sabato, 6 Dicembre 2025

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Parole intraducibili illustrate magnificamente da Marija Tiurina (FOTO)

Credits: dailybest.it

Parole intraducibili, ovvero: ma come parla la gente? A volte udiamo o leggiamo certe idiomi il cui significato è impossibile da cercare. Ci sono infatti parole intraducibili che esistono solo in una specifica lingua e non in altre. Allora direte: e come si fa a capirne il senso? Per spiegarle bisogna usare una frase complessa che rischia, però, di far perdere il significato originario. Perché ammettiamolo, alcune parole sono belle solo se dette in lingua originale.

L’artista inglese Marija Tiurina ha realizzato una serie di splendidi disegni in cui illustra le parole intraducibili che si trovano in lingue quali arabo, portoghese, giapponese, e ne dà il significato. Andiamo a dare un’occhiata.

Cafuné (brasiliano portoghese): L’atto di passare teneramente le dita tra i capelli di qualcuno.

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Baku – shan (giapponese): una ragazza bellissima solo se vista da dietro.

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Gufra (arabo): La quantità d’acqua che può essere tenuta in una mano.

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Torschlusspanik (tedesco): La paura della chiusura di un cancello o metaforicamente la paura della diminuzione delle opportunità man mano che l’età avanza.

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Tretar (svedese): Quando riempi una tazza di caffè per tre volte.

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Duende (spagnolo): Il misterioso potere che un’opera d’arte trasmette alle persone per smuovere le loro emozioni.

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Schlimazl (yiddish): Una persona cronicamente sfortunata.

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Schadenfreude (tedesco): Il piacere derivato dalle sfortune altrui.

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Tingo (rapanui): L’atto di farsi prestare tutti gli oggetti desiderati dalla casa di un amico.

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Luftmensch (yiddish): Chi fa costantemente sogni ad occhi aperti.

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L’appel duvide (francese): La chiamata del vuoto, l’urgenza di saltare da alti edifici.

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Credits photo: dailybest.it

Fiori: l’ultima tendenza chic per decorare l’albero di Natale (FOTO)

Parliamo ancora del periodo più magico e romantico dell’anno e delle nuove idee che tutti gli anni fanno del Natale una vera fiera del design e delle idee sempre più originali e innovative.

Normalmente, tra i cristalli di ghiaccio, le palline colorate, le lampadine perennemente ingarbugliate e la neve finta, l’ultima cosa che salterebbe alla testa di noi comuni mortali sarebbe andare a comprare fiori disidratati per decorare il simbolo più riconosciuto del Natale.
Per qualcuno, invece, ecco che fiori finti, veri o secchi sono diventati un ‘must’ per il loro sempreverde natalizio, nonché la nuova moda del momento.
Non è chiaro a chi si possa attribuire il titolo di precursore di questa tendenza chic, ma possiamo affermare con una certa decisione che il risultato sia straordinario e mozzafiato.

Sul sito Design Love Fest molti hanno seguito il tutorial dedicato alla nuova pratica degli addobbi e si sono lasciati trasportare dai petali per dare al loro bellissimo albero un’aria fresca, romantica ed elegante.

Quindi sì alle innumerevoli rose rosse, ai gigli dal candore accecante, alle margherite dai colori forti e decisi, alle stelle di Natale – perfette per l’occasione – alle peonie e alle magnolie voluminose e sgargianti, per avere un risultato sofisticato e originale.
La loro disposizione può essere altrettanto decisiva per il risultato. Si possono, infatti, alternare alle decorazioni già presenti, oppure si può ricreare una spirale di fiori misti o identici che circondi l’albero a partire dalla punta per arrivare alla base o, in alternativa, se ne possono usare pochi e grandi sparsi su qualche ramo.

Ecco di seguito gli alberi più belli decorati con i fiori, utili anche per prendere spunto per l’anno prossimo magari.

Tatuaggi e inconscio: ecco perché ci tatuiamo (FOTO)

Credit: contest.virginradio.it

Le ragioni per cui decidiamo di tatuarci sono molteplici, ma una cosa è sicura: le motivazioni risiedono nell’inconscio. Per sostenere questa tesi si sono avvicendati psicologi e psicoterapeuti che hanno formulato una vera e propria psicologia del tatuaggio, per dimostrare che solo apparentemente la decisione di incidere per sempre qualcosa sulla propria pelle è un’azione banale.

