venerdì, 26 Dicembre 2025

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15 consigli su come fare colazione, parola d’esperto (FOTO)

credits: vivilight

Ogni mattina è sempre la stessa storia. La colazione vanta la fama mondiale di pasto più importante della giornata eppure, ci dà tanti, forse troppi, problemi. Non sappiamo mai cosa mangiare e, addirittura, se mangiare. Perché un quarto d’ora più a letto è sicuramente più allettante che alzarsi e prepararsi da mangiare. La colazione, però, proprio non va saltata. Per cui, è doloroso anche solo dirlo, quando la sveglia suona, dobbiamo alzarci senza discutere.

La colazione, poi, è davvero il pasto più importante e la nostra fonte primaria di energia.
Per aiutarci a seguire un’alimentazione sana fin dal primo pasto della giornata, 15 esperti ci hanno dato qualche consiglio su cosa mangiare di mattina, per celebrare il “mese della colazione” in America.

Marisa Moore

Colazione: Uova con avocado e una tortilla di con una salsa o zuppa d’avena con noccioline e frutta secca.

Perché fa bene?: L’avocado, ci spiega la Moore, non solo rende più cremosi gli alimenti, ma la quantità di grasso contenuta in esso favorisce l’assorbimento di alcuni antioosidanti contenuti nelle salse. La zuppa d’avena aiuta, invece, a mantenere sani livelli di colesterolo nel sangue. La salsa è semplicemente un modo gustoso di condire i cibi, specialmente le verdure.

Toby Smithson

Colazione: 1/2 zuppa di avena, uno yogurt greco con l’aggiunta di cannella al posto dello zucchero e tre cucchiai noccioline. Tutto accompagnato da tè freddo.

Perché fa bene?: Autore di un libro su che dieta seguire se si soffre di diabete, Smithson ci consiglia di mangiare lo yogurt greco perché apporta una grande quantità di proteine al nostro organismo, ancora meglio se allo zucchero, molto calorico, si sostituisce la cannella. Le noccioline aiutano a mantenere stabili i livelli di glucosio nel sangue che è molto importante per chi è diabetico.

Vandana Sheth

Colazione: Yogurt greco magro con mirtilli e una piccola aggiunta di corn flakes oppure una zuppa d’avena cotta nel latte di soia con semi di chia, arachidi, cannella e miele. Un’alternativa a questo tipo di colazione, sarebbe composta da verdure saltate (cipolle, pomodori e spinaci) ricoperti da tufo a cubetti o da mozzarella, con una fetta di pane.

Perché fa bene?: La nutrizinista Vandana Sheth ne fa una questioni di gusto e di praticità. Nelle mattinate di corsa una cosa da preparare al volo come un yogurt con dei mirtilli sarà perfetto per il vostro organismo e pronto in un tempo brevissimo. Il piacere, poi, di cuocere le verdure, quello, è tutto personale.

credits: www.style.it
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Kim Larson

Colazione: Fiocchi d’avena fatti con latte intero e ricoperti da mandorle, frutta fresca -meglio se mirtilli-, un po’ di cannella, un bicchiere di succo d’arancia o di pomodoro e il caffè.

Perché fa bene?: Larson suggerisce una colazione di questo tipo perché favorirebbe l’apporto energetico necessario all’organismo per compiere lavori più o meno faticosi.

Judy Coplan

Colazione: Patate dolci con burro, cannella e pepe; cioccolata calda e latte di mandorla addolcito dallo sciroppo d’acero.

Perché fa bene?: Questo tipo di colazione dal sapore invernale è ricca di vitamina A e di altri nutrienti

Ruth Frechman

Colazione: Zuppa d’avena con arachidi non tostate e cannella.

Perché fa bene?: Ruth Frechman è l’autrice del libro “Il cibo è il amico durante la dieta” dove spiega come questo tipo di colazione sia molto economico e gustoso e croccante.

credits: dissapore
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Joan Salge Blake

Colazione: Yogurt greco magro, 1 cucchiaio di zucchero, 1 cucchiaio di cacao e 1/2 di fragole frullate.

