sabato, 4 Maggio 2024

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Da McDonald’s si pagherà con selfie e abbracci (VIDEO)

McDonald’s è una delle maggiori catene di fast food, e a partire dal mese di febbraio, lancia una novità assoluta: una nuova modalità di pagamento nei suoi ristoranti statunitensi. All’alba del giorno dopo il Super Bowl, a partire da questo lunedì, la compagnia deciderà un momento specifico della giornata nel quale i clienti potranno pagare esprimendo il loro amore speciale per McDonald’s. In che modo?

Attraverso selfie o abbracci con gli addetti ai tavoli o alla cassa, i consumatori inaugureranno così febbraio come il mese dell’amore per eccellenza. Non a caso, lo slogan di McDonald’s è “I’m Lovin’ it.” I clienti verranno selezionati casualmente e potranno usufruire di questo speciale metodo di pagamento per pagare i loro pasti.

“Possiamo manifestare il nostro amore in tantissime e divertenti modalità. Mcdonald’s vuole ‘ringraziare i clienti che rallegrano la nostra giornata e vogliamo che la rallegrino anche a qualcun altro”, queste le parole di un portavoce della multinazionale americana al canale televisivo ABC News.

Tuttavia, non si può parlare propriamente di amore nel sentimento che Mcdonald’s ha manifestato a Don Thompson, suo amministratore delegato da tre anni, accusato del calo delle vendite negli Stati Uniti che hanno indebolito la società negli ultimi mesi. Thompson uscirà definitivamente di scena il 1 marzo e sarà sostituito dal vicepresidente esecutivo Steve Easterbrook. E l’annuncio ha avuto il suo effetto positivo in Borsa, facendo balzare la multinazionale ai vertici e facendo guadagnare al titolo McDonald’s il 3%.

L’iniziativa lanciata da McDonald’s è stata promossa durante gli spot pubblicitari del Super Bowl, dove milioni di americani hanno potuto vedere in diretta un video in cui si introduceva il nuovo metodo di pagamento. Si chiama ‘Pay With Lovin’, e durerà dal 2 al 14 febbraio, concludendosi quindi per la festa di San Valentino. Un modo come un altro per fare qualcosa di originale e divertente in tempo di crisi. Via libera dunque a selfie, abbracci e altre forme di amore completamente gratuite.

http://www.youtube.com/watch?v=iq2Sm2XGv_s

Expo 2015: bilancio finale positivo

Credits photo: unadonna.it

È giunta l’ultima settimana di Expo, l’esposizione universale sui temi dell’alimentazione e dello sviluppo sostenibile ed è tempo di bilanci. Gli obiettivi erano chiari: 24 milioni di spettatori e l’idea di una spettacolare vetrina dell’Italia sul mondo. E a quanto pare lo scopo è stato quasi raggiunto. Ma vediamo nel dettaglio i numeri di questo evento di portata globale.

Sono stati 144 i paesi partecipanti a Expo 2015. Insieme a loro, 3 le organizzazioni internazionali, quali Onu, Unione Europa e Cern e 13 le organizzazioni di società civile, come Carita, Oxfam, WWF. Questi, distribuiti tra 58 padiglioni, hanno richiesto l’impiego di 1300 operai per un totale di 4000. Ma che ne sarà di loro?

Secondo quanto appreso da fonti ufficiali, pare che la maggior parte dei giovani selezionati da agenzie di lavoro, quali manpower, saranno ricollocati a seconda delle esigenze del mercato e delle attitudini sviluppate dai ragazzi.

Su quanti, in numero, abbiano visitato l’Expo invece nulla è certo. Molti conteggi agli ingressi sono saltati, soprattutto nel caso delle comitive studentesche. La media di presenze giornaliere è comunque registrata sulle 116 mila persone: un numero che lascia prevedere l’impossibilità di vedere serenamente i padiglioni, specialmente quello del Giappone, che prima ancora che sia aperto, già ha una coda di 9 ore.

Ma tanta fila valeva davvero la candela? C’è chi si ritiene soddisfatto, chi invece si è pentito di averlo visitato. Sta di fatto che in termini organizzativi, la Fiera era ben strutturata, salvo per l’assenza di sufficienti aree di sosta secondo quanto segnalato in una ricerca riportata su Il giornale. Inoltre il 49% degli spettatori ha ritenuto lo spettacolo dell’albero della vita quasi memorabile.

Unico neo di tutta la kermesse rimangono sempre loro, le file. Nelle ultime settimane è stato così difficile accedere ai padiglioni di paesi quali Kazakistan e Palazzo Italia che un cliente insoddisfatto si è rivolto al Codacons ottenendo il rimborso del biglietto Expo, da lui praticamente inutilizzato per questioni logistiche. Nel complesso, il 74% degli italiani intervistati ha considerato la Fiera un successo.

