domenica, 7 Dicembre 2025

Food

Home Food Pagina 43
Proposte dal mondo del cibo: ristorazione, dieta, ricette e cucina

Dimmi chi sei (e cosa vuoi ottenere) e ti dirò che dieta seguire

credits photo: dietadimagranteideale.it

C’è una dieta adatta ad ognuno di noi, che andrebbe scelta sulla base non solo dei propri gusti, ma anche in base alla propria personalità.
Avete bisogno di sgonfiarvi, di ripulire la pelle, di perdere quei due o tre chili accumulati? Avete poco tempo, poca pazienza o molta fame? Insomma, qualsiasi siano le vostre esigenze, ecco 8 diete tra le quali, sicuramente, troverete quella giusta per voi.

Dieta Dissociata per i precisi

 
Conosciuta da molti anni, la Dieta Dissociata è un regime alimentare che si basa su rigide regole che impongono di non associare determinati cibi durante lo stesso pasto o nella stessa giornata. Ovvero, non si possono associare tra loro i carboidrati e le proteine: sarebbe un grave errore. Bisogna quindi essere molto attenti e precisi per seguirla.

Dieta Dukan per gli amanti della carne

Se la sola idea di mangiare tanta frutta e verdura vi rattrista, allora siete perfetti per la Dieta Dukan. Dovrete però rinunciare ai carboidrati, almeno per il primo periodo, chiamato fase d’attacco. Dovrete consumare proteine, a colazione, a pranzo e a cena. Se amate follemente le bistecche, questa è la dieta che fa per voi.

Dieta a Zona per chi ha molta fame

Se quando siete a dieta soffrite di attacchi di fame improvvisi, la Dieta a Zona fa per voi. È una dieta bilanciata e sana, facilmente conducibile per diverse settimane senza il rischio di carenze alimentari, perché composta da un regime alimentare in cui prevale un giusto equilibrio tra proteine, carboidrati e grassi. Per questi motivi, previene l’indesiderato ma comune effetto yo-yo.

Dieta Mediterranea per chi non vuole rinunciare ai carboidrati

È la dieta preferita da noi italiani, ed è tra le più varie e bilanciate che si possano seguire. La Dieta Mediterranea prevede l’assunzione di carboidrati complessi, come pane e pasta integrali, da alternare con pasti a base di proteine animali e vegetali e tanta frutta e verdura.

Cronodieta per chi la sera vuole rimanere leggero

Secondo il principio di base della Cronodieta, i cibi ingrassano di più o di meno in base all’orario in cui vengono assunti. Se si segue questo regime alimentare, le proteine vanno consumate la sera e i carboidrati la mattina e a pranzo. È la dieta adatta voi se siete di quelli che dopo le 18 non ingeriscono carboidrati per non accumulare troppi zuccheri.

Dieta del minestrone per chi vuole sgonfiarsi

Se avete pochi giorni per rientrare in un abitino che vi sta un po’ stretto, dovete provare la Dieta del Minestrone. I tre pasti principali dovranno essere a base di verdure e acqua, conditi solo con un po’ di sale. Sono aboliti i legumi, solo ed esclusivamente verdure. Il risultato non si farà attendere: pancia piatta e pelle pulita e idratata. Attenzione a non seguirla per più di due o tre giorni.

Dieta crudista per i più coraggiosi

 
Come si evince dal nome, la Dieta Crudista è a base di soli alimenti vegetali crudi o leggermente cotti. È perfetto se siete disposti a rinunciare a tutti i piaceri gustosi della vita.

Dieta TLC per chi non ha voglia di contare le calorie

È forse la dieta più semplice da seguire, per via della “mancanza di regole”. La Dieta TLC ha solo un comandamento: non superare i 200 grammi di grassi saturi al giorno. Se siete fra quelli che non hanno voglia di badare troppo alle calorie in generale, questa è la dieta che fa per voi.

Il bicchiere più grande porta a bere di più?

credits: www.theodysseyonline.com

A volte il contenitore è più importante del contenuto.
Da questa riflessione la Behaviour and Health Research Unit (Bhru), in Gran Bretagna, ha condotto un esperimento secondo il quale il bicchiere più grande fa bere di più le persone, anche se la quantità di liquido versata in un bicchiere più piccolo è la stessa.

La Bhru ha deciso di condurre questo esperimento con i bicchieri da vino di un locale di Cambridge, ed è stato condotto da un gruppo di scienziati. Con questo esperimento hanno dimostrato che i consumi sono aumentati di circa il 10%.

Ricerche precedenti avevano già indicato una correlazione tra dimensione dei contenitori e consumi, soprattutto per quanto riguarda i cibi e le bevande analcoliche, da qui la decisione della Bhru a voler condurre l’esperimento al The Pint Shop, utilizzando come bicchieri più grandi, quelli da vino.

credits: www.eholdingz.com
credits: www.eholdingz.com

Il locale è suddiviso in due aree, una bar e una ristorante; in entrambe viene venduto il vino in porzioni da 125 o 175 ml, servito in bicchieri standard da 300 ml. Per 16 settimane, ogni 15 giorni, i proprietari dell’esercizio hanno cambiato la taglia dei bicchieri alternando le dimensioni standard con una più grande e cioè 370 ml, e una più piccola e cioè 250 ml.

Gli scienziati hanno così calcolato un aumento nei consumi del 9,4% per chi ha usato un bicchiere più grande rispetto ai normali; in particolare l’incremento è stato del 14,4% nell’area bar, e del 8,2% nella zona ristorante.

