domenica, 21 Dicembre 2025

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Dilf, ecco la top 10 dei papà più sexy (FOTO)

Sono i Dilf, i papà più sexy del mondo. Dopo il grandissimo successo delle Milf, la versione al femminile delle mamme più sensuali di tutti i tempi, ora è tempo anche per gli uomini.

Dilf è un acronomico che sta per “dad I’d like to fuck”, al pari delle sexy mamme. Sono affascinanti, attraenti, divertenti, hanno a cuore la famiglia, la professione e la cura personale. Alti, bassi, biondi, occhi scuri, muscolosi, magri, capelli spettinati, pancetta: non importa come siano, non hanno tratti caratteristici fondamentali e riconoscibili, ma hanno bellezza da vendere, ed è questa la regola principale.

Dopo le madri, anche i padri diventano oggetto del desiderio. Ma chi sono i Dilf più belli del mondo? Eccoli.

Jamie Dornan

Lui è il magnifico e misterioso volto di Christian Grey in 50 Sfumature di Grigio, nei cinema a Febbraio 2015. L’attore è sposato con l’attrice e cantante Amelia Warner e sua figlia ha circa un anno. La sua immagine di “genitore perfetto”, premuroso, gentile e affettuoso si scontra tantissimo con la sua fama di sexy animale da letto nel film saga più erotico di tutti i tempi. Quale sarà la sua vera natura?

David Beckham

Quattro sono i suoi figli, tre maschi e una femmina: Brooklyn Joseph, Romeo James, Cruz David e Harper Seven. La sexy spiace girl Victoria ha dichiarato che, forse, sarebbe proprio meglio fermarsi qui. È dura la vita da genitore.

Brad Pitt

Brad Pitt, icona sexy di tutti i tempi, ha la bellezza di tre figli adottivi (Chivan Maddox, Zahara Marley e Pax Thien) e tre naturali (Shiloh Nouvel, Knox e Vivienne). La bellissima moglie Angelina Jolie ha voluto che i bimbi portassero entrambi i cognomi della coppia più famosa di Hollywood, Jolie-Pitt.

Johnny Depp

Johnny Deep ha dichiato ai giornalisti di aver imparato ad apprezzare davvero la vita soltanto dopo la nascita dei suoi figli, Lily-Rose e Jack, avuti dall’ex compagna Vanessa Paradis. Johnny, nonostante l’età, rimane uno degli uomini più desiderati dalle donne.

Chris Hemsworth

Chris Hemsworth è sposato con Elsa Pataky e ha tre figli: India Rose e due gemelli, Tristan e Sacha. È ora di dire stop?

Stephen Amell

Stephen è la star della serie tv “Arrow”: fortissimo è il rapporto con Mavi Alexandra Jean (nata dal suo matrimonio con la modella-attrice Cassandra Jean). Su Facebook e Instagram tantissime le foto che lo ritraggono insieme alla sua piccola.

Josh Duhamel

Josh Duhamel ha una bimba di un anno, Axl Jack. La sua compagna? Fergie.

Jude Law

Che dire? Lui parla da sè.
Ha tre figli: Rafferty, Iris e Rudy. Jude Law è stato anche patrigno di Finlay, il figlio che sua moglie, Sadie Frost, ha avuto dal precedente matrimonio.

Ashton Kutcher

Si chiama Wyatt Isabelle la primogenita di Ashton Kutcher e Mila Kunis, nata lo scorso 30 settembre. È ora di dire ancora sì alla gravidanza? I due sarebbero propensi ad avere un altro figlio.

Ben Affleck

Dal giugno del 2005 è sposato con l’attrice Jennifer Garner, conosciuta sul set di Pearl Harbor e ritrovata sul set di Daredevil, da cui ha avuto tre figli, Violet Anne nata nel 2005, Seraphina Rose Elizabeth nata nel 2009, e Samuel Garner nato il 27 febbraio 2012 a Santa Monica.

John Holcroft: solo un grafico ci può giudicare (FOTO)

Fenomenale grafico britannico, grazie al suo talento artistico John Holcroft negli ultimi quindici anni ha lavorato con clienti di un “certo” calibro. Qualche esempio? Basti citare la BBC, il Guardian e l’Economist, che non sono di certo i soli. Un grande successo questo, ottenuto grazie al suo stile vibrante, vigoroso ed esplicito come pochi.

Abbandonato ben presto il college, John Holcroft comincia a cimentarsi in opere principalmente pittoriche, sotto l’influenza di due grandi padri spirituali, Edward Hopper e David Cutter. Ma – grazie anche all’amore per Ian Pollock, David Hughs e Rachel Gosling – cominciano ben presto le sperimentazioni stilistiche, di cui però resta costantemente insoddisfatto.

È infatti solo dopo un’operazione alla schiena che John riesce a trovare il proprio io stilistico: costretto a un lungo periodo di inattività, il giovane artista sviluppa finalmente il suo stile personale, che ritroviamo anche nell’ultima serie delle sue illustrazioni. Uno stile che riflette, senza risparmiarsi in quanto a satira – bisogna dirlo – la realtà della società in cui viviamo.

