giovedì, 2 Maggio 2024

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Ansia, il mostro che si può combattere: ecco come (FOTO)

Non riuscirei ad immaginare la mia vita senza l’ansia. Per quanto mi piacerebbe che non fosse così, l’ansia fa parte di me esattamente quanto i miei occhi, le mie braccia, la mia cellulite.
E tutti gli ansiosi possono capire quando dico che spesso non si riesce ad evitarla e ci fa visita anche nei momenti meno indicati. Tuttavia è fondamentale capire una cosa: l’ansia si può controllare, anzi mi correggo, si deve controllare. Perché se noi non controlliamo l’ansia, l’ansia controllerà noi. E questo ci farà combinare un sacco di guai.

Tuttavia anche le persone che non sono ansiose abitualmente possono trovarsi in situazione in cui l’ansia farà da padrona. Prima di un esame, prima di un appuntamento importante, prima di un colloquio. Qualsiasi sia l’occasione, l’invitata indesiderata arriverà a farvi visita mettendo da parte tutta la vostra sicurezza, razionalità e serenità. E nella maggior parte dei casi sarà la responsabile del vostro “fallimento”.

Dunque è necessario evitare di farsi prendere dall’ansia o per lo meno cercare di controllarla.
Veterana ed esperta nel campo, nel senso che ho una lunga esperienza di attacchi d’ansia nel mio C.V., vi suggerisco quali sono gli accorgimenti per evitare di farvi letteralmente sottomettere dal mostro fastidioso.

Accetta l’ansia

In quei momenti senti un senso di agitazione che non si sofferma in un punto preciso ma scorre inesorabile nel tuo corpo, stomaco, petto, testa, gambe. Ovunque. Quel senso ti fa sentire male, spaesato, perso. A nulla serve fare opposizione, perché tanto lei fa quel che le pare. Dunque meglio accettare che esista e che in quel momento sta facendo un giro turistico dentro di voi. È il primo passo per poterla controllare.

Continua quello che stavi facendo

Qualsiasi cosa stiamo facendo mentre l’ansia ci coglie, continuiamo a farla. Sarà più difficile, il respiro si accorcerà, il cuore accelererà, le gambe tremeranno e nel peggiore dei casi ci sentiremo anche svenire o la vista offuscata. Tutta colpa dell’ansia. Ma questo non dovrà impedirci di continuare le nostre cose.
Fuggire da quella situazione, probabilmente appianerà l’ansia ma accrescerà la paura di ritrovarsi lì.

Poi in molte occasioni non sarebbe opportuno lasciare tutto e scappar via. Pensiamo ad un discorso in pubblico, una conferenza, la nostra laurea. Cerchiamo di fare dei respiri profondi, pensare che in fondo non è nulla di che e che possiamo affrontare quella situazione senza problemi.

Ansia, il mostro che si può combattere: ecco come (FOTO)

Meditazione e Training autogeno

Esercizi di respirazione e meditazione, come lo yoga, aiutano a riconoscere l’origine delle nostre ansie. Sono molto importanti quando l’ansia diventa una condizione cronica e abituale. Ma anche per affrontare al meglio un avvenimento importante, un esame, o un semplice appuntamento. Fate dei respiri profondi, in completo silenzio, ascoltate il vostro cuore, i vostri polmoni. Vi rilasserete e sarà tutto meno difficile.

Ansia, il mostro che si può combattere: ecco come (FOTO)

Evitate considerazioni negative

Non vi aiutate affatto se prima di un esame, per esempio, vi ripetete: “se non lo passo è la fine”, “Non posso farcela”. Stessa cosa per ogni altra situazione. Piuttosto sostituite queste frasi negative con altre positive. Incoraggiatevi, abbiate fiducia in voi stessi e soffermatevi sui vostri punti di forza.

L’ansia è un sentimento e come tale va trattato, non sarà il più simpatico di tutti, ma rimane un sentimento, non ha la possibilità di controllarci se non gliela concediamo noi che siamo padroni del nostro corpo. Ricordandoci questo e utilizzando questi piccoli, ma grandi, accorgimenti sarete in grado di affrontare qualsiasi cosa. E poi, un senso di agitazione ci rende vivi, ci fa capire che stiamo affrontando qualcosa di importante per noi, e siamo arrivati a quel punto soltanto con le nostre forze, le nostre capacità. Con la stessa forza saremo in grado di combattere anche l’ansia e rimanere padroni di noi stessi.

Sanremo 2016, a chi assomiglia Patty Pravo? (FOTO)

È una delle regine indiscusse di questo Sanremo 2016, nome più twittato sul social network e in cima a tutti i trend topics fino ad oggi registrati: Patty Pravo. In questa terza serata del festival canta se stessa: un’auto cover di Tutt’al Più, in una versione rap insieme al rapper torinese Fred De Palma.

Ma i social, su di lei, si sono scatenati: somiglianze, parodie, immagini e foto, collage divertenti. La celebre cantante è stata associata a tutti i personaggi possibili e immaginabili sulla faccia della terra. E i Retweet e i “cuori” a simboleggiare il “mi piace” si sono sprecati.

