lunedì, 22 Dicembre 2025

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La campagna contro il cancro nelle metropolitane svedesi (VIDEO)

Lascia davvero senza parole la pubblicità ideata dall’organizzazione svedese Garbers che opera per la ricerca contro il cancro infantile, raccogliendo fondi per HOPP (The Human Oncology and Pathogenesis Program). Prendendo spunto da una pubblicità di shampoo che aveva come protagonista una modella i cui capelli si scompigliavano al passaggio del treno, la fondazione ha creato la sua versione. In questa pubblicità, i capelli della giovanissima protagonista del video continuano a scompigliarsi, attirando l’attenzione dei passanti e suscitando conseguenti reazioni divertite.

A un certo punto però il vento le solleva la parrucca per lasciarle scoperta la testa calva. Un cambio di scena improvviso e inaspettato proprio come l’arrivo di una malattia come il cancro. I passanti vengono così posti di fronte alla realtà cruda che nessuno si sarebbe mai aspettato.

Una geniale campagna in grado di suscitare non solo l’emozione del pubblico, ma anche la riflessione e perché no un sostegno economico per chi si batte ogni giorno per mantenere viva e costante la ricerca medica.

Posare mostrando il lato migliore? Ce lo insegnano le star

Quante volte ci è capitato di fare e rifare una foto perché in quella precedente non siamo venuti bene? “Non è il mio profilo migliore, cambiamo lato”. E così quella che doveva essere una semplice foto tra amici, per immortalare il momento, diventa una vera e propria impresa destinata a durare anche per lunghi minuti (mentre di solito per scattare una foto ci vogliono si e no 10 secondi).
Il fatto è che tutti abbiamo un lato migliore del nostro viso o del nostro corpo che mettiamo in risalto quando ci facciamo una foto, e spesso puntiamo sempre sulle solite pose e sulle solite espressioni per andare sul sicuro, perché sappiamo che in quel modo verremo immortalati bene.

Le star, invece, sembrano non avere problemi quando vengono fotografate alla sprovvista dai fotografi. Le loro espressioni sono sempre perfette così come la posa del loro corpo. La verità è che loro si sono allenate per bene prima di affrontare centinaia di flash.
Del resto per loro diventa quasi una grande responsabilità venire bene in foto, perché quelle immagini faranno il giro del mondo e verranno guardate da migliaia e migliaia di persone.

Liz Lark, esperta di yoga e postura, ha studiato le pose di alcune celebrità sul tappeto rosso rendendosi conto che, quelle pose che a noi appaiono tanto naturali e semplici, sono invece il frutto di tanto studio e lavoro.

Victoria Beckham, ad esempio, posa sul red carpet sempre allo stesso modo: schiena all’indietro, gamba sinistra più avanti rispetto a quella destra, una spalla più alzata dell’altra e testa alta. La Lark ha spiegato che questo tipo ti posa serve per accentuare la silhouette, ma è anche un ottimo modo per far lavorare i glutei. Difatti la Beckham tende a spingere il peso del corpo su un fianco creando, lateralmente, una curva a forma di S angolare con il suo corpo, mentre il braccio destro viene tenuto dietro per snellire ancora di più la sua figura.

Beyoncé invece posa sempre con spalle larghe e mani sui fianchi. La sua posa è centrale e ciò mette in risalto la sua figura a clessidra, facendola apparire molto femminile.

Kim Kardashian mette in risalto il suo famoso la B, il viso rivolto verso la spalla e la mano che scende, quasi timidamente, appena sopra il sedere.

Spalle verso l’obiettivo, fianco sinistro accentuato e gamba destra piegata, è questa la posa di Jennifer Lopez. Certamente è una posa di grande impatto che fa apparire J.Lo molto sicura di sé, grazie anche al modo in cui mette in mostra il piede destro, facendo sembrare la gamba slanciata. Secondo Liz Lark questo tipo di posa coinvolge e rafforza i muscoli addominali inferiori.

Per ultima, ma non meno importate, abbiamo Lady Gaga e la sua storica posa dai tempi di Poker Face: mani che stringono la vita, busto curvato e portato in avanti, gambe strette e ginocchio sinistro leggermente piegato. Secondo la nostra esperta, questa posa è poco appropriata a Lady Gaga, e di lei dice che “le sue spalle sono troppo incurvate e ha bisogno di tirarle lontano dalle orecchie e rilasciarle verso il basso, aprendo così il torace.”

