venerdì, 5 Dicembre 2025

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L’uovo di Pasqua adesso è fai da te

L’uovo di cioccolato fatto in casa è molto più semplice da preparare di quello che si crede, basta non avere paura di sporcarsi con del goloso cioccolato e non essere tentati di leccarsi le dita mentre lo si prepara.

La prima cosa da fare è scegliere la sorpresa perfetta da inserire nel nostro uovo pasquale: ed è proprio questo il bello di preparare e regalare un uovo casereccio, scegliere la sorpresa adatta alla persona amata al contrario dei soliti ed inutili cadeaux trovati nelle uova comprate nei supermercati o nelle pasticcerie.

Esistono due possibili procedimenti per l’uovo di Pasqua fatto in casa, una per cui occorre munirsi di stampo apposito, che potete acquistare nei negozi di casalinghi, e uno che si avvale di semplici palloncini, che andranno ben lavati ed asciugati prima dell’uso.

Passiamo agli ingredienti:
500 gr di cioccolato (il vostro preferito)
2 mezzi stampi per le uova di cioccolato o palloncini
100 gr nocciole intere o tritate (facoltative)

METODO DEL PALLONCINO

– Gonfiate un palloncino pulito e chiudetelo con un nodo. Dalla dimensione del vostro palloncino dipenderà la dimensione dell’Uovo. Volendo si può anche infilare dentro una sorpresina, prima di gonfiarlo.

-Spezzettate il cioccolato in una ciotola e fallo fondere a bagnomaria, oppure nel forno a microonde, scaldandolo un minuto alla volta e mescolando ogni volta, finché il cioccolato sarà completamente fuso. A questo punto si dovrebbe fare il temperaggio, ovvero la parte più difficile che consiste nel versare il cioccolato su una grossa placca, iniziando a spalmarlo e ad allargarlo con una spatola, per poi riammucchiarlo, per raffreddarlo rapidamente e farlo arrivare alla giusta temperatura di 31°C.

– Dopo questa operazione, bisogna immergere il palloncino nella ciotola con il cioccolato (se la temperatura è giusta, il palloncino non dovrebbe sciogliersi e non dovrebbe rilasciare sostanze dubbie) e farlo roteare, finché sarà completamente ricoperto di cioccolato. Tirate su l’uovo e tenetelo dal nodo per 1-2 minuti, poi appoggiatelo su un foglio di carta da forno per circa un’ora, per lasciare solidificare il cioccolato.

– Tagliate con le forbici il palloncino e sfilatelo delicatamente. “Il buco” rimanente si può tappare creando un fiocco di “cioccolato plastico”, un cioccolato da modellare che ha la consistenza simile a quella del marzapane e si compra in pasticceria.

METODO CON STAMPO

stampo

– Spezzettate il cioccolato in un pentolino e fatelo sciogliere dolcemente a bagnomaria: il cioccolato non ama gli sbalzi di temperatura. Una volta che il cioccolato si sarà sciolto dovrete avere la pazienza di temperarlo: questa operazione permette al cioccolato di diventare lucido e croccante. Per temperarlo dovrete procurarvi un termometro alimentare: trasferite quindi il pentolino con il cioccolato in una bacinella di acqua fredda con del ghiaccio. Mescolate in continuazione il cioccolato fino a quando non raggiungerà la temperatura di circa 27 gradi: per un risultato ottimale ritrasferite il pentolino a bagnomaria e fategli raggiungere i 31 gradi.

– Quando il cioccolato si sarà sciolto, versatene un pò negli stampi. Distribuitelo uniformemente, ruotando lo stampo, facendo in modo che il cioccolato ricopra perfettamente tutta la sua superficie.
– Colate il cioccolato in eccesso e fate indurire l’uovo a temperatura ambiente per una 10 di minuti.