Con ‘Cieli immensi’, Patty Pravo a Sanremo festeggia i suoi 50 anni di carriera: la platea dell’Ariston l’ha già omaggiata con una sentita standing ovation. Ma sembra che lo staff di Patty Pravo a Sanremo sia in forte apprensione per colpa della sua amnesia: la cantante, infatti, sembra avere difficoltà a ricordarsi il testo del brano.

Quest’oggi Patty Pravo si è presentata con un total black, ma la pettinatura da ananas l’ha un po’ stroncata: le parodie sono state la parte più divertente di tutta la sua performance, ecco le migliore prese direttamente da Twitter

Diesel: il cane poliziotto morto da eroe

credits: http://www.corriere.it/

Sono tante le notizie che stanno sconvolgendo il mondo intero, a seguito dei dolorosi eventi degli ultimi giorni. Tante sono anche le persone che si sono distinte per il loro coraggio. Questa volta però la notizia non riguarda un uomo, ma un cane.
Si tratta di Diesel, una cane pastore belga di sette anni, specializzato nell’assalto e nella ricerca di esplosivi, ucciso durante il blitz condotto dalla polizia francese a Saint Denis.

Diesel sarebbe stato il primo ad entrare nell’appartamento a nord di Parigi, dove erano asserragliati i terroristi, durante il bliz di questa mattina.
L’animale è stato subito ucciso da una delle persone armate che si trovavano nel covo. Secondo alcune fonti sarebbe stato colpito dall’esplosione provocata da una donna kamikaze, che si è fatta esplodere appena ha capito ciò che stava per accadere.

Durante l’operazione sono state arrestate cinque persone: tre uomini, di cui non si conosce ancora l’identità, che si trovavano nell’appartamento, e un uomo e una donna, che si trovavano nelle vicinanze. Inoltre, cinque poliziotti sono rimasti feriti.
Continua la ricerca di Abdelhamid Abaaoud, considerato la “mente” degli attacchi di Parigi del 13 novembre e obiettivo della polizia.

La notizia è stata data dalla Polizia Nazionale, attraverso il suo account di Twitter e spiega quanto i cani siano importanti per il loro lavoro.
Si è poi diffusa rapidamente sui social, nei quali già si stanno diffondendo gli hastag #jesuischien, #RIPDiesel, #prayfordog, in onore del cane che è morto salvando la vita ai suoi compagni.
A generare ancora più commozione è stata la testimonianza di uno dei presenti: “È tornato indietro, per morire ai piedi del suo padrone. Anzi, del compagno“.

Vent’anni: 15 consigli per viverli al meglio

Credits: youngstershub.com

Avere vent’anni significa essere consapevoli del fatto che, in un modo o nell’altro, si potrà riparare agli inevitabili errori che tutti finiamo col fare prima di capire come funziona davvero il mondo.

Detto ciò, da alcune cattive scelte derivano talvolta delle conseguenze infelici: basti pensare al non saper mettere i soldi da parte o a quanto si trascuri oggigiorno la salute, fisica e psicologica.

Niente paura, però, perché si tratta di scelte facilmente evitabili: abbiamo raccolto, proprio per questo motivo, una serie di consigli che imprenditori e scrittori hanno pubblicato sul social network Quora. Facciamone tesoro.

1. Non credere che l’educazione e il talento siano sufficienti a riuscire nella vita.

Grande intelligenza, talento naturale e lauree conseguite presso università esclusive sono tutti ottimi assi nella manica, ma ci non garantiscono affatto un posto di lavoro una volta portato a termine il nostro percorso accademico.
Ho passato i miei vent’anni in ambienti d’azienda: ricordo perfettamente che lavoravo la notte e anche nel weekend – dice Sylvie di Giusto, fondatrice di Executive Image Consulting. “Sudore, paura, ma anche diligenza, perseveranza e tantissimo sacrificio: di questo è stata fatta ed è tuttora fatta la mia carriera. Non ci sono mezzi termini quando si tratta di far carriera: il successo non arriva improvvisamente, ce lo costruiamo noi”.

2. Non trascurare la salute.

Man mano che si diventa più grandi, ci si rende conto che non si può continuare a fare bagordi come quando si stava al primo anno dell’università. “Le sbornie a 28 anni saranno sempre più difficili da affrontare: così, l’idea di bere tutta la nottata non ti sembrerà più una genialata come un tempo”, scrive Meggie Sutherland Cutter su Quora.

E cosa dire, poi, di tutto il fumo e le terribili abitudini alimentari che si sedimentano proprio durante quegli anni? Il professore di Comunicazione
Michael Weston dice, peraltro, che i ventenni dovrebbero fare molta attenzione anche alla salute mentale, poiché tutte le potenziali problematiche psicologiche che ci portiamo dietro sorgono proprio a vent’anni.

