lunedì, 22 Dicembre 2025

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Fallo protetto! il preservativo Coop protegge e diverte su Twitter

Il copy dell’iniziativa a marchio Coop ha sicuramente mirato al centro del bersaglio: gioco di parole, nessuna delicatezza e il momento giusto. Fallo protetto!, questo il nome dei preservativi a marchio Coop, che in occasione della Giornata Mondiale della Lotta contro l’AIDS, saranno distribuiti nei vari ipermercati.

Sembrano scatole di biscotti, ma non si inzuppano nel latte. Sono divertenti e unici e trovano il loro punto di forza proprio nel design. Sono fatti di puro lattice di gomma naturale, 100% testato elettronicamente, con un prezzo di vendita di circa 3 euro per la confezione da 6 pezzi, che li rende prodotti low-cost ma di qualità.

Un’iniziativa divertente quella di Fallo protetto!, che non poteva che scatenare altretanto divertenti risposte sul social dell’ironia per eccellenza: Twitter. Blog di Lifestyle ha raccolto i tweet più divertenti sui preservativi a marchio Coop.

Cos’è l’amore? La parola ai bambini (VIDEO)

Cos’è l’amore?

Un attimo di esitazione, un respiro imbarazzato e poi si lasciano andare con i loro pensieri genuini, teneri e simpatici e le loro risate sonore. E forse le loro risposte sono ciò che più si avvicina a un prototipo di definizione di un sentimento vecchio quanto il mondo. La semplicità e la dolcezza che caratterizzano l’amore, emergono attraverso ogni loro gesto, attraverso ogni parola spoglia di qualsiasi pregiudizio. La parola incontaminata dalle delusioni e dalle sofferenze che l’amore comporta. Perché a loro basta poco per arrivare al nocciolo della questione, senza se e senza ma, senza alcun tipo di timore o vergogna.

Senza peli sulla lingua, i bambini sono così. L’amore è quando ti senti svenire, quando hai le farfalle nello stomaco, quando il cuore fa tum tum. L’amore è “Manuela” dice un bambino. “È una cosa forte, bella e super carina”, “È più bella dell’amicizia”, “La mia famiglia”, “Un legame stretto che non si potrà mai staccare e che nessuno lo potrà mai fermare” sono solo alcuni dei pensieri espressi in questo video realizzato da Opsobjects, intitolato appunto Pure Love, che denotano una maturità che forse a molti adulti manca nonostante l’esperienza.

Ecco l’amore visto attraverso gli occhi di un bambino.

Kate Middleton è tra le donne che hanno cambiato il mondo

Kate Middleton è stata nominata una delle 50 donne che hanno cambiato il mondo. Il sondaggio è stato portato avanti da Sky Arts, e nonostante la recente “perdita di popolarità” tra le suddite inglesi, le notizie di gossip su di lei e la sua famiglia, le indiscrezioni sulla gravidanza e il continuo paragone con l’intramontabile Lady D, Kate Middleton continua ad essere una delle donne più ammirate, stimate e seguite da tutto il pianeta.

“Si tratta di un riconoscimento prestigioso che va soprattutto alle numerose campagne umanitarie e filantropiche di cui Kate continua a farsi ambasciatrice”. In questa classifica al primo posto troviamo Marie Curie, la prima donna a vincere il premio Nobel; sul podio anche Florence Nightingale e Margaret Thatcher. Kate Middleton è invece in 36esima posizione, subito dopo Michelle Williams, inclusa anche lei per l’impegno umanitario e le tante iniziative proposte o alle quali ha collaborato nella sua vita.

Lady Diana e la Regina Elisabetta sono rispettivamente seste e dodicesime. Tra i nomi illustri troviamo anche Marilyn Monroe, Audrey Hepburn e Katharine Hepburn, Coco Chanel.

Le ultimissime su Kate Middleton, a giustificazione anche delle motivazioni per cui la Duchessa è rientrata nella top 50, dicono che la “futura regina” ha organizzato a Kensington Palace un gala di beneficenza promosso da Place2Be, un’associazione che aiuta bambini con malattie mentali.

I dicembre: tutti uniti contro l’AIDS

È vero, attualmente i 9,6 milioni di persone affette dall’AIDS hanno la possibilità di sottoporsi a delle cure efficaci, di acquistare medicine anti-retrovirali economicamente più accessibili rispetto al passato, di rivolgersi a più centri diagnostici e di sottoporsi a trattamenti per il resto della vita: dei dati assolutamente positivi, che segnano anche la diminuzione del numero annuo dei nuovi soggetti che contraggono l’infezione. Laddove questi servizi sono disponibili, questo terribile male si è trasformato in una patologia cronica controllabile.

Eppure non bisogna dimenticare che la diffusione dell’AIDS non si è fermata: sono ancora più di 1,6 milioni le vittime registrate ogni anno e, stando alle nuove linee guida dell’OMS, a dover essere inserite nei programmi di cura sono oltre 18 milioni di persone. E l’AIDS resta la principale causa di morte in molti paesi dell’Africa Sub-Sahariana, dove continua a essere sinonimo di distruzione assoluta.

L’impegno delle personalità politiche nella lotta contro l’AIDS è immobile: agenzie di una certa levatura, come il Fondo Globale, fronteggiano forti cali nei finanziamenti economici, che non rendono pensabili il progetto di inserire molte più persone nei programmi di cura. Sebbene si dica sempre più spesso che la fine dell’epidemia di AIDS è prossima, per poter raggiungere l’obiettivo, si deve riuscire a incoraggiare nuovi progressi progressi, evitando di rallentarli se non bloccarli con un’attivazione troppo poco seguita delle strategie di lotta all’HIV.

In certi Paesi, infatti, la situazione è ancora critica: non riconoscendo la gravità situazione, non solo si minacciano i piani di larga accessibilità del trattamento, ma si osteggia anche l’adozione di di misure che contrastano con efficacia la diffusione della epidemia.