venerdì, 26 Dicembre 2025

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I 6 alimenti per bambini, non adatti ai bambini

credits photo: maternita.it

Si sa, il lavoro dei genitori è quello più difficile, ed una delle preoccupazioni maggiori è la scelta di un’alimentazione corretta per i propri figli. Molto spesso ai bambini non piace tutto, quindi, per evitare capricci a tavola, si va al supermercato e si scelgono gli alimenti in base ai loro gusti, senza preoccuparsi della qualità dell’alimento.
Pertanto, sarebbe opportuno prestare più attenzione agli ingredienti contenuti ed evitarne alcuni poco nutrienti per i più piccini.
Ecco 6 alimenti per bambini, non adatti ai bambini.

1. Latte di proseguimento

credits photo: ilfattoalimentare.it
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Molti pediatri sostengono che il latte di proseguimento sia indispensabile ma, la verità è ben diversa: è totalmente inutile. Infatti, da una ricerca effettuata da Altroconsumo (associazione per la difesa dei consumatori), è emerso che, il latte di crescita contiene acqua e latte scremato, in una percentuale compresa tra il 40 e il 60 %, nella restante parte sono contenuti olio di palma, olio di colza, amido di patata, saccarosio e lecitina di soia.
Quindi, dopo il compimento dell’anno di vita, sarebbe meglio utilizzare il latte di vaccino intero, decisamente più nutriente.

2. Formaggini

credits photo: nonciclopedia.wikia.com
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I formaggini non sono alimenti adatti ai bambini, a causa dei loro ingredienti: polifosfati (che aumentano i livelli di grasso nel sangue), sali di fusione, crema di latte, burro, caseina, albumina, carragenine e gomma xantana. Un solo formaggino contiene circa 90kcal, per un apporto totale di pochi veri nutrienti.

3. Yogurt

credits photo: recipeshubs.com
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Gli yogurt per bambini hanno una lunga lista di ingredienti, tra i quali sono presenti tanti e tanti zuccheri. Meglio non farsi ingannare dai personaggi dei cartoni animati sul vasetto, o dalle pubblicità, e puntare su uno yogurt bianco intero. Va benissimo anche quello per adulti; un consiglio per renderlo più appetibile, è quello di aggiungere della frutta fresca, in pezzi, schiacciata o grattuggiata.

4. Merendine e cereali

credits photo: ilfattoalimentare.it
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Prima di acquistare una confezione di merendine sarebbe meglio leggere attentamente l’etichetta. Come afferma Pio Russo Kraus, responsabile di educazione sanitaria dell’ASL di Napoli, intervistato dalla Bruzzaniti: “Il consiglio è controllare innanzitutto due cose: il contenuto dei grassi saturi e la densità calorica, cioè le calorie contenute in 100 grammi di prodotto. Spesso le merendine pubblicizzate come leggere hanno poche calorie a pezzo, ma in realtà sono prodotti molto calorici. Solo vengono vendute in porzioni piccole, che ai bambini non bastano mai”.
Per non parlare dei cereali, anch’essi ricchi di zuccheri.

5. Surgelati di carne e pesce

credits photo: deabyday.tv
credits photo: deabyday.tv

Bisogna prestare un’attenzione particolare anche ai surgelati, soprattutto quando gli ingredienti principali decantati sono carne o pesce. Per esempio, nei famosissimi bastoncini di pesce, la quantità di pesce contenuta varia dal 65 al 48 % del peso totale. Il resto è rappresentato dalla panatura.
Peggio per i prodotti a base di carne, come le crocchette di pollo: la percentuale di carne presente, varia dal 20 al 29 sul peso totale.

6. Tisane per l’infanzia

credits photo: mamma.atuttonet.it
credits photo: mamma.atuttonet.it

Le tisane per bambini sono molto utili per calmare le tipiche coliche neonatali, o per rilassare i piccoli prima della nanna. Sono molto semplici da preparare: bastano pochi minuti, bisogna sciogliere in una tazza di acqua calda due o tre cucchiaini di prodotto, ed il gioco è fatto. Purtroppo però, in una tazza di queste tisane, sono contenuti circa quattro/sei cucchiaini di zucchero. Meglio una bustina di camomilla o una qualunque altra tisana per adulti.

