domenica, 7 Dicembre 2025

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Proposte dal mondo del cibo: ristorazione, dieta, ricette e cucina

Arriva la sveglia che prepara tè e caffè (FOTO)

Credits: mashable.com

La mattina, soprattutto per le persone pigre e poco mattiniere, è il momento peggiore della giornata: svegliarsi e alzarsi dal letto diventa un’azione degna di un Oscar. Grazie alla colazione, però, il tutto può trasformarsi in qualcosa di bello o – almeno – di più vivibile. Anche se, prepararsela – con gli occhi mezzi chiusi e la voglia di fare di un bradipo – non è per niente facile.

Per venire incontro a queste persone e per rendere questo momento della giornata meno pesante arriva la sveglia che prepara la colazione: caffè e tè saranno pronti nel giro di pochi minuti. Non ci si sveglierà più con il fastidioso e insistente suono del “bip”, ma con il profumo della propria bevanda preferita.
L’unica cosa da fare – ovviamente – è preparare la sveglia con l’occorrente per il tè o il caffè la sera prima.

La nuova utilissima creazione è stata prodotta dal designer londinese Josh Renouf con materiali molto buoni, come l’acciaio inox. Il suo obiettivo è quello di favorire il sonno durante la notte e svegliarsi in modo sereno e tranquillo: la sveglia, quindi, non è adatta a chi non riesce ad alzarsi in fretta perché, in caso contrario, il caffè o il tè diventeranno freddi nel giro di pochissimo.

Le cantine più belle del mondo (FOTO)

credits: www.petrawine.it

Sono sempre di più le aziende vinicole in Italia, ma anche nel resto del mondo, che si sono poste l’obiettivo di unire alla produzione di vini buoni e di qualità la realizzazione delle cantine più belle del mondo.
Per questo, le aziende si sono affidate ad architetti bravi e famosi al fine di creare design di cantina unici e irripetibili.

Le cantine sono state pensate e costruite con l’intento di creare una connessione tra la produzione di vino pregiato e la bellezza estetica del luogo dove produrlo, con soluzioni architettoniche originali e accostando le ricerche innovative nel campo dell’energia. Le cantine più belle del mondo sono state realizzate, anche, per valorizzare il territorio e per attirare sempre più consumatori e visitatori.

Ecco alcune delle cantine dal design più bello, scelte tra l’Italia e altri Paesi del mondo.

1. Cantina Petra

credits: www.petrawine.it
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La Cantina Petra, che si trova nella Maremma livornese di Suvereto, è una megastruttura realizzata dall’architetto Mario Botta che si è ispirato ai templi precolombiani: la cantina è rivestita di marmo di Verona e si trova immersa tra boschi di sughero, uliveti e macchia mediterranea.

2. Cantina dei Domini Castellare

credits: mameli11.blogfree.net
credits: mameli11.blogfree.net

La Cantina dei Domini Castellare si trova a Castellina in Chianti ed è stata disegnata dall’architetto Renzo Piano. La struttura ricorda le forme dell’architettura industriale con un’ alta torre che cattura la luce grazie a tre specchi posti sulla sua cima: il tutto contrasta la natura che la circonda.

3. Distilleria Nardini

credits: www.italianbotanicalheritage.com
credits: www.italianbotanicalheritage.com

La storica Distilleria Nardini si trova a Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza: da circa dieci anni accoglie appassionati e visitatori nelle Bolle. Bolle è l’opera realizzata da Massimiliano Fuksas e costituisce una particolare strutturache nasce come laboratorio di ricerca e come spazio per promuovere la cultura della grappa.

4. Tenuta Castelbuono

credits: www.youtube.com
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Le cantine della Tenuta Castelbuono di Montefalco, nel cuore dell’Umbria, si sono arricchite in questi ultimi anni di una grande cupola realizzata da Arnaldo Pomodoro.
Questa enorme cupola è ricoperta da rame, incisa da crepe che ricordano i solchi della terra e sembra formare proprio una tartaruga.

5. Bodegas Faustino

credits: www.weine-feinkost.de
credits: www.weine-feinkost.de

La storica cantina Faustino, affidata al progetto di Norman Foster, riassume passato e futuro, tradizione e innovazione: il risultato è la grandiosa cattedrale del vino di Ribeira del Duero.

6. Chateau Cheval Blanc

credits: amateurgastronomer.com
credits: amateurgastronomer.com

La cantina Chateau Cheval Blanc è stata realizzata dall’architetto e urbanista francese Christian de Potzamparc. L’opera è realizzata in cemento bianchissimo, è costituita da linee morbide e semplici tanto che sembra galleggiare tra i vigneti della regione francese del Bordeaux.

7. Dominus Winery

credits: www.dominusestate.com
credits: www.dominusestate.com

Lo studio degli architetti svizzeri Jacques Herzog e Pierre de Meuron ha progettato la splendida struttura della cantina californiana Dominus Winery, di Yountville, nella prestigiosa Napa Valley. Fu il proprietario, il francese Christian Moueix, che si rivolse alla fine degli anni Novanta allo studio d’architettura svizzero per creare un edificio buono come i vini che si producono dentro. Lo stile della struttura – un parallelepipedo in pietra di basalto – è classico, lineare e minimalista, attraversato da una strada che la rende più funzionale e luminosa, a contatto con i vigneti.

Una dolce e dietetica novità direttamente dal Giappone (FOTO)

Cosmopolitan.it

La torta – gelato, crema, nutella, di crepes – è forse il primo dolce che si mangia e sicuramente il nostro primo amore nell’ambito ‘cibo’. Ma si sa, tutte le cose buone e piene di crema, se mangiate spesso, fanno salire il tanto temuto ago della bilancia. Ma, se proprio non riuscite a resistere alla tentazione di mangiare una bella torta, vi rincuorerete appena leggerete questa notizia che viene direttamente dal Giappone.

Qui, infatti, il food stylist Mitsuki Moriyasu ha iniziato a sperimentare una nuova versione del classico dolce a cerchio. Sia chiaro, niente farina, uova, burro, cioccolato, creme e quant’altro. Al posto di questi classici componenti sono stati utilizzati tutti ingredienti verdi, colorati e ricchi di vitamine, insomma frutta e verdura. L’inventore giapponese si è appassionato di questo dolce restyling dopo aver presentato una torta bio ad un ristorante riscuotendo grandissimo successo. Da allora, ha aperto un bistrot dedicato proprio a questo tipo di preparazione.


Vediamo nel dettaglio la composizione di queste fantastiche torte:
Impasto: farina di soia senza glutine – molto più digeribile rispetto a quella classica.
Crema: formaggio o panna di tofu, colorato poi con le tinte naturali di verdure – più naturale di così.
Ripieno: insalata, bucce, radici, frutta – tutto in base ai proprio gusti.

Non soltanto belle da vedere, ma anche buonissime e sicuramente molto più dietetiche e leggere rispetto alla classica torta di compleanni con creme, cremine e cioccolato a dismisura. Una vera e propria rivoluzione per chi ingrassa al solo guardare una torta.
Questo nuovo modo di preparare le torte è davvero originale e, sicuramente, gli amanti dei cibi freschi, colorati e salutari non rimarranno delusi. Chissà, magari qualcuno prenderà spunto dall’idea del giapponese Mitsuki e così potremmo anche noi assaporare questa delizioso dolce anche qui in Italia.

Il vero dramma adesso è decisamente uno: mangiarle a colazione, pranzo o cena?

Il vino subacqueo

credits: www.enotecagrazia.it

Il vino subacqueo, cioè la moda di far invecchiare il vino sott’acqua, è una pratica che sta diventando sempre più diffusa soprattutto in Spagna, Italia e Francia.
Il vino Lagunare, lo spumante Abissi, la cantina subacquea in Spagna sono degli esempi molto importanti riguardo la pratica del vino subacqueo; ultimamente anche in Francia, una delle griffe più importanti di Bordeaux cioè Chateau Larrivet Haut-Brion, invecchia un Bordeaux sotto il livello del mare.

Quella di fare invecchiare il vino o lo spumante sott’acqua è una pratica che nasce per caso, per scommessa, per errore, come nel caso delle 6.500 bottiglie di spumante dell’azienda ligure, fatte invecchiare a 70 metri di profondità. L’azienda in questione si chiama Bisson di Chiavari, ed è la prima che in Italia ha fatto un esperimento d’avanguardia di spumantizzazione subacquea.

L’esperimento è iniziato nel 2009 con la posa in fondo al mare delle 6500 bottiglie divise in vari gabbioni; data la profondità a cui sono state immerse, le bottiglie hanno potuto godere del perfetto bilanciamento di pressione, ottenendo un’omogenea spinta dall’interno verso l’esterno e viceversa. Questo effetto di pressione ha favorito un intenso amalgamarsi delle bollicine e conferito al vino subacqueo un miglior aspetto organolettico e quindi una maggiore sensazione di piacere nella degustazione. Un altro importante aspetto è stato l’effetto dondolo svolto naturalmente dalle correnti marine che ha permesso di mantenere in sospensione le cosiddette fecce; processo che nel normale invecchiamento in cantina viene attuato tramite appositi macchinari.

credits: www.vocedialghero.it
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Un altro importante esperimento di vino subacqueo è quello del Lagunare, un vino vissuto affinandosi fra terra e mare. Il vino in questione è un rosso che finisce sott’acqua quando è ancora dentro la botte e l’insieme della porosità della botte, degli scambi tra ambiente interno e ambiente esterno, e il fatto che le bottiglie siano sommerse, rende questo vino veramente unico. In progetto c’è, anche, la produzione di un Lagunare bianco e di un passito sempre con gli stessi metodi di invecchiamento subacqueo.

In Spagna, invece, il vino subacqueo viene fatto invecchiare direttamente in una cantina sottomarina che si chiama Lseb (Laboratorio submarino envejecimiento bebidas); si tratta di un luogo composto da particolari moduli per contenere le bottiglie, adagiati sul fondale e attrezzati con sensori e videocamere che trasmettono in tempo reale in superficie, i dati registrati. L’esperimento spagnolo è mirato a dimostrare quali sono gli effetti positivi che l’acqua del mare ha sull’invecchiamento del vino.

I due casi italiani, quello spagnolo, quello recente francese, sono ancora rari ma sono destinati, in futuro, a portare numerose novità nel profilo organolettico del vino subacqueo e sicuramente saranno d’esempio per altre cantine vinicole che inizieranno a dedicarsi a questa particolare pratica di invecchiamento.