[credit foto: daily mail UK]

‘Girl Online’, il libro della beauty vlogger Zoella

Credit photo: www.dailyrecord.co.uk

Tra i vari mestieri del web, il più frequente è quello del blogger: il più delle volte ama scrivere, ama raccontarsi attraverso parole ed immagini e gli piace parlare di ciò che più lo appassiona. Il più grande privilegio del blogger è poter esprimere la propria opinione e diventare punto di riferimento per molti utenti del web, che si affezionano e chiedono consigli.

Tra i vari blogger, i più frequenti e maggiormente richiesti sono quelli del fashion blogger e della food blogger. Ma popolano il mondo di internet anche le cosiddette beauty vlogger: ragazze che, per passione verso il mondo del make up e del beauty, testano trucchi, creme e vari prodotti per il corpo, consigliandoli o meno, in base alla loro funzionalità e al loro risultato. Ovviamente mostrandovi il tutto attraverso video su Youtube, da cui il nome “vlogger”.

Una delle beauty vlogger più conosciute è Zoe Sugg, alias Zoella, 24enne inglese. Dal 2009 – anno in cui ha iniziato il mestiere – i suoi video hanno circa 260 milioni di visualizzazioni e sono 6 milioni gli iscritti al suo canale Youtube, per questo si piazza al 68esimo posto tra i canali più famosi.

E non mancano i riconoscimenti: nel 2012 la versione inglese di Cosmopolitan la nominò miglior beauty vlogger dell’anno. Stesso titolo ottenne dalla BBC Radio 1 e dai Nichelodeon Kid’s Choice Awards.

Ma Zoella si è messa in gioco e, oltre a tutti i suoi video, ha scritto un nuovo libro – “Girl Online” – pubblicato solo qualche giorno fa, martedì 25 novembre. Il libro non parlerà di Zoe, nonostante dalla trama sembri proprio autobiografico: “Girl Online” racconta la storia di Penny Porter, una ragazza di 16 anni che vive con i suoi genitori a Londra. Penny, che si trova a dover risolvere i tipici problemi adolescenziali, decide di iniziare a scrivere un blog, parlando di sè e di ciò che la turba. Quando la famiglia si trasferisce a New York, Penny si innamora di Noah, un famoso musicista rock: racconta di questo suo amore nel blog, che nel giro di poco tempo diventa virale.

“Girl Online”, della casa editrice Penguin, si può trovare online o in libreria, ma solamente in lingua originale. Sono passati solo pochi giorni e Amazon lo colloca al secondo posto tra i libri della narrativa Young Adult. Ma già prima dell’uscita, il libro era nella classifica dei “Top 100 Best Seller” di Amazon. Un successo assicurato.

Partner sbagliato: il più grande rimpianto a 50 anni

Per molti il giorno del proprio matrimonio è uno dei più felici della propria vita, ma a quanto pare il romanticismo è qualcosa che raramente dura per sempre: un quinto delle persone al di sopra dei cinquant’anni afferma, infatti, che il proprio più grande rimpianto nella vita è aver spostato il partner sbagliato.

Una nuova ricerca incentrata sulle insicurezze delle persone di mezza età ha rivelato che il 18% degli intervistati rimpiange di essere convolato a nozze con il/la proprio/a sposo/a: e uno su dieci aggiunge addirittura che sulla propria lista delle cose da fare prima di morire c’è la voce “innamorarsi di nuovo”.

Considerato che bene o male il 42% dei matrimoni sfocia in divorzio, le statistiche sono deprimenti, ma in fin dei conti non così inaspettate. Martin Lock, a capo del sito Silver Surfers – sito dedicato agli ultra-cinquantenni, tra cui quelli che hanno commissionato il sondaggio – ha dichiarato: “È stato un po’ strano rendersi conto del fatto che a rimpiangere di aver sposato la persona sbagliata siano in così tanti, ma con una media di divorzi così alta come quella attuale, in realtà forse non lo è. Probabilmente le generazioni passate portavano avanti matrimoni duraturi perché il divorzio non era una cosa fattibile: ma ormai i tempi sono cambiati”.

Altri rimpianti molto comuni sono non aver viaggiato abbastanza per il mondo (23%) e non aver messo da parte abbastanza soldi per la pensione (19%). Altri ancora rimpiangono aver dato priorità al lavoro piuttosto che alla famiglia: il 17% di coloro che si sono sottoposti al sondaggio ha infatti ammesso di rimpiangere il fatto di non aver detto ai propri genitori quanto li amassero, così come il 15% avrebbe voluto chiedere di più ai propri nonni circa il loro passato.