Dagli svaghi alla vita personale o alla carriera lavorativa, la prospettiva che emerge dal suo lavoro è estremamente chiara: sgargianti ma anche un po’ retrò, le immagini di John Holcroft vanno a criticare, senza esclusioni di colpi, lo stato presente delle cose umane – dai social media alle compagnie produttrici di tabacco, dai servizi pubblici alle icone dello show biz – e, impietose, ci ricordano il (poco) valore che tutti noi attribuiamo al pianeta su cui viviamo, agli altri e alle loro vite. E, con tutta probabilità, anche alle nostre.

Cent’anni in un minuto, la bellezza dal 1910 al nuovo millennio

Il bon ton degli anni ’20, il red lipstick degli anni ’50, le acconciature gonfissime e cotonatissime degli anni ’60, il cattivo gusto degli anni ’70: i canoni di bellezza, le mode, il make up, le acconciature, si sono trasformate spesso e tantissimo nell’ultimo secolo.

Così Cut.com ha raccolto i tratti caratterizzanti delle tendenze dell’ultimo secolo, in un simpatico video della durata di sessanta secondi. Un minuto di classe, stile, storia degli usi e dei costumi che ci hanno fatto compagnia negli ultimi cento anni.

La bellezza è cambiata, si è trasformata e chi può dire se sia peggiorata o migliorata? Nessuno, sappiamo solo con certezza che cambierà e si trasformerà ancora, e nel 2110 molti si ritroveranno a ridere dei nostri selfie, helfie e tanto altro. Molti altri li ricorderanno con nostalgia, la stessa che proviamo noi, giovani fanciulle, pur non avendola toccata con mano, nei confronti delle dubbie cotonature anni ’60.

Il mondo si evolve, gli usi e costumi con lui, la storia della moda dietro, a ruota. E il miglior modo per andare avanti è vivere il presente, essere aperti alle idee del futuro e ricordare con consapevolezza quello che ci lasciamo alle spalle. E diciamolo, è un bene che alle spalle ci lasciamo il lamé, le paillettes e i tubini anni ’70.

‘Merry Christmas’, il primo SMS compie 22 anni

Short Message Service è l’acronimo della sigla SMS, il servizio di comunicazione per inviare brevi messaggi di testo che, oggi, compie 22 anni. Era infatti il 3 dicembre 1992, quando, Neil Papworth, ingegnere britannico della Vodafone, inviò il primo sms della storia da un computer a un cellulare con scritto ‘Happy Christmas’. Un anno dopo, nel gennaio del 1993, la Nokia lanciò sul mercato il primo cellulare in grado di mandare brevi messaggi di testo ad altri cellulari, aggiungendo alla tastiera numerica le lettere dell’alfabeto.
Ma i primi messaggini, però, potevano contenere solo 160 caratteri: è per questo motivo che iniziarono a diffondersi le abbreviazioni come ‘k’ o ‘x’ per abbreviare parole troppo lunghe.

Da quella data, gli sms di strada ne hanno fatta parecchia. Se vent’anni fa sembrava una vera e propria invenzione poter comunicare con semplicità attraverso pochi caratteri dal proprio cellulare, oggi la comunicazione è a portata di click. Potremmo mai vivere senza? Contate quanti sms mandate al giorno e la risposta vien da sè.

Facebook, Twitter e WhatsApp oggi sono sinonimo di comunicazione rapida e veloce. Inizialmente, sono stati i giovani a trainare la crescita dell’sms fino ai giorni nostri, epoca dei social network. La crescita degli sms è stata comunque rapissima: nel 2000 sono stati inviati 17 miliardi di messaggi di testo, nel 2002 ben 352 miliardi, nel 2004 918 miliardi. Nel 2008 gli utenti con Sim prepagata erano 2,8 miliardi e sono stati inviati 4.800 miliardi di messaggi di testo che nel 2011 sono saliti a 10.000 miliardi.

Numeri esorbitanti che ci fanno riflettere. Sì, perchè secondo studi sociologici messaggiare e chattare significare instaurare e mantenere un contatto, ma anche migliorare i nostri rapporti interpersonali. Mandare un messaggio ci consente di commentare in gran segreto qualcosa che non va con la collega che sta oltre la scrivania, inviare pensieri a persone con le quali non avremmo parlato volentieri e perchè no, giudicare con le amiche l’apetto fisico di un compagno di classe in tempo reale tra i banchi di scuola.

Per molti inviare un sms significa salvare una vita e fare del bene: è il caso degli sms solidali in caso di terremoti, tsunami e alluvioni. E ha dato modo ad Andrea Fantoni, tecnico informatico di Milano, di vincere nel 2006 il primo Campionato italiano di velocità di scrittura di sms, mettendo a segno un record da Guinness dei Primati.

Il successo avuto dall’sms negli anni ’90, lo sta avendo oggi la fotografia, prima chiamata autoscatto e adesso selfie: così importante da aver creato un nuovo social tutto per sè, Instagram. Ma questa è tutta un’altra storia.

Non ci resta che augurarti, caro SMS Happy Bday. Noi oggi, dopo 22 anni, lo scriviamo così.