3. Non spendere tutti i propri averi.

Per quanto la pensione ci sembri lontana, non c’è nulla di male a riconoscere l’importanza dell’incominciare mettere da parte dei soldi quanto prima. Del resto, come ricorda l’imprenditrice Aditya Rathnam, se non si hanno dei fondi da cui partire per i propri investimenti, non si avrà mai neanche la possibilità di un rientro economico per la propria compagnia.

4. I soldi non fanno la felicità.

Prestigio e libretto di assegni possono renderci persone più felici, ma esistono cose molto più efficaci, secondo il parere di Joe Choi. Il rischio è quello di rimpiangere poi il fatto di aver inseguito tutta la vita il denaro, invece della propria autentica passione.

5. Non mollare, anche nelle difficoltà.

Mettere fine a una relazione importante, essere licenziati, assistere al fallimento della propria startup possono sembrare tutte cose devastanti, quando ti succedono per la prima volta.
Ma invece di arrendersi o puntare più in basso la prossima volta, bisogna usare i fallimenti come delle opportunità per imparare e per migliorare. L’editor di Vogue Anna Wintour, per esempio, ha affermato che essere stata licenziata verso la metà degli anni ’70 è stata uno dei più importanti momenti della sua carriera.

6. Non lasciar decidere agli altri.

Quando si inizia una nuova avventura lavorativa si è sempre tentati di avere l’appoggio di qualcuno che sappia indicare la via migliore. Eppure, anche secondo la businesswoman Lori Greiner, non bisogna mai lasciarsi influenzare dalle opinioni altrui al livello personale: “il successo ha a che fare con il modo in cui ci concepiamo: è il modo in cui concepiamo noi stessi a determinare il modo in cui ci concepiscono gli altri”.

7. Non lasciarsi prendere dall’impazienza.

Non c’è necessariamente bisogno di ritrovarsi sposati, proprietari di casa, e con dieci anni di esperienza lavorativa alle spalle entro i trent’anni: bisogna essere pazienti e concentrarsi sul presente. Questa sensazione di dover a tutti costi raggiungere tutti i propri obiettivi il prima possibile è solo una controproducente fonte di stress.

8. Non voler piacere per forza a tutti.

Sulle prime che si inizia a lavorare, si vuole essere sempre in buoni rapporti col proprio capo, coi propri colleghi e coi proi clienti. Ma, una volta che ci siamo resi conto che non gli piacciamo, facciamocene una ragione e andiamo avanti. È inevitabile.

9. Le amicizie non durano per sempre.

I nostri amici del liceo pensavano che il nostro rapporto sarebbe rimasto invariato per sempre. Alcune amicizie, in effetti, restano vive fino ai quarant’anni. Ma la maggior parte della gente, da un certo punto in poi, pensa giustamente ai propri affari”, scrive Sutherland Cutter su Quora.

10. Trasferirsi altrove non risolve nessun problema.

Viaggiare e vivere in altri luoghi può rappresentare un arricchimento culturale, ma non bisogna credere che trasferirsi dall’altro lato del mondo significhi necessariamente che tutta la propria vita acquisisca improvvisamente più senso.

11. Non isolarsi.

Importante è crearsi delle relazioni solide con i propri colleghi, ma se ci si isola si cominciano a guardare le cose da un’ottica miope. “Le persone che ci stanno intorno hanno un’influenza diretta sulla nostra vita lavorativa– dice Jon Levy, fondatore dell’ Influencers network – da quanto esercizio fisico facciamo fino al tipo di abiti che indossiamo. Se perciò vogliamo vivere una vita felice e soddisfacente bisogna diventare bravi a costruire delle relazioni con le persone che stimiamo, lasciando perdere quelle che invece riteniamo negative”.

12. Niente “o bianco o nero”.

Lo scrittore James Altucher è dell’opinione che molti ventenni ragionano secondo termini assoluti. Per esempio, alcuni di loro sentono come se dovessero scegliere tra un percorso lavorativo che privilegia loro stessi e uno che privilegia gli altri, senza rendersi conto che coltivare un proprio interesse non significa per forza il contrario di “fare del bene” al mondo.

13. Nessuna ossessione per l’anima gemella.

Alcuni scelgono vivere i propri vent’anni da single, senza legami. Altri cercano la persona giusta da sposare. Proprio questi ultimi possono restare intrappolati nella fantasia di trovare qualcuno con cui l’amore scatta all’improvviso, senza alcuno sforzo. Ma nella vita vera, il requisito più significativo ed effettivo in una relazione a due è proprio l’impegno, così come la dedizione.

14. Non pianificare gli anni in anticipo.

Cerchiamo sempre di non perdere la testa facendo programmi con cinque anni di anticipo: teniamoci concentrati sugli obiettivi più prossimi.

15. Capire che non si è soli.

Diventare adulti e intraprendere una nuova strada lavorativa ci fanno pensare di essere gli unici ad affrontare certe difficoltà? Sbagliato. I nostri colleghi e nostri amici non se la vedono meglio di certo.