Perché fa bene?: Nel suo libro intitolato “Tu e la nutrizione”, Blake spiega come le proteine contenute nello yogurt greco ci diano la giusta carica energia di prima mattina. Il cacao addolcisce il sapore un po’ acido dello yogurt e le fragole aggiungono le fibre.

Ilene Smith

Colazione: Un muffin inglese con burro d’arachidi e metà banana.

Perché fa bene?: Smith sostiene semplicemente che una colazione così dolce la sazia fino ad ora di pranzo e non le fa fare spuntini fuori pasto.

Marjorie Nolan Cohn

Colazione: 1/2 tazza di zuppa d’avena mischiata allo yogurt greco magro; una manciata di semi di girasole o un cucchiaio di burro d’arachidi; una mela tagliata a fette e messa dentro la zuppa d’avena con un cucchiaio colmo di cannella.

Perché fa bene?: La cosa più importante di questo tipo di colazione, spiega Marjorie Nolan Cohn, è che è adatta ad ogni stile di vista e non stanca mai. La Cohn ha detto di mangiare sempre le solite cose a colazione da ormai due anni e ancora non ne ha abbastanza.

Anne Danahy

Colazione: Zuppa d’avena con l’1% di latte, mischiata a frutta, noccioline e un po’ di yogurt greco.

Perché fa bene?: Questa colazione mette insieme quasi tutto quello di cui un organismo medio ha bisogno. Le noccioline sono la parte grassa, la frutta è una grande fonte di fibre, il fatto e lo yogurt greco ci danno le proteine. Questa colazione lascia sazi per almeno 4 ore.

credits: retroonline
credits: retroonline

Sharon Salomon

Colazione: Un frullato fatto di latte di mandorla, burro di arachidi, sciroppo di cioccolato, banana e fragole -in alternativa mango o ciliegie.

Perché fa bene?: Salomon usa il latte di mandorla perché è intollerante alla proteina caseina. Il burro d’arachidi è ricco di proteine e non è grasso.

Colleen Gill

Colazione: Una tazza di zuppa d’avena con noccioline e una tazza di tè.

Perché fa bene?: L’apporto extra di provini a di grassi aiuta l’organismo a resistere più a lungo fino ad orario di pranzo.

Nancy Clark

Colazione: 1/2 di zuppa di avena non cotta, succo d’uva, 1/4 di gramola, 3 datteri, latte e mandorle.

Perché fa bene?: L’autrice de “La guida su una giusta alimentazione di Nancy Clark” sceglie questa colazione perché unisce cibi molto genuini.

Georgia Kostas

Colazione: Zuppa d’avena con ribes essiccato e noccioline, o un frullato di mirtilli e fragole accompagnato da yogurt greco non grasso e corn flakes.

Perché fa bene?: La frutta secca o fresca o frullata è sempre un’importante fonte di vitamine A e C, fibre e antiossidanti.

Sandy Nissenberg

Colazione: Yogurt greco e zuppa d’avena con noccioline, frutta o gramola.

Perché fa bene: Una colazione così è molto facile da portare con sé al lavoro.

credits: indianasavage
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Mini ciambelle, la nuova tendenza culinaria (FOTO)

credits: ilragnochesferruzza.blogspot.com

La nuova tendenza in campo culinario è quella dei mini pasti, proveniente direttamente dal Giappone. Si tratta di un nuovo modo per preparare cibi come se fossero delle miniature.

Se le porzioni della cucina gourmet dei più grandi chef ci sembrano troppo piccole, quelle dei mini pasti lo sono ancora di più. Sono molte le opere di cibo in miniatura che sono state create nel tempo sotto forma di giocattoli, ma qui si tratta di vero e proprio cibo commestibile: dal pollo fritto, hamburger, sushi, si arriva alle torte, ciambelle e molto altro ancora.

Per preparare e cucinare i mini pasti occorre utilizzare delle mini cucine. In Giappone sono state create appositamente queste particolari cucine-giocattolo, non solo per bambini ma anche per collezionisti, che permettono di preparare i mini pasti grazie a fornelli, piatti, posate e strumenti vari, tutti rigorosamente mini.

