giovedì, 18 Dicembre 2025

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Facebook nuoce gravemente alla nostra memoria

A giudicare dalle loro bacheche Facebook, tutti hanno una vita da sogno. Ma quasi i due terzi degli utilizzatori di social media mentono per indorare la realtà e far sembrare le proprie vite più interessanti di quanto non siano, parola di scienziati.

I risultati di una recente ricerca hanno portato gli psicologi a metterci in guardia da quella che hanno rinominato come “amnesia digitale”, patologia che consiste nel credere che la propria versione virtuale dei fatti sia quella vera, dimenticando ciò che è realmente accaduto. Mentendo sui propri profili Facebook e Twitter, gli utenti possono riscrivere i propri ricordi. Quasi la metà degli intervistati, del resto, ha dichiarato di soffrire di paranoia, tristezza e vergogna perché incapaci di essere davvero all’altezza dell’immagine che danno di sé online.

L’attitudine a mettersi in mostra sui social media è risultata rappresentare, dunque, una pericolosa forma di erosione della nostra identità: il Dottor Richard Sherry, psicologo e fondatore della Società per la Neuropsicanalisi, afferma che “La nostra necessità di documentare e condividere le nostre vite fa parte della nostra natura, ma i pro e i contro dei social devono essere ben compresi da chi li usa. L’aspetto più sconcertante, in questo senso, è quando si arriva a negare l’autenticità di chi siamo al punto da non riconoscere più noi stessi, la nostra esperienza, la nostra voce, la nostra memoria e il modo in cui ci concepiamo”.

Quest’ultima ricerca, commissionata dal social network online Pencourage, ha mostrato che il 68% dei partecipanti abbellisce, esagera o inventa del tutto nel momento in cui documenta la propria vita sui social. Un atteggiamento pericoloso soprattutto per quel 16% di età compresa tra i 18 e i 24 anni che hanno ammesso che i propri ricordi sono stati assolutamente compromessi.

Una ricerca di poco precedente ha altresì messo in luce che le cose su cui la gente mente di solito corrispondono a ciò che si sta facendo (fingendo di essere fuori quando in realtà si è a casa da soli), le proprie relazioni interpresonali, le vacanze e la propria carriera. Le ragioni di tutto questo? La paura di sembrare noiosi e l’invidia nei confronti degli altri post, più interessanti dei propri.

Si tratta, perciò, di un atteggiamento patologico che può favorire l’insorgere di implicazioni pericolose: “Molti sono gli studi che hanno dimostrato che anche soltanto immaginare un evento della propria infanzia contribuisce a far credere fermamente che quell’episodio sia davvero accaduto in passato – continua il Dottor Sherry – I ricercatori hanno dimostrato quanto i falsi ricordi possono formarsi attraverso il semplice uso del linguaggio“.

Come stirare i vestiti senza ferro da stiro

k-mag.gr

Alcuni “lavori” di casa, come quello di stirare i vestiti, si affrontano con poco entusiasmo. Diciamoci la verità, a nessuno piace passare ore e ore a stirare i panni con il ferro da stiro, soprattutto se si tratta di camicie e altri indumenti “particolari”.

Esistono delle valide alternative per tralasciare questo passaggio ed eliminare le grinze dai vestiti senza ricorrere al ferro da stiro, rendendo quest’attività più facile, piacevole e soprattutto veloce.
Ecco i nostri consigli per tutte le casalinghe e non.

Fare attenzione a come vengono stesi gli indumenti sullo stendino: asciugamani e lenzuola sono i capi più semplici da stendere, se si evitano le mollette si potrà anche ovviare ai segni lasciati da queste. Per magliette, gonne e pantaloni si suggerisce di stenderli utilizzando gli appendiabiti, sfruttando la forza di gravità e adoprando lo stendino come se fosse l’armadio, si darà già una prima stirata ai vestiti. Una buona idea è anche quella di non strizzare troppo i vestiti prima di stenderli, se si lavano a mano, il peso creato dall’acqua e la forza di gravità faranno tutto il lavoro.

Una volta asciutti, un primo colpo di mano toglierà le pieghe in superficie. Se i metodi di “stesura” dei panni sono bastati, i vestiti saranno pronti per essere riposti nell’armadio, se, invece, ci sarebbe ancora bisogno di una passata di ferro da stiro, lasciamolo dov’è, pieghiamo i vestiti come di consueto e provvediamo all’ultima stirata disponendo dei pesi, come grandi dizionari , sopra i vestiti, o direttamente sotto il materasso, la pressione generata, infatti, lascerà i vestiti piatti e senza nessuna grinza.

Per stirare piccole zone in modo veloce, si può anche utilizzare una piastra per capelli, tutti ne abbiamo almeno una a casa, il calore prodotto aiuterà a spianare quelle piccole pieghette sui colletti, o nelle zone di tessuto adiacenti a bottoni e cerniere.

Rimedi per i postumi della sbornia di Capodanno

A capodanno, come da tradizione si buttano giù fiumi di spumante e alcool di ogni tipo. Si festeggia, un bicchiere tira l’altro, tra una risata e una partita a carte ci si rende conto di aver esagerato solo il giorno dopo, quando ci si sveglia con un martello pneumatico nella testa e una festa in corso nello stomaco che procede senza il nostro consenso.
A dispetto di altri giorni però è Capodanno e in cucina ci aspetta una lunga tavolata ricca di ogni tipo di cibo, commestibile e non, con tutti i parenti in attesa che tu dia il via all’abbuffata. Un’impresa che nessuno, in quelle condizione potrebbe mai sostenere. Ecco che arriviamo in soccorso noi con i rimedi per i postumi della sbornia di Capodanno che ti faranno rinascere, o almeno ci proveranno, in modo da non deludere la nonna che ti guarderà soddisfatta mentre mangi le sue amate lasagne.

BERE TANTA ACQUA

Per prima cosa, dimenticatevi la teoria del “chiodo scaccia chiodo” che qualcuno applica anche in questo campo. Niente alcool, che vi farebbe sentire solo peggio, ma acqua, tanta tanta acqua. Bisogna reidratare il vostro organismo.
Un’ottima soluzione sarebbe quella di berne abbastanza prima di andare a dormire, ma in realtà dubito che ve ne ricordereste mentre fate fatica a raggiungere il letto senza sbandare e andare a sbattere a porte immaginarie.

LATTE APPENA SVEGLI

Per lo stesso principio sopra citato, oltre all’acqua la sera prima è buona norma bere un bel bicchiere di latte appena svegli. Si, lo so, è l’ultima cosa che pensate anche solo di avvicinare al vostro olfatto per paura di vomitare, ma fidatevi. Vi farà sentire subito meglio, calmerà l’irritabilità del vostro stomaco.
Niente caffè per oggi, e neppure coca cola o altre bevande gassate. Queste infatti, tendono a provocare acidità e, stimolando la secrezione di succhi gastrici, rischiano di irritare ancora di più la mucosa del vostro povero stomaco.

SPREMUTA DI AGRUMI

Per accelerare lo smaltimento della sbornia, poi, un buon consiglio è la spremuta di agrumi, ricca di vitamina C che, come il miele possiede spiccate proprietà anti sbornia per il suo alto contenuto di fruttosio. Non solo vitamina C ma anche vitamina B che, assunta tramite integratori diminuisce la durata dei postumi, come anche la banana mangiata al mattino appena svegli.

NIENTE PARACETAMOLO

Se con questi rimedi il mal di testa non va via, potete optare per un analgesico ma attenzione che non sia paracetamolo. Affatichereste ulteriormente il vostro fegato. Preferite un’aspirina, piuttosto.

Di rimedi in giro per il mondo ce ne sono di infiniti. In Cina il thè verde, in Turchia la trippa in brodo con aglio e panna. C’è chi ricorre alla cipolla e alle aringhe marinate, giusto per accentuare quel tenue odore sgradevole a prima mattina.
La verità è che di rimedi se ne possono provare molti, ma la soluzione migliore è sempre quella di bere responsabilmente. Per divertirsi non bisogna necessariamente ubriacarsi fino a scordarsi il proprio nome.
Brindate al nuovo anno ma non esagerate.

I peggiori epic fail del 2014

Ogni anno è fatto di alti e bassi, ma a volte i bassi sono più incisivi degli alti. Per ogni notizia ambigua venuta alla luce nel corso di quest’anno ci sono interpretazioni tanto buoniste quanto spietate: proprio queste ultime sono quelle da cui scaturisce tutta quella serie di prese in giro virali che fa di un fenomeno un colossale epic fail. Diamo un’occhiata, allora, al lato peggiore di questo 2014.

Partiamo dall’intimità, col Fappening: come dimenticare quando quest’estate spuntarono fuori le scandalose immagini di celebrità senza veli? Il mondo delle star, si sa, è il bersaglio preferito degli hacker, che quest’anno hanno dimostrato al mondo intero quanto debole sia il sistema di protezione del tanto decantato iCloud: con più di 500 account craccati e altrettante immagini di nudità derivanti, certo non ci illudiamo più di essere al sicuro, neanche nel 2015.

Un altro fenomeno cresciuto a dismisura nell’arco del 2014 è quello dei servizi musicali in streaming: un business digitale che non è andato a genio proprio a tutti, soprattutto a musicisti e cantautori preoccupati circa il pagamento delle proprie royalties. Alcuni artisti, tra cui Taylor Swift, hanno persino levato i propri pezzi dalle playlist perché contrari alla svalutazione del proprio lavoro artistico.

E che dire di Uber, il network per passaggi in macchina che ha spopolato in 200 diverse città in tutto il mondo? Lo si potrebbe definire un servizio di taxi, ma ai regolamenti dei taxi veri e propri Uber non risponde, mettendo semplicemente in contatto i proprietari di auto private e le persone a cui serve un passaggio tramite app. Un metodo rivoluzionario per spostarsi, certo, ma non troppo congeniale per chi il tassista lo fa di professione regolarmente: moltissimi si sono opposti e hanno contrastato questa concorrenza sleale, appellandosi a un intervento da parte delle autorità governative. Staremo a vedere chi avrà la meglio l’anno prossimo.

Infine, lo scandalo che ha lasciato il mondo a bocca aperta: quello di Bill Cosby, che stando alle dichiarazioni di ben 28 donne diverse sarebbe un molestatore sessuale. La cosa non ha naturalmente giovato alla notorietà dell’attore settantasettenne, che si è visto annullare contratti da parte delle più grandi emittenti televisive e che continua, assieme alla sua famiglia, a dichiarare la sua innocenza. Chissà se il 2015 sarà dalla sua.