Per indirizzare i bambini verso una corretta alimentazione, la soluzione migliore è quella di insegnargli l’importanza di mangiare cibo sano. Occorre lavorare sull’educazione alimentare: non basta cucinare le verdure, ma spiegare loro perché fanno bene. Non per questo l’alimentazione dovrà basarsi sui divieti, bisogna dare delle regole e stabilire le eccezioni, che serviranno a rendere il bambino responsabile delle sue scelte alimentari anche quando sarà un adulto.

Apre in Giappone il fast-food di Sailor Moon (FOTO)

photo credits: akibanation

C’è una nicchia di persone che adorano Sailor Moon, non si tratta necessariamente di appassionati di manga ed anime, piuttosto parliamo di un colpo di fulmine che risale all’era di Bim Bum Bam.
Sailor Moon, negli anni novanta era la paladina indiscussa di tutti i nostri pomeriggi, era pasticciona ed impeccabile insieme. Chi non ha mai giocato ad imitare le guerriere sailor insieme alle compagne di scuola, alle amiche ed alle sorelle?

Al grido di: “Potere del cristallo di luna, vieni a me” si scatenava l’inferno, tutti i gatti domestici vissuti in quel periodo avrebbero avuto il nome di Luna o Artemis e per la festa di Carnevale non c’erano dubbi sul costume da indossare.
All’età di cinque anni, infatti, ho pianto tutte le mie lacrime in un negozio di costumi per feste in maschera, perché la divisa da paladina della giustizia della mia taglia era finita.

Ad oggi, le puntate di Sailor Moon sono ancora nel cuore di tante ex mini guerriere sailor e la notizia dell’apertura di un fast-food a tema le riempirà di gioia.
Il 16 aprile, infatti, aprirà a Tokio un intero locale dedicato al mondo di Sailor Moon: il Chibiusa Cafè. Oltre ad un arredamento ad hoc, i locale avrà anche un menù ricco di specialità lunari.

Tra i piatti di punta del fast-food troviamo: il Sailor Moon Special Hamburger, un panino rosa servito insieme a delle patatine con forma di luna e di stelle, vari cocktail che riprendono i colori delle divise di tutte le guerriere sailor ed il cocktail Scettro Lunare.

A pochi giorni dall’apertura il locale conta già una miriade di futuri visitatori e clienti che non vedono l’ora di assaggiare questi magici piatti, mentre sorseggiano lunari drink. Magari in compagnia di amiche dai poteri magici o misteriosi Milord. E voi, non avete un’improvvisa voglia di volare a Tokio?

Lo spot sulla carbonara che ha fatto infuriare gli italiani (VIDEO)

credits: http://cucina.corriere.it

La pasta alla carbonara costituisce, senza ombra di dubbio, uno dei piatti classici e tradizionali della nostra cucina. Esistono diversi pareri sul modo di prepararla e ancora si discute se sia meglio utilizzare la pancetta o il guanciale. Ma su una cosa siamo tutti d’accordo: è uno dei cibi più amati di sempre.

In questi giorni sta girando sul web un brevissimo spot, realizzato dal sito francese Demotivateur Food, che ci propone una versione tanto alternativa, quanto disgustosa, per preparare la carbonara.

Il video consiste in 37 secondi di vera follia, dove ci viene mostrato come preparare questo piatto in soli 15 minuti. Al posto dei tradizionali spaghetti, si utilizzano le farfalle Barilla, che vengono messe insieme a tutti gli altri ingredienti (cipolla, pancetta e acqua) nella stessa pentola. Dopo di che, viene aggiunta la crème fraîche e un po’ di pepe, per poi mescolare tutto insieme.

Ma il peggio arriva alla fine: un bel tuorlo d’uovo crudo viene aggiunto, insieme a scaglie di parmigiano e prezzemolo, come guarnizione.
Il video termina con la scritta “Bon Appetit“, ma chi mangerebbe mai una cosa simile?

Di fronte alla ricetta francese, gli italiani sono rimasti naturalmente inorriditi e si sono scatenati sul web con commenti negativi e con pesanti insulti nei confronti dell’azienda italiana, accusandola di aver “messo a morte” la carbonara.
Nello spot infatti compare il nome della Barilla che però ha subito smentito scrivendo questo commento sotto il video pubblicato dalla pagina Facebook “Sai cosa mangi?“: “Mon dieu! Siamo aperti a tutte le interpretazioni creative della mitica Carbonara, ma questa va decisamente oltre… désolé! Provate a cancellare l’immagine della pancetta bollita con questa ricetta canonica dei nostri Chef“.

Di fronte a questo orrore non si può fare a meno che ricordare il modo corretto per preparare questa prelibata e gustosissima ricetta romana.
Per prima cosa bisogna mettere a bollire, in una padella, l’acqua per la pasta, tagliare il guanciale o la pancetta a listarelle e metterlo a rosolare in un’altra padella, per circa tre minuti. In una ciotola si mettono poi i quattro tuorli d’uovo, l’uovo intero, il pecorino grattugiato, il sale e il pepe. Dopo aver sbattuto energicamente per almeno 5 minuti, si aggiunge il guanciale.
Gli spaghetti devono poi essere buttati nell’acqua bollente fino alla cottura e, solo dopo averli scolati, si potrà unire la pasta al condimento. Dopo aver mescolato bene e aver messo, come guarnizione, pecorino fresco e pepe, il piatto è pronto per essere servito.

È nato il sushiburger, e fa già tendenza (FOTO)

credits: dailybest.it

Beati quelli che sanno dire di no e che le scelte le sanno fare sul serio. Perché se una sera ci invitano a cena fuori e lasciano a noi la scelta su dove andare, ditemi, se questo non è un grande, a tratti anche grandissimo, problema. E alla fine riusciamo pure a decidere, solo che lo facciamo dopo dubbi esistenziali e attimi struggenti, con le papille gustative contese tra un piatto e un altro.

Se vi lasciano la possibilità di decidere dove andare a mangiare, voi rifiutatevi. Siate ignavi, non prendete decisioni, siate pronti alle pene del limbo. Dovranno essere gli altri ad avere il coraggio di scartare un piatto di pasta, una fiorentina al sangue o, ancora peggio, l’all you can eat del giapponese buonissimo, ancora di salvezza per tutte le cene.

Insomma, scegliere non è mai stato facile, la verità è tutta questa. Perché, diciamolo chiaramente, scegliere di dire di no al sushi è proprio una coltellata al cuore. Ancora di più se un amico di un amico invitato a cena insieme a voi preferisce un grosso e grasso hamburger alla tempura di gamberi, se preferisce la carne macinata al sashimi di tonno.

Per gli amanti della carne, dirle di no è un’impresa ardua; per gli amanti del sushi, rifiutarlo, è assolutamente, categoricamente, imprescindibilmente impossibile. E quante volte abbiamo cercato di convincere il nostro amico a mettere da parte per una sera la carne per lasciare spazio alla cucina giapponese? Così tante che non possiamo nemmeno contarle. Perché un hamburger, una scaloppina, una fiorentina, una tagliata, saranno sempre più belle ai suoi occhi.

Nell’era delle invenzioni 2.0 non tutto è dato per scontato. Se fino ad ora abbiamo sempre dovuto accettare le facce scontente dei nostri amici alla nostra proposta di cenare al ristorante giapponese, piuttosto che davanti ad un bel panino con l’hamburger, e puntualmente ci ritrovavamo a fissare la carne nel piatto sentendoci un po’ come Carlo Cracco nella pubblicità “vi chiederete cosa ci faccia io qua?”; ora le cose potrebbero essere differenti.

credits: www.newnotizie.it
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È proprio il caso di dirlo, per i fanatici della carne, che qualche volta hanno detto sì al sushi, è arrivato il momento di arrendersi alla cucina orientale. È nato il “sushiburger”, un po’ sushi, un po’ (ham)burger. Tutti quelli che a mangiare con le bacchette giapponesi preferiscono addentare, dovranno ora fare i conti con la fantasia che è in circolo nelle menti da cucina.

Al posto del panino, due polpette compatte di riso e al suo interno milioni di combinazioni. Perché è vero che il cibo giapponese sta spopolando in ogni area della Terra, ma c’è anche a chi proprio non piace. E allora, il riso da sushi c’è, ma potrebbe anche racchiudere il classico manzo abbinato a qualche salsa. Ma non finisce qui, la parola “sushiburger” lo dice sola. Le polpette di riso possono anche racchiudere tonno e wasabi, salmone e avocado.

credits: donna.fanpage.it
credits: donna.fanpage.it

E proprio perchè la cucina cambia con i tempi e nessuno si fa mai mancare nulla, su Instagram, sotto l’hashtag #sushiburger , troviamo anche ottime varianti di burger vegani. Insomma, cosa aspettate ad ordinarne uno?