sabato, 6 Dicembre 2025

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Ricette giapponesi facili: ochazuke

Ricette giapponesi facili

Ricette giapponesi facili e poco costose, una di queste è l’ochazuke.

Ne ho sentito parlare per la prima volta mentre leggevo “Memorie di una geisha” Chiyo racconta del rientro a casa di Hatsumomo, la geisha dell’okya che se fosse stata affamata si sarebbe fatta preparare il suo spuntino preferito, ovvero un Umeboshi Ochazuke, ovvero riso avanzato, prugne acide sott’aceto il tutto inzuppato di tè bollente.

Le sue origini affondano nel periodo Heian, veniva consumato dai guerrieri come pasto povero durante la stagione invernale. Nel periodo Edo vi si aggiunse il tè al posto della sola acqua calda.

Vediamo come prepararlo.

Ricette giapponesi facili: ingredienti dell’ochazuke

  • riso bollito avanzato
  • una fetta di salmone
  • un pezzetto di porro
  • tè verde bollente o brodo
  • alga nori (facoltativa)
  • olio evo
  • sale

Ricette giapponesi facili: preparazione dell’ochazuke

In una padella antiaderente versare un cucchiaino di olio evo. Far dorare il salmone su entrambi i lati. Una volta dorato va sfilacciato.

Far rinvenire il foglio di alga nori in acqua tiepida e far bollire l’acqua del tè. Affettare il porro a rondelle.

In una ciotola di ceramica porre il riso bollito avanzato, sopra adagiare il salmone sfilacciato, le rondelle di porro e l’alga nori in ultimo versare fino a metà scodella il brodo o il tè verde.

Ricette giapponesi facili: consigli

La particolarità di questo piatto è che potete aggiungere ciò che volete: un uovo, gamberetti, germogli di soia e wasabi o umeboshi (prugna sott’aceto), platessa al posto del salmone, funghi cinesi, alga nori, salsa di soia per condire il pesce, asparagi e straccetti di pollo al posto del pesce.

I giapponesi usano il dashi al posto del brodo di dado, ma è più difficile da reperire, quindi del semplice dado andrà benissimo.

E’ davvero ottimo nelle giornate fredde ed è uno di quei piatti tipicamente consolanti.

Da provare.

Cibi sani: cosa è meglio evitare a tavola

Quando si inizia una dieta, oppure se vuole intraprendere un regime alimentare più sano, è importante conoscere bene quello che si porta in tavola in modo tale da non commettere passi falsi. Molti si chiedono, ad esempio, cosa sia meglio utilizzare se il dolcificante oppure lo zucchero, nonché il latte scremato o quello intero. Per mangiare bene, innanzitutto è opportuno informarsi su quelli che sono i cibi che sono un toccasana per il nostro organismo e quali invece potrebbero essere dannosi nel lungo periodo.

I consigli sui cibi che fanno bene

Per rispondere a molti dubbi circa i cibi consigliati e quelli no, innanzitutto bisogna sfatare il mito del latte. Molti si chiedono quale sia meglio tra latte intero e quello scremato. In realtà, il latte intero non è per forza una scelta meno salutare di quello scremato, quanto piuttosto, è opportuno consumarne sempre in quantità moderate. Inoltre, gli alimenti meglio evitare quelli in scatola tutt’al più, in caso di emergenza o di fretta è bene sempre preferire quelli congelati. Ciò vale soprattutto perché a volte la scatola potrebbe contenere tracce di alluminio, mercurio e di altri metalli. Tra zucchero e dolcificanti, invece, ad avere la meglio non è nessuno dei due. In effetti, sia zucchero che dolcificante stimolano la fame, rallentano il metabolismo.

Quello che non sapevi sui cibi che consumi in tavola

Molti alimenti che creano dubbi sono la margarina e il burro. Qual è la scelta migliore? La margarina è ricca di olio vegetale idrogenato. Questo significa che i grassi insaturi possono diventare dannosi per la salute, quindi il consiglio è sempre quello di utilizzare il burro purché però sia meno in quantità. Infine, è importante ricordare che per mantenersi sani e in forma, è meglio puntare alla giusta suddivisione dei pasti nel corso della giornata. Ad avere un ruolo fondamentale è la colazione che non deve mancare per un’alimentazione sana.