Credit: guide.supereva.it
Credit: guide.supereva.it

La pratica del tatuaggio pone radici nella storia dell’uomo e risale almeno al 3000/3100 a. C., epoca alla quale risale la mummia del Similaun, da tutti conosciuta come Ötzi, che poteva contare sulla sua pelle tra i 45 e i 57 tatuaggi diversi. La maggioranza di questi tatuaggi, che consistevano in serie di linee e punti tutti diversi, è stata trovata in corrispondenza delle articolazioni, come se fossero stati messi per rinforzarle, a scopo curativo. Tra le civiltà antiche fu in Egitto e nella Roma pre-cristiana che il tatuaggio si diffuse e, inoltre, nel Medioevo si è attestato che molti pellegrini usavano tatuarsi con simboli religiosi per rivendicare la loro identità cristiana. Altri popoli che svilupparono questa pratica furono delle tribù in Oceania, come i Maori e le popolazioni cinesi e giapponesi in Asia. I motivi che spingevano queste tribù a praticare incisioni sulla pelle dei propri membri era rivendicarne la loro appartenenza alla tribù stessa.

Credit: culteducoprs.wordpress.com
Credit: culteducoprs.wordpress.com

Oggi le ragioni che spingono un individuo ad andare da un tatuatore sono più complesse e addirittura opposte. Ci si tatua non per desiderio di omologazione ma, anzi, per cercare di affermare la propria individualità in un mondo che tende alla standardizzazione. È un modo per dichiarare la propria posizione rispetto alla realtà, ricordando agli altri e soprattutto a noi stessi, chi siamo, cosa vogliamo, da dove veniamo.
Il tatuaggio perciò diventa varco tra il nostro “dentro”, l’inconscio, e il nostro fuori, la nostra parte consapevole e pubblica.

Credit: samuelaurbini.com
Credit: samuelaurbini.com

Se le motivazioni possono essere le più disparate e personali, gli esperti sono concordi nel ritenere che il significato del tatuaggio varia a seconda del posto e del soggetto stabilito.
Se il tatuaggio è:
nella parte sinistra del corpo, che in psicoanalisi rappresenta il passato, la persona in questione è pessimista e con scarsa stima di sé.
nella parte destra del corpo, legata al futuro, la persona in questione è solare, creativa e aperta ai cambiamenti.
in un luogo nascosto, come l’ombelico o l’interno coscia, la persona è timida o insicura
sulla caviglia e il soggetto è una donna, essa è molto gelosa, sospettosa ma molto femminile, mentre, se il soggetto è uomo, esso è competitivo e battagliero.
nelle zone genitali, se il soggetto è donna, essa è molto combattiva e sensuale, se uomo, passivo e maldestro.
Anche la grandezza del soggetto incide sulla psicologia che vi è dietro, nel caso il tatuaggio sia di grandi dimensioni, infatti, chi decide di tatuarselo è come se volesse prendere forza e coraggio dal disegno inciso sulla sua pelle.

Credit: www.wellnessworld.it
Credit: www.wellnessworld.it

Molte volte il significato del tatuaggio, seppur evidente, ha una difficile interpretazione, questo perché l’individuo vuole che la “chiave di lettura” non sia alla portata di tutti.
Certo è che indipendentemente dal suo valore inconscio, personale per ognuno, il tatuaggio è un grande mezzo comunicativo che, in un mondo dove tutto sta perdendo significato, è mezzo per ricordarci la nostra unicità e rimanere in contatto con i nostri sentimenti.

Le tazze di Starbucks come non le avete mai viste (FOTO)

credits: http://www.boredpanda.com

Sono un’artista di diciannove anni, dell’ Ohio e mi piace disegnare su praticamente qualsiasi cosa; la mia specialità, tazze di Starbucks“.
Così si definisce Carrah Aldridge, la giovane artista che sta spopolando sul web, grazie alle sue coloratissime e fantasiose creazioni.

Sul suo account Instagram troviamo soprattutto disegni di volti e persone, ma la creazione più particolare è proprio quella delle tazze di Starbucks.
L’artista dichiara di aver preso l’ispirazione dalla tazza disegnata da Kristina Webb e ha deciso di provare lei stessa. Da qui è nata questa sua grande passione, che ha portato avanti e ora la sua piccola collezione è in crescita.

Le sue coloratissime tazze stanno ottenendo grande consenso sul social network e ora sono davvero tantissimi gli utenti che la seguono.
Carrah rivela il suo segreto d’artista: per i suoi disegni non utilizza strumenti tradizionali, ma una penna gel bianca e dei pennarelli per riempire le aree o per aggiungere delle sfumature.
Queste tazze, essendo molto grandi, possono essere utilizzate come portapenne e sono perfette se desiderate dare alla vostra camera un’atmosfera pop e colorata.

Ecco alcune delle sue invenzioni: