domenica, 28 Aprile 2024

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Proposte dal mondo del cibo: ristorazione, dieta, ricette e cucina

I piatti tipici della cucina giapponese (FOTO)

La cucina giapponese è una delle più invidiate e amate al mondo, non solo da chi ama pesce, riso e zuppe, ma anche da chi aspira a vivere a lungo. Il Giappone è entrato infatti di diritto a far parte dei paesi della blue zone, dove c’è il più elevato numero di centenari. Il segreto sarebbe soprattutto nei loro piatti tradizionali. Eccone alcuni.

Dobin Mushi

Credits photo: it.wikipedia.org
Credits photo: it.wikipedia.org

Il dobin Mushi è un piatto tradizionale della cucina giapponese. Si tratta di una zuppa classica che contiene diversi ingredienti tra cui pesce, funghi matsutake, germogli di bambù. Generalmente viene servita nella teiera chiamata dobin e, prima di essere servita, viene insaporita con del succo di limone.

Sushi

Credits photo: amicadieta.it
Credits photo: amicadieta.it

La fama della cultura alimentare giapponese deriva soprattutto dal sushi. Seppur le varianti di questo piatto siano diverse (abbiamo il futomaki, l’hosomaki, il temaki etc.), gli ingredienti base sono sempre gli stessi: riso, pesce, alghe, vegetali o uova. Generalmente il ripieno, incluso il pesce, è crudo.

Sashimi

Credits photo: sushikiku.com
Credits photo: sushikiku.com

Il Sashimi è in genere un piatto di pesce o molluschi tagliati a fette molto sottili e serviti crudi. Prima di gustarli bisogna intingerli in una particolare salsa di soia in cui si scioglie una leggera punta di wasabi (ravanello giapponese della famiglia delle Brassicacee).
Le varietà di pesce crudo per il sashimi sono le più diverse: salmone, calamaro, gamberetto, tonno, sgombro, polpo etc.

Zuppa di miso

Credits photo: gustissimo.it
Credits photo: gustissimo.it

I giapponesi amano le zuppe. Un’altra varietà che si può trovare sulle loro tavole è quella a base di pasta di miso (soia fermentata) e dashi (brodo di pesce).

Wagashi

Credits photo: marshmallowskin.blogspot.com
Credits photo: marshmallowskin.blogspot.com

Il wagashi è un dolce tipico in Giappone. Gli ingredienti per realizzarlo sono zucchero di canna, fagioli azuki e farina di riso o grano, infine il kudzu (pianta rampicante della famiglia delle Fabacee) o l’agar-agar (ricavato da alghe rosse).

Soba

Credits photo: commons.wikimedia.org
Credits photo: commons.wikimedia.org

La soba è un particolare tipo di pasta di grano saraceno, utilizzata in Giappone specialmente per la kake soba, un brodo composto da dasha, mirin e salsa di soia oltre che dalla pasta.

Tonkatsu

Credits photo: it.wikipedia.org
Credits photo: it.wikipedia.org

Nella cucina giapponese non mancano le influenze della gastronomia europea. Introdotta dai portoghesi, il tonkatsu è una cotoletta di maiale impanata e fritta in abbondante olio caldo. Per adattarlo alle abitudini dei giapponesi, viene servito con riso bianco, zuppa di miso e tsukemono (particolari tipi di sottaceti).

Ramen

Credits photo: it.wikipedia.org
Credits photo: it.wikipedia.org

I carboidrati non mancano nemmeno nella dieta giapponese. Il ramen è un brodo di carne, pesce o misto a base di pasta di frumento con l’aggiunta di salsa di soia o miso e maiale affettato, alghe nori, kamaboko (preparato con surimi e pesce azzurro frullati), cipolla verde e mais.

Taiyaki

Credits photo: moroboshi.euwww.moroboshi.eu
Credits photo: moroboshi.euwww.moroboshi.eu

I taiyaki sono i più famosi tra i dolci della cucina giapponese. Sono dei biscotti a forma di pesce con un cuore di marmellata azuki o raramente crema di cioccolato. Questi vengono serviti ben caldi.

Nasce la prima scuola vegana made in USA

Credits photo finesettimana.it

Menu a base di verdure per la prima scuola vegana, made in Usa. Se negli Stati Uniti cattive abitudini alimentari a base di grassi, zuccheri e carboidrati e sedentarietà sono le cause principali di obesità tra i più giovani, questa notizia sorprende davvero tutti.