Servono più ricerche per confermare il risultato ottenuto” premette Theresa Marteau, direttrice della Bhru, ma se l’effetto del bicchiere più grande venisse confermato anche da altri studi, la direttrice afferma:”si potrebbe pensare di autorizzare la vendita di alcol solo se l’esercizio commerciale utilizza bicchieri al di sotto di una certa taglia“.

Le ragioni dell’effetto, non sono molto chiare ancora. Una delle ipotesi potrebbe essere l’effetto ottico che il bicchiere più grande può dare ad una persona: la quantità di vino contenuta in un bicchiere più grande cambia la percezione della quantità di vino contenuta, portando il consumatore a bere più velocemente e a ordinarne ancora, quindi a bere di più.

Bruges: in Belgio arriva il primo birradotto (VIDEO)

Credits: www.pasqualinomaraja.it

Per gli amanti della birra, l’idea nata a Bruges – che si trasformerà in realtà entro l’estate – è una vera e propria goduria: nella città medievale belga, infatti, verrà realizzato un birradotto, che trasporterà birra attraversando tutto il centro della città, partendo dal birrificio – chiamato Brugse Zot, ovvero il Folle di Bruges – e arrivando alla fabbrica di imbottigliamento.

Questo birradotto è stato ideato già 4 anni fa da Xavier Vanneste, il titolare della De Halve Mann, la casa produttrice della famosa birra, ma non è stato per niente facile trovare qualcuno che finanziasse il progetto seriamente: i più rispondevano in modo ironico, dicendo che avrebbero accettato solo se il birradotto fosse passato vicino alla loro casa.

I veri investitori sono stati i clienti, ai quali il birrificio ha deciso di rivolgersi dopo aver ottenuto troppe risposte negative: i 4 milioni necessari alla realizzazione del progetto sono stati raccolti grazie a loro. Questi ultimi hanno poi ricevuto un ricompenso a vita, cioè la fornitura di birra per sempre.

Per ottenere l’autorizzazione da parte delle autorità è stata importantissima la campagna di crowfunding, perché costruire un sistema di tubature in una città Patrimonio Unesco non era qualcosa di così scontato. Il comune, però, avendo capito che era l’intera cittadinanza ad appoggiare il progetto, ha dato il via libera alla costruzione.

L’idea prevede un birradotto di 3 chilometri che possa trasportare circa 4 mila litri all’ora. Tutto ciò porterà anche ad un miglioramento delle condizioni ambientali, sostituendo i tantissimi camion che trasportano ora le birre.

Perché le bevande alcoliche ci rendono più contenti e rilassati

credits: www.dottorsport.info

Il consumo moderato di bevande alcoliche comporta tanti benefici sia fisici che psicologici.
Innanzitutto va precisato che l’astemio non ha alcuna conseguenza negativa per il fatto di non bere. L’alcol, infatti, è un piacere e non una necessità.

La dose accettabile non deve superare i 30-40 g al giorno (che corrisponde a 2-3 bicchieri di vino) per l’uomo; un po’ meno per la donna, che ha una minore capacità di metabolizzare l’alcol.
Va tenuto presente che è meglio evitare i superalcolici, preferendo il vino o, eventualmente, la birra. In ogni caso il consumo di bevande alcoliche, dovrebbe essere sempre fatto durante i pasti.

I genitori e gli stessi ragazzini dovrebbero sapere che, sino alla pubertà, va assolutamente evitato il consumo di bevande alcoliche, perché la capacità di metabolizzare l’etanolo è modesta. Infine, è bene astenersi dall’alcol anche durante particolari momenti della vita di una persona come una possibile gravidanza.

Detto questo, è stato scientificamente provato che sono tanti i benefici che il consumo di bevande alcoliche può darci non solo psicologicamente ma anche fisicamente.
L’alcol, ha un effetto benefico sui processi digestivi, perché stimola l’appetito ed aumenta le secrezioni gastriche, preparando lo stomaco ad accogliere e digerire il cibo, ha un significato conviviale e facilita la socializzazione poiché riduce l’inibizione.

credits: www.gqitalia.it
credits: www.gqitalia.it

Sembra inoltre svolgere un’azione protettiva contro le malattie cardiovascolari; in uno studio è stato osservato che i francesi, abituati a consumare vino rosso ad ogni pasto, hanno una minore incidenza di malattie cardiovascolari nonostante un’alimentazione piuttosto ricca di grassi.

Si è poi scoperto che il vino rosso esercita un’azione protettiva dalle malattie cardiovascolari, grazie alla presenza del resveratrolo, un polifenolo ad azione antiossidante contenuto nella buccia dell’uva.
Tale sostanza è presente in maggiori quantità nel vino rosso, dal momento che la fermentazione in presenza delle bucce (macerazione) è spesso prolungata. Non bisogna comunque dimenticare che, per esercitare un’azione protettiva contro le malattie cardiovascolari, il resveratrolo dovrebbe essere presente nella bevanda in quantità decisamente superiori. Soddisfare tale fabbisogno con il solo vino da tavola ne annullerebbe completamente gli effetti positivi a causa dell’eccessivo apporto di etanolo.

L’alcol sembra avere anche un effetto antinfiammatorio, dal momento che nei bevitori moderati si riscontrano livelli di proteina-C reattiva (marker della risposta infiammatoria) inferiori alla media.

Le bevande alcoliche, inoltre, contengono zuccheri; quando una persona ingerisce degli zuccheri questi attivano le papille gustative sulla lingua, proprio come fa qualsiasi alimento, in seguito i segnali sono inviati al cervello, attivando i meccanismi propri della “ricompensa” e causando la produzione di ormoni associati a sensazioni di benessere, come la dopamina.