– Ripetete l’operazione per una seconda volta. Mettete ora i vostri stampi in frigo per 1 ora abbondante. Trascorso il tempo necessario per far indurire il cioccolato, arriva il momento più delicato e difficile di tutta la ricetta, ovvero staccare delicatamente il cioccolato dagli stampi senza romperlo.

– Inserite la sorpresa e chiudete l’uovo con spennellate del cioccolato fuso sul bordo di una metà di uovo. Adagiate l’altra metà e esercitate una leggera pressione in modo che le due parti combaciano il più possibile.

Adesso il vostro uovo è pronto per essere decorato applicando piccoli fiorellini di zucchero sulla superficie oppure creando una golosa copertura croccante di nocciole. Utilizzate nastro e carta colorata per confezionarlo.

Realizzare un originale uovo di Pasqua in casa non è così difficile, bastano buona volontà, un pò di pazienza, amore per il cioccolato e tanta voglia di famiglia. Buona Pasqua!

Attenzione: il sushi fa ingrassare

Il sushi? Un piatto amato da milioni e milioni di persone in tutto il mondo – sopratutto dalla generazione femminile – che sta sbancando in tutte le città del pianeta (preparatevi, perché tra poco arriverà anche la versione con la frutta).
Quello stesso sushi che è generalmente considerato un piatto light e sano – oltre che delizioso – proprio perché a base di riso, pesce ed alghe. Quello stesso sushi che, in realtà, contiene parecchie calorie, soprattutto quando si tratta di piatti elaborati dal gusto occidentale.
Il pericolo di mettere su chili è dietro l’angolo.

Secondo la dietista Rachel Beller, autrice del libro “Eat to lose, Eat to win”, un pranzo – ritenuto dai più – leggero, a base di sushi, può rappresentare un’overdose di calorie e carboidrati.
Con una media di 1000 calorie a pasto, oltre che una buona dose di carboidrati e sale, è uno dei piatti meno sani che ci siano, pari quasi al junk food.
Il problema sta proprio nell’eccessiva quantità di carboidrati, e quindi di zuccheri, nell’elevata presenza di sale, e nei troppi pochi grammi di pesce, alghe e verdure. Per non parlare, poi, delle salse come la maionese o dei formaggi che, in tutti i ristoranti giapponesi aperti in occidente, vengono aggiunti a sproposito, quasi per peggiorare la situazione.

“Un rotolo di sushi tipico contiene 290-350 calorie e parlando di carboidrati ha l’equivalente di quattro fette di pane – afferma la Dottoressa Beller – Un California roll (cioè del sushi arrotolato che contiene un piccolo pezzo di pesce, maionese e avocado) è uguale a due panini farciti con bastoncini di granchio, una scheggia di avocado e un po’ di verdura”.
Il principale colpevole è il riso, che compone il 75% del piatto: non è bollito in acqua e viene insaporito con aceto di riso; è dunque particolarmente ricco di carboidrati e zuccheri.
Quanto al pesce contenuto nei sushi roll, spesso si tratta di nient’altro che polpa di granchio, un composto di pesce pieno di coloranti e conservanti.
Si arriva al peggio, poi, quando si intinge il sushi nella salsa di soia, che praticamente equivale a sale liquido.
Un altro problema è che il sushi non sazia: le persone dotate di grande appetito non potranno trovare in queste piccole porzioni un riempimento per tutta la giornata.

Ma non è detto che chi è attento alla propria linea deve per forza di cose rinunciare al sushi. Può concederselo ogni tanto come ricompensa, oppure mangiarlo più spesso, ma con moderazione, e preferibilmente nelle sue varianti poco elaborate.