La scuola fondata nel 2005 da Suzy Amis Cameron (moglie del famoso regista James) e da sua sorella Rebecca, la MUSE School a Calabasas in California,diventa a partire dall’autunno 2015 una scuola interamente vegana: tutte le settimane per cinque giorni a settimana sarà proposto agli studenti un menu vegano, escludendo l’uso di prodotti animali e i loro derivati.

Educazione ambientale ed alimentare saranno i due progetti da portare avanti all’interno di questa scuola, facendo avvicinare il più possibile i ragazzi al rispetto della natura e dell’ecosistema che li circonda, rendendoli così consapevoli di ogni loro singolo gesto, semplice e naturale come quello del mangiare.

Saranno infatti proprio gli studenti nella scuola vegana a coltivaree a cucinare gli ortaggi e le verdure che troveranno poi nei piatti della mensa, imparandone proprietà e benefici e dedicando del tempo al cibo che mangiano, al contrario di quanto sono abituati a fare nei tipici fast food americani.

In un momento in cui le intolleranze alimentari vengono diagnosticate con un’incidenza davvero elevata, anche in America l’attenzione verso i più piccoli è massima. Ecco perché l’iniziativa di una scuola vegana è da apprezzare: permette di mettere da parte l’aspetto meno salutare ma più dispendioso di un cibo definito da molti “spazzatura” favorendo quello naturale e ad impatto zero dei prodotti della terra, considerati un vero toccasana per la salute di tutti.

Non resta che aspettare l’autunno 2015 per un riscontro, sicuramente positivo, di questa proposta eco-esemplare.

Idee per il pranzo di Pasquetta (RICETTE)

Dopo il pranzo di Pasqua arriva quello di Pasquetta, più leggero e meno impegnativo, soprattutto per alleggerire le povere donne che passano tutto il giorno di Pasqua in cucina.

Pasquetta si passa in campagna oppure con un bel pic-nic all’aria aperta o ancora, il Lunedì dell’Angelo è perfetto per fare una gita fuori porta. Qualunque sia il vostro programma per la giornata dovrete pur mangiare. Ecco che Blog di Lifestyle vi suggerisce un pranzo facile e veloce da portare ovunque andiate.

Plumcake salato

Idee per il pranzo di Pasquetta (RICETTE)

Ingredienti

3 uova
100 ml di latte
100 ml di olio di semi
300 gr di farina 00
150 gr di olive verdi
100 gr di prosciutto cotto
100 gr di provolone
50 gr di scamorza
20 gr di parmigiano
1 bustina di lievito istantaneo
sale
pepe

Procedimento

Tagliare il prosciutto e il formaggio a dadini. Snocciolare le olive e tagliarle a pezzetti. In una terrina montare le uova con sale e pepe. Quando le uova saranno spumose aggiungere il latte e l’ olio a filo.
Aggiungere ora all’impasto la farina a pioggia e il lievito istantaneo. Unire al composto il prosciutto cotto, il formaggio, le olive e il parmigiano grattugiato. Mescolare l’impasto con un cucchiaio di legno fino a far amalgamare il tutto.
Versare l’impasto in uno stampo per plumcake precedentemente imburrato e infarinato. Infornare il plumcake salato in forno preriscaldato a 180°C e cuocere per circa 40 minuti. Lasciar intiepidire il plumcake salato prima di toglierlo dallo stampo.

Frittata ai carletti

Ingredienti

4 uova
1 dl panna fresca
Parmigiano
2\3 mazzetti di carletti
Scalogno
Fiori di sabuco
Farina 00 q.b.
Olio da frittura
250 gr di piselli
1 dl di latte
Sale pepe

Preparazione

Realizzare una pastella con acqua e farina e farla riposare in frigorifero. A parte pulire e lavare i carletti. In una padella con dell’olio e poco scalogno cuocere i carletti tritati precedentemente al mixer. Unire fuori dal fuoco un composto fatto con le uova la panna e il parmigiano, e versare il composto in stampini e cuocere in forno a 180° per 15 mn circa. A parte cuocere in padella con poco olio e scalogno i piselli,salare e pepare e unire il latte cuocere per 5 mn e frullare al frullatore ad immersione,scaldare l’olio in una padella e friggere i fiori di sambuco con la pastella .