Come si fa il formaggio in casa

Come si

Come si fa il formaggio in casa? In molti se lo chiedono. Ebbene abbiamo redatto per voi una semplice guida per il formaggio home made.

Chi ha avuto pastori ed allevatori in casa probabilmente lo ha sempre visto fare ma oggi sembra davvero difficile. E invece no, vi dimostriamo il contrario.

Come si fa il formaggio in casa: ingredienti

  • 8 litri di latte, intero non scremato
  • il succo di 4 limoni
  • 2 cucchiaini di sale fino
  • olio di semi vari (solo per ungere le fuscelle)

Occorrente:

  • scolapasta
  • pentola
  • telo di mussola o garza a trama fitta
  • fuscelle
  • spremi agrumi

Come si fa il formaggio in casa

Vi illustriamo in pochi e semplici passaggi come fare il formaggio home made.

  • Far bollire il latte in una pentola
  • spremere i limoni, versare il succo ed il sale dentro il latte, deve cuocere per 8 minuti
  • appena il latte si rapprende toglierlo dal fuoco e lasciarlo freddare
  • adagiare un telo di mussola in un colapasta e versare dentro il latte freddo
  • molto delicatamente strizzare bene il telo
  • Ungere le fuscelle con poco olio di semi vari e porvi all’interno i fiocchi di latte pressando delicatamente
  • Deve riposare almeno una notte
  • estrarlo dalle fuscelle ed avvolgere le forme in carta da forno umida ed un poco salata e porlo in frigo

Consigli su come si fa il formaggio in casa

Il latte crudo va sempre pastorizzato prima dell’uso (72° per 15 secondi, in tre fasi: prima 50° poi 70° infine 72° e farlo freddare velocemente).

Se preferite un caglio diverso dal succo di limone lo potete acquistare.

Per evitare il formaggio troppo molle è bene aspergerlo con più sale dopo il riposo.

E’ molto importante usare un olio inodore per ungere le fuscelle in modo che il formaggio non acquisisca odori.

Per arricchire il formaggio di fermenti lattici aggiungere dello yogurt da mescolare con i fiocchi di latte spremuti.

Per fare a ricotta conservate il siero spremuto dal telo.

La spaghettata con il purè di fave: ricette primaverili

La spaghettata

La spaghettata è un classico, solitamente aglio ed olio. Ma oggi ho voglia di qualcosa di diverso.

Partiamo dal principio.

Ho acquistato delle fave surgelate, buone ma troppo dure. E lì son rimaste, nel freezer.

Poi ho avuto un’idea: ci faccio un purè e ci condisco gli spaghetti, mica male?

Mi sono ricordata di una ricetta siciliana, il macco di fave, e so che in liguria se ne fa un pesto per la pasta.

Mi butto? Ok lo provo.

La spaghettata con il purè di fave: ingredienti

  • fave surgelate
  • un pezzetto di cipolla
  • uno spicchio di aglio
  • 3 foglie di menta
  • olio evo
  • sale
  • pepe
  • spaghetti

La spaghettata con il purè di fave: come procedere

Mettere a cuocere le fave in un pentolino d’acqua con aglio, cipolla e un po’ di sale.

Scolare le fave quando sono morbide e mantenere l’acqua di cottura. Frullare le fave con due cucchiai di acqua di cottura, la menta tritata, sale, pepe ed olio evo. Si deve ottenere un purè cremoso.

Far cuocere la pasta nell’acqua di cottura di fave. Scolare la pasta al dente e condirla con il purè.

Consigli:

  • si può far rosolare la pasta in un trito di cipolla ed olio evo ed infine unire il purè
  • si può aggiungere del prosciutto fatto diventare croccante in padella e sbriciolare sulla pasta
  • si può usare la pasta integrale o di farro
  • si possono usare anche le fave fresche ma è opportuno sbucciarle prima

Aggiungere del pepe macinato fresco se si desidera il piatto più saporito.

La spaghettata con il purè di fave: curiosità

Il pesto di fave è conosciuto anche con il nome di Pestun de fave o Marò ed in Liguria i contadini lo usavano per insaporire il pane secco.