La mini pasticceria è quella che tra i mini pasti ha riscontrato più successo.
Effettivamente questi mini dessert potrebbero essere la giusta risposta per tutti quelli che con l’avvicinarsi della bella stagione si sottopongono a diete ferree ma non vogliono rinunciare al piacere di un dolce.
Le ciambelle minuscole per esempio sono le più preparate tra i mini pasti dolci; a queste ciambelle non manca nulla, sono fritte al punto giusto e ricoperte di zucchero e cioccolato, talmente tanto sono verosimili che ci si dimentica del fatto che sono microscopiche.

Mimine, un’artista sudcoreana che realizza miniature di qualsiasi cosa, dal cibo all’arredamento, ha messo alla portata di tutti la ricette di queste mini ciambelle.
La ricetta prevede di prendere prima di tutto un mini foglio di carta da forno, versargli farina, acqua, uovo e impastare; con un mini mattarello occorre stendere la pasta che viene poi tagliata con un mini stampino, alla fine occorre versare in una mini pentola dell’olio, che una volta messa sul fuoco farà friggere le ciambelline che potranno poi essere decorate a seconda dei gusti.


Le ricette per preparare questi mini pasti si possono facilmente trovare su un canale YouTube giapponese Miniature Space.

Come cambiamo espressione dopo tre bicchieri di vino

credits:masmorrasstudios.com

Quando consumiamo vino, ognuno di noi reagisce in modo diverso; c’è chi non cambia espressione nonostante abbia bevuto più bicchieri di vino e chi invece si fa subito scoprire.

Focalizzandosi sui soggetti che mostrano dei cambiamenti di espressione legati al consumo di vino, un famoso fotografo brasiliano Marcos Alberti, ha messo a punto un wine project volendo dimostrare l’espressione che ognuno di noi ha prima e dopo aver consumato tre bicchieri di vino. In realtà l’idea di Marcos Alberti nasce da uno scherzo fatto ai suoi amici, i quali si sono lasciati fotografare prima e dopo aver bevuto; alla fine questo scherzo è diventato un vero e proprio progetto con il quale il fotografo ha veramente dimostrato i cambiamenti di espressione sul viso dei suoi amici, in effetti molti fra loro sono apparsi più affabili e sorridenti.

Il project wine di Marcos Alberti, dimostra effettivamente tramite le sue fotografie quanto l’espressione del viso cambi in base a quanto vino si consuma, notando una scarsa differenza con un solo bicchiere che invece diventa massima dopo tre. Profondi sorrisi, nasi arricciati, facce rilassate e divertenti, questi sono i cambiamenti di espressione che si possono subito notare soprattutto dopo il terzo bicchiere.

Dietro questo divertente progetto sui cambiamenti di espressione, in realtà c’è una vera e propria spiegazione scientifica. Che il vino, e in generale l’alcool, abbiano influenza sul nostro sistema nervoso è ormai confermato. Gli effetti, come è facile intuire, variano a seconda del quantitativo di etanolo in circolo nell’organismo che ha la caratteristica di interferire con i neuroni celebrali producendo sensazioni di euforia, con risvolto antidepressivo, tranquillante e causando una scomparsa delle inibizioni.

Nel 1992 il National Institute of Alchol Abuse and Alcoholism ha realizzato una pubblicazione riportando che “bassi livelli di consumo alcolico possono ridurre lo stress, promuovendo la convivialità e produrre sensazioni di gioia e spensieratezza oltre a diminuire la tensione, l’ansia e la timidezza”.

Certo il vino ci fa divertire e rilassare ma è importante capire che questi benefici sono comunque legati ad un consumo di alcool in piccole dosi, senza esagerazioni, le quali potrebbero invece causare effetti opposti a quelli finora raccontati.

La classifica delle 5 diete più sane al mondo

CREDIT: www.domimagazine.it

In occasione della giornata mondiale della salute l’OMS ha stilato una classifica elencando le cinque diete ritenute come le più salutari al mondo per la prevenzione di molte malattie. L’alimentazione è uno dei fattori che maggiormente incidono sulla qualità della vita e sulle condizioni psico-fisiche degli individui, pertanto è indispensabile conoscere quali sono i nutrienti essenziali per un corretto funzionamento del nostro organismo. L’errore alimentare più comune consiste nell’assumere eccessive calorie e nel seguire uno stile alimentare tipico dei fast food, che prevede porzioni abbondanti e a poco prezzo a scapito della qualità degli alimenti, con scarsa presenza di frutta e verdura e alimenti freschi. L’alimentazione non corretta e la sedentarietà sono tra i maggiori responsabili dei 17 milioni di morti per malattie circolatorie cardiache e cerebrali.