[Credit: ilMessaggero]

Pasqua, le ricette per un menù vegetariano

Con il pranzo pasquale alle porte è iniziata anche la ricerca dei menù più sfiziosi da proporre in tavola per famiglia e amici. C’è chi si affida alla tradizione gastronomica italiana, puntando sul menù classico a base di carne e chi invece quest’anno ha deciso, per scelta etica o di gusto di dare uno strappo alla regola, optando per un menù vegetariano. Un passo in più per risparmiare quello che è un vero e proprio calvario per milioni di agnelli e capretti che ogni anno finiscono inevitabilmente sulle tavole degli italiani. Secondo gli ultimi dati Eurispes in Italia sono circa 4.2 milioni coloro che hanno scelto uno stile di vita basato su una dieta vegetariana e che imbandiranno quindi un pranzo un po’ meno tradizionale, celebrando però la vita anche a tavola.

Accogliere gli ospiti con un buon aperitivo è un modo pratico e piacevole per aprire il menù. In alternativa ai classici affettati, si potrebbero proporre delle tartine con robiola e un trito di noci, mandorle o pistacchi oppure un canapé di pane da toast con cipolla stufata e emmenthal grattugiato. Per i più piccoli i muffin con le zucchine sono l’ideale, perché morbidi e sani mentre per gli amanti della piadina si possono realizzare golosi rotolini: grigliate zucchine e melanzane, scaldate la piada, spalmatela di crescenza e riempitela con le verdure condite con sale e olio, arrotolate e tagliate a fettine. A Pasqua le uova sono d’obbligo, quindi spazio a spiedini con cui sbizzarrirsi alternando uova e pomodori, o piccole mozzarelle e olive. Per i vegani, che non consumano né uova né latticini, spazio a crostini con paté di olive e verdure, bruschette al pomodoro oppure pane pita con humus di ceci.

Per chi non volesse rinunciare alle classiche lasagne della nonna, potrà comunque deliziarsi con quelle vegetariane. Vi serviranno: un mix di verdure primaverili (asparagi, piselli, zucchine, carote), lasagne sottili, mozzarella e parmigiano grattugiato a volontà. Saltate le verdure in padella, partendo da un soffritto di cipolla a cui aggiungerete carote, piselli, zucchine a tocchetti e asparagi. Una volta cotta la verdura, preparate abbondante besciamella. Per farcire una teglia da 8 porzioni contate 1,5 l di latte, 150 grammi di farina 00, 150 gr di burro, noce moscata e sale. In un pentolino scaldate il latte. In una casseruola sciogliete il burro e aggiungete la farina, lasciate addensare continuando a mescolare per un paio di minuti. A questo punto aggiungete il latte caldo, continuando a mescolare per non creare grumi, fino al bollore. Proseguite la cottura finché la salsa non sarà ben addensata (circa 15 minuti). Versatela in una ciotola e copritela con pellicola a contatto. Quando la besciamella sarà tiepida, componete la lasagna alternando pasta, verdure, dadini di mozzarella, besciamella e parmigiano. Infornate per mezz’ora a 200 gradi.

Per quanto riguarda invece il secondo piatto, l’alternativa all’arrosto al forno con patate e rosmarino, potrebbe essere la bistecca di soia o di seitan già pronta oppure falafel di ceci e verdure, crocchette a base di miglio oppure patate e mozzarella, con un contorno classico di verdure. Il seitan in particolare ricorda il sapore e la consistenza della carne. È uno degli ingredienti cardine dell’alimentazione vegana, con i benefici dell’aglio, delle carote e della farina di ceci.

In alternativa ecco una ricetta originale e golosa, con pomodori ripieni di Emmenthal.

Vi serviranno: 4 pomodori, 16 fettine di Emmenthal, capperi, prezzemolo tritato, origano, olio extravergine di oliva, sale e pepe, pangrattato. Tagliate i pomodori a metà, svuotateli tenendo da parte l’interno, metteteli a scolare a testa in giù. Mescolate l’interno dei pomodori con prezzemolo, pangrattato e qualche cappero. Riempite ogni metà di pomodoro con mezza fettina di Emmenthal sul fondo, il composto e coprite con l’altra metà della fettina. Polverizzate con origano, con pepe e concludete con un filo di olio. Mettete in forno finché il formaggio non sarà fuso.

Per quanto riguarda il dolce i vegetariani avranno una scelta più ampia rispetto ai vegani, che invece si potranno sfiziare con una torta al cioccolato. Vi serviranno: due tazze di latte di soia (al gusto di cioccolato o vaniglia), una di farina di frumento integrale, una di farina bianca, una di sciroppo d’acero, mezza di cacao in polvere, mezza di zucchero di canna, due cucchiaini di lievito, due di aceto di mele, uno di sale, mezzo di cannella e mezzo di estratto di mandorla. Le due farine, cacao, zucchero, lievito, sale e cannella vanno setacciati ed amalgamati in un recipiente. A parte andranno invece mescolati olio, sciroppo d’acero, latte di soia, estratto di vaniglia ed aceto. I due composti vanno quindi amalgamati e versati in una tortiera, da porre in forno per circa mezz’ora. Una volta cotta, la torta va divisa in due metà e riempita con una crema preparata con: 500 grammi di tofu (dal quale andrà tolto il liquido in eccesso), ¾ di tazza di zucchero di canna, ¾ di tazza di cacao in polvere, quattro cucchiaini di estratto di vaniglia e 500 grammi di cioccolato fuso.

Tofu, sale e olio vanno passati al mixer per almeno un minuto, in maniera da formare una composto uniforme. Vanno quindi uniti zucchero, cacao, vaniglia e cioccolato fuso. Se alla fine la crema dovesse risultare troppo corposa, può essere diluita con qualche cucchiaio di latte di soia, fino ad ottenere la consistenza desiderata. Una volta fredda, la crema è pronta per farcire la torta.

‘Come’n Kitchen’ la nuova tendenza: cene a sorpresa e nuove conoscenze

Si chiama “Come’n Kitchen” ed è il catering creativo più famoso sul web. L’idea è nata da quattro under 30: Jacopo, 27 anni e studi in economia, Erica, 26, laureata in comunicazione, Nicolò, 28 anni, cuoco e Davide, barman di 29 anni. In poco tempo ha ottenuto un successo stratosferico, soprattutto su Facebook, dove è nato e si è sviluppato: “Serve solo una casa libera, al resto pensiamo noi” è il motto dei quattro giovani organizzatori.

Come’n Kitchen è una vera è propria organizzazione perfetta di eventi: bisogna “arrivare da soli“, o al massimo in due, e avere tanta voglia di conoscere gente nuova. È tutta una sorpresa.

“Funziona così — spiegano i quattro creatori — prima troviamo qualcuno disposto a metterci la casa, e per lui la cena è ovviamente gratis, poi raccogliamo le adesioni su Facebook e arriviamo con un catering completo, dai tavoli alle posate”. L’appuntamento è due volte al mese, sempre il mercoledì. Sopresa fino all’ultimo istante: una settimana prima vengono comunicati gli ingredienti, qualche giorno prima il menù e solo la mattina stessa si svela ai partecipanti l’indirizzo a cui presentarsi. Ogni serata ha un tema ad hoc, sempre diverso ed originale. Costo sui 30 euro a testa.

Silvia, 38 anni, alla sua seconda partecipazione alla “Come’n Kitchen”, dice: “A me la cosa che piace di più è proprio il segreto, il fatto che fino alla mattina non sai dove devi presentarti”. “Quello che mi piace di queste cene — continua Lucia, argentinaè che ti permettono di conoscere davvero altre persone. Al bar o nei locali non funziona, si resta sempre in gruppetti. Io invece vengo qui e mi siedo al tavolo da sola, vicino a personeimprobabili, diversissime da me, e mi diverto un sacco. Non me ne perdo una!”. Fabio invece, a 29 anni, si è anche fidanzato. Tutto grazie alla sorpresa, al buon cibo e alla grande curiositas.