In conclusione, almeno 21 milioni di persone hanno visitato l’Expo, il che ha reso possibile all’Italia di essere al centro dell’attenzione e aumentare il turismo, a dispetto di chi pensava che i padiglioni non sarebbero mai stati conclusi entro il 1 maggio.

Giornata Mondiale dell’Acqua. Si celebra il bene più prezioso

www.fattidibio.com

Una risorsa preziosa, forse la più preziosa. Una risorsa che, purtroppo, troppe volte porta la morte a causa della sua mancanza. Una risorsa che deve essere di tutti: è l’acqua.

Ricorre oggi, 22 marzo, la Giornata Mondiale per l’Acqua, e in occasione su tutto il territorio italiano si terranno tante iniziative, per sottolineare l’importanza di questa risorsa fondamentale e per incentivare la sostenibilità nella gestione delle risorse idriche.
Il World Water Day è stato istituito nel 1992 dalle Nazioni Unite, che hanno invitato tutti i membri a partecipare a questo giorno con attività concrete di promozione all’interno dei loro Paesi.

Il tema scelto per la celebrazione odierna è “Acqua e Energia” affinché si aumenti la consapevolezza delle interconnessioni tra acqua ed energia – beni mondiali molto collegati tra loro – e affinché si dimostri ai decisori politici alcune soluzioni ai problemi di nesso tra acqua-energia e gli impatti positivi di alcune buone pratiche a livello economico e sociale.
Si potrà, inoltre, contribuire al dialogo e identificare così i principali attori da coinvolgere per affrontare le problematiche sociali fra acqua ed energia.

Le problematiche affrontate daranno risultati soprattutto nelle zone meno fortunate, zone in cui acqua potabile, servizi energetici e servizi igenici adeguati sono solo un miraggio.

Molti gli eventi organizzati in tutto il mondo. A Saragozza (Spagna) le discussioni verteranno su come vari partenariati possano contribuire ad attuare le risposte affinché venga garantito il raggiungimento dell’acqua e l’efficienza energetica.
Stoccolma è il luogo d’incontro per eccellenza in cui si discuteranno questioni urgenti del pianeta, sempre legate all’acqua.
A Tokyo, dove si svolgeranno le principali celebrazioni, sarà lanciato il contest “Water for Life”.

Ci sono, poi, molti altri luoghi ed eventi che celebreranno la Giornata Mondiale dell’Acqua, ma bisognerebbe ricordarsi che l’acqua è un bene comune, che va usato con rispetto ogni singolo giorno.

Euro sì o no? Il passo falso di Oettinger verso gli italiani

Euro

Euro sì o no? Cosa ne pensate? Volete ancora stare in Europa?

Certo che in Europa non stanno facendo di tutto per farsi ben volere, parlo anche di Oettinger ovviammente.

Tutti avrete letto la famosa frase, che detta così sapeva molto di dittatura. Il fatto è che le cose non sono andate esattamente così.

Euro: Oettinger e le frasi travisate

La famosa frase incriminata in realtà non era quella che avete sentito e letto tutti ma “I mercati e un outlook negativo insegneranno agli italiani a non votare per i partiti populisti alle prossime elezioni”.

Come mai invece tutti abbiamo sentito qualcosa di diverso? Semplice: giornalisti.

Il giornalista della Deutsche Welle che ha intervistato Oettinger ha fatto un sunto, molto stretto, di quanto detto dal commissario Ue al bilancio. E lo ha pubblicato su Twitter.

I telegiornali italiani (che per carità populisti non lo sono mai) si sono accertati dei fatti? No, ci hanno riportato la frase modificata dal giornalista.

E noi abbiamo sentito qualche chiarimento di tutto ciò? No.

La stessa Deutsche Welle ha ritenuto opportuno precisare: “Il nostro redattore purtroppo nel suo tweet non ha separato in modo chiaro la propria valutazione dalla citazione. Di questo ci scusiamo. Questo è stato corretto col tweet successivo”

Euro: le scuse di Oettinger

Oettinger poi si è comunque scusato dicendo “Non volevo mancare di rispetto e mi scuso”, perché anche senza travisamento il suo commento non era davvero felice ed è inoltre poco rispettoso nei nostri confronti.

“Ho il massimo rispetto per gli elettori di sinistra, di destra e di centro, in ogni Paese riferendomi agli attuali sviluppi sui mercati, non volevo mancare di rispetto e mi scuso. In qualità di membro fondatore l’Italia ha giocato e gioca un ruolo importante nel processo di integrazione europea e spero che continui a farlo”. Insomma Oettinger ci ripensa.

“Il mio appello a tutte le istituzioni europee: per favore rispettate gli elettori: siamo qui per servirli, non per far loro lezioni“, ha twittato il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.