Bilanciare l’assunzione di alimenti significa introdurre una quantità sufficiente, ma non eccessiva, di ogni tipo di nutriente. Se le porzioni sono mantenute entro limiti ragionevoli, non c’è bisogno di eliminare i cibi preferiti. Non esistono alimenti buoni o cattivi, ma soltanto buone o cattive abitudini alimentari. Qualsiasi cibo può rientrare in uno stile di vita sano, tenendo a mente la moderazione e l’equilibrio. Seguire una dieta equilibrata vuol dire rispettare delle regole che aiutano il nostro organismo ad assimilare meglio i cibi che ingeriamo per sentirci più in forma.

La dieta Mediterranea

CREDIT: www.pastazara.it
CREDIT: www.pastazara.it

Per la salute del cuore e la longevità la dieta Mediterranea è sicuramente quella più conosciuta al mondo. Questo modello alimentare, di riferimento in Italia, privilegia il consumo di cibi naturali e freschi, privi di additivi e conservanti chimici. In particolare, prevede il consumo di carboidrati complessi (paste e pane), frutta, verdura e legumi, per l’apporto di fibre, e limita l’assunzione di zuccheri semplici (glucosio, lattosio e saccarosio) per un miglior controllo del metabolismo. Dagli ultimi studi fatti sarebbe emerso che chi segue questo regime alimentare ha effetti protettivi anche sul cervello.

Aderire ad un modello salutare come la dieta mediterranea può portare ad un significativo miglioramento della salute e a dimostrarlo è uno studio condotto fino al 2008 su circa 1.500.000 di persone che ha evidenziato una riduzione del 13% sia dell’Alzheimer che del Parkinson, del 6% della mortalità da cancro, del 9% delle malattie cardiovascolari e del 9% per la mortalità. La Dieta Mediterranea è anche una dieta prevalentemente crudista, quasi tutti i piatti sono cotti a temperature basse per molto tempo, e molti condimenti come l’olio d’oliva, sono aggiunti ai piatti a crudo.

I principali alimenti della dieta Mediterranea:
– Verdura e frutta fresca
– Pane e pasta, in quantità modeste
– Il pane è integrale e la pasta non solo di grano duro ma anche di vari cereali
– I legumi occupano uno spazio importante
– La carne poca, prevalentemente bianca
– Per il pesce si preferisce il pesce azzurro.
– Per il condimento si utilizza l’olio extravergine di oliva, preferibilmente a crudo
– Il vino accompagna i pasti in quantità moderate

Ma ricordiamoci che il vero pilastro della dieta Mediterranea è rappresentato dall’esercizio fisico quotidiano. La migliore soluzione per bruciare grassi è l’attività aerobica, che può essere eseguita con vari mezzi e metodi. Possono essere eseguite camminate, gite in bicicletta o mountain bike, jogging nei parchi, macchine aerobiche, corsi di aerobica e step e nuoto. Tutte queste attività vanno eseguite regolarmente per 3 o 4 volte la settimana per 1 ora circa.

La dieta Nordica

www.doctissimo.it
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La dieta Nordica prevede l’utilizzo di tutti gli alimenti a km 0 e legati al ciclo stagionale, privilegiando la cucina locale che utilizza prodotti di stagione, quanto più possibili biologici. Al bando tutto quello che è importato o coltivato nelle serre, compresa la frutta e la verdura. Secondo i Scandinavi mangiare cibi stagionali ci rende meno dipendenti dall’importazione e aiuta la nostra salute. Questi alimenti hanno inoltre un sapore migliore e di solito contengono una maggiore quantità di vitamine e minerali rispetto alle piante coltivate e importate.

Gli ingredienti principali previsti dalla dieta sono:
– Funghi
– Frutta secca 
e bacche di stagione (prugne, rosa canina, pere, mirtilli, cereali integrali, alghe)

- Verdure, comprese le radici (ravanelli, barbabietole), more, rib- Legumi (piselli)

- Erbe aromatiche (prezzemolo, crescione, aneto)

– Cereali integrali

– Pesce e crostacei (aringhe, cozze, gamberetti, passera di mare)

– Alghe

- Selvaggina


Nella dieta nordica si consumano cibi sani che garantiscono un apporto equilibrato di proteine, carboidrati, grassi e vitamine. Il successo di questo regime alimentare è dovuto al fatto che aiuta a perdere peso mantenendo l’organismo in piena forma. Molti esperti consigliano vivamente la dieta che arriva dal Nord poiché è ricca di grassi omega 3, povera di grassi saturi e ha un alto contenuto di fibre e proteine magre.
Tutti questi fattori contrastano efficacemente l’ipercolesterolemia.

La dieta Giapponese

CREDIT: www.popsci.it
CREDIT: www.popsci.it

Le statistiche rivelano che in Giappone le persone vivono più a lungo. E la chiave non sta solo nella dieta a base di pietanze deliziose, ma soprattutto nelle corrette abitudini di vita dei giapponesi. Si tratta di una popolazione molto dedita al lavoro, ma che sa anche trovare il modo di riposarsi, godersi la natura, rilassarsi e portare avanti uno stile di vita sano giorno dopo giorno. I giapponesi mangiano sempre alimenti freschi e in porzioni ridotte, quindi i loro piatti si distinguono per la qualità e non per la quantità. Niente cibi industriali o preparati da riscaldare al microonde, niente farine raffinate, alimenti grassi, ma solo quelli freschi e naturali. La dieta giapponese non prevede il consumo di latticini, del pane o della carne. Sono più propensi al consumo di riso, verdure e pesce. Anche la frutta fresca è fondamentale, ma sempre in porzioni ridotte.
Infine, il pasto più importante della giornata per i giapponesi è la colazione, che prevede una serie di piatti molto vari, dalle verdure al riso, dalle zuppa alle uova e come bevanda c’è sempre il tè verde.

Alimenti base della dieta Giapponese:
– Riso
– Noodles
– Frutta (mele, mandarini, cachi)
– Pesce (sgombro, salmone)
– Tofu, miglio, soia
– Thè verde
– Verdure e alghe

La dieta giapponese incoraggia il consumo di alimenti freschi e soprattutto una ricca colazione ogni giorno. La dieta non è drastica, non ha come principio una perdita rapida di peso, ma graduale e sana. Inoltre, questa dieta incoraggia il movimento fisico e promette una vita più lunga e più sana.

La dieta Francese

CREDIT: www.greenstyle.it
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Come può una nazione che mangia cibo ad alto contenuto di grassi saturi come il formaggio avere tali bassi tassi di malattie cardiache e obesità?
Uno studio ha mostrato che la quantità di cibo consumato è la chiave di volta. I francesi mangiano regolarmente croissant, formaggio ricco, carni, ma lo fanno in piccole porzioni. In questo modo, dunque, il regime è sì ipocalorico, ma non totalmente sbilanciato e aiuta a perdere peso senza per questo compromettere gli equilibri nutrizionali che dovrebbero caratterizzare una dieta corretta.

La dieta Africana

CREDIT: plus.google.com
CREDIT: plus.google.com

L’alimentazione della dieta africana consiste in un regime sano che suddivide la giornata in tanti piccoli pasti, di cui solo uno completo di tutto, consigliato intorno alle ore 17. In questo modo il corpo non si affatica nel digerire e non immagazzina troppe sostanze grasse che causano l’aumento di grasso. Inoltre mangiando poco e spesso, il metabolismo si riattiva e si velocizza e il dimagrimento diventa inevitabile. In pratica la dieta africana consiglia di mangiare circa ogni ora e di consumare in questi piccoli pasti, solo frutta e verdura, cereali integrali, pesce e alimenti ricchi di fibre e omega 3. Nei 16 Paesi dell’Africa occidentale il cibo varia notevolmente, per questo esistono distinte versioni della dieta: c’è chi aggiunge il pesce affumicato e chi, invece, le patate dolci. Grazie al basso contenuto calorico e alla disponibilità di cibi meno trattati, questi pasti riducono il tasso di obesità e diabete.