Rotolo di frittata

Idee per il pranzo di Pasquetta (RICETTE)

Ingredienti

8 uova
8 fette di prosciutto cotto
4 cucchiai di formaggio grattugiato
1 ciuffo di prezzemolo
1 cucchiaio di curry in polvere
1 cucchiaio di latte
olio extravergine d’oliva
sale e pepe

Procedimento

Sgusciate le uova e sbattetele per bene. Unite poi il formaggio, il curry, il prezzemolo tritato, il latte ed aggiustate di sale e pepe, sempre mescolando per bene, affinché si amalgami tutto. Versate metà del composto in una padella antiaderente ben oliata e fatelo distribuire sul fondo. Lasciate cuocere per qualche minuto a fiamma bassa, finché non si sarà rassodato del tutto. Girate la frittata e preparatene un’altra allo stesso modo. Adagiate il cotto sulle frittate ottenute, arrotolandole su se stesse e servite.

Dolcetti al cocco

Ingredienti

4 uova
3 cucchiai di zucchero
50 g di burro ammorbidito
300 g di polpa di cocco disidratata
a scelta: mezza tazzina di caffè ristretto, due cucchiai di rhum o gocce di cioccolato

Procedimento

Lavorate bene tutti gli ingredienti. Il composto deve risultare abbastanza solido. Lasciatelo riposare per mezz’ora. Fate delle palline da cuocere all’interno degli stampini di carta. I dolcetti vanno tenuti in frigorifero e poi trasportati nella borsa termica, perché vanno serviti freschi.

L’ingrediente fondamentale per la buona riuscita della Pasquetta è tanto sano divertimento con un pizzico di gioia e buon umore. Non dimenticatelo.

Carne cancerogena: le cose da sapere (FOTO)

Credits: veb.it

La notizia continua a fare il giro del mondo: la carne, sopratutto quella lavorata, è cancerogena quanto il fumo e altre sostanze notoriamente tossiche e dannose per la nostra salute. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha pubblicato un comunicato in cui ha spiegato il legame tra il consumo di carne rossa e la comparsa di forme di cancro quali al colon-retto, al pancreas e alla prostata. Questo significa che dobbiamo smettere di mangiare bistecche e salsicce? Per far maggior chiarezza, l’Oms ha diffuso un successivo documento con tutte le cose da sapere sui rischi che corriamo.

Quali sono le carni rosse e lavorate? Bisogna distinguere le due tipologie: nella prima rientrano manzo, vitello, maiale, agnello, montone, cavallo, e capra; nella seconda intendiamo quelle trattate attraverso salatura, stagionatura, fermentazione e affumicazione, come wurstel, prosciutto, salsicce e pancetta.

Quali sono dannose? Secondo l’Oms, il consumo di carni rosse è stato classificato come probabilmente cancerogeno per gli umani, sostenendo di non avere prove a sufficienza per verificare che esse possano effettivamente causare il cancro, affermando inoltre che è difficile escludere il ruolo di fattori come altri componenti della dieta o dello stile di vita. Il consumo di carni lavorate è invece altamente cancerogeno per gli umani, tesi dimostrata dall’incidenza maggiore di cancro al colon-retto nelle persone che mangiano questa tipologia di carne.

Credits: Global Burden of Disease Project
Credits: Global Burden of Disease Project

Quanti sono morti per cancro e l’esposizione delle sostanze? Secondo le stime del Global Burden of Disease Project, spiega l’Oms, circa 34 mila morti per cancro seguivano una dieta caratterizzata da un alto consumo di carni lavorate; in 50 mila casi, invece, la dieta era ricca di carni rosse. Secondo la stessa fonte, un milione di casi di morti per cancro fumavano, 600 mila consumavano alcol e 200 mila eranp esposti a un alto tasso di inquinamento dell’aria.

Quali sono i rischi? Secondo i dati dell’Oms, consumare quotidianamente 50 grammi di carni lavorate può aumentare del 18% il rischio che compaia un cancro al colon-retto. Il consumo quotidiano di 100 grammi di carni rosse, invece, fa aumentare il rischio del 17%.

Cosa dobbiamo fare quindi per la nostra salute? L’Oms non impone a nessuno di smettere di mangiare carne, anzi sottolinea che sia la dieta vegetariana sia quella che prevede il consumo di carne hanno vantaggi per la salute, sebbene diversi. Ovviamente, secondo la stessa fonte, i rischi per la salute aumentano con l’aumentare del consumo di carne. Una cottura ad alta temperatura può dare forma a dei composti che possono essere cancerogeni, anche se l’Oms non ha ancora chiarito quale sia il ruolo effettivo di questi nella comparsa del cancro. Unico dato certo è che è raccomandabile non cuocere la carne a contatto diretto col fuoco o su una superficie rovente come il barbecue.