e a quel luccichio che quasi acceca.

Purtroppo però non tutti gli anelli di fidanzamento sono belli e raffinati come ce li immaginiamo, o come le star di Hollywood ci hanno fatto sognare. Spesso, una volta aperta la scatolina, si rischia di rimanere delusi: niente oro, niente argento, niente pietre, perle e diamanti, ma solo un insignificante oggetto circolare che ci va pure stretto.
Ma una volta qualcuno non diceva che un diamante è per sempre? Beh, ok che conta il pensiero, il gesto e che ogni anello ha il proprio valore affettivo, va bene anche che è l’amore la cosa più importante, ma di fronte a certi anelli non si può che rimanere delusi e provare un po’ sgomento.
Ne abbiamo selezionati 10 e li abbiamo inseriti in una gallery: quale sarà il peggiore?
Ecco i 10 anelli di fidanzamento più brutti di sempre.

10. Il patriottico

Un trilogy dalla montatura in argento e tre pietre preziose: uno smeraldo, un diamante e un rubino. Ok il patriottismo, ma davvero siete sicuri che la vostra donna voglia ricevere un anello del genere?

9. Sarah Ferguson

In occasione del loro fidanzamento, il principe Andrea regalò alla futura moglie Sarah Ferguson un anello con dieci diamanti attorno ad un rubino. Il principe scelse questa pietra perché gli ricordava i capelli rosso fuoco dell’amata. Tra tutti gli anelli che furono regalati in casa Windsor quello di Sarah rientra tra i meno belli, forse è proprio per questo il loro matrimonio non durò a lungo.

8. Battito cardiaco

Un diamante sarà pure per sempre, ma secondo alcuni fare incidere nell’anello di fidanzamento della partner il proprio battito cardiaco è più romantico. A voi i commenti.

7. Base alternativa

Un brillante incastonato su una base in legno: alternativo, poco romantico e non molto raffinato una volta messo al dito.

6. Pokemon

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Forse i pokemon avranno segnato l'infanzia di qualcuno, ma arrivare a regalare un anello con la sfera pokè fatta di pietre preziose è troppo.

5. Impronta digitale

Niente brillante e niente incisione, ma solo l’impronta digitale dell’amato. Sicuramente originale, personale e con un grande valore affettivo, ma di certo non rientra nella classifica degli anelli da sogno.

4. L’incastro perfetto

Due anelli in metallo, uno con la vite e l’altro con il bullone, che si incastrano perfettamente tra loro. Pensiero romantico, ma al dito avrà lo stesso effetto? Crediamo proprio di no.

3. Non troppo serio

Conquista la medaglia di bronzo della nostra classifica l’anello in metallo con le carote, che di romantico e bello non ha proprio nulla.

2. Modern design

Seconda posizione invece per l’anello ad incastro dal design moderno. Pessimo.

Star Wars fan

Sale sul podio della nostra categoria, guadagnandosi il titolo di anello più brutto di sempre, l’anello ispirato a Star Wars. Nonostante la presenza del grande diamante e dei brillanti laterali, questo anello non è affatto adatto per una proposta di matrimonio.

Sei degli anni ’90 se tutto questo ha segnato la tua vita

lozirion-rnr.blogspot.com

Sembra passato un secolo dagli anni’90 e invece sono passati solo pochi, pochissimi decenni. Quando ci capita di ritrovare fra le mani un oggetto che, per lunghi periodi, è stato una costante della nostra vita, ci rendiamo conto che il tempo passa ed i “reperti” del cuore sono passati con lui.
E dopo avervi parlato degli anni ’80, una carrellata di ricordi per tutte noi, sopravvissute a mode assurde e al sex appeal di Ricky Martin.

Sei degli anni ’90 se…

Fuori casa giocavi con il Game Boy, Tamagotchi o a Snake sull’indistruttibile Nokia.

Durante i viaggi in macchina ascoltavi musica sul lettore cd portatile e ti sentivi troppo all’avanguardia.

Se al ritorno da scuola il tuo posto era davanti la tv per guardare Kiss Me Licia, Piccoli problemi di cuore, Mila e Shiro, Sailor Moon o Magica Magica Emi, lottando con tuo fratello che invece voleva solo vedere le Tartarughe Ninja, i Cavalieri dello zodiaco o Holly e Benji.

Volevi scatenarti al Festivalbar cantando le tue canzoni preferite con Ligabue, Eros Ramazzotti, gli 883, Raf e gli Articolo 31.

In classe ci si scambiavano i doppioni delle schede telefoniche, tanti collezionisti con i loro grandi raccoglitori. Chissà ora che fine hanno fatto tutte queste schede.

I primi traumi infantili ti sono venuti mentre guardavi It, Trainspotting e Edward mani di forbice.

Se il pomeriggio passava guardando Beverly Hills e Dawson’s Creek, che a guardarlo oggi ti rendi conto di quanto era estremamente lento.

Immaginavi di essere già grande giocando a Gira La Moda, Bebi Mia, Dolce Forno, Nouvelle Cousine o Cicciobello.

Sei hai visto nascere il computer e ti divertivi con le prime forme di chat come C6 o Msn.

Hai visto nascere il cellulare ed eri sorpreso nel vedere le persone per strada parlare con quelli che (oggi) sembravano “citofoni”.

Hai temuto anche tu per la fine del mondo negli anni 2000.

I tuoi unici idoli erano le Spice Girls ed i Backstreet Boys, fingendo di essere una di loro che stava uno dei boys.

Ti aggiornavi sulle ultime tendenze leggendo il Cioè.

Guardavi Sabrina vita da strega o Fantaghirò, combattuta tra il fascino del buono e quello del cattivo.

Hai visto almeno 100 volte Titanic, piangendo per la morte del povero Jack e pensando “Se Rose si spostava un pò ci sarebbero entrati”.

Indossavi i jeans col risvoltino, la collana tatoo ed avevi il mega ciuffo laccato o facevi acconciature con i frisè.

Per un periodo sei andato in giro con un ciuccio in bocca come se nulla fosse.

Sei degli anni ’90 se stai ancora completando gli studi ma cerchi già il tuo posto nel mondo. Mancano i bei tempi andati, ma “Life is now” deve essere il nostro motto anti-nostalgia.

Chiara Ferragni tra le 30 menti più potenti del mondo. Ma davvero?

Credit: melty.it

Con un recente articolo, la famosissima rivista Forbes ha decretato i nomi delle 30 menti più potenti del mondo: nel pezzo vengono presentatati 30 ragazzi (tutti under 30) tra designer, pittori e pittrici, fotografi e artisti in generale che stanno cercando di cambiare il mondo e progettare il futuro.

E scorrendo tra le foto di nomi celebri in ogni dove, eccola là: l’insalata bionda. Ma è davvero lei? Eh si. Che svista, caro Forbes.
Nessuno sta mettendo in discussione l’impero da milioni e milioni di dollari (8 milioni, specifica Forbes) che la fashion blogger di origine cremonese ha creato quasi dal niente, quando nel 2009 ha dato vita al suo blog The Blonde Salad.

Ma può davvero rientrare tra le #30under30, come ha scritto lei stessa nel suo profilo Facebook? Domanda piuttosto discutibile, ma – personalmente – reputo che l’unica mente geniale ad averla resa così internazionalmente famosa fosse quella del suo ormai ex fidanzato laureato in marketing.

Di suo cosa ci ha messo la Ferragni? Diciamo solo la faccia. Gli occhi azzurri, un sorriso avvincente, un bel fisico e un guardaroba da fare invidia a tutta la popolazione femminile del pianeta.
E poi da lì il via, una strada tutta in discesa. Una foto tira l’altra: abiti alla moda, grande attenzione ai dettagli, e più di 3 milioni di follower su Instagram.
E poi cos’è successo? Be, è successo che la Ferragni ha giocato bene le sue carte, quando la sua fama è arrivata anche negli States dove per il sito Co.Design la Blonde Salad è riuscita a trasformare il suo diario web in un business milionario, grazie anche al lancio della sua prima collezione di scarpe.

Io questa, la chiamerei più fortuna che mente brillante.